IN FONDO LA VERA DICOTOMIA, O PER MEGLIO ESPRIMERLA SECONDO LA TANGIBILITA’ DI UN PRESUPPOSTO GEOMETRICO, ASSAI PIU’ CONSONO, ANCHE NEI CONFRONTI DEGLI SCETTICI, CHE SOLO SECONDO I PRINCIPI EMPIRICI’ DELLA SCIENZA SANNO ORIENTARSI VERSO UN PERCORSO ALTERNATIVO A QUELLE CHE RAPPRESENTANO LE LORO PRESUNTE CERTEZZE, MA DI CUI COSI’ TANTO VANNO FIERI, E CONVINTI DI ESSERSI COSTRUITI UN BALUARDO CAPACE DI ALIENARLI TOTALMENTE DA QUALUNQUE PERICOLO IN QUALUNQUE FORMA CONOSCIUTA, MORALE O TANGIBILE CHE IN QUALCHE MODO RIGUARDI LE NOSTRE IDIOSINCRESIE. NON E’ POI DATO A NESSUNO SAPERE , ANCHE NELL’AMBITO DI UNA PRESUNTA REALTA’ “OGGETTIVA”, QUALE VERAMENTE POSSA ESSERE UNA QUANTO MENO ATTENDIBILE SCALA DI VALORI, CHE IN QUALCHE MODO AUTORIZZI UN QUALUNQUE PENSIERO IN PROPOSITO. RIMANE SEMPRE QUINDI, PROPRIO NEL MOMENTO, O NELLA SITUAZIONE, IN CUI PIU’ CHE MAI OCCORREREBBE UN PRESUPPOSTO TALE DA CONFERIRE AL SOGGETTO PENSANTE ALMENO UNA SORTA DI PENSIERO DEFINITIVO, LA TOTALE, E, A VOLTE , FORSE “FRUSTRANTE” CONSAPEVOLEZZA CHE TANTO PIU’ CI SI APPROSSIMA AD UNA PROFONDA E QUINDI POTENZIALMENTE REALE REALTA’, PROPRIO PER L’IMPEGNO MENTALE CHE HA INEVITABILMENTE MESSO A CONFRONTO LA SENSIBILITA’, CON LA CAPACITA’ ANCHE CULTURALE, RITENENDO SCONTATE, CONOSCENZE , RICEVUTE NEL CORSO DEI PROPRI APPROFONDIMENTI, CON L’IMPOSSIBILITA’ DI TRARNE IN NESSUN CASO, E SOPRATTUTTO, NEMMENO CON LA CONVERGENZA DI ENTRAMBE LE CONOSCENZE, UNA POSSIBILE RISULTANZA DEGNA DI ESSERE RITENUTA TALE. MA, ANCOR PEGGIO LA PRESA DI CONSAPEVOLEZZA DI QUANTO IL TENTATIVO DI SINERGIZZARE LE DUE CONOSCENZE PORTI SEMPRE PIU’ VERSO UN EVIDENTE DIVERGENZA, PROPRIO COME DUE RETTE INIZIALMENTE PARALLELE, AD UN CERTO PUNTO SI DIREZIONINO VERSO UNA BIFORCAZIONE DIVERGENTE ACUTA, DIRETTAMENTE PROPORZIONALE AL TENTATIVO STESSO DI TROVARNE EVENTUALI CONCOMITANZE. QUESTO PARALLELISMO TRA CONCETTUALITA’ ED OGGETTIVITA’ MATEMATICO-GEOMETRICA E’ L’UNICA CHIAVE CHE MI CONSENTE L’ILLUSIONE DI RENDERE , ALMENO, COMPRENSIBILE, CIO’ CHE VOGLIO SIGNIFICARE. E’ FORSE ANCHE AL CONTEMPO UNA DELLE MIGLIORI REALTA’ IN GRADO DI SPIEGARE SE PUR PARZIALMENTE, L’IMMENSITA’ PROPRIA DI OGNI CONCETTO SI VOGLIA ANALIZZARE, E, SOPRATTUTTO, TENTARE DI SPIEGARE, AZIONE QUESTA CHE RENDE PRIMA ANCORA INDISPENSABILE “AVER COMPRESO” CHE RIMANE SEMPRE E COMUNQUE L’ESERCIZIO PIU’ DIFFICOLTOSO PER CIASCUNO DI NOI. UNICA VERA DIFFERENZA, RAPPRESENTATA TRA CHI “OSA” CIMENTARSI, O NE SENTE L’ESIGENZA, E CHI INVECE NON SI LASCIA NEMMENO SFIORARE DA QUESTO GENERE DI ARGOMENTI. DIFFICILE POI COMPRENDERE QUALI DEI DUE ATTEGGIAMENTI POSSA IN QUALCHE MODO “PAGARE”, O QUANTOMENO RENDERE PIU’ SEMPLICE IL NOSTRO PERCORSO NELLA COSCIENZA ESISTENZIALE. ANCHE SE FORSE IO UN IDEA L’AVREI. RITENGO IN FONDO CHE QUANTOMENO INTERROGATIVI CI PONIAMO, E QUANTO PIU’ IN NOSTRE CERTEZZE CI ABBARBICHIAMO, MEGLIO RIUSCIREMO A PERCORRERE IL NOSTRO, SE PUR BREVE, TRAGITTO ASSOLUTAMENTE ESSENZIALE! NON RIUSCIREMO MAI AD AFFRONTARE QUESTO PERCORSO IN UN MODO, CHE NON PREGIUDICHI IL RISULTATO NELL’ALTRO. NON CREDO ESISTA POSSIBILITA’ REALE DI SAPERE, O ANCOR DI PIU’, RACCONTARE, QUALI DI QUESTI DUE PERCORSI RAPPRESENTI IL MEGLIO. A NOI, E SOLTANTO A NOI, INTESI COME SINGOLI INDIVIDUI, E QUINDI A CIASCUNO DI NOI, LA SCELTA DELLA STRADA DA INTRAPRENDERE, NELLA PIU’ TOTALE INCONSAPEVOLEZZA.. CHE RIMANE, FORSE, IN FONDO, LA VERA CHIAVE PER RIUSCIRE A VIVERE UNA VITA, COSI’ COME PROPRIO CON I SUOI MISTERI ED INTERROGATIVI MERITA DI ESSERE VISSUTA.