La lunga
notte
In silenzio scendo lentamente le scale
che dalla mia camera portano al piano di sotto.
Non una luce illumina i miei passi.
Uno,due,tre,quattro,i
freddi gradini in legno sfilano uno dopo l'altro sotto i miei piedi scalzi.
Dietro di me,muti
segni del mio passaggio,le sagome delle mie piante.
Un palmo sulla parete,scendo.
Non mi deve sentire nessuno.
Non mi deve vedere nessuno.
Tengo le orecchie tese,pronte
a raccogliere ogni minimo suono. Cinque,sei,sette,otto...
Raggiunto il pianerottolo,nel buio si apre il corridoio.
A destra e a sinistra due porte. Io
però proseguo dritto davanti a me.
Devo uscire.
La porta di casa compare all'improvviso,lanciandomi come una sorta di richiamo irresistibile.
Devo andare. E non posso tornare indietro
a questo punto ormai.
Volto un attimo la testa e guardo la
tromba delle scale avvolta nell'ombra che piega verso l'alto,scomparendo
al secondo piano.
Un sorriso mi compare sul viso. Attento a
non fare il minimo rumore giro la chiave nella toppa.
Scatta. Bene.
Abbasso la maniglia e la fredda aria
notturna mi investe dolcemente.
Un
intenso profumo di foresta,di aghi di pino,di
terriccio mi prende le narici.
Sono libero.
Mi guardo le spalle un'ultima volta
mentre esco,sorridendo ancora.
Finalmente
sono solo per la notte.
Solo per le tenebre.
Solo con me stesso.
E
con lei.
E
per lei.
Un brivido mi corre lungo la schiena non
appena l'erba bagnata tocca i miei piedi.
La
brezza mi scompiglia i capelli.
Con espressione seria in volto alzo lo
sguardo al cielo.
Eccola.
Lassù,mi sta aspettando.
Ed io non vedo l'ora di raggiungerla.
La luna piena brilla alta nel cielo,solamente alcune nuvole offuscano il suo splendore.
Splende
serena,gettando la sua pallida luce sulla casa,sul
giardino,sul bosco che a pochi metri da me si staglia come un'immensa ombra
scura contro la sfera celeste punteggiata di mille e più stelle.
Mille e più piccole ma potenti
luci che risplendono radiose nell'oscurità notturna. I miei occhi si
perdono in quel luminoso disco argenteo.
Mi sta chiamando.
Per un attimo solo volgo gli occhi verso
il basso.
Sospiro. Percepisco come un peso nel
petto.
Una creatura è intrappolata dentro
di me,chiusa nel torace,nel mio cuore.
La sento fremere,battere
contro le costole,opprimermi in una gelida morsa.
Deve essere libera.
Sta cercando una via d'uscita,la cerca e non la trova.
Solo io posso mostrargliela.
Non può più aspettare.
E io nemmeno.
Tiro
un respiro profondo.
Con un balzo raggiungo la boscaglia
davanti a me. Casa mia scompare,io sparisco,
inghiottito da rami,cespugli,foglie,alberi.
Corro,corro,corro,ed
una sensazione di profondo benessere interiore si diffonde in me.
Corro e non mi importa
dell'oscurità che mi circonda.
O del terreno bagnato.
O dei duro
suolo.
O dei rami che con le loro sottili dita
scheletriche tentano di trattenermi.
O degli arbusti,degli
ostacoli naturali che tentano di rallentarmi.
Gli alberi sfrecciano come macchie scure
indistinte ai miei lati.
Non sento più freddo.
Per un lungo momento non sento
assolutamente niente.
è come se
non esistessi più.
Il mio corpo è nulla.
è come se
sfrecciassi veloce al di fuori di me,uno spirito libero nell'aria gelida.
Un'entità
sovrannaturale.
Poi,improvvisamente,di
nuovo percepisco qualcosa.
Ogni fibra del mio essere mi grida:tu stai bene.
Non sei più tu ma stai bene.
Sei
felice.
Molto
felice.
Lei ti sta chiamando.
Tu la senti.
Tu la vedi. E lei può sentire te.
Ti sta ascoltando.
Le
devi rispondere.
Corri. Corri.
Corri
perchè la devi vedere meglio.
Non ne puoi fare a meno. E lei non
può fare a meno di te.
Ti vuole toccare con le sue dita
d'argento,ti vuole vedere,figlio della notte e delle
stelle.
Non
hai paura delle tenebre perchè le ombre sono tue
sorelle.
La devi vedere. Le devi cantare,le devi far sentire la tua voce.
Perchè ne sei sicuro:lei la vuole sentire la tua voce.
Forte. Limpida.
Sicura,decisa come il tuono che segue la folgore.
E tu senti la sua voce?
Rimbomba tutt'intorno a te,un eco infinito.
Una miriade di sensazioni mi colpisce
d'improvviso. Sono felice.
Euforico inseguo nella boscaglia gli
sprazzi di luce lunare che penetrano tra il fogliame.
Le braccia tese all'indietro,mi muovo agilmente,saltando,scattando.
Potrei correre all'infinito e non
stancarmi.
Sorrido.
I miei piedi battono veloci sul terreno
senza un rumore.
Corro nel buio e sento che la creatura si
è liberata.
Le mie zampe battono veloci sul terreno
senza un suono nell'aria notturna.
Moon
Glade
Ciao
ciao J!
Questa
è la prima parte della mia prima fic su EFP. Non
è un granché per il moment, ma spero ke a qualcuno piaccia cmq. Per
l’ispirazione ringrazio i “Linkin Park”,
ed in particolare una loro canzone bellissima, “In Between”, ke
ascoltavo mentre scrivevo.
Un
ringraziamento particolare a Biohazard. J
“Werewolves
4ever to the end…”