Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: YukiWhite97    07/10/2016    1 recensioni
Sequel de "Il principe illegittimo e altre storie", ambientato cinque anni dopo la fine. Helge, Aurora ed Emma sono oramai cresciuti, mentre Jack, Elsa, Anna e Kristoff vivono felicemente le rispettive vite coniugali. La trama si baserà principalmente su una cosa in particolare: gli amori impossibili. Un amore impossibile per Helge e Aurora, ed un amore impossibile per Emma, che si ritroverà ad amare qualcuno di impensabile, con il rischio di scoprire il segreto che giace, a sua insaputa, dentro di lei.
Genere: Dark, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incest, Triangolo
Capitoli:
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"Cos'hai detto? - domandò Pitch non riuscendo a nascondere la sorpresa - vuoi che liberi il tuo potere?"
La principessa annuì, seria.
"Non se ne parla neanche - rispose l'altro - non hai idea di quello che potrebbe accadere. C'è un motivo se la magia oscura è stata rinchiusa dentro di te, se ora la libero non riuscirai più a controllarla"
"Non mi importa quello che accadrà, se ciò potrà rendermi più simile a te" - dichiarò.
Fu in quel momento che Pitch capì.  Emma era stata spinta a quella decisione dai sentimenti verso lui, un sentimento che a quanto pare doveva essere più forte di quel che pensava.
E malgrado tutto, non poteva negare a sé stesso di sentire le stesse cose. Ma privare Emma della luce, renderla un'essere oscuro, sarebbe stato quasi un sacrilegio, anche se ciò avrebbe permesso loro di vivere insieme come le due metà della stessa anima.
Le sue parole lo tentavano. Sarebbe stata una cosa conveniente, per entrambi, soprattutto per lui.
"Se libero la tua oscurità sarai legata a me per sempre. Sei disposta a mettere a repentaglio tutto? Anche la tua stessa famiglia?"
La principessa si avvicinò, fin quando i loro visi non si sfiorarono. Nei suoi occhi, la luce ferma parlava da sé. Non le importava di nulla, il sentimento che in quel momento provava era più forte di qualsiasi cosa, di qualsiasi paura.
"Io sono già legata a te, Pitch. Prenditi tutto di me" - sussurrò con fare suadente, tanto che neanche il temibile re dell'oscurità sempre resistere.
Con un bacio, avrebbe liberato la sua essenza più nascosta
Le labbra si sfiorarono appena, per poi avvicinarsi senza alcun timore. A quel gesto. Emma sentì come se la sua linfa vitale fosse portata via. Un senso di debolezza momentanea, che venne immediatamente sostituito da una forza che non aveva mai avvertito. Quando Pitch indietreggiò, poté vedere con i suoi occhi l'aura oscura di Emma liberarsi e poi tornare nel suo corpo.
La principessa fu costretta ad accasciarsi al suolo, totalmente presa da quel potere che la stava scuotendo da cima a fondo. Qualcosa in lei cambiò profondamente, la luce venne divorata, e il bianco che la contraddistingueva, sostituita dal nero.
I capelli di color neve si tinsero d'ebano, il suo abito candido divenne un velo scuro.
Affossò le unghie nella terra, avvertendo per la prima volta in vita sua, un senso di superiorità, mai avuto. Rimase alcuni secondi immobile, per poi sollevare lo sguardo.
Rossi. I suoi occhi azzurri come il mare, erano divenuti rossi, come un mare di sangue.
Pitch sorrise. Per anni era stato da solo, ma adesso avrebbe avuto per sempre una compagna a suo fianco.
Le tese una mano.
"Benvenuta nella tua nuova vita, signorina oscura"

Aurora aveva preso la sua decisione. Avrebbe parlato con Helge e questa volta le avrebbe dato delle risposte, malgrado si sentisse molto nervosa.
Arrivò davanti la porta della sua camera, prendendo un lungo respiro.
"Forza Aurora... ce la puoi fare" - disse cercando di infondersi coraggio.
Bussò, e quando il principe dall'altro lato esclamò "avanti!", entrò senza pensarci due volte.
Helge era molto felice di vederla, poiché voleva dire che, in qualche modo, lei voleva ancora avere a che fare con lui, e ciò gli bastava.
"Aurora! - esclamò - non sai quanto sono felice che tu sia qui, temevo che non mi avresti neanche più guardato in faccia!"
"Io ho - sussurrò chinando lo sguardo - ho avuto modo di pensare a ciò che è successo"
"Oh, quello - disse l'altro imbarazzato - non... non devi pensarci, dopotutto hai ragione tu, è sbagliato"
"Non era venuta qui per dirti questo - sospirò - io volevo dirti che... provo esattamente le stesse cose, Helge"
Al principe brillarono gli occhi. Possibile che la ragazza dei suoi sogni ricambiasse quel sentimento tanto proibito?
"Tu... stai dicendo sul serio?"
Aurora annuì.
"Ho paura, è vero, paura di ciò che potrebbe succedere. Ma ho più paura di perdere te. Siamo cresciuti insieme, insieme abbiamo condiviso tutto, anche lo stesso cuore... per questo sentiamo lo stesso cuore, e per questo penso che solo insieme potremo essere completi"
Felice come non mai, Helge si alzò, stringendola tra le sue braccia. Aurora si lasciò stringere, in quell'abbraccio che era molto diverso dal solito. Lei lo strinse a sua volta, capendo che non avrebbe voluto essere da nessuna parte se non proprio lì.
"Vedrai Aurora - le sussurrò - troveremo il modo di stare insieme, dovessimo scappare"
"Spero che non sia necessario arrivare a tanto - disse sorridendo, guardandolo poi negli occhi - io... io ti amo Helge"
"Ti amo anche io, mia dolce Aurora" - sussurrò sulle sue labbra, per poi baciarla.
Pochi minuti dopo, la principessa uscì dalla camera del principe, sospirando con aria sognante. Chi avrebbe mai detto che si potesse essere così felici?
Finché il loro segreto fosse stato al sicuro, non avevano niente di cui preoccuparsi.
Sfortunatamente, la perfida Elizabeth bramava alle loro spalle. Ella non aveva perso di vista la principessa neanche un attimo, e adesso che era da sola, poteva parlarle in tutta tranquillità.
"Oh, ma guarda un po' chi c'è, la principessa Aurora" - disse come se nulla fosse.
"E voi che fate qui? - domandò l'altra con diffidenza - stavate origliando, forse?"
"Suvvia, con chi credi di parlare? - domandò - e poi cosa ci sarebbe da origliare? Hai per caso qualche segreto?"
"Assolutamente nessuno!" - esclamò a braccia conserte.
"Capisco - sussurrò - sai non mi ha fatto piacere il tuo trattamento dell'altra sera. Io non accetto di essere umiliata, specialmente davanti a tanta gente"
"Beh, mi spiace, dovevate pensarci prima di fare la gatta morta con un uomo sposato"
Elizabeth rabbrividì dalla rabbia. Iniziava a non sopportare più l'insolenza di quella ragazzina
"E tu? Non sei mai stata innamorata? Io penso proprio di di sì..."
Aurora a quel punto deglutì. Non sapeva perché, ma Elizabeth aveva tanto l'impressione di una che sapeva tutto.
"Beh sì... mi sono invaghita del principe Adrian, in effetti..."
"Non parlo di lui! - esclamò avvicinandosi a lei - io so tutto di te, principessa. Non sei affatto pura e casta come vuoi far credere"
"Di cosa state parlando?" - mormorò spaventata.
"Umh... una relazione clandestina tra il principe e la principessa di Arendelle, uniti da un legame di sangue. Credo che i vostri rispettivi genitori ne rimarrebbero molto delusi e prenderebbero seri provvedimenti..."
"Vi prego, non dite nulla!" - esclamò congiungendo le mani.
L'altra sorrise malignamente.
"Potrei anche farlo, sì... se... mi aiuterai  ad avvicinare a me Kristoff..."
"Mio padre? - domandò - non ci penso neanche! Non lo getterò tra le braccia di un'altra donna!"
"Allora mi spiace per te! Devi scegliere Aurora, o la famiglia o l'amore. Avanti, cos'è più importante?"
Quello era davvero un colpo basso. Elizabeth aveva messo in ballo le due cose più importanti per Aurora, non poteva scegliere. Non poteva rinunciare ad Helge ma non voleva neanche rovinare la serenità della propria famiglia.
Si sentiva in trappola, e quella sensazione di impotenza la faceva arrabbiare, la faceva divenire matta. Strinse i pugni mentre Elizabeth si avvicinava.
"Allora, principessa?" - sussurrò.
La odiava. Come si poteva essere tanto malvagie?
Non poteva mettere in pericolo un segreto tanto importante come quello dell'amore per Helge. Così mosse piano le labbra.
"Farò come dite" - sussurrò a denti stretti.
Sul viso di Elizabeth apparve un sorriso maligno. Lei otteneva sempre quello che voleva, utilizzando tutti i mezzi a lei a disposizione.

Nel momento in cui Emma aveva aperto gli occhi alla sua nuova vita, si era sentita praticamente onnipotente. Ed anche il suo potere era cambiato. La neve ed il ghiaccio che creava, erano neri come la pece, e davano all'ambiente circostante un non so che di inquietante. Pitch la guardava, mentre la principessa colorava tutto di oscurità.
"Vedo che ti sei già abituata"
Emma si voltò a guardarlo, con lo sguardo serio.
"In effetti è più forte di quello che credevo. Ma riuscirò a controllarlo e diverrò forte come te"
"Oh, oh, dovrai lavorare molto prima di essere come me"
"Un giorno ti supererò - disse avvicinandosi con uno sguardo diabolico - magari... potresti insegnarmi qualcosa... adesso..."
Pitch dovette sforzarsi molto per non cadere di nuovo nella sensazione di farla sua. Oltre al potere oscura, nella principessa era stata liberata anche la lussuria, che era esplosa, cancellando ogni traccia di purezza. Doveva ammettere però, che ciò non gli dispiaceva affatto.
"Magari un'altra volta. Adesso faresti meglio a tornare"
"Cosa? Ma non dovevo rimanere qui con te?"
"Almeno per adesso è meglio che nessuno sappia quello che è successo, altrimenti temo che potremmo avere guai - disse - non preoccuparti, farò in modo che il tuo aspetto sembri quello di sempre. Ora vai, ti prego"
Emma annuì, ma prima di andarsene gli donò un bacio che lasciava intendere molto. Malgrado la voglia di tenerla  a sé, Pitch non la trattenne oltre.
Se tutto fosse andato secondo i loro piani, sarebbero potuti stare insieme per sempre...

Al castello intanto, Jack ed Elsa sembravano molto preoccupati. Emma non era ancora uscita dalla propria stanza, e ciò non era da lei. Ultimamente inoltre si era allontanata molto, e temevano che potesse fare qualche pazzia.
Decisero quindi di andare da lei, magari per parlarle. Quando però nessuno rispose, si allarmarono.
"Emma? - domandò Elsa entrando - Emma ci sei? Oh mio Dio, Emma!"
"Dov'è andata?" - domandò Jack.
"Non lo so, non può essere passata dalla porta. Oh no, e se è scappata?"
"Non può essere andata lontana! Andrò immediatamente a cercarla!"
Il guardiano ebbe il tempo di voltarsi, prima di rendersi conto che la principessa fosse proprio lì, davanti a lui, con un'espressione irriconoscibile.
"Oh, Emma! - esclamò Elsa abbracciandola - meno male, temevo che fossi scappata!"
"Pericolo scampato - sospirò Jack - stai bene, Emma?"
La principessa gli lanciò uno sguardo che lo fece rabbrividire. 
Era sua figlia, eppure c'era qualcosa di diverso in lei, sembrava quasi un'altra persona.
"Sto bene - dichiarò - ma vorrei rimanere da sola"
"Veramente tesoro, eravamo venuti qui per parlarti - sospirò Elsa - ho visto che ti stai allontanando molto in questi giorni"
"Oh, non temere madre. Non c'è assolutamente niente che mi turba"
Anche il suo solito era strano, un tono che non permetteva repliche e anche un po' inquietante. Jack ci fece caso, non riuscendo però a darsi una spiegazione.
Alla fine, la principessa riuscì a liberarsi facilmente dei genitori.
Si sedette nel materasso, lasciandosi andare ad una risata maligna.
Mai più incubi avrebbero "disturbato" il suo sonno. Era diventata lei il peggior incubo.


 




 
N.D.A


Ohi ohi, Emma  è diventata perfida, si salviii che puòòòò. Il suo lato oscuro però è molto affascinante, a Pitch piace!1!!
Elizabeth ha tirato fuori il suo lato più stronzi ahimè, povera Aurora D:
   
 
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