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Autore: wislava    03/10/2016    1 recensioni
Piccola one-shot dedicata alla Drarry.
Draco si aggira tutto solo per i giardini di Hogwarts.. sono il nostro caro Grifondoro riuscirà a tirargli su il morale...
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Come l'Autunno

 

Le foglie si erano ormai ingiallite, cadendo dai rami e svolazzando in giro.

Alcune erano finite persino nel Lago Nero, dove la piovra, arrabbiata, cercava di scacciarle via, finendo solamente con il bagnare i poveri sventurati che si avvicinavano troppo alla riva, curiosi dei movimenti del mostro.

Un giovane Serpeverde stava percorrendo un sentiero immaginario per tutti i giardini, immerso nei proprio pensieri.

L'autunno lo rendeva sempre malinconico, senza un motivo apparente. Eppure lui adorava i colori che la natura prendeva, il vento più freddo di quello della primavera che gli scompigliava i capelli, le sciarpe attorno al collo che lo tenevano al caldo e il buio della sera che gli dava la sensazione di una coperta stesa sul cielo, come a proteggere ciò che c'era sotto.

L'autunno era quello, eppure agognava qualcosa in più, qualcosa che non poteva avere: un abbraccio.

E sapeva che solo una persona poteva dargli quello che cercava.

“Draco” disse una voce poco lontana.

Il giovane rampollo Malfoy fermò la sua camminata e si girò verso l'intruso nei suoi pensieri.

“Potter” disse solo, prima di voltare le spalle al Grifondoro per riprendere a camminare.

Ma il giovane rosso-oro non si arrese. “Draco, dai non essere arrabbiato!”

“Non sono arrabbiato!” commentò stizzito il verde-argento. “Mi avevi promesso un po' di tempo insieme, a coccolarci sotto una coperta e a guardare le foglie cadere e mi hai dato buca per giocare a Quiddich. Non sono arrabbiato, sono furioso!”

Harry sbuffò, continuando a correre dietro a quello che da poche settimane era diventato il suo ragazzo.

“Senti, mi dispiace va bene? Non sapevo cosa dire, ok? Ron mi ha chiesto di fare un amichevole contro i Corvonero e non ho trovato una scusa accettabile.”

Malfoy mugugnò, snobbandolo con un “mphf!” sdegnoso. “Beh dovrai trovare un modo per farti perdonare, fino a quel momento... ci si vede Potty.”

Draco quasi rise quando vide, con la coda dell'occhio, Harry sbuffare e mettersi le mani in quel nido di rondini che si ostinava a chiamare capelli, incasinandoli ancora di più.



 

Era passata quasi una settimana e Draco si trovava ancora a passeggiare nei giardini di Hogwarts. Questa volta, però, aveva una meta precisa, una quercia centenaria, suo posto preferito per rilassarsi durante i pomeriggi passati a far niente o a studiare.

Le foglie dell'albero, che si potevano scorgere già in lontananza, erano completamente rosse, arancio e gialle, calde, nonostante il vento fresco che le faceva ondeggiare e cadere.

Quando arrivò alla quercia, però, Draco trovò una brutta sorpresa.

“Potter, che diavolo ci fai qui?” chiese incrociando le braccia al petto. Erano giorni che non aveva notizie dal suo Grifondoro personale e Draco era ancora più furioso di prima. Nessuno poteva ignorare così un Malfoy!

“Draco” iniziò però Harry prendendolo per mano e obbligandolo a sedere. “So che sei furioso, e ti chiedo ancora scusa, ma hai detto che dovevo trovare un modo per farmi perdonare così... ecco qui!”

Potter tirò fuori dal mantello un contenitore da cui proveniva un profumino sublime. Draco riconobbe immediatamente l'odore dei suoi biscotti preferiti, quelli che solo gli elfi a Villa Malfoy erano in grado di preparare.

“Come lo sapevi?” chiese Draco accettando l'offerta di pace.

Potter si strinse nelle spalle. “Ho chiesto a Dobby e, anche se ha fatto un po' di reticenza, alla fine ha confessato. Ci ho messo giorni a farli giusti, per questo non sono venuto prima.”

Draco si aprì in un sorriso lieve, abbassando di poco la testa per farsi poco notare, ma Harry gli mise l'indice sotto al mento, per guardarlo negli occhi e rubargli un bacio.

“Vedi Draco, tu sei come la mia stagione preferita... sei un po' come l'autunno. Il tempo inizia a farsi più freddo, ti costringe a nasconderti sotto tanti strati, per coprirsi, eppure ha dei colori così belli, caldi, vivi. Tu sei così. Sei freddo e non riveli mai niente, hai questa maschera che indossi con tutti, ma con me, con me quando mi avvicino e ti tengo tra le braccia, ti sciogli, diventi caldo come queste foglie. Tu sei il mio autunno, Draco.”

Draco sorrise, segretamente felice, ma poi si impose, tornando ritto sulla schiena e facendo una smorfia derisoria, anche se Harry lesse comunque la felicità nel suo sguardo.

“Sdolcinato Potter!” commentò prima di addentare un biscotto.

 

 

Note:
Ciao a tutti! :-)
Questa è la seconda Drarry che scrivo, ma manco un po' da questo fandom.
Questa piccola one-shot è nata da un tema sulla Pagina Always Harry Potter che sarebbe l'Autunno e mi è uscita questa piccola storiella.
Non ho tenuto conto di niente, guerra, horcrux o altro. Potete inserirla in qualsiasi anno scolastico.
Spero che vi sia piaciuta!

Se volete contattarmi potete trovarmi qui.

Grazie a chi leggerà e a chi vorrà lasciare un commento.

Wislava <3  

   
 
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