Prologo
Berlino,
luglio 1930
Katherine
vagava per la Berlino No Mag da quasi venti minuti e cominciava a
credere che
quelle informazioni recuperate nei sobborghi di Salem fossero solo un
ammasso
di farneticamenti senza senso.
Poi lo
vide.
Un
triangolo con al centro un cerchio e una piccola semiretta che lo
tagliava a
metà partendo dal vertice.
Il
marchio di Grindelwald.
Il
simbolo dei Doni della Morte.
Finalmente,
dopo un’estate passata a peregrinare in giro per
l’Europa, aveva trovato l’oggetto
della sua ricerca.
Era
apposto su una porta di legno scuro, piena zeppa di incantesimi
respingi No
Mag, e completa di un piccolo spioncino a feritoia scorrevole.
Bussò
piano, tre volte, e rimase ad attendere con lo sguardo fisso su di essa.
Pochi
secondi dopo un paio di occhi scuri fecero capolino dalla feritoia,
scrutandola
dalla testa ai piedi.
Soppesandola,
quasi si aspettasse di veder comparire una squadra di Auror alle sue
spalle da
un momento all’altro.
Attese,
impaziente.
- Sì? –
- Per
il Bene Superiore – scandì lentamente, quasi
stesse pregustando il significato
oscuro che si nascondeva dietro quelle parole.
Funzionò
meglio di qualsiasi incantesimo d’apertura.
Il
rumore del chiavistello risuonò forte nel silenzio notturno;
la porta scattò in
avanti e finalmente potè mettere piede lì dentro.
Era un
vecchio scantinato, nulla di selvaggio ed eccitante come era apparso
nella sua
mente dall’immaginazione fervida e desiderosa di entrare in
azione.
Impolverato,
per giunta, appuntò mentalmente mentre seguiva
l’uomo lungo uno stretto
cunicolo.
Chissà
se c’erano topi lì dentro.
Solitamente
amava tutti gli animali, ma non loro.
Li
odiava, i topi, e sperava vivamente di non aver fatto tutta quella
strada solo
per uno stupido scantinato popolato da quegli esserini.
- Ecco
qui, ragazzina. –
L’uomo
la lasciò lì, all’ingresso di una
stanza umida e semibuia all’interno della
quale c’erano una trentina di persone.
Indossavano
tutti i loro mantelli da viaggio, con il cappuccio ben calato sul viso
a
nascondere la loro identità agli occhi dei più.
E al
centro della sala c’era un uomo sulla quarantina, alto e dal
fisico asciutto e
muscoloso. I capelli erano tagliati corti, sicuramente da poco, e di un
biondo
scuro che faceva risaltare ancora di più le iridi di un
celeste assoluto.
C’era
qualcosa di tremendamente inquietante in quegli occhi, che sembravano
capaci di
scavarti nel profondo fino a trovare il tuo desiderio più
profondo, segreto e
tenebroso ed esaudirlo con uno schiocco di dita.
L’aura
di pericolo misto a fascino e la deferenza con cui i convenuti lo
guardavano,
pendendo letteralmente dalle sue labbra, non lasciava spazio a dubbi.
Era
lui.
Gellert
Grindelwald.
Era a
metà del suo discorso quando la vide.
Le
sorrise.
Un
gesto lieve, appena accennato.
Il
sorriso di un diavolo tentatore che sapeva esattamente come prendere
possesso
della tua anima.
Proseguì
il suo comizio con voce pacata, decisa, intervallando alle parole
piccoli
sguardi e sorrisi che abbracciavano tutti gli astanti.
Poi,
sorridendo beffardo, concluse: - Lasciate che i giovani vengano a me.
–
Blasfemo.
Scorretto.
Per
tutto ciò che era sacro ed empio, quell’uomo
avrebbe potuto convincere un’intera
nazione a gettarsi nelle fiamme con la sola forza delle sue parole se
solo
avesse voluto.
Era un
leader degno d’essere seguito.
E tanto
le bastava.
Salisbury,
agosto 1930
Tedio.
Quelle
giornate estive sembravano non finire più.
E, se c’era
una cosa che Salazar detestava più di ogni altra a parte il
passare l’intera
estate nella villa di campagna di famiglia, quella era la noia.
Volse
lo sguardo verso il ragazzo stravaccato sulla poltrona in pelle, lo
sguardo
concentrato nella lettura di una rivista di Quidditch.
- Mi
annoio. –
Niente,
Thomas era troppo preso per dargli retta.
Ecco l’altra
cosa che non sopportava.
L’idea
di essere ignorato con tanta nonchalance lo mandava in bestia.
Insieme
al ripetere le cose più di una volta, tanto per la cronaca.
- Tom,
mi annoio. –
- Lo
hai già detto -, replicò l’amico senza
alzare lo sguardo dalla rivista, - Più o
meno cinquantadue volte da quando sono arrivato qui. –
- Beh,
allora fai qualcosa. –
- Sto
già facendo qualcosa. Vedi? Leggo. –
Salazar
sbuffò, alzandosi in piedi e raggiungendolo.
Gli
strappò la rivista dalle mani, chiudendola di scatto.
Thomas alzò
lo sguardo su di lui, visibilmente irritato.
- Stavo
leggendo, Sal! –
- E io
ti ho fatto smettere, Tom! – replicò, imitando
beffardamente il suo tono
indignato.
Rimasero
a fissarsi per una frazione di secondo, poi entrambi scoppiarono a
ridere.
Salazar
era tremendamente impegnativo, necessitava delle attenzioni che avrebbe
richiesto un bambino di cinque anni, quando si trattava di mettere se
stesso al
primo posto.
Thomas
era uno dei pochi che lo sopportava a Hogwarts
e francamente dubitava che il viaggio di scambio culturale
a Ilvermorny
avrebbe cambiato granchè le cose.
- D’accordo,
adesso che hai la mia attenzione, cosa vorresti fare? –
Monte
Greylock, 1 settembre 1930
Flame
sfrecciò lungo il corridoio, finendo con lo scontrarsi
contro qualcosa di duro
e resistente che la fece inciampare a causa del contraccolpo.
Stava
giusto cominciando a domandarsi chi diavolo avesse messo un muro nel
bel mezzo
dell’atrio quando lo sguardo venne attratto dalla divisa blu
e rossa.
Alzò
gli occhi ad incrociare un paio di iridi verde chiaro, della stessa
tonalità di
certi mari caraibici in cui trascorrevano spesso l’estate sua
madre e il suo
patrigno, che in quel momento la fissavano divertite.
Gabriel
Blackthorn nel suo consueto buonumore mattutino.
Sembrava
che quel ragazzo fosse praticamente impossibile da far arrabbiare, ma
le poche
volte che era capitato era stato qualcosa di sconcertante e
paragonabile all’imprevedibilità
di un vulcano in piena eruzione.
- Ehy,
terremoto, sei tutta intera? –
Annuì,
accettando la mano che le aveva porto e lasciandosi tirare su.
-
Scusa, ti ho fatto male? Non ti avevo visto. –
Gabriel
scrollò le spalle. – Figurati se una cosetta
così piccola può fare del male a
un uomo grande e grosso come me. –
Gli
fece la linguaccia.
Recuperò
la borsa e rassettò la gonna della divisa.
- Si
può sapere dove stavi correndo? –
-
Sembra che stiano arrivando gli studenti di Hogwarts. Io ed Emma
volevamo dare
un’occhiata ai nuovi arrivi. –
Il ragazzo
alzò gli occhi al cielo, roteandoli con fare insofferente.
– Come se qui non ci
fossero ragazzi. –
Con un
sopracciglio inarcato e le mani posizionate sui fianchi, nella migliore
delle
sue posizioni alla “non azzardarti a contraddirmi”,
Flame ribattè: - Dicono che
gli inglesi siano tremendamente affascinanti. –
- Ne
dubito. A meno che non si parli delle ragazze inglesi, ovviamente,
quelle sono
tutta un’altra categoria – aggiunse, sorridendo con
l’aria di chi la sapeva
lunga.
Indispettita,
ravviò una morbida onda ramata e gli rivolse uno sguardo
tagliente prima di
allontanarsi a passo deciso.
Stupido
Blackthorn e stupide uscite da maschio arrapato.
Quando
raggiunse Emma il fastidio non l’aveva ancora abbandonata.
La
trovò sistemata a pochi passi da un gruppetto di ragazze
Magicospino che
cercavano di alzarsi in punta di piedi per guardare meglio.
- Che succede?
– le sussurrò, osservandola con la coda
dell’occhio.
- Niente.
–
Emma la
prese per un braccio, improvvisamente attenta.
-
Quando dici niente vuol dire che sei incazzata. Chi devo uccidere?
–
-
Blackthorn. –
La
bionda arricciò il labbro inferiore in una buffa espressione
rammaricata.
- Oh, é
così carino che sarebbe davvero uno spreco farlo fuori. Ti
dispiace se mi
limito a storpiarlo? –
Flame
ridacchiò.
-
Sentiti pure libera di fare di lui ciò che vuoi. –
Con un
sorrisetto furbo, ribattè: - Potrei anche prenderti in
parola. –
Poi,
prima che potessero approfondire ulteriormente la questione,
individuarono
Edward che si dirigeva verso di loro e decisero di lasciar cadere
l’argomento.
Un
fratello maggiore apprensivo e decisamente geloso non era proprio
l’interlocutore
adatto a partecipare a una discussione sui ragazzi.
-
Secondo voi che avranno da complottare quei due? –
domandò appena arrivato,
accennando con un cenno del capo all’angolo più
remoto in cui Katherine e
Richard discutevano a bassa voce, ma con un’espressione
talmente animata
dipinta sul viso da non lasciare spazio a fraintendimenti.
Era una
discussione accesa.
-
Qualsiasi cosa sia non la voglio sapere – replicò
Emma.
Ed
inarcò un sopracciglio: - Bugiarda. –
Sorrise
colpevole.
- Okay,
magari voglio saperlo, ma nessuno sano di mente vuole correre il
rischio di
fare arrabbiare quei due. –
- Non
sono poi così male, devi solo saperli prendere –
intervenne Flame, decisa a
difenderli.
Katherine
era stata gentile, prendendola sotto la sua ala protettiva e
dimostrandosi
disposta a fornirle consigli, e Richard si era sempre comportato come
un
perfetto fratello maggiorecon lei.
- Sarà
-, mormorò scettica, - Resta il fatto che preferisco che
continuino a ignorarmi
piuttosto che attirare la loro attenzione. È più
sicuro. –
Fece
per ribattere, ma il rumore delle carrozze che sferragliavano lungo il
ciottolato del cortile principale attirò
l’attenzione generale.
Gli
inglesi erano arrivati.
Spazio
autrice:
Salve
ragazzi e ragazze!
Vi
proponiamo una ff interattiva scritta in collaborazione con Fiamma Erin
Gaunt (la
quale detiene la proprietà di Flame, Katherine, Richard,
Alexandra e Salazar …
Edward, Emma, Gabriel, Nicholas e Gisele invece sono miei) incentrata
sulla
scuola americana di magia e stregoneria di Ilvermorny; sarà
ambientata durante
gli anni del Terrore di Grindelwald e precisamente nell’anno
1930 quando il
nostro Gellert è all’apice del potere. Veniamo
agli OC che accettiamo:
-
Solo
studenti di Ilvermorny e Hogwarts; questi ultimi saranno alla scuola
americana
in scambio culturale (gli studenti inglesi dovranno essere
obbligatoriamente
del VI e VII anno);
-
Massimo 3 OC a testa purchè differenziate sesso, scuola e
Casa;
-
Nella
recensione dovrete prenotare: sesso, Scuola, Casa, anno, eventuale
ruolo e/o
relazione;
-
Non
accetteremo Mary Sue, Gary Stu, Ibridi di alcun tipo, studenti che non
siano
inglesi o americani, Legilimens, Rettilofoni, Veela, Animagus o
Metamorphomagus;
-
Gli
OC verranno selezionati dalle sottoscritte, ma ancora non so quanti ne
sceglierò;
-
Le
schede andranno inviate esclusivamente per messaggio privato alla
sottoscritta entro e non oltre
il 5 ottobre alle 19.00 affinchè in serata possa pubblicare
il capitolo con la
selezione degli OC;
-
Gradiremmo che vi atteneste scrupolosamente alla scheda che troverete
qui sotto,
ma nel corso dei vari capitoli potremmo porvi ulteriori domande sul
vostro OC;
-
Se
decidete di partecipare vi chiederei di farvi vivi almeno ogni due
capitoli, se
avete problemi basta che mi avvertiate per messaggio privato.
Scheda
Nome:
Secondo nome:
Soprannome:
Cognome:
Età:
Casa e anno:
Stato di sangue:
Orientamento sessuale:
Aspetto fisico:
Prestavolto:
Carattere (dettagliato):
Breve descrizione della famiglia e dei rapporti con essa:
Breve storia personale:
Persone con cui andrebbe d’accordo:
Si schiererebbe a favore o contro di Grindelwald? E perché?
Ucciderebbe? Se sì perchè?
Persone che non sopporterebbe:
Persone con cui potrebbe avere un flirt privo d’importanza:
Persone con cui potrebbe avere una storia seria:
Nahual * (per le spiegazioni le trovate qui sotto):
Paure/Fobie:
Materia che preferisce (le trovate qui sotto)**:
Materie a scelta (massimo due):
Materia che non sopporta:
Ruolo (Prefetto, Caposcuola, Quidditch):
Altro:
*
Nella mitologia mesoamericana il Nahual è considerato uno
spirito guardiano che
si manifesta sotto la forma di un animale. Ogni mago ha un diverso
Nahual a
seconda del suo giorno di nascita. Per far materializzare un Nahual,
all'epoca,
venivano utilizzati rituali nella lingua dei nativi americani, mentre
lo
sviluppo delle arti sciamaniche delle tribù magiche
nord-americane ha permesso
di poterlo evocare a seguito di una preghiera. L'aspetto del Nahual
è molto
simile ad un Patronus, anche se esso non è soggetto a
cambiamento come
quest'ultimo e non è un semplice spirito positivo che non
può recare danni.
Durante lo studio ad Ilvermorny, gli studenti imparano ad interagire
con i
propri Nahual per aumentare le doti di padronanza degli Spiriti. Essi
possono
essere utilizzati anche in combattimento come pratica offensiva o
difensiva,
anche se il loro uso è particolarmente dispendioso in
termini di energie
magiche.
Animale di riferimento per i giorni del mese:
- Iguana
- Aquila
(Occupato)
- Gufo
- Orso
- Scimmia
- Cobra
(Occupato)
- Bufalo
- Wampus (Occupato)
- Scorpione
(Occupato)
- Serpecorno
- Camaleonte
(Occupato)
- Ariete
- Falco
(Occupato)
- Scolopendra
- Coyote
(Occupato)
- Antilope
- Acromantula
- Procione
- Wapiti
- Cane
delle praterie
- Topo
muschiato
- Toro
- Puzzola
- Alligatore
- Puma
(Occupato)
- Armadillo
- Caribù
- Opossum
- Alce
- Gatto
(Occupato)
- Lupo
(Occupato)
**Materie
obbligatorie:
-
Astronomia;
- Controllo dei Nahual;
- Difesa Contro le Arti Oscure;
- Tinture e Misture;
- Incantesimi;
- Talismani;
- Storia della magia americana;
- Trasfigurazione.
Materie
opzionali:
-
Aritmanzia;
- Magia elementale;
- Salvaguardia delle creature magiche;
- Sciamanismo.
Tuonoalato
(Rappresenta
l’anima e sceglie gli avventurieri)
Flame Balcoin (PV Barbara Palvin) – VI anno, Cacciatrice e Prefetto. Il suo Nahual è il Coyote. Bisessuale. Libera per flirt e/o relazione.
Richard
Night
(PV Nick Bateman)
– VII anno, Capitano e Cacciatore. Il suo Nahual è
il Cobra. Eterosessuale.
Libero per flirt e/o relazione.
Wampus
(Rappresenta
il corpo e sceglie i guerrieri)
Katherine Night (PV Nina Dobrev) – VI anno, Capitano e Cacciatrice. Il suo Nahual è il Wampus. Eterosessuale. Libera per flirt e/o relazione.
Gabriel
Blackthorn
(PV Jensen Ackles)
– VII anno, Caposcuola e Portiere. Il suo Nahual è
il Lupo. Eterosessuale.
Libero per flirt e/o relazione.
Serpecorno
(Rappresenta
la mente e sceglie gli studiosi)
Emma Walton (PV Annasophia Robb) – V anno, Prefetto. Il suo Nahual è il Gatto. Eterosessuale. Libera per flirt e/o relazione.
Edward
Walton
(PV Dean Geyer) –
VI anno, Battitore. Il suo Nahual è l’Aquila.
Bisessuale. Libero per flirt e/o
relazione.
Magicospino
(Rappresenta
il cuore e sceglie i guaritori)
Serpeverde
Salazar
Gaunt (PV Ian Somerhalder)
– VII anno, Caposcuola e Cacciatore. Il suo Nahual
è lo Scorpione.
Eteroflessibile. Libero per flirt e/o relazione.
Corvonero
Alexandra
Burke (PV Alexandra Daddario)
– VI
anno, Prefetto. Lesbica. Il suo
Nahual è il Puma. Libera
per flirt e/o
relazione.
Grifondoro
Nicholas
Burke (PV Matthew Daddario)
– VI anno, Battitore. Bisessuale. Il suo Nahual è
il Falco. Libero
per flirt e/o relazione.
Tassorosso
Gisele
Bones
(PV Candice Accola) – VII
anno, Caposcuola.
Eterosessuale. Il suo Nahual è il Camaleonte. Libera per
flirt e/o relazione.
Per
il momento é tutto.
Vi aspettiamo numerosi … o almeno lo speriamo ;)
Baci,
Hellen & Fiamma