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Autore: straordinario_    08/10/2016    2 recensioni
"L’aveva lasciato in un momento cruciale per la sua vita, quando aveva bisogno di tutto il supporto possibile. Lei ce l’avrebbe fatta da sola, come sempre; nonostante il dolore, si sarebbe rialzata."
"Lui non era mai stato in grado di comprenderla veramente."
"Perdonami Hermione, ho sbagliato."
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Consiglio l'ascolto della canzone di Bruno Mars, When I was your man, prima, dopo o durante la lettura del testo per riuscire a immedesimarsi nel protagonista del racconto.








WHEN I WAS YOUR MAN



 
Same bed but it feels just a little bit bigger now
Our song on the radio but it don't sound the same
When our friends talk about you, all it does is just tear me down
'Cause my heart breaks a little when I hear your name


 
L’aveva lasciato più di un anno fa, lui affermato Auror, lei pronta a intraprendere la campagna politica per diventare Ministro della Magia. L’aveva lasciato in un momento cruciale per la sua vita, quando aveva bisogno di tutto il supporto possibile. Lei ce l’avrebbe fatta da sola, come sempre; nonostante il dolore, si sarebbe rialzata.

L’aveva lasciato e si era trasferita, portando con sé tutti i suoi vestiti, i suoi libri, i suoi strani oggetti babbani che lo facevano sempre ridere. Gli spazi – una volta occupati dalle sue cose – non erano stati riempiti, erano vuoti, coperti di polvere. Il letto adesso era più spazioso. Lei inizialmente era solita rubargli le lenzuola e dormire abbracciata a lui, stretta al suo petto. Poi d’un tratto aveva smesso, senza ragioni. Lui non le aveva mai chiesto perché.

Ora sui giornali non si parlava che di lei, il nuovo Ministro della Magia, la donna più brillante delle ultime generazioni, la strega nata-babbana che aveva più potere di tutti i rampolli purosangue, l’unica che riusciva a conciliare in uno stesso evento Purosangue snob, Nati-babbani, Maghino, paparazzi e altre creature.

Harry gli aveva detto che lei aveva ricominciato a mangiare e riusciva sempre - nonostante i numerosi impegni - a trovarsi con loro, i suoi amici. Harry lo invitava sempre a quelle mini riunioni tutte Grifondoro, ma lui dava forfeit ogni volta: non poteva, stava male al solo pensiero di rivederla e le lacrime scendevano copiose sulle sue guance.

 
It all just sounds like oooooh…
Mmm, too young, too dumb to realize
That I should've bought you flowers
And held your hand
Should've gave you all my hours
When I had the chance
Take you to every party
'Cause all you wanted to do was dance
Now my baby's dancing
But she's dancing with another man


 
 
Quando Ginevra aveva saputo che lei lo aveva lasciato, si era smaterializzata al suo appartamento per rimproverarlo. Gli aveva urlato addosso di quanto fosse felice che finalmente lei avesse preso questa decisione perché lui non se la meritava, lui non aveva mai visto quanto lei soffrisse le continue mancanze di attenzione e interesse. Lui non era mai stato in grado di comprenderla veramente.

Harry gli aveva suggerito – quando ancora loro erano una coppia felice – di regalarle moltissimi fiori, tulipani e girasoli per l’esattezza, ma lui si vergognava ad entrare in un fioraio per comprarle banalissime piante, lei meritava di più. Ma lui non sapeva cosa.

Sua madre, una domenica a tavola, aveva scherzato dicendo che loro non sembravano una coppia, perché erano sempre molto distanti, non si cercavano mai con lo sguardo, non si sfioravano mai. Lei in quel momento lo aveva guardato pieno di aspettative e lui aveva alzato le spalle imbarazzato. Lui la toccava nell’intimità, l’abbracciava, la baciava e sapeva che a lei piaceva, ma di fronte ad altre persone era diverso, anche tenerle semplicemente la mano sarebbe stato strano. Lui però non capiva cosa lei volesse.

La sua collega Astoria, una volta, li aveva invitati a una festa e lei ne era stata felicissima. Si ricordava che gli aveva raccontato più volte com’era fatto il suo abito, quanti dettagli ci fossero, che aveva paura di cadere da quelle scarpe con il tacco altissimo. Lei voleva sentirsi bella, lui invece non sapeva ballare e non voleva che gli altri ridessero di lui. L’aveva accompagnata alla festa e se n’era andato nel giro di pochi minuti, lasciandola sola. Lui l’aveva delusa, quando bastava semplicemente starle accanto.

 
My pride, my ego, my needs, and my selfish ways
Caused a good strong woman like you to walk out my life
Now I never, never get to clean up the mess I made, ohh…

And it haunts me every time I close my eyes



Tre volte a settimana si trovava con gli amici per una partita di Quidditch, cinque sere su sette tornava a casa dopo cena a causa del lavoro, non aveva tempo per occuparsi del loro appartamento, per cucinare qualcosa per lei. Lei invece gli faceva sempre trovare un pasto caldo sul tavolo, gli lavava i vestiti, si occupava di lui.

Allora lui mangiava, si cambiava e andava a letto da lei. Senza ringraziare di nulla.

 
Although it hurts
I'll be the first to say that I was wrong
Oh, I know I'm probably much too late
To try and apologize for my mistakes
But I just want you to know



Le settimane successive alla separazione aveva sperato che lei avesse cambiato idea, che tornasse. Era stato male e gli avevano detto che lei aveva perso l’appetito e la voglia di fare. Poi il tempo aveva continuato a scorrere e lui aveva iniziato a leggere sui giornali di lei, a vederla in televisione.

Lui era maturato e aveva iniziato a capire i suoi errori, a rendersi conto di averla data per scontata, di aver creduto che lei fosse per lui, quando invece lei meritava il mondo e a lui era stato concesso di provare la sua vicinanza. Quando aveva realizzato i suoi sbagli, si era smaterializzato nel salotto di casa Potter-Weasley e era scoppiato a piangere e a chiedere cosa avrebbe potuto fare ora per riavvicinarsi a lei. Era pronto ad ammettere di aver sbagliato tutto con lei e a tentare di costruire ancora un rapporto con lei. Harry era stato fiero di lui e Ginevra gli aveva rivelato con rammarico che lei, Hermione, si era fidanzata con un ex compagno di scuola, Purosangue.

 
I hope he buys you flowers
I hope he holds your hand
Give you all his hours
When he has the chance
Take you to every party
'Cause I remember how much you loved to dance
Do all the things I should have done
When I was your man
Do all the things I should have done
When I was your man
 


Aveva accettato di andare a quella festa di anniversario della fine della Guerra, pur sapendo che avrebbe incontrato lei e il suo nuovo compagno.
L’aveva vista nel salone, mentre ballava un valzer in maniera impeccabile e sorrideva al suo nuovo amato, che la guardava negli occhi, sicuro di sé, fiero di lei. Hermione era radiosa e si muoveva con grazia e leggerezza pur indossando un abito di seta verde scuro, pregiatissimo, e delle scarpe altissime. Lui la teneva con fermezza e dolcezza fra le sue braccia, senza il timore di sbagliare qualche passo.

Aveva scoperto, mentre fumava solo in terrazza, che il nuovo amante di Hermione si era premurato di chiedere che nella composizione dei centrotavola fossero presenti anche tulipani e girasoli. Era un uomo innamorato e attento, dimostrava senza vergogna il suo amore per lei e tutti i presenti erano felici e orgogliosi di quella nuova coppia.

Li aveva osservati, di soppiatto, e si era accorto di quanto i due innamorati si cercassero con lo sguardo, di quanto lei amasse aggrapparsi al suo braccio e di quanto dolcemente lui la baciasse sui capelli. Erano tutte le piccole attenzioni che lui non era mai stato capace di darle.

Solo dopo suo discorso – lei era il Ministro della Magia, doveva tenere un discorso – era riuscito a incontrarla. Gli tremavano le gambe e temeva di non riuscire a emettere suono. Trovò il coraggio di guardarla negli occhi e notò che anche lei era turbata. Disse semplicemente : “Perdonami Hermione, ho sbagliato. Non sono riuscito ad amarti quanto meritavi. Grazie di essermi stata accanto tutto quel tempo, sei stata forte. Spero accetterai di avermi accanto ancora, come amico, come collega, come conoscente. Scusa.”

Lei gli sorrise e lo abbracciò e se ne andò dicendo:  “Scusa Ron, devo tornare da Draco. Sai un Malfoy non ama essere privato della sua dama.”





 
  
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