Entro in casa travolgendo tutto quello che incontro. Sbatto la porta, cado a terra nel tentativo di togliermi le scarpe, inciampo nel gradino e per poco non finisco strangolato con il filo appeso nella camera oscura. Entro e chiudo la porta a chiave. Mia madre non è ancora rientrata, ma non vorrei lo facesse all’improvviso. Cosa ci faccio qui? Sinceramente non lo so. Forse pensare…
Le foto della volpe sono nascoste in un luogo
segreto, dove gli artigli di mia madre non possono arrivare. Diciamo che mia
madre è un po’… come dire… curiosa, diciamo pure ficcanaso e ha il fiuto di
Sherlock Holmes, oltre che la faccia tosta di Ryota. Una volta l’ho beccata
a leggere il diario segreto di mia sorella e mia ha detto che mi stavo
sbagliando e che stava solamente spolverando le pagine -.-.
Quando mi ha chiesto cosa avrei presentato per il compito, io le ho risposto
che avrei portato alla mostra la foto di una volpe e lei ha fatto una faccia
strana, perché probabilmente si starà chiedendo dove abbia potuto trovare
una volpe, in città. ^^
Tornando al compito artistico… ricapitolando:
Hisashi porta una scultura, la Volpe farà un quadro, Ryota… che farà Ryo?
Non glielo l’ho ancora chiesto. Dovrò indagare. Comunque adesso mi preme
capire una cosa: come faccio a presentare la “foto” ai professori? Cosa
dico? “Beh sapete mi piace fotografare il mio peggior nemico, perché in
realtà ho capito…”. Capito cosa? No no. Questo è un discorso troooooppo
lungo!
Torniamo al punto di base: io sono innamorato di Haruko- io odio Rukawa- io
sbaraglierò tutti con il mio genio sublime- la volpe se ne andrà con la coda
tra le gambe- io conquisterò Haruko-chan! Sììììììì! Adesso sì che va bene!
Mi sento moooooooolto meglio!
Faccio un lungo sospiro e apro la porta.
<< Era ora che uscissi di lì! >>
<< Mamma! >> urlo come un isterico: << Mi hai fatto prendere un infarto! >>
Ma le sembra questo il modo di entrare in casa! >.< Quando me la sono
trovata davanti per poco non ci sono rimasto secco!
<< L’infarto me l’hai quasi fatto prendere tu, brutto screanzato! >> mi dice
rifilandomi un pugno in testa. Ma che è? E’ diventata una moda? << Sei
entrato come un ciclone, per poco non ti sei spiaccicato atterra, sei
entrato come una furia nella camera oscura, ti sei chiuso a chiave, hai
iniziato a strepitare cose senza senso e dici a me che ti ho fatto venire un
infarto? >>
Azz! Era a casa! E ora che le dico?
<< Che ci fai a casa così presto? >>
<< Non cambiare discorso ragazzino! >>
<< Io non cambio discorso! Tsè! >>
Incrocio le braccia al petto e riservo a mia madre uno di quegli sguardi
omicidi che fanno spaventate tutte le bande di Kanagawa e lei che fa? Dico
lei che fa? Si mette a ridere! -.- Non c’è più rispetto per i veri duri!
<< Allora… mi spieghi che hai? >>
<< Nulla, nulla! >> le dico facendole un segno con la mano e salendo le
scale, ma poco prima di chiudermi la porta alle spalle, le sento dire:
<< Ha per caso a che fare con le foto che tieni chiuse nella cassettina
dentro l’armadio sotto i maglioni? >>
Come un fulmine mi precipito all’armadio. Lo apro, prendo la cassettina e… è
aperta! O__O Non ha avuto neppure la considerazione di chiuderla! Oh ma
adesso mi sente! Eccome se mi sente! Ok Hanamichi! Se ne parli con il
giudice verrai assolto per legittima difesa! Ma questo significa che…
cavoli! Dovrò cucinare io per sempre! E ho solo sedici anni! ;___; Come
faccio a diventare un gran basketman se non mi nutro accuratamente?
<< Allora? >>
<< Mamma! >> tuonò alzandomi e piazzandomi di fronte a lei: << Come hai
fatto ad aprire la cassettina di sicurezza? Ci tengo tutti i miei segreti!
>>
Mia madre fa una faccia scocciata. Alza lo sguardo al soffitto e sospira
rumorosamente. Mi supera e va a sedersi sul letto, facendomi segno di
mettermi accanto a lei.
<< Hana… >> ahia! Conosco quel tono: << Ti ho regalato io quella cassetta…
>> mi dice accarezzandomi i capelli: << Pensi davvero… che non mi sia fatta
una copia delle chiavi? >>
E me lo dice così, tutta tranquilla? Ma chi è mia madre? Il mago Udinì? >.<
<< Non fare quella faccia! È dovere di ogni madre tenere d’occhio il figlio
e l’unico modo che ha è di frugare fra i suoi cassetti, leggere il diario,
controllare quel che si nasconde sotto il letto… >>
Sono un uomo finito! Non mi resta che arrendermi al mio destino…. Secondo me
mi darebbero le attenuanti del caso. Già mi vedo i giornali: “madre
impicciona scompare improvvisamente! Accusato il figlio vittima del
destino!”. Sono innocente! Giuro non sono stato io! Avrei taaaaaanto voluto
ma non l’ho fatto! È pur sempre mia madre!
<< Hana! Si può sapere che cavolo stai dicendo? >>
Ehm… mi sono un po’ lasciato andare… ^^’’’
Mia madre sbuffa per la milionesima volta in cinque minuti, poi mi guarda in
tralice, si alza e mi prende per un braccio e inizia a trascinarmi per tutta
la casa, fino ad arrivare in cucina.
<< Mentre io torno a preparare la cena, tu mi parli delle foto, ok? A
proposito… chi è quel bel ragazzo? Non è che me lo presenteresti? *///* >>
Pov Kaede
E’ mezz’ora che sono davanti a questa tela
bianca e non so che dipingere. Mia madre dice sempre che bisogna chiudere
gli occhi e lasciarsi trasportare dalle passioni e dalle emozioni. Uhm… e se
dipingessi una bella palla da basket? Come dite? Troppo ripetitivo? Forse…
ehi! Ma voi chi siete? è__é Vabbeh chi se ne frega!
Allora ricominciamo. Chiudiamo gli occhi. Rilassiamoci. Inspiriamo.
Espiriamo. Inspiriamo. Espiriamo… ma perché parlo al plurale?
Ok! Adesso mi rilasso. Inspiro. Espiro. Inspiro. Espiro. La mia mente è
libera… è vuota…. Cavoli ma non c’è proprio nulla! E che dipingo?
Allora Mitsui sta creando una scultura, sentivo oggi che se ne vantava con la testa rossa. Quella scimmia demente… a proposito… mi ha detto che sua madre è una famosa fotografa e che lui presenterà una foto. Chissà se è bravo…. Tsè! Se è bravo come gioca a basket… però se s’impegnasse potrebbe superarmi. Ma che dico? Non è mica una competizione la nostra! Dobbiamo solamente superare l’esame per restare in squadra. Però… però se per caso creasse qualcosa di bello… O_O mi pare quasi di sentirlo!
Sakuragi: << Hai visto baka kitsune? Non sono solo un genio del basket, ma sono anche un genio dell’arte! Inchinatevi al passaggio del Grande Tensai Universale! >>
No no! Meglio non rischiare! Devo fare
qualcosa che stupisca tutti, il capitano, il coach, Ayako, Mitsui, Kogure…
il deficiente rosso… Ryota…. A proposito: che sta presentando Ryota? ?_?
Uhm… devo informarmi! Devo sbaragliare gli avversari, devo vincere ad ogni
costo, devo prendere appunti! Auch! Quello è la matricola del Ryonan! >.<’’’
Vabbè bando alle ciance! È ora di lavorare, perciò… inspira ed espira.
Inspira ed espira. Inspira ed…. Che diavolo di foto vuole presentare? E che
ci faceva con la macchina fotografica nel boschetto? Forse voleva fare una
foto artistica agli alberi di ciliegio, prima di incontrare me e… e niente!
Non è successo nulla! Non ci siamo baciati e se è accaduto era un errore
madornale, però… però mi è davvero piaciuto. Questo significa che le ragazze
non mi piacciono? Significa che mi piacciono i ragazzi? O forse significa
semplicemente che mi piace… lui?
Uhm… che scelta irrazionale! Con tutte le belle ragazze e i bei ragazzi che
ci sono a Kanagawa dovrei proprio innamorarmi di lui? Naaaaaa! Impossibile!
È del tutto irrazionale!
Analizziamo i fatti.
Hanamichi Sakuragi. Un colosso di quasi un
metro e novanta. Muscoloso. Attaccabrighe a capo di una banda che terrorizza
i teppisti della città. Teppista pure lui. Chiacchierone. Fanfarone.
Rumoroso. Egocentrico. Esaltato…. Direi che è meglio fermarci qui con i
difetti altrimenti perderei dei giorni a fare un elenco completo, anzi no!
Me ne stavo scordando uno: innamorato della sorella del capitano. Ma che
razza di difetto è? Oggi la mia mente non vuole proprio collaborare! Sceglie
gli oggetti di discussione da sola e fa analisi senza senso. -.- Sto
sindacalizzando per caso con la mia mente? No, vero? Immaginavo!
Allora torniamo al punto di partenza: Hanamichi Sakuragi. I difetti sono
troppi perciò è meglio lasciarli stare per ora, non ho tutta la vita per
dipingere il mio capolavoro. Analizziamo i pregi: ……………………………. Avrà pure
qualche pregio questo ragazzo?! Vediamo……………. Ma sì! E’ alto! Però l’avevo
già detto prima. Ha un bel corpo muscoloso e abbronzato. Che si faccia le
lampade? No. Una volta ha detto che ha preso la carnagione bronzea da un suo
nonno o qualcosa del genere. Capelli rossi che gli danno un aspetto esotico
e strano per un giapponese… da chi li avrà presi? Due occhi di cioccolata…
cioccolata? Ok! Il cervello ha smesso di funzionare. Inspirare ed espirare.
Ispirare e respirare profondamente…. Qui finisce che mi addormento. -.-
Che stavo dicendo? Ah sì! Occhi di cioccolata… ma state sempre attenti voi?
Proseguiamo. Sempre allegro. Sorridente. Ingenuo, forse anche fin troppo.
Chiacchierone. Fanfarone. Ma non erano difetti? Mah! E poi… buon giocatore
di basket che, se s’impegnasse di più, potrebbe mettermi in seria
difficoltà, ma questo l’avevo già detto. Leale, ottimo amico… ecco. È un
tipo che mi piacerebbe avere come amico. È il contrario di me. È una
montagna d’allegria e gioia di vita. Adora scherzare. Ha una forza
incredibile e… anche i suoi pregi sono molti, ma se qualcuno di voi osa fare
la spia lo ammazzo mooooooolto lentamente.
Uffa! Questi pensieri non mi portano da nessuna parte, o meglio: da una
sola, ma non mi serve in questo momento complicarmi la vita. Ma perché poi
finisco sempre per pensare a quella scimmia rossa? Devo trovare un soggetto
per il mio quadro e non continuare a pensare a quel do’hao di Hanamichi.
Hanamichi? Da quando in qua lo chiamo per nome? Forse da oggi pomeriggio?
Uhm…. Beh dopo quello che è successo dubito vorrà diventare mai mio amico.
La verità è che non mi basterebbe la sua amicizia, vorrei qualcosa di più….
Un momento! Io non l’ho detto! Siete state voi a dirlo, non io! Io non
voglio nulla da quella scimmia rossa. Nossignore! Niente! Neppure la sua
pelle calda sotto il mio tocco, le sue labbra di fragola…. Cosa? Uhm…
effettivamente mi sto mettendo nei guai da solo.
<< Ah! >> urlo come un isterico: << Mamma sei matta? >>
Mentre ero concentrato nei miei pensieri, mia
madre mi ha fatto gentilmente venire un infarto appoggiando la sua mano
sulla mia spalla! Non l’ho neppure sentita arrivare.
<< Scusa tesoro, ma è mezz’ora che ti guardo davanti a quella tela. È per il
compito? >>
<< Hn. >>
<< Guarda che le parole non costano, perciò puoi usare tutte quelle che
vuoi! >> mi dice sedendosi accanto a me.
<< Hn. >>
<< Sei irriducibile, sai? >> dice posandomi un bacio sulla fronte, cosa che
io detesto, ma glielo lascio fare, l’omicidio di un genitore come lei porta
sempre al carcere a vita: << A cosa stavi pensando? Sai avevi una faccia
buffissima! Per un attimo ho creduto che avessi imparato a dormire seduto,
in bilico sul letto, poi però… >>
<< Però… ? >>
<< Ho visto la tua faccia. La tua espressione andava da rabbia pura, a
rassegnazione, ad esaltazione. Si può sapere a che stavi pensando? >>
Uhm… meglio lasciar perdere certi discorsi con mia madre. Non le posso certo
dire che stavo pensando ad un compagno di squadra che ho baciato nella pausa
pranzo e che mi pia… Stop! Riavvolgiamo il nastro! Dicevo che non posso
dirgli che stavo pensando ad un mio compagno di squadra. Ecco! Così va più
che bene!
<< Stavo cercando di mettere in pratica il tuo consiglio, ma… il risultato
non è stato dei migliori. Per cui… >>
<< Non era un bel soggetto? >>
Di essere un bel soggetto era un bel soggetto.
Note: ho smesso di sindacalizzare con la mia mente e le sto facendo pensare
quello che vuole.
Non posso dipingere Hanamichi. Come minimo mi ammazzerebbe di botte. E
farebbe pure bene!
<< Non è questo… è che non posso dipingerlo. >>
<< Dimmi Kae… quando guardi questa tela bianca cosa vedi? >> mi dice e mi
volta il viso verso la tela.
Cosa vedo? Le tela è bianca. Bianca come la neve. La neve è pura. Pura come…
è inutile. Per quanti sforzi faccia il pensiero torna sempre lì. Da lui.
<< Mamma ho un pensiero che mi perseguita. >>
<< Bello o brutto? >>
<< Non lo so. >>
<< Come ti fa sentire questo pensiero Kaede? >> mi chiede guardandomi negli
occhi.
Come mi fa stare? Bene. Non ho neppure bisogno di pensarci, ma non è questo
il problema. Il vero problema è che non potrà mai avverarsi e per molteplici
ragioni. È un ragazzo, è innamorato di qualcun altro e poi non so neppure io
cosa vorrei veramente. Invidio quelli che dicono di essersi innamorati
all’istante, perché io, in realtà, non so cosa provi. Non so se io sia
innamorato di Hanamichi, anche se baciarlo mi è piaciuto e lo rifarei; anche
se il suo pensiero mi mette allegria. Non è facile capire quello che provo.
Per me non lo è stato mai. È un sentimento che devo analizzare e, ma questa
è solo una sensazione, penso che questo quadro mi aiuterà a capire meglio me
stesso e vedere ciò che forse mi rifiuto di percepire.
<< Ti fa stare bene, ma qualcosa ti frena…………. Sei innamorato Kae? >>
<< Non lo so. Forse, ma è qualcosa di complicato. >>
<< Sarà lei il soggetto del quadro, vero? >>
Annuisco: << Ma non sarà una lei. >>
Mia madre spalanca gli occhi. Fra noi il tempo si ferma. E se mia madre non
capisse? E se mi considerasse un pervertito o chissà cosa? I miei genitori
sono ciò che ho di più importante al mondo. Per loro sarei disposto a tutto,
persino rinunciare ai miei sogni.
Lei assume quell’espressione che adoro. Socchiude gli occhi, fino a ridurli
ad una piccola fessura blu e mi sorride.
<< Se è riuscito a scalfire la tua armatura di ghiaccio allora deve essere
un bravo ragazzo davvero. Ede tu ti trovi a vivere un momento difficile
della tua vita. Devi capire chi sei e cosa vuoi. Io e tuo padre, per quanto
ti amiamo, non possiamo aiutarti, ma ti staremo vicino e qualsiasi risultato
sarà >> mi dice indicandomi la tela bianca: << noi lo accetteremo. Per noi
non cambia nulla. Sei e resterai il nostro piccolo Kaede. L’Amore è amore.
Non ha connotazioni fisiche, pensieri fissi… non si sceglie chi amare. >>
Ho o non ho una mamma meravigliosa?
<< E papà? >>
<< Io e papà abbiamo sempre parlato di te. Non cambierà mai nulla.
Promettimi solo una cosa. >> io annuisco e lei continua: << Promettimi che
ce lo farai o ce la farai conoscere. >> annuisco nuovamente: << E dimmi che
tipo è? Anzi no! Lo vedrò quando avrai finito…. Buon lavoro tesoro. >> ed
esce dalla mia camera.
E io mi ritrovo nuovamente davanti alla tela bianca. Se vi appoggio la mia
mano quasi non si nota la differenza. Mio padre dice sempre che sono troppo
bianco e dovrei prendere un po’ di sole… di colore… e adesso ho finalmente
capito. Ho trovato il mio sole e il colore.
Chiudo gli occhi. Non ho bisogno di rilassarmi e forse avevo solo bisogno di
parlare.
Adesso vedo cosa voglio dipingere. So cosa voglio dipingere.
Apro gli occhi ed intingo il pennello nel colore. Il pennello trema un po’
di fronte alla tela. Sa che non potrà tornare indietro una volta accarezzata
la sua superficie ruvida. E lo so pure io. Una volta iniziato non potrò
tornare indietro e dovrò andare fino in fondo, qualsiasi cosa significhi e
qualsiasi reazione susciterà.
Chiudo gli occhi con ancora il pennello fermo a mezz’aria. Rivedo la mia
visione. Apro gli occhi e appoggio il pennello sulla tela e da quel momento
danza da solo, scivolando sulla superficie come una ballerina su un palco
completamente bianco.
Pov Hanamichi.
Anf… anf… anf…. Finalmente sono riuscito a
liberarmi di mia madre! >.< Voleva una copia delle foto che avevo scattato!
Madre degenere! Ma com’è che tutti s’innamorano di quello? Ma cos’ha? La
calamita? Io sono moooooooolto ma moooooooooooolto meglio! Però su una cosa
mia madre aveva ragione: devo trovare un modo per accompagnare la foto. Non
posso presentarla così! Devo trovare una cornice adatta e poi devo pure
ingrandirla. Alla cornice penserò domani ormai, ma l’ingrandimento lo posso
sempre fare adesso.
Prendo la mia scatolina. Socchiudo la porta quel tanto da vedere chi c’è nel
corridoio. Bene! Via libera! Mi catapulto giù dalle scale e per poco non le
salto tutte in una volta. Entro nel laboratorio e chiudo a chiave la porta.
Ah! Devo pensare a trovare un posto sicuro alla scatolina…. Yohei! Perché
non ci ho pensato prima? Gliela porto oggi stesso! Non vorrei che mia madre
approfittasse del sacro sonno del genio per sgraffignare i negativi! Da
Yohei dovrebbero essere al sicuro… dirò di tenerle lontane da quei
disgraziati dell’armata!
<< Hana cosa c’è che non va? La foto è
bellissima davvero… >>
<< Come cosa non va? Non hai visto chi ho fotografato? È Kaede Rukawa che
non solo è un mio compagno di squadra, la baka kitsune, ma è anche un
ragazzo! >>
<< E allora? Se ti piace così puoi dirglielo! >>
Ma una madre normale non potevo averla?
;_____; La fa facile lei: se ti piace diglielo! A parte il fatto che io non
so ancora cosa provi davvero… dopo 50 rifiuti le capacità si offuscano… e
poi non sono sicuro che quel che provo potrebbe piacermi.
Sistemo tutto l’occorrente, ma mi sento strano. Prima di iniziare allora
prendo le foto e le sistemo accanto a me, appese a quel filo che ha visto la
loro nascita. Di nuovo mille volpi che mi osservano e non mi vedono e
stranamente adesso mi sento rilassato, sicuramente più tranquillo, ma non ho
voglia di analizzare, per oggi ne ho abbastanza.
Una cosa però è certa: questa foto porterà chiarezza alla mia mente e al mio
cuore. Quando tutto sarà finito finalmente capirò.
Sistemo l’ingranditore e ricomincio a lavorare al mio capolavoro.