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Autore: eLiSeTtA    07/05/2009    3 recensioni
Perché, in queste notti oscure, cerco sempre il Sole?
E perché, mi chiedo, voglio che sia Naruto il mio Sole, il calore che tanto bramo?
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sì, lo so che ogni volta che pubblico in questo sito probabilmente faccio un peccato mortale, ma questa ff è rinchiusa da più o meno 6 mesi nel mio pc, l’ho aggiustata una sola volta ma non ho mai avuto il coraggio di pubblicarla… Più che altro, ammettiamo che mi scocciavo xD

E’ scritta in prima persona, è la prima volta che mi cimento in una così grande sfida, quindi non so proprio cosa sia venuto fuori… Mah, speriamo bene! A me piace, stranamente >.< Credo di essere riuscita a caratterizzare bene Sas’ke, o almeno lo spero >w< Non so come mai mi venga meglio scrivere dal suo punto di vista, e non da quello di Naruto, che di sicuro mi assomiglia di più dell’Uchiha. Come al solito, però, devo trovare qualche difetto xD Per esempio mi sembra corta >.<

Dopo questo sproloquio, vi lascio alla ff! Come sempre, commenti, critiche, anche insulti se motivati (xD) sono ben accettebayo!! Spero con tutto il mio cuore che vi piaccia,

Kisu, eLiSeTtA

 

My Sunshine, my only Sunshine…

 

Scatto a sedere, sudando e passandomi una mano sul viso.

Di nuovo?!

Maledizione, da quanto dura questa situazione?!

Da quanto non riesco a levarmelo dalla testa?!

Da quanto sto impazzendo per quel Dobe?!

… Da quanto, sogno quel dannato Naruto?!

Butto per terra l’unica fonte di luce di quella stanza, forse con più forza di quella che pensavo. La fioca luce della candela trema, poi si spegne. E io rimango al buio, come sempre. E, questa volta, ne ho paura.

Mi viene quasi da ridere. Perché io, che per anni ho vissuto nell’oscurità, ora ne ho paura?

Perché, da quanto ho lasciato Konoha, sento solo freddo, e cerco disperatamente un po’ di calore? Sapendo che non me lo merito, questo calore?

Perché, in queste notti oscure, cerco sempre il Sole?

E perché, mi chiedo, voglio che sia Naruto il mio Sole, il calore che tanto bramo?

A questo punto, penso solo a una cosa: sono pazzo. Non mi vengono in mente altre soluzioni. La vicinanza con Orochimaru, dopotutto, dovrebbe fare questo effetto.

Quindi, sono pazzo. Ok, nessun problema. Almeno ho trovato una risposta ragionevole a questi miei pensieri senza capo né coda… Provo a riaddormentarmi, ma sento lo stesso un peso sullo stomaco. Rinuncio definitivamente ad una sana dormita e torno seduto, guardando con sguardo perso il muro di fronte a me.

… Eppure non ci credo neanche io. A chi voglio darla a bere? Non sono pazzo, per niente. Sono solo… no, non voglio pensarlo. È completamente assurdo.

Io, Sasuke Uchiha, il vendicatore, innamorato? Eccome se è assurdo. E di chi poi?

Di Naruto? Mi viene da ridere. E lo faccio, come non ho fatto mai, per quanto io ricordi.

Ma il sapere che invece è vero… mi dilania. Mi ferisce. E io soffro. Soffro, come qualcuno che ha capito troppo tardi la verità. Mi sento come chi ha sempre fatto finta di niente, chi ha sempre odiato le persone che le stavano accanto, l’unico amico che gli è mai stato vicino, e solo quando è troppo tardi – quando lo ha irrimediabilmente perso - si rende conto di come lo vorrebbe accanto in quel momento, e nel resto della sua vita.

E io l’ho perso. Ho perso Naruto, il mio Sole, la mia fonte di calore. Il mio unico amico, e colui che amo.

… Ora che ci penso, mi ricordo di quante volte ha pianto, quel Dobe, la maggior parte delle volte per colpa mia. Al contrario di me. Non c’è mai stato spazio per le lacrime, da quel giorno in poi. Come se piangere mi facesse tornare indietro nel tempo. Come se piangere potesse cambiare le cose. Come se piangere servisse a qualcosa. Non serve piangere. Odio piangere.

Però… ora, lo sto facendo. Sento le guance bagnate dalle lacrime. E non smettono di scendere, queste maledette lacrime. Si scavano un percorso sulle mie guance e mi cadono nel palmo aperto.

Stringo i pugni, rimanendo immobile e in silenzio, in attesa che il mio corpo si calmi. E proprio in quel momento sento dei passi. Una voce. La porta della mia stanza che si apre, con un cigolio.

-Sasuke-kun, Orochimaru-sama vuole vederti- Kabuto sorride maligno, sistemandosi gli occhiali: un gesto che ormai sono abituato a vedere, ma che odio ogni giorno che passa.

-Arrivo- rispondo, secco, asciugando le lacrime come meglio posso, sotto lo sguardo attento di Kabuto. Mi alzo, prendendo la katana e aggiustandomi lo yukata.

-Piangi, Sasuke-kun? Per Naruto-kun, forse?- il viscido mi fissa, con sguardo divertito. Non è la frase in sé, ma il disprezzo con il quale ha pronunciato il suo nome, che mi fa scattare. Lo inchiodo al muro, avvicinando la katana al suo collo. Ora come ora, ho una voglia matta di ucciderlo e darlo in pasto ai serpenti. Ma non posso.

-Prova a ripeterlo- sibilo, visibilmente irritato, ad un passo dallo sgozzarlo. Lui mi sorride. Un sorriso maligno, compiaciuto.

-Orochimaru-sama ci sta aspettando- non ha bisogno di conferme. Ha già capito. Tutto.

Chi cazzo se ne frega di Orochimaru” avrei voluto rispondergli, ma preferisco evitare, e lo lascio bruscamente. Inizio a camminare, sentendo il suo sguardo sulla nuca. E sorride. Lo sento. Istintivamente stringo la presa sulla mia katana, e affretto il passo, andando incontro ad un altro corridoio buio.

Eccomi, di nuovo, ad andare incontro all’oscurità.

Eccomi, a sperare che il mio Sole mi raggiunga.

Eccomi…

Ad aspettare te, Naruto.

 

  
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