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Autore: valery_96    06/10/2016    0 recensioni
“Tutti noi sbagliamo nella vita Draco. Chi commette un errore più grave, chi meno. Ma la vera bravura sta nel capire quando e come rialzarsi, per rimediare e affrontare l’errore. Se tu sei qui, vuol dire che lo hai capito e con coraggio, ti stai rialzando”
Non le potrà mai dimenticare quelle parole.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Draco se ne stava lì, fissando il suo corpo dentro la bara, pronta per essere chiusa e seppellita. Con un lento movimento,  le prese il braccio sinistro, passando con le dita sulla brutta cicatrice. La pelle era fredda, liscia e perfetta. Non aveva nessuna imperfezione, nessun taglio o segno fuoriposto, l’unica cosa che stonava era quella maledetta cicatrice. Quella parola, incisa nella sua pelle. Lui non se lo sarebbe mai perdonato. Quella sera, di 11 anni fa, avrebbe dovuto ribellarsi e fermare sua zia, fermare quegli urli strazianti che gli riempivano la testa ogni qual volta che cercava di addormentarsi. Si, la sua punizione era il tormento. Il tormento di sentire ogni volta la sua splendida voce, urlare e chiedere pietà, chiedere aiuto che purtroppo arrivò tardi. Quel giorno si ripromise che sarebbe cambiato, che avrebbe aiutato gli altri, che non sarebbe più rimasto solo a guardare. Quando pochi giorni dopo andò da Harry Potter, offrendogli il suo aiuto, svelandogli dove e come poter uccidere Voldemort, sentiva di essere sulla strada della redenzione. Grazie anche ad  Hermione che fu l’unica ad accettarlo subito, senza pensarci due volte. Quando lui gli chiese il perché, le parole di lei le rimasero incise nel cuore

“Tutti noi sbagliamo nella vita Draco. Chi commette un errore più grave, chi meno. Ma la vera bravura sta nel capire quando e come rialzarsi, per rimediare e affrontare l’errore. Se tu sei qui, vuol dire che lo hai capito e con coraggio, ti stai rialzando”

Non le potrà mai dimenticare quelle parole. Da quel giorno, le cose andarono sempre meglio.  Ora che ci ripensava gli sembrava impossibile che negli anni successivi lui aveva contribuito all’uccisione di Voldemort, alla cattura dei restanti mangia morte, alla proposta di un matrimonio e alla creazione di una famiglia. Oh come poteva dimenticarsi di quei giorni così belli ed importanti?!

Si ricordava di averle fatto la proposta sotto un arco di edera, nel giorno del matrimonio di Harry e Ginny. Lei era bellissima, indossava un vestito blu notte con il corpetto in raso e i bordi argentati da brillantini. Era una favola.. Ma dopotutto, c’era mai stata un volta in cui era brutta?!?No, mai!! Su questo ne era certo. Lei si era commossa, con le guance leggermente rosate, tipiche del suo imbarazzo, si era chinata alla sua altezza e l’aveva circondato con le braccia, baciandolo dolcemente e stringendolo forte a se.

Si ricordava quando decisero di andare a vivere al Malfoy Manor, fondamentalmente fu stata una scelta di lei, sapeva quanto Draco ci tenesse a quella casa, quanto era importante per lui. Lo aiutò con la magia a rimodernarlo, cambiando alcuni mobili, colorando le pareti, riportando luce e vita.
Si ricordava del primo natale passato assieme, di quanto lei era felice mentre apriva il suo regalo, sembrava una bambina. Erano stati invitati per il pranzo di Natale a casa Weasley, ed erano stati benissimo. Rimase sorpreso quando la signora Molly gli fece una sciarpa anche a lui, verde con le sue iniziali ricamate in argento. E dovette ammettere che non era affatto male.

Si ricordava quel giorno in cui la loro vita cambiò radicalmente, quando lei gli annunciò che non sarebbero più stati soli in quella casa, ma si sarebbe aggiunto un terzo ospite. La sua felicità era alle stelle. In poco tempo, era arrivato ad avere una famiglia tutta sua.

Si ricordava di 6 anni fa, il giorno della nascita di Scorpius, quando sentiva le urla di Hermione e lui non poteva fare niente per aiutarla. Quando poi entrò dentro la stanza, l’immagine di lei sul letto, con la fronte sudata, la faccia stanca ma sorridente mentre stringeva suo figlio tra le braccia, quella era un’immagine indelebile. Come anche la seconda volta 2 anni dopo, quando diede alla luce la piccola Antares. Quella volta non vollero sapere il sesso del bambino, ma in cuor suo, ci avrebbe scommesso che fosse stata femmina. Una bambina meravigliosa. Entrambi con gli occhi grigi, lui biondo come il padre, lei castana come la madre.  Oh se assomigliava alla sua Hermione!

Si ricordava anche di quel giorno, in cui le tenebre si abbatterono su di lei. Quando il dottore gli disse che non aveva molto da vivere. Il suo corpo era invaso da una malattia genetica. Da quel giorno, lui si chiuse per una settimana nel suo studio di pozioni, con la speranza di trovare qualche antidoto, qualche pozione che la potesse aiutare. Ma non c’era niente da fare.

Si ricordava come la sua Hermione cercava di combattere questa malattia, cercando di non darlo a vedere, anche se i suoi effetti erano ben visibili soprattutto a lui. Gli ultimi giorni furono i più drammatici.
Draco la guardava, continuando a carezzargli la mano, guardando attentamente il suo volto, promise a se stesso che l’avrebbe ricordata com’era, sorridente, forte, testarda e bellissima. Gli aveva donato il suo cuore, glie lo aveva ripetuto diverse volte e lui ogni volta sentiva una scintilla dentro di sé, era quasi incredulo ma felice, felice come non lo era mai stato. Inoltre adesso aveva un compito importante che lei gli assegnò prima di morire

“ Promettimi che penserai ai bambini Draco, crescili come abbiamo fatto fino adesso. Digli chi era sua madre e quanto li ha amati. Promettimi che starai bene, che non ti lascerai abbattere.. Tu sei forte!! So che ce la farai. E Draco, tu hai il mio cuore, tienilo al sicuro”

Due lacrime scesero lungo le sue guancie. Fu risvegliato dai suoi pensieri dalla piccola Antares che gli tirò una gamba del pantalone

“Papà!”                                                                                                                                  

Draco si chinò, prendendola in braccio, sorridendogli appena. Quei occhioni dolci sono sempre stato il suo punto debole. Erano uguali a quelli di Hermione, cambiava solo il colore.


“Perché la mamma dorme?” gli chiese osservando gli occhi chiusi di lei. Draco dovette resistere per non scoppiare in singhiozzi


“Tesoro la mamma è stanca.. Temo che dormirà per un po’!” sussurrò quelle parole, dandogli un bacio sulla fronte

“E quando si sveglia?” demolire la speranza che lui leggeva negli occhi di sua figlia era un’agonia per lui.

“Credo che la mamma non si risveglierà più per adesso” quando finì quelle parole anche Scorpius fece il suo ingresso nella camera, andando verso il padre e la sorella.

“Papà, quando si riprenderà la mamma?”

Draco si mise seduto sulla sedia che si trovava ai piedi del letto, quella dove da un mese a questa parte aveva passato tanto tempo, vegliando sulla sua Hermione, tenendole la mano, assistendola fino alla fine. Prese i due figli in braccio, posizionandoseli uno sulla gamba destra, uno sulla gamba sinistra. Tornò per alcuni istanti a guardare Hermione, a scrutarne i lineamenti dimagriti, a causa della malattia; guardò per l’ultima volta quegli occhi che lo incantavano sempre, quelle labbra che aveva baciato centinaia di volte, desiderandone sempre di più; guardò il suo naso a punta, perfetto; guardò le sue guance bianche, ma che lui riusciva a fare arrossire; guardò quei capelli che da piccola erano indomabili e crespi, ma che crescendo diventarono morbidi e lucenti tanto che a lui piaceva carezzarli. Guardò per l’ultima volta l’unica donna che avrebbe amato per tutta la sua vita, l’unica con cui costruì una splendida famiglia, l’unica che avrebbe avuto al suo fianco.
Si girò nuovamente verso i figli che lo guardavano, attendendo una risposta

“Figlioli, la mamma non tornerà per tanto tempo.. Sarà dura senza di lei, ma vedrete che ce la caveremo benissimo. E non temete, anche se non la vedremo, lei sarà sempre con noi e quando arriverà il giorno giusto, la rivedrete. Ci rivedremo tutti” finì quella frase con la voce stroncata dai singhiozzi. Abbassò lo sguardo, per non farsi vedere dai figli. La piccola Antares gli lasciò un bacio sulla guancia

“Papà non piangere.. L’hai detto tu che la rivedremo!!” alle parole di Scorpius sorrise. Si alzò facendo scendere il bambini

“Ragazzi, date un ultimo bacio alla mamma, lei sarà contenta”
I due piccoli, si arrampicarono sul letto e sporgendosi sul bordo della bara, diedero un bacio sulla guancia di Hermione. Draco si avvicinò per aiutarli a scendere e sentì Scorpius sussurrare “A presto mamma”. Quando entrambi le pesti scesero dal letto, una voce sulla porta catturò la sua attenzione.

“Venite piccoli.. Lasciate che papà saluta la mamma!” Ginny Weasley osservò la scena sull’entrata della stanza. Con le lacrime che le scendevano, fece un occhiolino a Draco, prese i bambini per mano e li portò giù in salone.
Draco si chinò su Hermione sfiorandogli le labbra, poi si accostò al suo orecchio sussurrandole

“Per favore, non lasciarmi solo. Ci rivedremo presto tesoro.. Ti amo” detto questo si ritirò in piedi, dirigendosi verso la porta, ma prima di uscire una leggera e delicata brezza profumata gli smosse i capelli. Chiuse gli occhi e si beò di quel profumo che avrebbe riconosciuto fra mille, anche migliaia di anni.

Sospirò e poi sorrise soddisfatto, mentre si chiuse la porta alle spalle.





Spazio Autrice:
Ciao a tuttiiiiii!! Come va?
​Allora questa è la mia prima Dramione, speravo di pubblicare una storia e non una One Shot, ma quando mi è venuta l'ispirazione non ho potuto ignorarla!!
​A me piacciono le storie drammatiche, ma ammetto che ho avuto il magone mentre scrivevo. Si lo so, sono una masochista malata mentale. A ognuna la sua malattia >.<
​Spero veramente che vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate.
​Un bacione a tutte, a presto!!

Valery_96

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