Autore:
Diana924
Fandom: Glee
Titolo: The Spy Who Loved Me
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez,
Sebastian Smythe, Thad Harwood, Hunter Clarington, Brittany S
Pierce, Cooper Anderson
Pairing: Blaine/Kur, fake!Sebastian/Santana, Hunter/Sebastian,
Santana/Brittany, Sebastian/Thad
Rating: NC15 ( per ora )
Note: Sono tornata, era da un po' che avevo in mente una spy story e
siccome finalmente sono riuscita a torvare una trama con un inizio, uno
svolgimento e una fine mi sono detta che era ora di cominciare a
lavorarci
Note2: AU!Spy, fake!relationship
Note3: c'è una coppia che non ho segnalato, per ora,e che
segnalerò solo alla fine, al momento giusto saprete il
perchè
Note4: Sto cercando di essere più accurata che posso ma
ovviamente so poco di questo ambiente, avviserò sempre
quando sarò costretta a romanzare, come qui
perchè io di biologia e farmacia ne capisco poco
Note5: Il titolo ... se conoscete 007 vi sarà tutto, chiaro,
diciamo che ho un'idea a lunga conservazione.
Il
piano era fallito, ma non per colpa sua a sentire Kurt ma Blaine temeva
proprio
che quel fallimento fosse opera sua.
Si
erano appostati vicino l’opera, vi erano entrati e poi poco
dopo che le luci si
spegnessero Kurt gli aveva preso la mano e lo aveva condotto vicino
l’entrata,
quasi non si era accorto di come col favore del buio l’altro
gli fosse stato
vicino e di come le loro mani si fossero unite, sembrava quasi che
vivessero di
volontà propria aveva pensato Blaine. Kurt non aveva detto
nulla così lui aveva
continuato a tenere la sua mano nella sua in silenzio, prima che
l’altro gli
facesse segno di uscire e lui aveva obbedito, il buio rendeva quella
situazione
altamente equivoca, incerta, misteriosa … quasi non si era
accorto di cosa l’altro
gli avesse sussurrato, limitandosi ad annuire con la testa.
Se
fosse stato più coraggioso, più 007 sarebbe stato
lui a cercare il contatto con
le labbra dell’altro ma fin dai tempi del liceo non era mai
lui a fare la prima
mossa, o meglio accadeva ma solo dopo settimane in cui organizzava ogni
più
piccolo dettaglio tanto che le poche volte in cui era stato costretto a
improvvisare non erano finite bene.
<<
Dobbiamo attendere davanti l’uscita, Rachel mi ha appena
scritto di aver
individuato il codice, con un po’ di pazienza
riuscirà ad hackerare il sistema,
poi metteremo il doppio S fuori servizio e arresteremo tutti
>> gli
sussurrò Kurt prima di condurlo fuori, Blaine non aveva mai
sentito così’
fortemente il desiderio di baciare qualcuno.
E
avevano atteso, avevano atteso fino alla fine dello spettacolo
camminando
avanti e indietro, ad un certo punto lui si era anche diretto verso il
primo
bar disponibile e aveva ordinato due caffè, servendosi del
traduttore del
cellulare perché al liceo aveva studiato spagnolo e tedesco,
il francese era
simile alla prima ma non così tanto ma
l’espressione della cameriera mentre
serviva l’american non aveva bisogno di nessuna traduzione.
Kurt
aveva apprezzato il gesto, gli aveva sorriso e nel prendere il suo
bicchiere gli
aveva sfiorato la mano, era come se anche lui non riuscisse a fare a
meno di
toccarlo aveva pensato Blaine cercando di non sorridere troppo.
Erano
rimasti fino alla fine ad attendere, avevano visto distintamente
Santana Lopez
uscire assieme a Brittany S Pierce e a Hunter Clarington ma Sebastian
non era
con loro, la sua idea di seguirlo era ottima ma non praticabile
perché i tre si
sarebbero resi conto di essere pedinati e avrebbero avvisato
l’altro che
probabilmente era uscito da un’uscita sul retro aveva
ipotizzato Kurt mentre
tornavano in albergo in taxi.
Si
era giustificato come meglio potesse, se invece di prendere quello
stupido
caffè fosse rimasto assieme al castano adesso non si
sarebbero trovati in quel
pasticcio aveva detto una volta rientrati.
<<
Non è colpa tua, e non credo che abbiano sospettato la
nostra presenza,
dobbiamo solo ricostruire i suoi spostamenti, ho come
l’impressione che ci sia
qualcosa che ci sfugge, un dettaglio importante >> lo
aveva consolato
Kurt prima di prendere il telefono, comporre un numero e attendere.
<< Ho
chiamato Thad per chiedergli se può passarci quello che ha
su Santana e su dove
ha passato il tempo qui in Europa, stranamente ha il telefono staccato
ma
richiamerà, fosse anche per rifiutare >> gli
aveva spiegato Kurt prima di
dargli un bacio sulla guancia e andare a dormire nella sua stanza.
Aveva
passato gran parte della notte a rigirarsi su quel letto inutilmente,
senza
riuscire a prendere sonno. Kurt lo aveva baciato, forse non era un
bacio vero
ma c’era stato comunque un contatto fisico tra di loro ed era
stato l’altro a
cominciare, non lui. Era anche vero che l’altro era un agente
segreto ed era
abituato a mentire e ingannare e forse lo stava seducendo per poterlo
tenere
sotto controllo, forse era tutto un piano di Schuester
perché lui non rivelasse
nulla si disse prima di riuscire a prendere sonno, avrebbe dovuto
chiamare Sam
e Tina per chiedere consiglio ma gli avevano fatto firmare un accordo
di
riservatezza e Rachel aveva hackerato il suo cellulare ed era sicuro di
essere
controllato inoltre il biondo lo credeva in Irlanda impegnato in una
ricerca
genealogica assieme a Cooper dunque difficilmente gli avrebbe creduto.
Quando
suonò la sveglia realizzò di aver dormito poco
più di due ore e lo attendeva
un’altra giornata di tutto quello, dormiva sempre meno
ultimamente a causa
dello stress derivato da quella situazione in cui si era
così stupidamente
cacciato.
Quando
si recò a fare colazione trovò Rachel e Kurt
già seduti e Kurt non disse una
parola, niente in lui tradiva quello che fosse successo, mentre si
sedeva a sua
volta Blaine si disse che forse era lui ad ingigantire un atto che
l’altro
considerava del tutto normale e inoffensivo.
<<
Thad ha chiamato poco fa, sostiene che per avere accesso ai suoi file
dobbiamo
avere un’autorizzazione di un nostro superiore e sembrava
imbarazzato, credo
che ieri sera abbia rimorchiato qualcuno >>
spiegò Rachel prima che lui
si servisse del caffè.
<<
Sono contento per lui, e cosa facciamo oggi? >> chiese
Blaine curioso.
<<
Oggi abbiamo un appuntamento assieme agli altri in uno dei laboratori
Smythe
fuori Parigi, mentre noi due saremmo occupati Rachel si
occuperà di entrare in
quello di Parigi e scoprire cosa vi è nascosto
>> rispose Kurt prima di
prendergli di slancio la mano facendolo arrossire.
Il
luogo era certamente favoloso pensò Blaine Anderson prima di
raggiungere Wes
Montgomery e Mike Chang all’interno della sala conferenze.
<<
Monsieur Hill, aspettavamo solo lei, e monsieur Montgomery ma sedetevi
>>
li salutò Sebastian indicando i loro posti, c’era
qualcosa di strano in tutto
quello pensò Blaine, non era un agente come Kurt o Rachel ma
quello appariva
strano. Per cominciare Sebastian non aveva stretto la mano
né a lui né a Wes
per poi far portare loro due bicchieri di quello che sembrava
champagne, a suo
parere era troppo presto ma quella doveva essere un’usanza
europea.
<<
Signori, io sono stato onesto con voi, avete visitato il mio
laboratorio, se
siete qui è perché avete versato quanto dovuto e
ora siamo qui per definire gli
ultimi accordi ma prima ho una domanda: vi fidate dei vostri
… collaboratori?
>> chiese Sebastian poco prima che Santana guardasse con
aria annoiata
l’orologio che aveva al polso, quello era un Cartier si disse
Blaine, e la mora
non era intenzionata a controllare che ora fosse ma a mostrare a tutti
il suo
acquisto.
<<
Ho la massima fiducia in Mike, senza di me il signor Chang sarebbe in
una delle
prigioni che il nostro amato governo della repubblica popolare cinese
mette a
disposizione di quelli come lui o sarebbe morto, pertanto non mi
tradirebbe mai
sapendo che la sua vita è nelle mie mani >>
rispose Wes Montgomery
facendo ridacchiare tutti, lui compreso sebbene la sua risata fosse
forzata.
<<
I miei uomini mi devono tutto, se non fosse per me sarebbero ancora a
pascolare
pecore nei loro villaggi >> spiegò David
Thompson con una risata.
<<
Mi fido di Jeff, ci conosciamo fin dai tempi del liceo e non abbiamo
segreti …
>> dichiarò Nick Duval quasi scandalizzato
prima che Jeff Sterling
cominciasse a tossire, quello non era buono, non era affatto buono
pensò Blaine
mentre l’altro continuava a tossire per poi svenire anche se
forse quello non
era uno svenimento.
<<
Senatore, lei ha … dato la sua fiducia alla persona
sbagliata, mi dispiace
essere io a rivelarlo, monsieur Sterling è da mesi un
informatore dell’FBI,
dell’Interpol e persino della DEA, sembra che al suo ritorno
a Baton Rouge
troverà un’adeguata accoglienza prima di finire
nelle patrie galere per
traffico di droga, brogli elettorali e dio sa solo quante altre cose
cattive.
Monsieurs, mesdames, quella
di monsieur
Sterling è una forma potenziata del vaiolo, il cui vaccino
si trova esattamente
accanto a voi, un bicchier d’acqua e sarete tranquilli ma vi
consiglio di
passare da uno dei miei medici, santée >>
annunciò Sebastian prima che
tutti si allontanassero da Nick Duval e poi bevessero il bicchier
d’acqua il
più velocemente possibile. Tutti tranne David Thompson e
Santana Lopez.
<<
Sono stato vaccinato contro il vaiolo da bambino ma devo ammettere che
ha avuto
un idea eccellente mister Smythe, dovremo rivedere il nostro accordo
>>
dichiarò David prima che Santana annuisse con la testa,
evidentemente si
trovava nella su stessa situazione pensò Blaine prima di
buttare giù tutto il
bicchiere d’un fiato, quella era una follia e Sebastian
Smythe era un pazzo che
meritava non la prigione ma il manicomio.
<<
Dove sono le prove? Pretendo delle prove altrimenti ti giuro che non
appena
metterai piede su suolo americano ti faccio incriminare e ti ritroverai
a dover
pagare il processo fino alla settimana generazione >> lo
minacciò Nick
Duval, se anche era un bluff però vi era fin troppa
verità si disse Blaine.
<<
Mi sembra giusto, questi sono i documenti incriminati mentre quello
è un file
audio che prova i contatti del suo … partner con
l’Interpol, terminato questo
piacevole intermezzo devo informarvi che il doppio S sarà
perfezionato nei
prossimi giorni ed entro la settimana ne avremo la versione definitiva
che vi
consegnerò, godetevi la Francia e non dimenticate quali sono
i miei prodotti
>> replicò Sebastian prima di fare un cenno e
tutti loro si precipitarono
verso la porta il più velocemente possibile.
<<
È un pazzo, ma ci sa fare, mi chiedo come abbia convinto
Clarington a lavorare
per lui, anni fa l’ho assunto e quel tizio costa una fortuna
>> disse
David Thompson prima di fare un cenno, Wes Montgomery era alla sua
sinistra.
<<
Io un’idea l’avrei, Mike sa fare bene il suo
lavoro, ed ero convinto che fosse
stato Clarington a fargli conoscere la Lopez >>
replicò l’asiatico prima
di entrare in macchina. << Andiamo in ospedale a farci
controllare, viene
con noi Thompson? >> chiese Mike Chang prima di dirigersi
verso il posto
del guidatore.
<<
Negativo, ho una chiamata da Nairobi tra un’ora, poi ho un
pacco prezioso da
andare a ritirare, se quel coso funziona come il vaiolo allora molte
cose
cambieranno >> rispose David prima di allontanarsi il
più velocemente che
poteva.
Blaine
si stava guardando attorno quando notò Kurt che lo stava
attendendo in macchina
e corse nella sua direzione, aveva bisogno d’aria e di un
medico. <<
Tutto bene? >> gli chiese il castano dopo avergli aperto
lo sportello.
<<
Non lo so, portami ad un ospedale, il prima possibile ed è
meglio che tu mi
stia lontano perché potrei essere contagioso
>> rispose prima di sedersi
sul sedile posteriore.
<<
Cosa stai cercando di dirmi? >> gli chiese Kurt
preoccupato.
<<
Sterling, il socio di Nick Duval è morto, sembra che fosse
un informatore e …
gli ha dato qualcosa, e c’era il vaiolo, è morto
davanti a noi e poi ci ha
fatto bere un vaccino, lo ha bevuto anche lui >> rispose
cercando di
restare calmo. << Non era uno dei nostri e …
il vaiolo ha dei sintomi
diversi ma potrebbe averlo modificato, ormai sappiamo che dietro la
facciata di
azienda farmaceutica si produce materiale per una guerra
batteriologica, non so
cosa sia quella cosa, io ti porto in ospedale e poi vediamo, non credo
però che
ci saranno dei danni >> replicò Kurt prima di
accelerare.
<<
Ti ringrazio, secondo te come potrebbe aver scoperto di Jeff?
>> domandò
Blaine, nessuno degli altri tre ne sembrava a conoscenza.
<<
Una soffiata, deve averlo scoperto da qualcuno ma non ho idea di chi.
Blaine …
se tu stai bene io ti riporto in albergo, non crei un virus senza
creare una
cura e se lo ha bevuto anche lui possiamo fidarci >>
disse Kurt prima di
fare inversione, era sensato, quello era estremamente sensato
pensò Blaine
prima di rilassarsi sul sedile posteriore.
Allora, premessa necessaria, ho scelto il vaiolo per questo motivo: anche se ufficialmente debellato il vaiolo è considerato una potenziale arma biologica tanto che tra i vaccini a disposizione dei governi in caso di attacco al primo posto c'è il vaccino per il vaiolo. Detto questo ... rileggete il capitolo precedente, specie la seconda parte e vi sarà tutto chiaro. Alcune scene klaine, avremo tutto, promesso e una piccola curiosità: nei Paesi in via di sviluppo fino a 24 anni fa avvenivano ancora vaccinazione anti vaiolo, come lo so? Ho il segno del vaiolo sul braccio, ecco come lo so; per questo David e Santana asseriscono di non aver bisogno di controlli medici.