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Autore: BlindHawk    05/10/2016    2 recensioni
Non mi sarei mai aspettata di trovare amore. Tantomeno di trovarlo in un cimitero.
Lui è il suo ragazzo del cimitero.
Lei è il suo desiderio più grande.
Riusciranno ad alleviare il peso delle catene di dolore che stringono i loro cuori?
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Lucky Blue Smith come Ryder  
Lucky Blue Smith come Ryder



Amanda Steele come Desirae

come promesso ecco i personaggi :)


 

Pov Ryder

"Sei pronto?"mi chiede.

"Si" rispondo non vedendo l'ora di togliere la benda da sopra gli occhi e vedere la nuova Des.

L'emozione prevale anche se non lo do a vedere.

"Tre"riconosco la sua voce delicata.

"Due" dice ora Dave

E dopo un attimo di silenzio gli sento urlare ebtrambi.
"Tre!" E la fascia mi viene tolta tutta d'un colpo.

Resto a bocca aperta senza riuscire a dire niente.
Davanti a me c'è Desirae con un sorriso timido in attesa della mia opinione.

Un'ora prima❄

"Direi che è giunto il momento" dico finendo il mio cono gelato.
Mi giro verso la sua esile figura che sembra timorosa ma allo stesso tempo determinata a raggiungere il suo obbiettivo.

"Mhh, ok ma da dove parto?" Chiede iniziando a guardare le vetrine dei negozi sembrando spaesata. Sembrava un pesce fuori d'acqua mentre passava lo sguardo da un negozio all'altro senza fermarsi su niente in particolare.

Tengo la sua mano ben stretta per paura che possa perdersi nel mare di persone in cerca di sconti come squali affamati.

"Conosco qualcuno che fa al tuo caso"

"Ah si, e chi è?" Chiede speranzosa.

Non rispondo e mi limito a guidarla tra la folla fino al familiare negozio.

Habody

La sento ripetere il nome piano cercando di capire di cosa si tratti non riuscendo a vedere attraverso i vetri oscurati.

"È di un mio amico e consiste in una sezione di parrucchieri e barbieri e una di stilisti e vestiti"

La vedo annuire per poi stringermi di più la mano. Ricambio e spingo la porta d'entrata sentendo subito l'aria condizionata rinfrescarmi e le note di una canzone che non riconosco.

Mi dirigo verso la solita testa castana e gli do una pacca sulla spalla.

"Cos- Hey vecchio, che ci fai qui?" Mi chiede salutandomi dopo avermi riconosciuto.

"Non sono qui per me oggi. È per lei" dico indicando Des che è rimasta in silenzio con lo sguardo puntato sulle scarpe.

Lo alza lentamente e vedo che riesce ad avere un contatto visivo von Dave anche se breve il che mi rincuora. Sta facendo progressi a vista d'occhio.

"Piacere, io sono Dave" si presenta porgendole la mano.

"Desirae, il piacere è mio" risponde velocemente a bassa voce ma sembra bastare al mio amico che le sorride mettendola più a suo agio, cosa che gli piace fare con i clienti.

Dopo avergli spiegato brevemente che Des voleva un makeover ci rassicurò e prese in mano la situazione prendendo Des con lui -il che sono stato un po'riluttantd a lasciare-.

Mi siedo su una poltroncina in sala d'attesa insieme a un paio di ragazzi che probabilmente stanno aspettando le fidanzate di finire e tiro fuori il telefono.

Il tempo passa e sembra che Des non voglia più uscire, sono andato due volte a bussare nello studio privato di Des (aveva deciso di portarla li visto che si reputava già suo amico) ma quell'idiota mi ha urlato di non entrare e andare a poggiare il culo su una poltrona e aspettare.

Sto camminando avanti e indietro nella saletta bianca mettendo ansia ai ragazzi presenti e mettendone anche a me stesso.

E se cambia troppo?

E se dopo non vuole più stare con me perchè ha cambiato anche idea?

Chissà come le ha fatto i capelli...

E se Dave dopo averla vista decide di tenersela? E se entro nello studio e li trovo avvingati l'un l'atra?

La rabbia mi sale al solo pensiero e ho subito bisogno di qualcosa a cui tirare pugni.

Giuro che se la tocca più del necessario, caro amico o no io gli...

Vengo interrotto da Dave che esce con una benda rossa camminando verso di me sorridente.

"Pronto?" Mi chiede e annuisco senza rivelargli che dentro alla mia mente era quasi morto.

Mi benda e io non mi oppongo per poi guidarmi verso lo studio. Una volta dentro chiude la porta.

"Sei pronto?"mi chiede.

"Si" rispondo non vedendo l'ora di togliere la benda da sopra gli occhi e vedere la nuova Des.

L'emozione prevale anche se non lo do a vedere.

"Tre"riconosco la sua voce delicata.

"Due" dice ora Dave

E dopo un attimo di silenzio gli sento urlare ebtrambi.
"Tre!" E la fascia mi viene tolta tutta d'un colpo.

Resto a bocca aperta senza riuscire a dire niente.
Davanti a me c'è Desirae con un sorriso timido in attesa della mia opinione.

La guardai un'altra volta partendo dai capelli fino ai piedi.

I capelli di cui la lunghezza è diminuita di un paio di centimetri non sono più castani bensì bianchi, non un bianco accecante ma sfumato su un rosa pallido e un grigino chiarissimo. (foto al lato)

Lisciati le cadono sulle spalle incorniciando il suo piccolo volto sorridente. I suoi occhi blu cielo messi in evidenzia dal nero del mascara e le sue palpebre sfumage di un marroncino.

Sulle labbra ha un rossetto chiaro sul tono dell'ombretto usato e per poco non mi ci buttavo sopra con le mie.

Proseguendo sotto ha un top nero semplice ma stretto che mette in evidenza le sue curve con sopra una giacchetta rosa pallido inclinato verso il bianco a maniche lunghe.

Gli shorts rosa lasciavano scoperte la maggior parte delle gambe a cui mi astengo dal commentare per non perdere il controllo.

Le scarpe sono semplici Sneakers che si intonano con il tutto. 
La guardavo, era ancora la stessa ma nello stesso tempo era cambiata.

Dave è riuscito a cambiarla senza però toglierle la sua personalità
Nel senso che il tutto si intonava alla sua personalità delicata, fragile e misteriosa.

Mi accorgo di non aver ancora detto niente.

"Des sei...bellissima. Lo eri anche prima ma ora sei..."

"Cambiata?" Mi suggerisce rossa in volto per il complimento, cosa che faceva spesso e che trovo adorabile.

Annuisci per poi girarmi verso Dave che guardava la scena sorridendo tra se e se.

"Quanto ti devo?" Chiedo tirando fuori il portafoglio.

"No, pago io" mi guarda seria Des prima di tirare fuori il suo dalla borsa.

"Nessuno dei due mi darà un centesimo. Siete entrambi miei amici ed è stato un piacere Desirae".

Sempre cosí, da quando ho iniziato a venire da lui non mi ha fatto pagare niente ripetendo che era solo un piacere.

"Grazie mille Dave" lo ringrazia cin un breve abbraccio che mi infastidisce ma non dico niente.

Quando usciamo dallo studio i ragazzi di prima si girano e mangiano con gli occhi Des che non si accorge di niente, troppo concentrata a camminare con il mio stessi piede contemporaneamente come un soldatino.

Siamo sicuri abbia 18 anni e non quattro?

Lancio un'occhiata agghiacciante a tutti mettendo un braccio intorno alla vita della ragazza avvicinandomela.

Accorgendosi che c'è qualcosa che non va alza lo sguardo verso di me confusa per poi fermarsi e allungare le mani verso di me.
Mi prende il viso tra le sue mani piccole e morbide, i suoi grandi occhi blu fissano i miei.

"Sei arrabbiato" 
Non è una domanda.

Mi limito a scrollare le spalle ma lei mi guarda male.

Come se una cosa piccola e carina come lei potesse mai minacciare qualcuno...

Cerco di trattenere un sorriso ma quando vedo un ragazzi fissarle le gambe scompare e la rabbia prende di nuovo il suo posto.

Gli spezzo la spina dorsale e la uso come stuzzicadenti.

"È colpa mia?" Chiedd staccandosi e facendo qualche passo indietro probabilmente spaventato dalla mia espressione che in realtà è rivolta a quel pezzo di merda che non fa altro che scanalizzarla con gli occhi.

Quando mi giro a guardarla non sta più sorridendo anzi credo stia per piangere ma stia combattendo per non lasciare le lacrime uscire.

La prendo per le spalle ma quando non funziona la trascino in uno stanzino vuoto e le prendo il mento alzandolo al mio livello.

"Non è colpa tua, lo è in un certo senso ma non del tutto"

Mi guardava confusa non avendo capito niente.

Grazie al cavolo, non hai detto niente.

"Ero incazzati con i ragazzi la fuori che non facevano altro che fissarti e mangiarti con gli occhi. È colpa loro ed è colpa tua per essere uno schianto mozzafiato" finisco accarezzandole la guancia con il retro della mano.

Sento la sua pelle riscaldarsi sotto il mio tocco e diventare rossa e una sensazione di immensa soddisfazione a vedere che il suo corpo reagisce al mio tocco mi esplode dentro.

Si riprende quando lascio cadere la mia mano lungo il mio fianco e cerca di dire qualcosa ma escono solo parole a caso senza formare una frase di senso compiuto.

Rido e quando la riguardi vedo che è ancora seria.

"Non voglio perderti, forse non lo capirai ma per me hai fatto più di qualcunque altra persona nella mia vita. Non sopporterei perderti, sono già rimasta sola troppe volte" l'ultima frase la bisbiglia tra se e se ma io la colgo lo stesso.

Un senso di colpa e tristezza per averle fatto pensare che avesse fatto qualcosa mi si irradia nel petto.
La stringo forte prima di rispondere.

"Non mi perderai, ora siamo le due teste bianche e tra un po'inizierai a pregare per avere un po'di spazio per quanto ti starò attaccato" dico prima di baciarle la tempia. Un bacio leggero e breve ma efficacie e significativo.

Sorride e risponde all'abbraccio, le sue braccia sulla mia schiena mandando brividi piacevoli lungo la mia spina.

Quel bacio ha sbloccato qualcosa dentro di me. Qualcosa che mi diceva che amico non bastava più.
Ed è vero ma devo prima scoprire di più su di lei per poterla aiutare.
E se non decide di aprirsi un po'allora io non potrò fare niente.

La aspetterò fino a che non sarà pronta, prima o poi uscirà dal suo guscio.

Oppure sarò io ad entrarci insieme a lei.

 

   
 
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