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Autore: loveless_fairy    02/04/2005    1 recensioni
Come fare a partecipare ai campionati nazionali se la pagella è piena di insufficienze? Semplice: partecipare ad un concorso artistico! E così le nostre matricole si ritrovano a combattere... contro pennelli, rullini e note musicali. Questa sarà anche l'occasione per scoprire qualche segreto.
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov Hanamichi 

E’ lunedì mattina e io non chiudo occhio da sabato. Mi sono arrovellato il cervello per trovare una soluzione, ma alla fine non ci sono riuscito. Sono andato in giro tutta la domenica e l’avrei fatto pure il sabato pomeriggio se non avessi avuto gli allenamenti. Cosa ho fatto, dite? Sono andato in giro con la macchina fotografica a scattare foto, a “immortalare il mondo” come dice mia madre. Ho fotografato marmocchi... volevo dire bambini... animali, anziani, nuvole, tramonti, albe... niente! Quando mi ritrovavo nel laboratorio ad ammirare le foto che si asciugavano appese al piccolo filo sopra i vari acidi, non potevo esimermi dal compararle a “quella” foto.
E ora che faccio? Magari è solo una cosa momentanea... forse sono solo rimasto colpito da quella foto, ma non è detto che non trovi un soggetto migliore.
<< Hana? Che hai? Hai la faccia di un cadavere! >> mi scuote con la solita delicatezza Yohei.
Siamo in terrazza all’ora di pranzo. Ci siamo seduti all’ombra e devo avere un aspetto pessimo, perché anche gli altri del gruppo sembrano preoccupati. In fondo sono in apprensione per me. Mi stanno vicini a loro modo. Sono dei veri amici, gli unici che possano comprendermi in profondità.
<< Di’ un po’... >> mi dice Okuso avvicinandosi: << Non è che ti ha scaricato pure Haruko? >>
Come non detto! Non ho il tempo di arrabbiarmi che sento pure gli altri intervenire:
<< Ma allora dobbiamo festeggiare! >> gli fa eco Noma.
<< Ma sì! E siamo già a 51! >> continua Takamiya: << Su con la vita Hanamichi! Come vedi non c’è limite al peggio! >> e cala su di me una pioggia di coriandoli, mentre un suono di trombette si espande nell’aria fresca del giorno. Ma dove cavolo le tengono?
Eh sì! Ho proprio dei buoni amici, penso mentre sento la vena sulla mia tempia pulsare nervosamente. Non vorrete che non li ripaghi per tutto l’affetto che mi dimostrano, no? E allora li stendo tutti con delle testate che spero si ricorderanno per molto tempo.
<< Hanamichi non credi di aver esagerato? >> mi chiede Yohei scendendo velocemente le scale dietro di me.
<< Che cosa? Ma li hai visti? >>
<< Hana! Hai tirato delle testate che avrebbero steso pure Rukawa! >>
Rukawa…. Perché il pensiero finisce sempre lì? Però effettivamente mi sa che ha ragione, così chiedo a Yohei di andare a controllare. Non vorrei finire in carcere così giovane!  

Ed ecco che, come se non bastasse, dalla sua classe, con la solita aria assonnata, esce l’origine di tutti i miei guai. Sento i sospiri estasiati delle sceme del fan club che lo guardano con gli occhi a cuore. Anche Haruko, probabilmente farebbe così, se fosse qui in questo momento. Che ci troveranno poi di così bello io non lo capisco. È un tipo normale, con i soliti capelli scuri a caschetto. Ma poi che razza di taglio ha? Io sono meglio di lui! Innanzitutto sono più affascinante e poi sono originale! Sono più alto, ho la pelle naturalmente abbronzata, i capelli rossi così esotici… mentre lui… guardatelo! Cammina fra la folla, assonnato. Lo sguardo spento, la pelle pallida… sembra una kitsune mummificata! Non è nulla di speciale, tranne quando gioca a basket. Allora si trasforma. Perde la sua aria fredda e scostante e s’impegna fino allo spasmo per vincere, per essere il migliore. I suoi occhi, di solito spenti, ardono come fuochi. È questo che mi piace in lui…. No! Aspettate! Cos’ho detto? Nulla vero? Meno male!

Chissà dove sta andando, ha il pranzo in mano…. Forse potrei seguirlo, per scattargli qualche foto…. Magari riesco a riprenderlo in atteggiamenti compromettenti…. Eh eh! Preparati kitsune! Alla fine riuscirò a scalfire quella maschera di marmo che ti trovi.

Pov Rukawa.

Uhm…. Oggi sono proprio di malumore! Sarà che la notte non riesco a dormire, fatto sta che il giorno mi sento un cartoccio. Ho sempre la sensazione di essere osservato. Saranno quelle esaltate del mio fan club? Spero proprio di no! Non vorrei che iniziassero a seguirmi pure a casa! Mi bastano gli sguardi adoranti che mi rivolgono a scuola! Come se a me interessassero! Io ho solo un sogno nella mia vita: diventare il migliore giocatore di basket del mondo. Il resto non conta e infatti non riesce a coinvolgermi. Per questo passo il mio tempo libero a dormire, non c’è nulla, infatti, che valga la pena di vedere. A parte gli allenamenti di basket e le lezioni d’inglese! Se voglio diventare un giocatore di basket degno di questo nome, devo andare a giocare in America, nell’NBA e per questo devo imparare la lingua inglese. È l’unica materia che mi coinvolga. Dimenticavo che c’è pure l’educazione artistica. Anche lì non vado niente male. Per parafrasare la frase di una certa scimmia urlatrice: io sono un Genio in tutto quello che faccio! Ma perché poi mi è venuto in mente Sakuragi? Ultimamente mi capita di pensarlo spesso, chissà poi perché….
È un giocatore pieno di talento, peccato che lo sprechi dandosi delle arie per far colpo sulla sorella del capitano. Quando fa così glielo darei io un bel colpo… in testa! Magari con un bel pallone di basket ben gonfiato! Ops! Questo veramente lo faccio sempre…. È che mi fa rabbia vederlo sprecare le sue energie per correre dietro quella lì, invece di allenarsi e diventare sempre più forte. Vorrei che diventasse talmente bravo da riuscire a sfidarmi in un one to one in cui non si sa ancora il vincitore. Dovrebbe allenarsi e ancora allenarsi. Non dovrebbe perdersi dietro le gonne che incontra. Ma forse sono io che sono “sbagliato”, che penso solo a giocare a basket e a null’altro. Forse dovrei trovarmi una ragazza o magari un ragazzo. Sono un tipo di ampie vedute e siccome non provo nulla per le ragazze, magari significa che mi piacciono i ragazzi, ma siccome non provo nulla neppure per i ragazzi, significa che devo ancora trovare la persona giusta? Maschio o femmina che sia? Mah!
Mi alzo dal banco bruscamente. Ma che razza di discorsi faccio? Devo solo pensare ad allenarmi!

Esco seguito dagli sguardi e dai sospiri delle tizie del mio fan club ed ecco che lo vedo. Ha il solito sguardo accigliato, quello che mi rivolge sempre e ormai non ci faccio neppure caso. Soffoco uno sbadiglio, mentre lo supero e penso alla reazione che avrebbe se fra quelle che sospirano sognanti ci fosse pure la sua “Harukina cara”. Sicuramente mi si getterebbe addosso per prendermi a pugni. Ma dico io: che colpa ne ho se quella mi viene dietro? Io non la conoscevo neppure prima di entrare nel club di basket e adesso mi resta comunque indifferente! Se ti piace perché non glielo dici e mi lasci in pace?

Eccola di nuovo! Quella fastidiosa sensazione di essere seguito. Chiunque sia, gli farò passare la voglia di infastidirmi con questi pedinamenti.

Pov Hanamichi.

Ma si può sapere dove sta andando? Sono dieci minuti che barcolla attorno alla scuola, dove vuole andare? In quella direzione c’è il boschetto di ciliegio…. Devo fare attenzione a non farmi scoprire, altrimenti come lo spiego alla volpe che, all’improvviso, mi piace seguirlo? Cosa gli risponderei se non so neppure io il perché? Alt! Io so perché! Voglio semplicemente fotografarlo in qualche momento imbarazzante, così da far vedere la foto a… a… ehm… merda! Come cavolo è che non mi viene il nome? Ma sì! Haruko! Già già! Così lei accetterà di uscire con me!
Uhm… vediamo… si è sistemato sotto un grande albero di ciliegio… e sta già dormendo? Ma dico io: chi cavolo è quel tizio che si addormenta a comando? Appena si è seduto e ha appoggiato la testa sul tronco dell’albero si è bello e addormentato! Quello ha qualcosa che non va.
Beh, ma siccome sta dormendo, non credo che si preoccuperà se gli faccio delle foto…. Tanto chi deve dirglielo? Però da qui non lo vedo bene e inoltre ho dimenticato l’obiettivo a casa e quindi devo avvicinarmi parecchio se voglio fargli una foto….
Di che mi preoccupo? In fondo sta dormendo, no? Basta mettersi ad una cinquina di metri e scattare la foto, magari però se mi avvicino di più…. Bene adesso sono abbastanza vicino e posso osservarlo attentamente. Certo che, insomma, non è poi una così brutta volpe. Quando dorme è carino... se qualcuno delle sue ammiratrici lo vedesse adesso sverrebbe sicuramente! Ha il busto appoggiato al tronco dell’albero e la testa reclinata verso sinistra. Gli occhi sono chiusi e l’espressione severa non cambia. La giacca dell’uniforme un po’ aperta… il vento che gli scompiglia i capelli… il respiro regolare… l’espressione a poco a poco rilassata…. È proprio…. Voglio vederlo da più vicino, ma non capisco il perché e voi non chiedetemelo!
Gli sfioro con un dito il contorno del viso e gli scosto la frangia lunga che mi impedisce di guardarlo bene. Bianco e nero. Luce e ombra. Notte e giorno. Come il contrasto fra la sua pelle e i suoi capelli. Come noi due insieme. Insieme….
Vorrei toccarlo di più, ma si sveglierebbe e mi prenderebbe sicuramente a pugni e dopo avrebbe la visione di un do’hao che rincara la dose prendendosi a calci. Perché io non capisco! Perché io non MI capisco! Perché diavolo sto facendo tutto questo? Perché mi ritrovo imbambolato di fronte al suo viso? Cos’è questa sensazione di tepore che mi avvolge? Perché vorrei baciarlo? Io? Vorrei baciarlo? Ora che ci penso… non vorrei fare altro, ma se lo facessi che accadrebbe?
Passo l’indice sulle sue labbra e le sento incredibilmente morbide…

Pov Kaede.

Che diavolo sta succedendo? Quando mi sono accorto di essere seguito, mi sono seduto all’ombra del mio albero preferito e ho fatto finta d’addormentarmi, aspettando che la mia vittima cadesse nella trappola. Volevo solo farla spaventare, in modo che la smettesse di seguirmi come un’ossessa. Ho fatto un profondo respiro e mi sono rilassato, aspettando. Sapevo che l’inopportuna inseguitrice non si sarebbe lasciata sfuggire quest’occasione e infatti l’ho sentita avvicinarsi. Quel che mi ha poco convinto sin dall’inizio è stato il rumore pesante dei passi, non proprio quelli di una ragazzina. Probabilmente si trattava di qualche innamorato deluso che trovava in me un perfetto capro espiatorio. Comunque fossero andate le cose, gli avrei fatto pentire la sua decisione di pedinarmi.
Però è successo qualcosa che mi ha preso alla sprovvista, qualcosa che non avevo calcolato e non avevo mai sentito.
Poco dopo aver chiuso gli occhi, come da piano, ho sentito questi “leggiadri” passi avanzare verso di me, facendosi strada attraverso il sottosuolo pieno di foglie e rami. L’ho sentita avanzare piano, fermandosi come per scrutare ogni mio movimento. L’ho sentita indugiare poco lontano da me e io mi divertivo, pensando alla reazione che avrebbe avuto… ma non era ancora quello il momento, quindi ho continuato a respirare regolarmente e la mia vittima si è avvicinata, sistemandosi di fronte a me. Sentivo il suo respiro sul mio viso, caldo e agitato. Un primo amore. Sicuramente per lei dovevo essere il primo amore, quello che si accarezza con gli occhi, quello che ti fa piangere la notte, quello che non capisci e che non vuoi capire. Un po’ mi dispiaceva….
Stavo per saltarle addosso, quando ho sentito qualcosa tracciare i contorni del mio viso. Avrei dovuto allontanarla da me con forza, perché io detesto essere toccato, ma… ma… il suo tocco era così dolce. Il suo dito sfiorava la mia pelle delicatamente e la mia pelle sembrava tesa, come non aspettasse altro da millenni, come se fosse stata creata apposta per quel momento. Quel tocco delicato, così simile al calore del fuoco vivo, mi trascinava in un vortice di sensazioni che non avevo mai provato. Volevo che quell’amabile tortura durasse per sempre, chiunque fosse il mio torturatore. E se fosse stata una delle ragazzine del mio fan club? Magari RU o KA o WA? E se fosse stata la sorella del capitano? Sakuragi mi avrebbe ucciso davvero questa volta. Sakuragi…. Dovevo mettere fine a questa farsa, quando ho sentito la sua mano accarezzare i capelli sulla mia fronte e spostarli e poi scendere ancora giù, sulle mie labbra. E, credetemi, ho fatto uno sforzo enorme per non aprire le labbra e catturare il suo dito. Io, l’uomo di ghiaccio per eccellenza, mi stavo sciogliendo solo a sentirmi accarezzato con timorosa dolcezza da qualcuno che neppure conoscevo.
Improvvisamente il calore che mi aveva inondato è scomparso, sostituito da un gelo conosciuto. Era ancora lì, vicino a me, lo sentivo, ma era indecisa. Forse voleva andare via. Magari era terrorizzata da una mia reazione, ma io volevo davvero che se n’andasse? Così per una volta ho smesso di pensare e mi sono lasciato guidare dall’istinto. Ho allungato un braccio e l’ho presa per le spalle, avvicinando le mie labbra alle sue. Solo un semplice tocco, in fin dei conti era il mio primo bacio e credo anche il suo perché l’ho sentita irrigidirsi e cercare di allontanarsi. Allora l’ho stretta meglio e l’ho ribaciata. In un primo momento è rimasta rigida, ma poi si è rilassata e… 

Pov Hanamichi. 

Sono morto e sono finito all’Inferno! Ho dato il mio primo bacio a Rukawa! E mi è pure piaciuto, ma questo non centra! Com’è successo? Com’è successo? Beh, dopo aver recuperato un po’ di raziocinio, mi stavo allontanando da quel posto maledetto che m’impediva di capire bene, quando ho visto alzarsi un braccio di Rukawa, al che ho detto: ora mi mena! Ma sì! Conoscete tutti la frase: non perdono che disturba il mio sonno! Ha mandato in infermeria Hotta e i suoi compari e persino qualche professore e siccome sentivo di essermelo meritato, ho chiuso gli occhi, immaginando la sua reazione. E lui che fa? Invece di mollarmi un pugno mi bacia! Beh in realtà è stato solo un tocco di labbra, ma il risultato non cambia! Mi ha baciato! E non una volta! Perché poi mi ha ribaciato e mi sono sentito in Paradiso! È difficile spiegarlo, ma era come assaggiare la prima fragola della stagione, che non hai mai il tempo di gustare fino in fondo, ma che ti lascia il desiderio di assaggiarne altre e altre ancora, all’infinito…. Solo che stavo baciando un ragazzo! Già di per sé era una tragedia, se poi ci mettete che il ragazzo in questione è niente di meno che Rukawa, allora diventa più che una tragedia! È la fine del mondo!
Oh Kami Sama! Io ho baciato Kaede Rukawa! Se lo sapessero quelle sgallettate delle sue fan mi farebbero la pelle!
E il fatto peggiore di questa storia è che mi è piaciuto! Il primo bacio mi ha lasciato interdetto ed è stato così improvviso che non sono neppure riuscito a capire cosa fosse accaduto, ma il secondo… il secondo l’ho visto eccome e non l’ho impedito, perché la verità è che quella foto mi ha sconvolto! È la mia maledizione! Da quel giorno non vedo che lui e quel che c’è stato io l’ho voluto, lo volevo.
Lui mi ha accarezzato le labbra con la lingua e io le ho socchiuse, lasciandogli la conduzione del bacio. Le nostre lingue si sono incontrate e accarezzate…. È stato un attimo eterno. Lui aveva gli occhi chiusi, le mani che stringevano le mie spalle e io, invece, lo guardavo e lo trovavo bellissimo e, in quell’istante, il bacio mi era piaciuto veramente. Mi ha fatto perdere il controllo di me e infatti mi sono ritrovato tra le sue braccia ad accarezzare il suo collo diafano con le mie mani di bronzo, a condividere il mio respiro con il suo…. Fino a che…

Pov Kaede.

L’avevo sentita rilassarsi fra le mie braccia o forse dovrei dire l’avevo sentito. Perché l’uniforme non era quella di una ragazza, ma a me non interessava. In fondo ero già preparato a quest’eventualità, ma mi chiedevo chi potesse essere…. Ho duellato con lui per il nostro secondo bacio e ho tremato sentendo il tocco leggero delle sue mani sul mio collo… che poteva interessarmi chi era? Però… se fosse stato qualcuno della squadra? Le spalle larghe non lasciavano dubbi: era qualcuno molto alto e dall’aspetto imponente…. Magari non era nessuno di questa scuola o forse… Oh Kami! Se fosse stato uno di terza, uno del “Mitsui anima ardente fan club” sarei morto! E se fosse stato Mitsui? Beh lui era da escludere poiché sta con Kogure. E il capitano Akagi? Al solo pensiero era nata nel profondo di me una sensazione di disgusto così forte da liberarmi da quella carezza e aprire gli occhi di scatto.
<< Sakuragi? >> 

Pov. Hanamichi. 

L’ho sento irrigidirsi sotto il mio tocco leggero. Kami sama! Ho sbagliato tutto! Forse stava solo sognando o magari stava immaginando di sognare una ragazza e io… ora…
Mi allontana con forza e apre gli occhi di scatto.
<< Sakuragi? >>
La sua voce è stupita e lo sarebbe pure la mia se, al risveglio da un sogno, vedessi il mio peggior nemico davanti a me e realizzassi di averlo bac… bacia… non riesco più neppure a pronunciare questa parola senza balbettare!
E ora cosa accadrà? Mi prenderà a pugni, perché io lo farei. Non ho il coraggio di guardarlo in faccia, così perdo tempo a sistemare la mia uniforme, poi mi faccio coraggio e alzo lo sguardo e…. Kuso! È proprio disgusto quello che leggo! Maledizione! Ho dato il mio primo bacio a qualcuno che prima mi odiava e ora avrà ancora più motivi per farlo….
Raccolgo in fretta la macchina fotografica e me ne vado. Ma non fuggo. No. Questo lo farebbe una ragazzina. Non io. Io sono il teppista più temuto di Kanagawa. Però è come se fuggissi, perché vorrei dirgli tante cose, perché vorrei scusarmi… perché vorrei capire… se mi odia… se solo gli sono indifferente… se. Ma prima devo capire io ed ho intenzione di farlo. Parola di Hanamichi Sakuragi, il Tensai per eccellenza!

Pov Kaede.

Sakuragi. Eppure non mi stupisco, anche se dovrei. Ho baciato un ragazzo e non uno qualsiasi, ma proprio lui, il mio peggior nemico, quello che in partita piuttosto che passarmi la palla si farebbe amputare un braccio. Quello che durante gli allenamenti mi grida il suo odio con tutto se stesso… quello che è innamorato della sorella del capitano! Kuso! E io gli ho strappato il suo primo bacio! Beh era anche il mio primo bacio, ma il mio era voluto. Io sapevo cosa volevo quando l’ho baciato, perché io volevo baciarlo! Lui probabilmente no, anzi sicuramente no! E io non posso fare a meno di sentirmi un verme, mentre lo vedo alzare lo sguardo con l’espressione più ferita che abbia mai visto…. Mi guarda e io non so che dire. Se lo sapessi glielo direi, anche una sciocchezza, ma non riesco a dire nulla. Riesco solo a ricambiare il suo sguardo, prima che lui prenda la sua macchina fotografica e se ne vada. Non scappa, ma fugge via lo stesso e forse è meglio così. Abbiamo entrambi qualcosa su cui riflettere. Perché anche lui lo voleva, lo sento! L’ho sentito nella dolcezza con cui mi ha accarezzato, nel desiderio con cui mi ha baciato…. E poi quella macchina fotografica accanto a noi. Una professionale. Che fosse lui la persona che ho percepito al parco? È lui la persona che mi seguiva? E perché la macchina fotografica? Maledizione! E ora che farò?
Una foglia mi cade fra i capelli…. È proprio strano l’amore… ti colpisce quando meno te lo aspetti, ritrovandolo nella persona che meno immagineresti. Non so se sia amore o cosa. Devo scoprirlo e lo scoprirò. Parola di Kaede Rukawa.

  
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