Prologo

Harry’s pov
Finalmente sono tornato a casa, quella vera, non quella dei miei zii che di certo non si può chiamare casa.
E’ il mio sesto anno a Hogwarts, un esclusivo college dove studio da quando ho undici anni. Hogwarts è il mio posto preferito in assoluto ed è qui che  ho trovato i miei migliori amici : Hermione e Ron.
Salgo le scale velocemente, con il cuore in gola. Non vedo l’ora di riabbracciare Ron, il più bravo compagno di stanza che si possa mai avere. Non ci vediamo da giugno dell’anno scorso, e non vedo l’ora di ridere e divertirmi con lui.
Io e Ron siamo amici dal primo giorno di scuola, ci siamo stati subito simpatici e la nostra amicizia è continuata nel corso degli anni. Ron è un tipo un po’ buffo, spassoso e sempre con la battuta pronta. Attualmente sono fidanzato con sua sorella Ginny, una ragazza bellissima forte e coraggiosa. Sono davvero fortunato ad avere due migliori amici e una ragazza così fantastici. Io amo Hogwarts e tutto ciò che comporta.
Entro nella stanza comune della mia palazzina. Come sempre è accogliente e piena di gente che saluto con calore. Per loro sono un eroe, tutti mi adorano perché:
1)Per cinque anni di seguito ho fatto vincere la nostra squadra di calcio della scuola
2)Sono fidanzato con Ginny Weasley, la ragazza più bella del quinto anno
3)Ho contribuito a far mandare via l’anno scorso una professoressa terribile, la Signora Umbridge.
Saluto tutti con una pacca sulla spalla o con un abbraccio. I Weasley non sono ancora arrivati. Salgo l’ultima rampa di scala e arrivo nella stanza che condivido con Ron, la 103.
Apro la porta e scorgo una figura. Ma non è il mio amico Ron.
E’ un ragazzo alto, pallido, biondo chiaro e con due penetranti occhi grigi che mi fissano con disgusto.
-Potter- sibila
-Malfoy- rispondo – cosa ci fai nella MIA stanza?-
-Non hai letto cosa c’è scritto sulla porta?-
Mi dirigo verso la porta e leggo il foglio che avevo bellamente ignorato.
‘’HARRY POTTER E DRACO MALFOY’’
Non è possibile, ci deve essere un errore. Non posso…essere finito in stanza con il mio peggior nemico.
-Quindi ora è anche la mia stanza, e se ti può rendere felice neanche io ne sono molto entusiasta- conclude ghignando.
Lo guardo in modo truce e vado a sdraiarmi sul mio letto.
Sarà un anno di merda me lo sento.