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Autore: ___Page    01/10/2016    7 recensioni
Se solo la gente la smettesse di dirmi quanto è “figo” e quanto, ommioddio!, sono fortunata o quanto, ommioddio!, vorrebbero essere al mio posto. Se avessi un jewell per ogni volta che l’ho sentito, ora non avrei bisogno di lavorare.
Sospiro di nuovo.
No, non c’è niente di figo a essere la dog-sitter dei cani di Sting Eucliffe. E Mirianna dovrebbe smettere di raccontarlo a chiunque solo perché lei impazzisce letteralmente per lui e le sue canzoni.
*Fanfiction partecipante allo StingYu Day indetto dal forum FairyPiece - fanfiction&images*
*Fanfiction partecipante all'Ultimate Song-fic Challenge indetta dal forum FairyPiece - fanfiction&images*
Genere: Fluff, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lluvia, Meredy, Rogue Cheney, Sting Eucliffe, Yukino Aguria
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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What you've been doing out there since I've been away?
Have you been good?
Have you been bad?
Did you behave?
It's alright, I'm here tonight, I'm taking back what's mine
 
Ansimo impotente mentre mi accarezza il collo con il dorso del suo naso, inspirandomi a pieni polmoni, e le sue mani vagano sulle mie cosce e sul mio addome. Non so che fine ha fatto la sua maglietta né quando esattamente si è slacciato cintura e cerniera dei pantaloni.
Quanto mi è mancato. Queste tre settimane di tour sono state le più lunghe della mia vita.
Anche se, certo, il pigiama party nel superattico è stata una serata memorabile.
-Mi sei mancata da morire…- soffia sulle mie labbra un attimo prima che io catturi le sue.
 
I know you heard some rumours, wonder if they're true,
But just be patient, I'm a show you something new
Yeah, that's right, I'm here tonight, I'm taking back what's mine
 
Lo trascino sul letto, obbligandolo a sdraiarsi sopra di me, impaziente. Non posso più aspettare per sentirlo dentro di me e il mio corpo freme incontrollato.
Sting sorride contro la mia tempia.
-Siamo impazienti.- sussurra con un tono che non mi piace neanche un po’.
-Sting…- lo richiamo girandomi a guardarlo e leggo nei suoi occhi che, nonostante faccia un po’ l’arrogante è impaziente e al limite quanto me.
E in fondo questo suo essere così sicuro di sé mi eccita, non posso negarlo. Quel suo lato che tanto odiavo all’inizio, ora che so quanto può essere fragile e insicuro, adesso mi manda completamente in tilt.
-Anche tu mi sei mancato da morire.- mormoro mentre stringo le cosce intorno al suo bacino, la voce già rauca.
 
I can tell that you missed me, 'cause your eyes give it away
I know you can't resist me
So tell me, tell me, tell me, tell me
Tell me, girl, that you're listening
I need to know that you care
You know I'm dying to feel it, so show me, show me, show me that you missed me
 
Tutto questo gemere non può far bene alle mie corde vocali. Non che la cosa mi importi.
Gli mordo una spalla, lui si sposta a marchiarmi il collo e proprio in quel momento il cellulare di Sting si mette a suonare. Cerchiamo di ignorarlo come abbiamo fatto negli ultimi quindici minuti. Abbiamo usato la tattica “ignora e lascialo squillare” ma le telefonate sono continuate ad arrivare insistenti e alternate sul mio e sul suo cellulare a distanza di pochi istanti l’una dall’altra.
Ho perso il conto di quante chiamate abbiamo ignorato e la cosa comincia francamente a diventare snervante e non lo penso solo io.   
Continuando a baciarmi, Sting allunga una mano verso il suo telefonino. Se lo porta all’orecchio, stacca mezzo secondo la bocca dalla mia pelle solo per mormorare “Non è il momento, Rogue” e poi ricomincia a baciarmi, scendendo in picchiata verso il centro del mio corpo, lasciando una scia di baci nel tragitto che mi ustionano la pelle.
 

 
Did you miss me?

 
Immergo le dita nelle sue ciocche bionde quando le sue mani solleticano l’elastico dei miei slip e dopo alcuni confusi momenti mi ritrovo completamente nuda e con la sua lingua impegnata a darmi tutto il piacere di cui è capace.
Che, diciamocelo, non è poco.
Inarco la schiena, getto la testa all’indietro, mi mordo il labbro inferiore.
 
Did you miss me?
 
Sorry I led you, but I'll make it worth the wait,
Yeah, I remember you, I want another taste
It's our night, I'm here tonight, I'm taking back what's mine
 
E naturalmente è il turno del mio cellulare di mettersi a suonare.
E non è possibile!
Stacco una mano dal suo capo e l’allungo alla cieca verso il mio comodino, trovando a tentoni il cellulare. Me lo porto all’orecchio proprio mentre un gemito più acuto mi sfugge.
-Ah! N-non… non è il momento R-Rogue.-
È l’ultimo attimo di lucidità prima di venire completamente travolta. Sposto le mani a stringere il lenzuolo e in pochi minuti sto urlando fino a sgolarmi, il corpo scosso da piccole scariche che mi mandano in pappa il cervello per tutta la durata del mio apice.
Mi rilasso sul letto, sudata e ansimante, e Sting non perde tempo a sovrastarmi, osservandomi con non poca soddisfazione.
 
I can tell that you missed me, 'cause your eyes give it away
I know you can't resist me
So tell me, tell me, tell me, tell me
Tell me, girl, that you're listening
I need to know that you care
You know I'm dying to feel it, so show me, show me, show me that you missed me
 
-Sì, lo vedo che ti sono mancato.- mormora con un ghigno sghembo e io lo fisso alcuni istanti, prima di darmi un colpo di reni e salirgli sopra a cavalcioni.
Mi schiaccio su di lui e lo sento inalare pesantemente mentre mi chino sul suo orecchio. -Da morire- preciso e arrossisco un po’ quando sento ciò che gli provoca avermi sdraiata addosso completamente nuda.
Non importa quante volte abbiamo fatto l’amore negli ultimi mesi. Certi giorni penso che non mi ci abituerò mai. Lo accarezzo a palmo pieno sul petto liscio e caldo e poi prendo a marchiargli il torace mentre traffico per sfilargli pantaloni e boxer.  
È il suo turno di abbandonarsi e ansimare impotente ma, nonostante i suoi gemiti, lo sento chiaramente. Mi immobilizzo e mi volto verso il salotto, oltre la porta chiusa della nostra camera.
Che cosa…
C’è qualcuno alla porta di casa nostra, qualcuno sta cercando di scassinare la serratura ed entrare.
 

Did you miss me?
 

Rapido, Sting si rimette in piedi e si riveste -Tu resta qui.- mi sussurra, accarezzandomi una guancia. Tesa, lo osservo uscire dalla stanza.
Se sono dei ladri…
-Ma porca…- sobbalzo quando lo sento imprecare dall’altra stanza e sto già per lanciarmi verso la porta che quello che dice mi blocca qui dove sono. -Rogue! Cosa cazzo stai facendo?!-
 
Did you miss me?
 
Ooh, ooh, ooh
'Cause your eyes give it away
Ooh, ooh, ooh
We've got an understanding
Ooh, ooh, ooh
Don't need words to explain
Ooh, ooh, ooh
 
-Se rispondessi alle telefonate!- ribatte Rogue, chiaramente risentito.
Tiro un sospiro di sollievo. È solo Rogue.
-Ci sarà anche stato un motivo se non rispondevo, no?!-
-E ci sarà stato un motivo se io continuavo a chiamare ti pare?!-
-Non posso credere che tu ti sia introdotto in casa nostra! Vai via!-
-Sting, porca di quella…-
-È una questione di vita o di morte?!-
-No! Certo che no!-

 
Just show me, show me, show me, show me, show me, show me, show me, show me...
 
 
-E allora sparisci! Dannazione Rogue, sto cercando di fare l’amore con la mia ragazza dopo tre settimane di astinenza! Non è proprio il momento!-
 

 
Did you miss me?

 
Mi copro il volto con le mani mentre le guance mi vanno a fuoco. So che per loro è routine ma comunque…
 
Tell me you missed me baby
Show me you really care
You really care!
 
-E impara a usare quelle chiavi per vere emergenze o faccio cambiare la serratura!- sento Sting gridare prima di chiudere la porta con un colpo che potrebbe tirare giù il palazzo.
Silenzio.
Sono già pronta ad alzarmi e raggiungerlo in sala quando eccolo scivolare in camera, chiudere la porta e addossarvisi con le spalle. Si passa una mano sul volto mentre sospira.
-Ehi?- lo chiamo piano, ancora seduta sul letto.
 
I can tell that you missed me
'Cause your eyes give it away
I know you can't resist me
So tell me, tell me, tell me, tell me
Tell me, girl, that you're listening
I need to know that you care
You know I'm dying to feel it
 
Non posso fare a meno di squadrarlo. Le gambe lunghe infilate nei jeans un po’ sgualciti. La linea degli addominali che forma una V mettendo ancora più in evidenza le sue spalle larghe e le braccia, le sue forti rassicuranti braccia da cui vorrei essere stretta in continuazione. Quando mi soffermo sul suo viso, il cuore accelera e un’ondata di calore mi pervade da capo a piedi.
Mi sta studiando famelico, le labbra piegate in un sorriso un po’ storto. Deglutisco a vuoto.
 
So show me, show me...
 
 
-Allora?- mormora, staccandosi dalla porta.
 
...show me, show me...
 
 
-Dove eravamo rimasti?-
 
Did you miss me?
 
§

 
Ascolto il tintinnare dei cereali nella ciotola di ceramica mentre canticchio a labbra chiuse. Mi sento ancora assonnata, anche perché stanotte non ho dormito molto. Certo è stato per una buona causa.
Diciamo che ne è valsa la pena, ecco.
Sorrido, ripensando alla meravigliosa notte appena trascorsa, riflettendo su quanto mi sento felice. Felice come mai in vita mia e di una felicità che non accenna a svanire nonostante perduri ormai da settimane.
Le sue braccia scivolano delicate intorno alla mia vita per stringermi contro il suo torace. Mi abbandono subito, continuando a sorridere, e sospiro soddisfatta quando mi bacia la guancia.
-Buongiorno.- mormora contro le mie labbra quando mi giro per salutarlo.
-Buongiorno.- rispondo prima di rubargli un bacio.
Poso le mani sulle sue, ancora ferme sul mio addome e struscio la fronte sul suo collo. Stare così con lui è la pace dei sensi ma è pur sempre ora di colazione.
Un po’ riluttante mi stacco da lui per recuperargli una ciotola, mentre Sting recupera il latte e il succo di frutto e me ne versa un bicchiere. Mi sorride quando me lo porge e, come ogni volta, vengo rapita da quel suo sorriso. Perché è un sorriso tutto particolare, così diverso da quello da sciupafemmine che esibisce sul palco e da quello sinceramente divertito di quando qualcuno dice qualcosa di divertente.
Questo è il mio sorriso. E ho il sospetto che si sia accorto che ogni volta che lo vedo mi innamoro ancora di più di lui.
Scuoto la testa per tornare in me e mi siedo sul mio sgabello, cominciando a sbocconcellare i miei cereali. Mangiano in silenzio per un po’ finché Sting non si allunga verso di me e passa il pollice sotto al mio labbro inferiore, come se lo volesse ridisegnare.
-Avevi un po’ di cioccolato- mormora, puntando gli occhi nei miei e io gli sorrido, le guance lievemente arrossate.
-Grazie- gli sorrido, prendendo un’altra cucchiaiata che però rimane ferma a mezz’aria. -Ehi, hai scoperto cosa voleva Rogue?-
Finisce di masticare e manda giù, prima di rispondermi con una stretta di spalle. -Ho provato a chiamarlo prima ma mi ha risposto che non aveva tempo. Dal poco che sono riuscito a sentire, credo fosse con Meldy e piuttosto impegnato.- aggiunge, con uno sguardo malizioso.
Abbasso gli occhi sulla mia ciotola, un po’ imbarazzata all’idea che a Rogue possano essersi “accesi i bollori” come dice Cana dopo aver sentito me e Sting ieri sera. Ma la cosa è anche piuttosto divertente e mi tocca mordermi il labbro inferiore per non scoppiare a ridere, anche se gli angoli della bocca si piegano veros l’alto contro la mia volontà.
-Ehi?- mi chiama Sting e io sollevo subito la testa per vedere di cos’ha bisogno.
Sto ancora sorridendo e so che mi brillano gli occhi di divertimento. -Dimmi- lo invito subito.
-Senti, stanotte mi è venuta un’idea per una canzone…- comincia, simulando indifferenza.
Ma lo capisco subito dal tono che usa, lo capisco da come distoglie lo sguardo, in cui faccio in tempo a leggere un lampo speranzoso. Capisco perché me lo sta dicendo.
Vuole il mio parere o forse addirittura il mio aiuto per il testo. Insomma vuole parlarmene ma non osa.
Forse ha paura che mi riporti spiacevoli ricordi alla mente. Forse teme che discutere con lui di una canzone mi faccia tornare in mente di quando lo stavo aiutando a riconquistare Seilah. Sembrano passati secoli e devo trattenere un sorriso.
Quello che Sting non sa è che, lieve dramma a parte, quello è stato il periodo più bello della mia vita. A cui sta seguendo il periodo più meraviglioso della mia vita.
Non posso che avere bei ricordi di questa esperienza appena passata.
Non posso che provare sensazioni serene se ci ripenso, nonostante l’autentico dolore che ho provato quando le cose ci sono sfuggite per un attimo di mano.
In fondo è precisamente così che tutto ha avuto inizio.
È così che ho scoperto il vero Sting, che ho finito per innamorarmi di lui.
-Ti ascolto.- lo invito semplicemente e lui si volta a guardarmi, sorpreso e felice, prima di cominciare a parlare, gesticolando sotto il mio sguardo attento.
Sì esattamente così.
Con Sting e io nella cucina di casa nostra.
Che scriviamo una canzone.
 




Angolo dell'autrice ritardataria
No va beh lo so, lo so, non ho scuse. Sono in imbarazzante ritardo! 
Ma ehi, ora sono qui e sono riuscita a finire la storia che ho tra l'altro amato alla follia anche per merito del vostro sostegno! Grazie di cuore a Redpowa, Soly, Sara, Lidya Swan, Lil, Annapis, Emi_Molli e Shanna. Grazie a chi ha seguito, preferito e ricordato. Ma grazie soprattutto a Memy e Mari che mi hanno sostenuto, sopportata, aiutata, consigliata. Spero che la lunga attesa sia valsa la pena e spero di ritrovarvi alla prossima storia. 
Un bacio grande e a presto! 
Piper. 


 
  
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