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Autore: RosaDraco    10/10/2016    3 recensioni
Questo è un AU in cui tutti i dragon slayer sono in realtà dei draghi. Lucy, la protagonista, vive in una metropoli moderna dove nessuno crede più all’esistenza della magia, ma lei è una maga e sa che niente è come sembra. Questa è la storia di un incontro che cambierà la sua vita per sempre e della sua lotta per salvare Magnolia e Fairy Tail.
Genere: Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La Festa del Raccolto

Buon lunedì a tutti! Questa volta non ho sbagliato giorno della settimana e sono pronta ad aggiornare la storia! Quello di oggi è uno dei capitoli di cui sono più soddisfatta, sia per il modo in cui sono riuscita a scandire la trama sia per i personaggi che sono riuscita ad inserire nella festa. I Cinque Astri di Saggezza, sono un'idea che ho rubato a One Piece, ma li trovo perfetti per il ruolo di Consiglio d'amministrazione di Love&Lucky, così come tutti gli altri. Spero che piaccia anche a voi il risultato!

P.s. la settimana prossima ci sarà un capitolo rosso, che aggiornerò separatamente dalla storia, non voglio cambiare il rating. Probabilmente qui posterò soltanto una versione non esplicita. Tenetevi pronti (anche a tirarmi dei pomodori marci se necessario, perchè è la prima volta che scrivo un capitolo del genere e spero che non sia venuto un disastro! Ahahah!)


La Festa del Raccolto

La ragazza che Loke aveva deciso di portare con lui alla festa si chiamava Cinzia. Ventotto anni e un fisico da modella, ma niente di più. Per tutto il tempo in macchina non fece altro che parlare dei progetti umanitari in cui era impegnata e delle sue fantasiose teorie su come combattere la fame nel mondo. Per un paio di volte Lucy fu tentata di buttarla fuori dall’auto e di prendere a calci lo spirito seduto proprio davanti a lei. Quando arrivarono al ristorante e Loke la prese finalmente per mano, trascinandola via, Lucy lanciò un sospiro di sollievo. Doveva ancora entrare eppure aveva già il mal di testa.

- Sarà una lunga giornata. - Sospirò la ragazza massaggiandosi le tempie.

- Sta tranquilla ci sono qui io. - Natsu provò a consolarla, offrendole il braccio come sostegno e Lucy lo guardò, esitando. In sala l’aspettavano tutti i soci dell’azienda e chissà cosa avrebbero pensato vedendola stretta al ragazzo. Probabilmente qualcuno di loro le avrebbe fatto delle domande, domande a cui non aveva alcuna voglia di rispondere. Ma alla fine Lucy vinse l’imbarazzo e accettò l’offerta, intrecciando il braccio con quello del drago. In fondo non le importava cosa avrebbe pensato il suo cda e tutta la gente venuta alla festa.

- In ogni caso ... - Mormorò Natsu mentre camminavano - Prima stavo scherzando. Oggi stai benissimo. -

- Gra ... grazie. - Lucy non riuscì a mormorare nient’altro.

All’ingresso si fermarono per lasciare i cappotti nel guardaroba e mentre si cambiava Lucy sentì una specie di sussurro - Biondina ... - Quando si girò scoprì che ad averla chiamata era stata una ragazza con dei lunghi capelli rossi e gli occhi rubino. Indossava un vestito molto scollato e tacchi altissimi. In mano aveva un flute di champagne.

- Flare! - Esclamò Lucy stupita per l’incontro - Non sapevo ci fossi anche tu oggi! -

- E invece eccomi qui. Il tuo cda per l’occasione ha raccolto persone da ogni parte del mondo. -

Lucy lanciò un sospiro - È così esagerato dentro? -

La ragazza con i capelli rossi si fece più vicino per sussurrarle in un orecchio - Fossi in te, mi terrei stretta il mio cavaliere ... - Flare non aggiunse altro. Le fece un semplice sorriso e si allontanò, sorseggiando il suo aperitivo. Le sue sembravano parole senza senso ma Lucy capì che si trattava di una specie di avvertimento e che c’era qualcosa a cui doveva fare attenzione.

- Chi è quella ragazza? - Le domandò Natsu. Nonostante la voce bassa aveva sentito lo stesso quello che le aveva detto.

- Flare è la figlia di G. Corona, il proprietario dei Magnolia Giants. -

- COSA? - Natsu spalancò così tanto la bocca che poco non gli cadde a terra.

- Qualche anno fa ha avuto dei problemi col padre e le ho dato un paio di dritte su come rimediare. - Gli spiegò Lucy - È così che siamo diventati amiche anche se Flare è iscritta a Raven Tail. Sono sicura che a Ivan verrebbe un colpo se lo venisse a sapere. - Non aveva idea di quello che voleva dirle la ragazza con quel sussurro ma Lucy si fidò e fece come le era stato detto, intrecciando di nuovo il braccio con quello di Natsu mentre entravano nella sala del ristorante.

- Perché non mi hai detto prima che conoscevi il proprietario dei Magnolia Giants? Devi farti dare i biglietti per lo stadio! Voglio andare in tribuna d’onore! -

- Oh, Natsu, ti ho già spiegato che odio il football! -

L’intera sala pullulava di uomini e donne vestiti in modo elegante, impegnati a chiacchierare e a sorseggiare il loro aperitivo. Diverse persone si girarono per salutare Lucy ma un gruppo in particolare attirò la sua attenzione. Cinque uomini vestiti di nero, che conversavano amabilmente tra di loro mentre bevevano dai propri bicchieri.

- Ci sono proprio tutti sta sera, anche i “Cinque Astri di Saggezza”. - Lucy mormorò quel nomignolo con un tono velenoso - L’odioso consiglio d’amministrazione che mio padre mi ha lasciato in eredità. -

- Se ti stanno così tanto antipatici perché non li licenzi? - Le sussurrò Natsu all’orecchio ma lei scosse la testa - Magari fosse così semplice ... - Salutarli era d’obbligo. Lucy prese un respiro profondo ma prima che potesse avvicinarsi uno dei cinque la notò per primo e alzò la mano per salutarla, invitandola ad avvicinarsi. Si trattava di James Junelle, il più giovane e il più arrogante del gruppo, quello con i capelli chiari e il grosso Rolex d’oro.

- Salve Lucy. -

Quando la ragazza si avvicinò al gruppo scoprì che gli Astri non erano da soli. Con loro c’era anche un ragazzo. Lucy non si era nemmeno accorta di lui, era così basso che era praticamente impossibile notarlo da lontano.

- Cosa ne pensi della cena che abbiamo organizzato per la compagnia? - Le domandò James.

- È una festa magnifica. - Mentì Lucy, che non poteva esprimere i suoi veri pensieri in pubblico - Avete fatto un ottimo lavoro, come sempre. - L’uomo sorrise compiaciuto anche se sapeva che quelle di Lucy erano pure formalità - Sono contento che sia di tuo gradimento. Siamo tutti molto legati a questo evento, è un modo per tenere viva la memoria di Jude. Visto quante persone sono venute? A proposito, c’è qualcuno che vorrei presentarti. - L’uomo le indicò il ragazzo che gli stava accanto - Questo qui è mio figlio, Swarr Junelle. Non ho mai avuto il piacere di presentarvi prima perché Swarr negli ultimi anni è stato ad Alvarez, dove si è laureato con il massimo dei voti in economia e finanza e ha lavorato per alcune importanti aziende. Swarr questa è  Lucy Heartpilia, la nostra amata direttrice. -

Quello era il pericolo da cui Flare aveva cercato di metterla in guardia.

- Lucy? Ma che enorme piacere! Mio padre mi ha parlato moltissimo di lei. - Swarr non solo era estremamente basso ma anche molto tozzo. Aveva i capelli laccati e un paio di occhialini tondi che lo facevano assomigliare ad una talpa ceca. Quando Lucy gli strinse la mano scoprì che era tutta sudata e appiccicosa. Ma se c’era una cosa che Swarr aveva in abbondanza quella era l’arroganza, una dote che non mancava mai nella famiglia Junelle.

- E chi è questo giovanotto che oggi ti accompagna? -

- Natsu Dragneel. Sono un amico di Lucy. Piacere. - Il drago tese una mano per presentarsi e strinse quella dell’altro con forza. Entrambi si scambiarono uno sguardo intenso, ma poi Swarr tornò a sorridere amabilmente - Piacere tutto mio. Cosa ti porta qui, Natsu? Di cosa ti occupi nella vita? Io per esempio in questo momento ho in atto una collaborazione con K.spa. Avevano bisogno di un esperto che gestisse il loro patrimonio finanziario.  -

Lucy intuì subito che si trattava di una strategia per mettere Natsu in difficoltà e aprì la bocca per intervenire ma il drago fu più svelto di lei - Il mio lavoro è un po’ complicato da descrivere, mi occupo di ogni tipo d’emergenza. -

- Consulenza finanziaria? - Azzardò Swarr.

- 911, pompiere. - Gli spiegò Natsu - Brigata Drago Rosso, squadra 3. Negli ultimi cinque anni ho lavorato in Alaska ma Magnolia è la mia città d’origine e ho deciso di trasferirmi di nuovo qui. - Per un attimo Swarr annaspò, non sapeva assolutamente cosa rispondere. Nonostante si fosse laureato a pieni voti, fuori dal campo della finanza non conosceva niente. Alla fine l’unica cosa che riuscì di dire fu - È un lavoro molto pericoloso ... -

- Quelli come me sono abituati a non avere paura di niente e di nessuno. - Natsu sorrise ma lo fece scoprendo le zanne e Lucy capì subito che doveva portarlo via di lì se non voleva causare una rissa. - È stato un vero piacere conoscerti Swarr ma devo ancora salutare gli altri invitati. Potete scusarci? -

- Certamente. - Il ragazzo annuì anche se era evidente che la cosa non gli faceva piacere. Anche i cinque Astri le concessero il permesso e la ragazza si affrettò a strattonare via Natsu.

- Che ti prende? Perché sei diventato geloso tutto d’un tratto? - Sibilò la ragazza.

- Geloso? Io? - Replicò Natsu cercando di negare tutto.

- Guarda che ho visto la faccia che hai fatto. - Lucy si fermò in mezzo alla stanza, fissandolo dritto negli occhi. Era infastidita per il comportamento del drago ma un piccola parte di lei si sentiva lusingata. - Lo hai visto bene? Non uscirei mai con un tizio del genere. Anche se fosse l’uomo più bello del mondo, ha un ego troppo grosso per i miei gusti. -

Natsu fu costretto a girarsi dall’altra parte per evitare di arrossire sotto la forza dello sguardo di Lucy che cercava di scavargli dentro. - Mi ha solo infastidito il suo atteggiamento. -

La ragazza accettò la sua spiegazione con un sospiro e decise di cambiare argomento, alleggerendo la tensione con una battuta - E poi quella Brigata Drago Rosso? Da dove ti è uscita? -

- Cosa preferivi che gli dicessi? - Esclamò Natsu e la ragazza scosse la testa sorridendo - Ho sempre saputo che eri un bugiardo nato. -

- Io non dico bugie! -

- Attento o potrebbe crescerti il naso. -

Una donna con un bicchiere pieno gli inciampò quasi addosso, rischiando di macchiare tutta la giacca di Natsu. Si scusò e sparì rapidamente tra la gente.

- È appena iniziata eppure odio già questa festa e tutti quelli che ci sono. - Confessò il drago mentre Lucy lo guidava per il braccio al tavolo dell’aperitivo.

- Io ti avevo avvertito. - Sospirò la ragazza - Questo genere di feste non mi è mai piaciuto eppure ogni anno mi tocca la stessa tortura. Non vedo l’ora di tornare a casa. -

L’intero tavolo era stato decorato con i colori dell’autunno, piccole zucche, foglie secche e candele. Era molto elegante e raffinato. La ciotola del punch emanava un profumo delizioso di cranberry, vodka e arancia. C’erano vassoi colmi di tartine, formaggi, olive e crostini. Sembrava tutto incredibilmente invitante ma quando Natsu allungò una mano per prendere qualcosa, Lucy lo fermò subito strattonando la giacca. - Ti ricordo che questa è un’occasione formale. - Gli sibilò la ragazza all’orecchio - Non puoi divorare tutto quello che vedi. Cerca di controllarti. -

- Ma per chi mi hai preso? - Replicò Natsu con un altro sibilo.

- Per un drago famelico? - Entrambi si girarono con uno scatto. Ad aver parlato era stato un ragazzo con i capelli biondi e dei limpidissimi occhi azzurri. Era vestito in maniera impeccabile proprio come tutti gli uomini d’affari lì riuniti, ma indossava un lungo orecchino di cristallo. Gli stava sorridendo. I suoi denti erano bianchissimi ma aveva dei canini lunghi e affilati proprio come quelli di un predatore. Lucy lo riconobbe subito ma Natsu ci mise qualche secondo in più per capire di chi si trattava. Non aveva mai visto quel ragazzo ma l’odore di magia che aveva addosso era inconfondibile: quello era il Drago Bianco.

- Sting! - Esclamò Natsu - Cosa ci fai qui? -

- Che cosa ci fai tu qui! Non ti facevo il tipo da feste eleganti! Ma ad essere sinceri, cent’anni fa, nemmeno io avrei mai immaginato di finire in un posto come questo.- Sting aveva anche lui una ragazza al braccio, una bellezza con un caschetto di capelli platino e gli occhi nocciola. Si trattava di Yukino, la sua segretaria e allo stesso tempo una delle poche maghe celesti rimaste a Magnolia. Lei e Lucy si conoscevano bene ed erano care amiche. Entrambe si scambiarono un saluto e un’occhiata compassionevole.

- Quando ho sentito che eri tornato in città e che Lucy ti stava ospitando non riuscivo a crederci. Sono stupito che ti abbia convinto a venire alla festa. - Aggiunse un secondo ragazzo mentre riempiva un bicchiere di punch. Aveva dei lunghi capelli neri, raccolti in una coda ma la frangia gli copriva parte della faccia nascondendo i suoi occhi rossi e la cicatrice che aveva all’altezza del naso.

- Rogue! - Esclamò questa volta il Drago di Fuoco - Questa è proprio la mia giornata fortunata! Da quanto tempo non ci incontriamo? Facciamo un duello per festeggiare! Vi concedo la rivincita! -

- Mi dispiace ma oggi non si combatte. - Il Drago d’Ombra gli offrì il bicchiere che aveva appena riempito.

- Io e Sting siamo qui per rappresentare la nostra compagnia, i Twin Dragons, e non abbiamo alcuna intenzione di metterci a fare a pugni. -

- Mica vuoi rovinare la bella festa che Love&Lucky ha organizzato per noi? - Accanto a Rogue c’era una donna con un lungo vestito blu e uno scialle di pelliccia d’ermellino. Aveva dei tratti orientali, lunghi capelli neri e occhi scuri, molto truccati. Si trattava di Minerva Orland, una delle donne più spietate sulla piazza d’affari di Magnolia e una delle maghe più spaventose della città.

- È vero! Quest’anno è tutto così elegante! - Ammise Yukino facendo i suoi complimenti a Lucy - Io non avrei saputo fare di meglio! -

- Sono proprio le occasioni come questa che mi fanno tornare voglia di distruggere il genere umano. -

- Sting - sama! - Yukino diede uno strattone al braccio del drago per zittirlo ma Sting la ignorò infilandosi un’altra tartina in bocca. Lucy sorrise, senza offendersi. Il pranzo della Festa del Raccolto era una cosa che suo padre aveva inventato appositamente per fare affari ed i suoi soci continuavano a mantenere viva la tradizione per lo stesso motivo. Avrebbe abolito volentieri tutta quella messa scena. Odiava l’idea di essere costretta a partecipare alla festa ogni anno, quando l’unica cosa che avrebbe desiderato era quella di passarla con i suoi amici.

- Quindi niente duello? Nemmeno uno piccolo, piccolo? -

- No! - Replicarono Sting e Rogue e Natsu sbuffò, prendendo anche lui qualcosa da sgranocchiare - Gajeel aveva ragione quando ha detto che siete cambiati. Siete diventati terribilmente noiosi. -

- Siamo soltanto diventati più responsabili. - Gli spiegò il Drago Bianco - Adesso non solo faccio il broker e mi occupo dei Twin Dragons, ma ho preso anche il comando della gilda di Sabertooth. Ci sono molte persone che dipendono da me e non posso più andarmene in giro a cacciarmi nei guai. Mi dispiace Natsu - san ma se stavi cercando di farti prendere a calci dovrai rivolgerti a qualcun altro. Scommetto che Lucy lo fa benissimo! Ti ha perfino costretto a  mettere giacca e cravatta! È lei quella che sta sopra, vero? -

- Non siamo quel tipo di relazione! - Anche se Sting stava scherzando Lucy arrossì, diventando di un vermiglio brillante.

- Un vero peccato. - Il Drago Bianco scosse la testa - Lo sanno tutti che ... -

- Sting - sama! - Yukino si alzò sulle punte per sussurrargli qualcosa all’orecchio e Sting mormorò un - Sono arrivati? Okay. Natsu - san, Lucy è stato un vero piacere incontrarvi ma gli affari mi chiamano. - Il Drago Bianco gli fece un occhiolino - Ci vediamo dopo. - E si allontanò con i suoi soci per discutere con un gruppo di uomini che aveva appena  fatto il suo ingresso in sala.

- Quel Sting ... - Borbottò Lucy ancora in imbarazzo per le sue allusioni - Se non sapessi che scherza lo affogherei nella ciotola del punch. -

- Sting è sempre stato un buffone. - Le raccontò Natsu, cercando di nascondere quanto quelle parole lo avessero infastidito. - Ma devo ammettere che è maturato molto rispetto all’ultima volta che l’ho incontrato. Lui e Rouge non sono più dei cuccioli. Cento anni fa mi sarebbero saltati subito addosso per combattere per il titolo di migliore. È proprio vero che i tempi cambiano. Non riesco a immaginarlo come master di una gilda. -

- Eppure Sting fa un gran bel lavoro. - Gli spiegò Lucy - Sabertooth è una gilda molto importante. Tra le sue fila ci sono numerosi esponenti del mondo della finanza, qualche attore, come Rufus Lore, e perfino un cantante famoso: Orga Nanagear. Anche se io non capisco che genere di musica faccia e con che coraggio la gente vada ad ascoltare i suoi concerti. Perfino Gajeel canta meglio. -

- Cosa? Ma se Gajeel non azzecca una nota? -

Per il resto della cena Natsu e Lucy furono costretti a rimanere a tavola con Locke e la sua ragazza, Swarr e i cinque noiosi Astri di Saggezza. Il consiglio d’amministrazione di Love&Lucky parlò per tutto il tempo di finanza, sembrava che non conoscessero un altro argomento. Sapevano alla perfezione tutti gli andamenti della borsa di Magnolia ma non avevano nemmeno idea di cosa fosse un sufflè. Il giovane rampollo dei Junelle fu il più irritante di tutti e monopolizzò a lungo la conversazione, per vantarsi dei suoi successi lavorativi. Natsu lo avrebbe preso volentieri a calci pur di farlo star zitto, ma si trattenne soltanto perché c’era Lucy accanto a lui a stringergli la mano sotto il tavolo. Era evidente perché la ragazza odiava tanto quelle feste. Il drago cercò di distrarsi mangiando e bevendo, ma le pietanza servite dall’Eleven Madison erano tutti assaggi microscopici e sofisticati, che a stento riempivano il piatto e di certo non potevano riempire il suo stomaco. Alla fine Natsu bevve molto di più di quanto aveva programmato e quando arrivò il momento del dolce ormai aveva già superato tutti i limiti. Ad un certo punto fu costretto ad alzarsi dal tavolo per andare in bagno a sciacquarsi la faccia. Sperava di riprendere il controllo con un po’ d’acqua fresca ma dopo tutto quel vino nemmeno l’oceano sarebbe bastato a raffreddarlo. L’alcol, mischiato alla magia che gli scorreva nelle vene, gli faceva ribollire il sangue a tal punto che una semplice scintilla sarebbe bastata a farlo esplodere. E Swarr Junelle decise di accendere la miccia.

Quando Natsu uscì dal bagno scoprì che il ragazzo aveva cambiato posto, occupando quello che aveva lasciato accanto a Lucy. Anche se in sala c’era un quieto chiacchiericcio il drago riuscì lo stesso a sentire che cosa le stava dicendo.

- È stata davvero una splendida serata. Mi ha fatto molto piacere conoscere una giovane imprenditrice come te. Una ragazza così bella ed elegante. - Anche se Lucy non aveva alcuna voglia di flirtare fu costretta a ringraziare il ragazzo per i suoi complimenti. Ma a Swarr un grazie non bastava. Prese la mano di Lucy e continuò a sussurrarle - Che programmi hai finita la festa? Potremmo bere qualcosa insieme e discutere un po’ del futuro di Love&Lucky, ho alcune idee che sono sicuro troverai molto interessanti. -

- In verità ... - Balbettò Lucy - Avevo intenzione di tornare a casa. Sono molto stanca e devo riaccompagnare anche Natsu ... -

- Che bisogno c’è di preoccuparsi di lui? Può sempre prendere un taxi per tornare in Alaska. -

E quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. In meno di trenta secondi l’intera festa andò a rotoli.

Natsu li raggiunse a grandi passi, prese Swarr per un spalla e quando il ragazzo si girò lo colpì con un pugno in pieno viso. Il giovane imprenditore finì sul tavolo e il legno si spaccò con un crack. I piatti, i bicchieri, l’argenteria e gli Astri finirono tutti a terra. Ma il drago non era ancora soddisfatto e afferrò di nuovo Swarr per il bavero, pronto a colpirlo una seconda volta - Vediamo chi è quello che deve tornare in Alaska! -

Per fortuna Loke fu più svelto e riuscì a bloccarlo per le spalle. - Ohi, ohi, ohi! Calmiamoci un attimo! Vieni con me tu! Hai bisogno di un po’ d’aria! -

- Io non ho bisogno di niente! - Ruggì Natsu senza curarsi del fatto che tutti gli ospiti lo stavano fissando - È questo sacco di spazzatura che ha bisogno di una lezione! -

- FUORI! - Ma la voce di Lucy lo zittì - Loke, portalo fuori di qui! - Lo spirito del leone eseguì prontamente l’ordine e il drago si lasciò trascinare via, facendo fumo da tutte le parti. Lucy fu costretta a scusarsi con Swarr, che perdeva sangue dal naso e a soccorrerlo con l’aiuto dei camerieri. Fu costretta a scusarsi anche con il suo consiglio e a congedare gli ospiti uno per uno.

Nel viaggio di ritorno in macchina, nessuno spiccicò una parola, nemmeno la loquace amica di Loke. Sussurrò qualcosa soltanto quando Lucy e Natsu scesero al 151 - Quanta violenza. Se queste sono le persone che dovrebbero occuparsi della nostra sicurezza ... -

- La sai una cosa? - Il leone mise in moto senza lasciarla finire - Sei bellissima quando sorridi. -

- Grazie, ma che c’entra adesso? -

“ Perché quando sorridi non parli.” Ma Loke non le disse la verità continuando a guidare come se nulla fosse.

Nemmeno Lucy aprì bocca mentre salivano in ascensore, nonostante i tentativi di Natsu di parlarle. Quando la ragazza aprì la porta dell’appartamento, il drago l’afferrò per un polso cercando di trattenerla.

- Luce! - E lei si girò con uno scatto furioso - Non chiamarmi Luce! Non chiamarmi più in nessun modo! -

- Ma io ... -

- Non voglio sentire né se, né ma. Ti rendi conto di quello che hai fatto? Per colpa tua sono passata per un’idiota. Domani su tutti i giornali ci sarà scritto della rissa alla festa di Love&Lucky! -

- Non era una rissa! -

- No! Hai ragione! È stato un massacro! Hai preso a pugni un poveraccio che non poteva nemmeno difendersi! -

- Quel pezzo di ... -

- Qualunque cosa stesse facendo non ci sarebbe riuscito. - Lucy si divincolò dalla stretta e gli diede le spalle, ritirandosi in camera. Non solo si sentiva un’idiota per la figura che aveva fatto, ma si sentiva anche una stupida per aver pensato, anche solo per un istante, che tra lei e Natsu potesse nascere qualcosa. Non era quello ciò che voleva accanto. Non di certo una bestia furiosa, che prendeva a pugni la gente per inutili sceneggiate di gelosia.

- Hai combinato un casino, aye? - Gli domandò Happy e Natsu sbottò con rabbia - Che vuoi dire? - Il drago si strappò la cravatta e sfilò la giacca buttando tutto sul divano - Chi ti dice che è colpa mia? Io non ho fatto nulla di male! -

- Ma non sei tu quello che a preso a pugni qualcuno? - Sottolineò Happy mentre Natsu si sedeva con uno schianto sulla poltrona. Il drago si coprì la faccia con le mani, borbottando - Per favore non voglio sentire più niente. -

E l’exceed lo accontentò, spense la televisione e prese la sua coperta, svolazzando nella stanza degli ospiti. - Non mi avete portato nemmeno una fettina di tacchino. E io che vi ho aspettato sveglio! Aye, come sono complicati i giovani d’oggi, non sanno che sarebbe tutto più facile se avessero il coraggio di dirsi la verità. -
  
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