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Autore: amimy    08/05/2009    2 recensioni
Il mio nome è Isabella. Solo Isabella. Non ho un cognome, o se l’avevo l’ho scordato da tempo; una come me non ha bisogno di un cognome. Sono una nomade senza casa ne famiglia, una predatrice. Vivo da sola, viaggiando di nascosto d città in città ormai da più di mille anni. Lo so, io non dovrei esistere, nessuno di noi dovrebbe esistere. Ma esistiamo, esistiamo fin dall’inizio di tutto, siamo parte di questo pianeta da sempre. È semplicemente sbagliato che io viva, se la mia si può chiamare vita, ma forse quest’esistenza è la giusta punizione ad una vita fatta di scelte sbagliate come quella che ho vissuto prima di tutto ciò.Quando scoprirete cosa sono penserete che sono un mostro. E avrete ragione. Perché se voi umani pensavate di essere la specie più evoluta e più pericolosa del pianeta, vi sbagliavate. So cosa vi state chiedendo: cosa sei? Semplice: sono un vampiro.
Isabella Marie Swan nacque il 13 Settembre 1009. Adesso vive ancora, ma è come se non fosse mai esistita . Di lei nessuno ha ricordi, solo un nome risalente a mille anni fa. Ha iniziato la sua vita da sola, l’ha continuata con l’uomo sbagliato e l’ha terminata quando ha incontrato un ragazzo misterioso che l’ha cambiata. Ora Isabella è un vampiro. Vive uccidendo gli umani, senza aver mai conosciuto davvero il significato della parola Amore e senza aver un motivo valido per continuare a esistere. Eppure non ha altra scelta: vivrà per sempre. Ma forse c’è una speranza anche per lei: durante i suoi viaggi, riuscirà a trovare qualcuno che darà un senso alla sua vita?
Genere: Romantico, Avventura, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Scusate scusate scusate! Vi sarete accorti che purtroppo non sono riuscita a rispondere alle recensioni, e vi supplico di perdonarmi! A me piace tantissimo rispondere alle recensioni, ma oggi non ho assolutamente tempo e se avessi dovuto rispondere ci avrei impiegato anni per pubblicare il capitolo. ma prometto che nel prossimo capitolo risponderò a tutti!! per favoooore continuate a commentare! Comunque vi comunico che purtroppo sabato 23 partirò e starò via per un bel po’ perciò non so quando potrò aggiornare di nuovo…spero prima di allora di riuscire ad aggiungere un altro capitolo, ma non ne sono certa…Comunque, questo capitolo si ispira a una mia esperienza personale(non tutto, ovviamente, e la persona reale a cui si ispira questo cappy non mi ha chiesto di sposarlo, ma molte battute sono prese da Lui…e da me…peccato solo che la mia storia non sia finita come questo capitolo! XD! E per la cronaca, io e Lui non ci siamo affatto spinti così in là come Edward e Bella! Insomma, siamo piccoli! Be’, forse piccoli no, ma avete afferrato il senso, no?)! Non sapete quanto mi sono emozionata a scriverlo, perché ho dovuto ripensare a quel momento…oddio…

Un avviso importante: a costo di risultare antipatica, questo capitolo voglio dedicarlo alla mia professoressa di tecnica. Lo dedico a lei per avermi dimostrato che anche i prof sono umani, per avermi aiutata anche se il mio problema era infinitamente minore del suo, e perché sta passando un momento che non auguro a nessuno: la madre della mia professoressa di tecnica è in coma, e si sta lentamente spegnendo. Voi che leggete, vi chiedo di pensare per un attimo a lei e se credete in Dio di chiedergli che ce la faccia, perché nessuno si merita di rimanere senza la persona a cui vuole più bene… la mia professoressa non leggerà mai queste righe, ma non mi sembrava giusto stare a far nulla…chiedo scusa a voi lettori se ho messo una brutta notizia, ma purtroppo non succedono solo cose belle. Spero non ce l’avrete con me per avervi depressi se vi ho depressi e spero di non sembrare una lecchina perché non lo sono, voglio solo fare del bene…

Comunque, come promesso, ecco il sondaggio del giorno: vi piace il nome “Lynn”? E “Ambra”?

Ah, e se vi interessa ho finalmente scritto quella storia sul libro “l‘ora segreta”(o midnighters, o come ve l’avevo presentato perché non mi ricordo!XD)! S’intitola “Together untill the death”, è nella sezione libri-altro e vi supplico di andare a recensirla anche perché ho 9 letture! Non commenti o preferiti, 9 letture…

Coooomunque, se vi interezza, questo capitolo è stato scritto ascoltando la canzone “The animal I have become” dei Three Days Grace. Ascoltatela, è stupendomeravigliosa!

ciaooo


L’uno per l’altra


Cercando soltanto un giorno dove vivere, di cose normali e dolcissime…
[Un giorno dove vivere-Laura Pausini]



I suoi occhi scintillavano di aspettativa, di timore e incertezza. I mille riflessi emanati dal diamante che si riflettevano nelle sue iridi mi incantavano, mi toglievano a poco a poco il senno, rubandomi razionalità.
Edward volteggiò un’ultima volta, e per un istante oscuro con la sua mole la luce della lampada e l’illuminazione della caverna tremò per un secondo.
Poi si fermò lentalmente, gradualmente, e rimanemmo ad ondeggiare così, senza nient’altro che il susseguirsi dei nostri respiri veloci accompagnati dalla dolci note della melodia che usciva dalla radio.
Edward mi sorrise invitante, e iniziò a strofinare dolcemente il diamante che reggeva in mano sulla mia pelle candida. L contatto con le sue dita e la superficie della pietra lasciarono lunghe scie calde e invisibili sulla mia pelle, e un intenso brivido di piacere mi corse lungo la schiena.
Era tutto perfetto, semplicemente perfetto. Troppo.
Lentamente, soffocando la voce nella mia testa che mi urlava disperatamente di rispondere, voltai la testa e delicatamente sottrassi un mio braccio alla presa di Edward.
<< Edward…io… >> iniziai, ma la mia voce fu poco più di un sospiro e si ruppe sulla seconda parola, lasciandomi più desiderosa che mai di poter arrossire come un’umana per poter lasciare uscire quel vortice di emozioni che mi premeva dentro.
Edward mi posò un dito d’avorio sulle labbra, accennando un altro volteggio.
<< Bella, riconosco e capisco la tua indignazione per la faccenda di Dalia, il mio più grande errore. Ma sappi questo:con lei, tutto era come una bellissima, magnifica ma irrealizzabile fiaba. Lei era già mia, lo è sempre stata. Ma tu…tu non sei una favola, sei un sogno. Tu sei il desiderio più proibito, quel desiderio che ognuno tenta di relegare nei recessi del suo cuore. Tu sei vita, sei la mia anima, non lo capisci? Bella, Dalia è morta, e l’ho uccisa io. Non posso impedire al senso di colpa di tornare a tormentarmi in ogni singolo istante della mia esistenza, anche se non ero in grado di decidere quando l’ho…quando è successo. Io so bene, come lo sai anche tu, che non potrò mai scordarmi di lei, ma so ancora meglio questo: Se sono certo che non potrò mai scordarmi di lei, temo al contrario di poter perdere ogni singola cosa che ho di te, e per questo ho bisogno della tua presenza al mio fianco, per tutta l’eternità. >> esordì lui, e le sue parole sembrarono prendere forma, colore, gusto, nell’aria…
<< Questo non ha senso. >> risposi istintivamente.
<< Certo che non ha senso. L’ha mai avuto? Dopotutto, cosa di noi ha senso? >> obiettò Edward sorridendo, una scitnilla di speranza in più che accendeva i suoi occhi.
<< E’ vero, Edward, ma…ma questo è troppo. Edward io…io ti amo con tutta me stessa, ogni mio respiro, ogni mio gesto lo dedico e lo dedicherò sempre a te, ma coe posso appartenerti se nel tuo cuore c’è un’altra? Come posso sapere che quando dici di amarmi tu non veda in realtà Dalia, al mio posto? >> ribattei, e sentii gli ultimi frammenti del mio cuore sgretolarsi definitivamente e svanire, come sabbia al vento.
Come avevo potuto pronunciare quelle crudeli parole, sapendo che l’avrei ferito? Che avrei ferito me stessa, irrimediabilmente?
Edward aveva già perso Dalia, e ora lo stavo costringendo a perdere anche me…ma dopoutto, non mi avrebbe persa. Sarei rimasta ugualmente fra di loro, no?
Forse…forse, ma solo se lui me l’avrebbe permesso. Come avrei potuto biasimarlo, dopotutto, se con tutte le sofferenza che gli stavo recando avrebbe deciso di non volermi più nella sua famiglia. ne avrebbe avuto tutte le ragioni.
Edward eruppe in una risata secca, sarcastica.
<< E allora cosa dovremmo fare? Rimanere “solo amici”? Fingere di non amarci? >> sbottò lui bruscamente.
<< Non potremo essere amici dopo quello che è successo, lo sai. Non ti chiedo questo, solo…pensaci. Se io…accettassi, e tu capissi ad un tratto di non poter stare con me senza pensare a Dalia, cosa faremmo? >> replicai, ma le mie parole suonarono false, vuote, perfino a me.
<< Ti prego, Bella, no. Non questo. Piuttosto dimmi di non amarmi, ma non dirmi che mi stai dicendo di no solo perché temi che se tra noi non funzionasse ci troveremmo in difficoltà. Io ti amo, dannazione, amo te e nessun’altra. Non un ricordo, un fantasma, te. Isabella, tu sei così…bella, intelligente, perfetta…sei quella giusta, il completamento della mia anima perduta. Ti supplico, non priarmi di me stesso per un futile motivo come l’etica. >> Esclamò lui, e sentii la mia coscienza iniziare a martellare la mia mente con un’infinità di rimorsi. Se Edward, lui che era stato corretto e onesto fin dal nostro primo incontro, arrivava a mettere in dubbio l’etica per me, chi ero io per rifiutargli ciò che desiderava? Specialmente se, poi, lui mi amava.
<< Sarai mia… >> sussurrò Edward, e un dubbio s’insinuò dentro di me : la sua era una domanda, o una certezza?
E poi, le sue mani presero ad accarezzarmi dolcemente ma con fare possessivo le braccia, poi la schiena, le gambe…mi attirò a sé in una stretta ferrea, e accostò il suo viso al mio.
<< Io non ti voglio. Io ho bisogno di te. >> sibilò, e poi le sue labbra toccarono le mie. Non era il nostro primo bacio, e nemmeno sarebbe dovuto essere diverso dagli altri, ma contro ogni logica appariva così…speciale…
Le sue braccia forti mi attirarono al suo petto muscoloso, e io mi persi definitivamente in lui. le nostre labbra si saldarono in una danza inquietante, e le nostre braccia si muovevano in sincrono, con un’armonia stupefacente. Edward affondò il volto nei miei capelli, arrivando pericolosamente vicino al mio orecchio.
<< Allora? >> mormorò, e avrei giurato che fosse quasi più nervoso di me, più esitante ma allo stesso tempo travolto da un desiderio incontrollabile.
E fu così che accadde. forse fu la vicinanza, forse i suoi occhi neri e caldi che incatenarono i miei, o forse semplicemente fu il destino. Ma in ogni caso, fu in quell’istante che mi legai a lui per l’eternità, irrimediabilmente.
<< Sì. Sì, Edward voglio essere la tua fidanzata. >> risposi in un soffio, e poi lo strinsi ancora di più a me, senza più limiti. E mi lasciai affogare nella sua presenza.

Oddio, non so se è il mio genere di capitoli,non avevo mai scritto una roba così…spero che non faccia proprio ribrezzo(a me un po’ lo fa)…scusate per eventuali errori ma sono tremendamente di fretta. Vi scongiuro commentate, questa storia senza di voi non esiste! Scusate per il capitolo cortooooo!

   
 
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