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Autore: RosaDraco    04/10/2016    3 recensioni
Questo è un AU in cui tutti i dragon slayer sono in realtà dei draghi. Lucy, la protagonista, vive in una metropoli moderna dove nessuno crede più all’esistenza della magia, ma lei è una maga e sa che niente è come sembra. Questa è la storia di un incontro che cambierà la sua vita per sempre e della sua lotta per salvare Magnolia e Fairy Tail.
Genere: Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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L'invito del secolo

Prima di tutto voglio chiedervi perdono! Negli ultimi giorni sono stata sommersa da impegni e ieri mi sono scordata di aggiornare! Ma per farmi perdonare oggi vi presento un nuovo scintillante capitolo del Diario di una maga. Ci stiamo avvicinando alla parte centrale della storia e un nuovo sviluppo della relazione tra Natsu e Lucy, tenetevi forte!




L’invito del secolo

- Che accidenti ci devo fare con questi cosi? - Borbottò Natsu mentre si rigirava tra le mani i fogli che gli avevano consegnato in caserma per la sua candidatura come pompiere. I dati richiesti erano semplici e ovvi come il nome, l’età e la fotocopia di alcuni documenti ma non poteva rispondere a nessuna di quelle domande.

- Nome: Etherius Natsu Drageel. - Sussurrò il drago tra sé e sé - Età: quattrocento anni e qualcosa, residenza: casa di Lucy? -  Natsu ributtò i fogli sul tavolino e tornò a stendersi sul divano brontolando. La ragazza gli aveva detto che lei e Levy lo avrebbero aiutato con i documenti. Grazie ai contatti della gilda potevano inserirlo in tutti gli archivi del comune di Magnolia e costruire per lui l’identità di cui aveva bisogno.

- Puoi provare così ... Natsu Dragneel, ventisei anni, 151, Central Park West. - Gli suggerì Happy - Suona più credibile. -

Ma il drago non aveva alcuna voglia di riflettere sulla questione, né di cercarsi un lavoro, anche se il pompiere sembrava proprio il mestiere perfetto per lui. Erano tornati dalla palestra soltanto da qualche minuto e Lucy stava ancora facendo la doccia. Negli ultimi giorni la ragazza aveva fatto progressi incredibili, molto più di quanto Natsu avrebbe mai immaginato. Lucy imparava in fretta ed aveva un talento naturale con la magia. L’energia che raccoglieva dalle stelle si piegava si suoi comandi, permettendole di plasmarla in modi straordinari. Ma in così poco tempo Lucy non aveva alcuna speranza di raggiungere i livelli di Mavis.

- Che giorno è oggi? -

- 23 novembre. - Lo informò Happy dopo aver controllato la data e l’ora sullo schermo della tv - Siamo arrivati qui il 25 ottobre. È quasi un mese. - E Natsu si passò una mano tra i capelli, sovrappensiero - Come vola il tempo, eh? Troppo in fretta per i miei gusti. - Anche se era steso in soggiorno poteva sentire il rumore dei passi di qualcuno che si avvicinava alla porta di casa. Il campanello suonò e Lucy gli gridò dal bagno di andare ad aprire. - Ci mancava solo qualche rompipalle. - Natsu lanciò un sospiro, alzandosi di malavoglia dal divano. Quando spalancò la porta dell’appartamento trovò ad aspettarlo un ragazzo con i capelli rossi, vestito in modo impeccabile e con gli occhiali scuri: Loke.

- Ciao, Lucy. - Cominciò lo spirito senza nemmeno accorgersi che non aveva la ragazza davanti - Sono venuto come ogni anno per portarti l’invito all’evento più importante di tutti. Ci vieni con me questa volta? - Loke allungò una busta bianca, si abbassò gli occhiali per ammiccare e fu soltanto allora che si accorse che la maga non era lì - E TU CHI DIAVOLO SEI? -

- Potrei farti la stessa domanda. - Replicò Natsu. Entrambi si lanciarono un’occhiata sospettosa, mettendosi sulla difensiva. Chissà cosa sarebbe successo se Lucy non fosse apparsa in fondo al corridoio. Indossava ancora l’accappatoio e aveva i capelli avvolti in un asciugamano - Piantatela tutti e due! E tu Loke entra subito dentro! -

La ragazza si rivestì in fretta e si unì allo spirito e al drago, che seduti al tavolo della cucina, continuavano a guardarsi in cagnesco. Raccontò a Loke la storia del suo incontro con Natsu, la missione che Erza le aveva affidato e della candidatura in caserma.

- Mi sembra incredibile. Ero convinta che sapessi già tutto! Ormai tutti qui a Magnolia conoscono la storia di Natsu. Non te ne hanno parlato nemmeno gli altri spiriti? - Esclamò Lucy mentre riempiva una tazza di caffè per lei e per il leone. - Dove accidenti sei stato nelle ultime tre settimane? -

- Siccome l’affare era andato in porto mi sono preso un po’ di meritato riposo. - Le spiegò Loke - Sono stato ad Hargeon e alle terme.  Sara, Jessica e Caroline volevano che le portassi da qualche parte. -

Lucy si diede mentalmente della stupida. Era ovvio, ogni volta che Loke spariva era sempre per colpa di una donna.

- Sono tornato ieri sera e questa mattina sono venuto subito per portarti l’invito. - Lo spirito del leone indicò la busta di carta che aveva appoggiato sul tavolo, spingendola verso di lei con la punta del dito. Lucy fece istintivamente un passo indietro. - Oh, no! Speravo che si fossero dimenticati di me. Non posso bruciarlo e dire che non mi è mai arrivato? -

- È la Festa del Raccolto della tua compagnia, non puoi mancare. - Loke provò a rassicurarla con un sorriso.

- Tutto il cda si è impegnato per renderla la migliore di sempre. Dagli almeno una chance, guarda l’invito. -

Lucy sapeva che Loke la stava prendendo in giro e che nemmeno lui amava quella festa, ma decise di accontentarlo, aprendo la busta. Si trattava di un semplice cartoncino bianco, decorato con delle foglie autunnali sul bordo, con l’indirizzo e l’ora della festa.

- Hanno affittato l’Eleven Madison Park? Stano Dio! - Lucy ributtò l’invito sul tavolo come se avesse appena toccato un tizzone ardente. - E io che avevo detto di non esagerare! Quanto ci costa questa follia? -

- Vuoi davvero saperlo? -

- No. - Lucy scosse la testa - E non ci voglio andare. Io mi do per malata. Qualcosa di contagioso. Influenza. Peste. -

A raccogliere l’invito fu Natsu. Il drago si rigirò il foglio tra le mani, chiedendosi come mai Lucy fosse così terrorizzata all’idea di accettare - Che roba è questa festa di cui parlate? -

- La compagnia della famiglia di Lucy, Love&Lucky, è famosa per il pranzo che organizza ogni anno per celebrare la Festa del Raccolto. - Gli spiegò Loke - È una tradizione a cui Jude, suo padre, era molto affezionato, e a cui sono legati anche i suoi vecchi soci. Ci sono sempre i maggiori esponenti del mondo della finanza e un mucchio di persone importanti. L’occasione adatta per fare affari. -

- Fosse per me l’abolirei. - Sospirò Lucy - Non è l’occasione adatta per fare affari ma è una noia mortale. -

Loke ridacchiò ma continuò a dare a Natsu tutte le informazioni che voleva - Quest’anno il cda ha affittato uno dei cinquanta migliori ristoranti al mondo e anche uno dei più eleganti in città. Sono sicuro che il menù sarà eccezionale! Altro che il solito tacchino! -

Sentendo quelle parole il drago si illuminò - Lucy portami alla festa con te! -

- Se ci tieni proprio. - La ragazza era troppo stanca per opporre resistenza. La sola idea di dover trascorrere la sua Festa del Raccolto con quei vecchi noiosi le faceva venire il mal di testa. Ma il drago non se ne accorse nemmeno e lanciò un grido di giubilo.

- Questo vuol dire che non vieni alla festa con me? - Gridò Loke, stringendosi il petto come se Lucy gli avesse appena spezzato il cuore. La ragazza roteò gli occhi, esasperata - Saremo comunque nella stessa stanza! E poi se hai proprio bisogno di compagnia sono sicura che non ci metterai niente a rimpiazzarmi. -

- Effettivamente ... - Loke si prese il mento sovrappensiero - Ho almeno altre dieci ragazze che mi hanno chiesto di venire con me ... -

- Giusto per curiosità ... - Gli domandò Lucy - Ma lo sanno che mentre esci con loro ti vedi con altre nove? -

- Noemi è sposata e per questo mantiene il segreto alla perfezione. Cloe e Serena sanno che mi vedo con altre ma con Vichy ci devo ancora parlare. Julia invece ... -

- Basta, basta! - Lucy lo zittì agitando una mano - Era una domanda retorica, non voglio sapere niente. Per fortuna che uno spirito delle stelle non può mettere incinta una donna o chissà quanti assegni di mantenimento dovrebbe pagare la mia azienda! -

Invece di arrabbiarsi Loke le fece un sorriso da perfetto playboy. Conosceva bene tutti i vantaggi che la sua vita da spirito gli offriva e non aveva bisogno che nessuno gli spiegasse come sfruttarli.

- Oltretutto ... che cosa diavolo posso mettermi per questa festa? - Lucy stava mormorando tra sé e sé, ma i suoi spiriti la sentirono benissimo anche dall’altra parte del firmamento. Un rumore di campane riecheggiò per tutta la cucina e Virgo e Cancer fecero subito la loro apparizione.

- Principessa. - Cominciò lo spirito della vergine che stava studiando un look per la sua padrona già da dodici mesi - Io avrei una dozzina di idee. -

-  Anche io - ebi. - Aggiunse Cancer, usando le sue forbici come nacchere - Fidati di noi. -

Lucy lanciò un altro sospiro: era evidente che non aveva vie di scampo.

- Anche tu devi mettere qualcosa di elegante! - Loke fece un occhiolino a Natsu - Che ne dici di fare un giro da Freed? - L’ultima volta che il drago era stato dalla Thunder God Tribe era stata un’esperienza terrificante, ma ormai aveva detto che voleva andare alla festa e nemmeno lui poteva più tirarsi indietro. E così, per i tre giorni successivi, Loke tormentò Natsu con le sue proposte stilistiche. Fu difficile ma alla fine il leone riuscì a realizzare il suo obiettivo e a fargli indossare un completo. Giacca e pantaloni neri, camicia bianca e cravatta rossa.

Era la prima volta in quattrocento anni che il drago si vestiva in modo così elegante e la cosa lo metteva terribilmente a disagio.

Mentre Lucy finiva di prepararsi, Natsu si mise a sedere sul divano, borbottando che per colpa di quella stupida festa avrebbe perso la finale del campionato di football.

- Ma se hai insistito tanto per andare? - Gli ricordò Happy. L’exceed sarebbe rimasto ad aspettarli a casa, sonnecchiando sul divano. Aveva già preso una bella coperta dall’armadio e un paio di scatole di sardine da sgranocchiare nell’attesa.

- Non pensavo che questa festa fosse una faccenda così complicata. - Natsu lanciò un altro sbuffo mentre cercava di allentare la cravatta. Quel diabolico affare stava minacciando di strozzarlo. Si sentiva come un prigioniero sul patibolo. Non riusciva proprio a spiegarsi perché gli esseri umani amassero tanto le cravatte e che senso aveva indossarle nelle occasioni importanti. - Non mi sento a mio agio senza la sciarpa. -

- Forse dovresti portarla lo stesso, magari puoi nasconderla in tasca. - Gli suggerì Happy - Sicuro di poter stare senza? -

- Ovvio che posso stare senza. Non è che se la tolgo divento ... - Ma Natsu non riuscì a completare quella frase. La voce di Lucy che gridava riecheggiò per tutta la casa, stava cercando inutilmente di opporsi a Virgo e Cancer che volevano infilarle qualcosa addosso.

- Oh, andiamo principessa! - Sbottò alla fine lo spirito della Vergine, piantando le braccia sui fianchi - Non è mica la fine del mondo! -

- Con questo coso sono praticamente nuda! Tanto vale andare in slip! -

- Da quando ha sviluppato questo senso del pudore? Ebi? - Domandò Cancer all’altro spirito - A sedici anni metteva minigonne peggiori di queste. -

- Ma non devo andare in un club! - Sbottò la ragazza, arrossendo per l’imbarazzo.

- Ascoltami principessa. - Virgo si avvicinò a lei, sussurrando per calmarla - Io e Acquarius abbiamo scelto questo vestito insieme, se non lo metti ci rimarrà malissimo e lo sai che quando Acqurius si arrabbia è un bel problema. -

La ragazza deglutì a fatica, poteva già immaginare la scena.

- Fidati di me, stai benissimo. - Aggiunse lo spirito - Vestita così farai sicuramente girare la testa a tutti, specialmente a Natsu. - Questa volta Lucy avvampò ancora di più, così tanto da sembrare sul punto di prendere fuoco. Anche se non le aveva detto niente, Virgo le aveva letto nel cuore. La conosceva così bene che nasconderle qualcosa era praticamente impossibile. Negare non serviva a niente.

- Tu .. tu dici? - Sussurrò Lucy a bassa voce e lo spirito le sorrise - Assolutamente principessa. -

Cancer spalancò la porta senza lasciarle il tempo di ripensarci e Virgo la spinse fuori fino in soggiorno.

- Allora? Hai finito dopo più di un’ora? - Quando la vide Natsu si irrigidì e di colpo si scordò come si faceva a respirare. Si scordò come si faceva ad ingoiare e perfino il suo cuore, per un attimo, si scordò come battere. Lucy indossava un tubino rosso, che si intonava a meraviglia col colore della sua cravatta. La stoffa abbracciava perfettamente il suo corpo, descrivendo tutte le sue curve e dietro formava un incrocio, lasciando scoperta la pelle candida della schiena. I tacchi alti la slanciavano ancora di più, mettendo in evidenza le sua gambe perfette. Lucy aveva raccolto i capelli in uno chignon e messo un paio di orecchini e un bracciale dorato che le davano più luce. Il trucco e il rossetto la facevano sembrare ancora più bella del solito. Ogni dettaglio sembrava perfetto, perfino lo smalto e la pochette.

Per un attimo anche Lucy rimase come paralizzata ma poi si fece coraggio.

- Allora che cosa ve ne pare? - La ragazza fece una piroetta per mostrarsi meglio e Natsu si accorse che non aveva parole per rispondere. Deglutì a fatica e si sforzò di ricominciare a respirare.

- Allora? - Gli domandò di nuovo Lucy preoccupata per il suo silenzio. Anche se la ragazza era una vista mozzafiato, il drago decise di tenere la verità per sé e di buttarla sul ridere. - Ma chi ti ha venduto questo vestito? -

- Perché? -

- Dovresti farti rimborsare, manca il pezzo di dietro! -

Lucy arrossì per la rabbia e l’imbarazzo e gli tirò contro la sua borsetta. - Potevi dire qualcosa di più carino dopo tutto il tempo che ci ho messo a prepararmi! - Natsu l’afferrò al volo prima che lo colpisse in faccia ma Lucy non gli diede nemmeno il tempo di replicare. Si girò di spalle per tornare in stanza a prendere il cappotto. Si era illusa per niente. - Tra due minuti scendiamo, Loke è già sotto che ci aspetta. E prendi le pillole di Wendy! Non voglio farmi vomitare addosso prima di arrivare al ristorante. -

- Luce! - Ma il drago non riuscì a fare altro che sospirare - Stavo solo scherzando ... -

- Effettivamente potevi dire qualcosa di diverso. - Aggiunse Happy girando il dito nella piaga - Sono un gatto ma so riconoscere un pesce lesso quando lo vedo. Aye, aye. -

- Che vuoi dire? - Natsu notò che Virgo stava scuotendo la testa e che Cancer lo stava fissando come se fosse stato un perfetto idiota - Che accidenti volete tutti quanti? - Il rumore dei tacchi di Lucy, lo fece girare, la ragazza stava già andando verso la porta. Il drago fu costretto ad infilarsi in fretta la giacca e a seguirla fuori. L’exceed li salutò un’ultima volta agitando la zampetta - Fate i bravi! - Ma nessuno dei due gli rispose, e l’unica cosa che gli fece eco fu lo schianto della porta.

- Non ci resta che sperare. - Sospirò Cancer e Virgo lo imitò - Ci vorrebbe una stella cadente. - Entrambi incrociarono le dita e sparirono con un puff. Facevano il tifo per la loro amica ma sapevano che in campo sentimentale Lucy era un autentico disastro.

  
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