- Solstizio d'Estate -
21 giugno 2015

"Giugno, che sei maturità dell'anno,
di te ringrazio Dio:
in un tuo giorno, sotto al sole caldo,
ci sono nato io, ci sono nato io...
E con le messi che hai fra le tue mani
ci porti il tuo tesoro,
con le tue spighe doni all'uomo il pane,
alle femmine l'oro, alle femmine l'oro..."
(Francesco Guccini – Canzone dei Dodici Mesi)

... E scoprirai che i colori dell'autunno sono i più caldi e avvolgenti, ma la primavera porta con sé il profumo dei glicini in fiore, e palpita di vita. Scoprirai che l'estate è vacanza e acqua salata e correre nel sole, ma l'inverno ha il sapore della neve, della cioccolata fumante, della legna che scoppietta nella stufa, delle pagine dei libri letti di nascosto tra il tepore delle coperte.
Scoprirai che esistono miriadi di storie con le quali potrai dipingere di fantasia i tuoi sogni, e molte sarò io stessa a raccontartele, nella speranza che un giorno tu possa condividere ciò che da sempre mi infiamma il cuore; altrettante le scoprirai da solo, a seconda di ciò che avrai bisogno di trovare tra le infinite sfumature dell'Arte, e attraverso di esse imparerai a comprendere meglio e più a fondo tutto ciò che ti circonda.
Scoprirai che è confortante dormire stretto stretto ad un pupazzo, ma il suo pelo, per quanto soffice, non potrà mai eguagliare la morbidezza della chioma di Caspian e Rumple. Scoprirai che loro sono i tuoi gatti, ma che non ti appartengono del tutto; e l'affetto che proverai nei loro confronti ti insegnerà il rispetto verso ogni creatura vivente.
Scoprirai quanto è divertente viaggiare, perché il mondo è grande e bello e pieno di meraviglie, e non ti basterà una vita intera per svelarle tutte; forse sarai costretto a partire: d'altra parte, chi lo sa dove potrà condurti la tua strada. Ciò nonostante, nulla sarà emozionante quanto tornare indietro, a casa, al tuo dolce paese, perché "un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti."[1]
Scoprirai che Natale è il periodo più entusiasmante dell'anno, e lo amerai dapprima per il sollievo dalla scuola e per i regali, e poi perché, crescendo, capirai che trascorrere del tempo con le persone a cui vuoi bene è il solo e unico dono veramente fondamentale, quello più grande di tutti. E ringraziamo il Cielo sapendo che non conserverai il ricordo del primo Natale che passerai con noi, poiché è anche il primo che scivolerà via senza una delle persone più importanti della vita di mamma e papà, dei nonni, dello zio e della bisnonna; una persona che in soli tre mesi è riuscita ad amarti con tutto l'amore di cui è colmo l'universo. Un giorno, quando te lo racconteremo, scoprirai pure quanto sia tremendamente sottile il confine tra la gioia più vera e il dolore più profondo.
Scoprirai che assomigli a tutti, ma non sei uguale a nessuno; che sei unico, ma non sei solo. Non passerai giorno senza doverti confrontare con il prossimo: l'importante è che tu lo faccia sempre su un piano di parità ed eguaglianza. Guardare le persone dall'alto in basso non porta a niente, così come urlare loro contro, senza soffermarsi ad ascoltare. La violenza, anche quella verbale, altro non è che "l'ultimo rifugio degli incapaci"[2], tienilo sempre a mente. Saper sentire ciò che l'altro sente, invece, è il principio cardine di ogni convivenza. Nella maggior parte dei casi sarai costretto a farti da parte, a tacere, e a morderti la lingua più e più volte per non permettere alle parole amare che tanto vorresti scagliar fuori di risalire dalla gola fino alle labbra; ma la comprensione e il rispetto per le ragioni di chi ti sta davanti hanno più valore di una sfuriata momentanea, che non ti lascerà in bocca altro che il sapore sgradevole del risentimento e della rabbia. E tuttavia, ci saranno momenti in cui non dovrai affatto restare muto, in cui dovrai ergerti con coraggio e sicurezza contro coloro che tenteranno di calpestarti – non vogliamo illuderti, saranno in tanti. Ricorda che la tua più intima essenza è la stella polare che deve guidare il tuo cammino, e per nessuna ragione – per nessuna persona al mondo – dovrai farti convincere a cambiarla. Con il passare degli anni si matura, ci si evolve, si accettano compromessi, si smussano gli angoli e si viene – inevitabilmente – a patti con se stessi, ma non ci si annulla, mai. Per niente. Per nessuno.
Scoprirai che la solitudine è un'amica preziosa: ti aiuterà a leggere tra le righe della tua anima, per capire cosa vuoi, chi sei, con chi vorrai dividere i tuoi passi e chi invece sarai costretto a lasciare andare, o ad allontanare da te. Ci sono veleni contro i quali semplicemente non si può combattere, ed estirparli rimane l'unica soluzione per non rischiare di precipitare in buchi neri che non ci appartengono.
Cadrai, ti rialzerai e cadrai di nuovo, ancora ancora e ancora, perché nella vita non si finisce mai di imparare, e un nuovo esame ci attende ad ogni svolta. Piangerai per ogni sacrificio necessario, ed ogni lacrima brucerà più del fuoco, e scaverà un solco nella pelle capace però di renderla più dura, più resistente. Piangerai, e noi saremo lì, accanto a te, con un fazzoletto in una mano e una coppa del tuo gelato preferito nell'altra; poi ti lasceremo andare, e ricomincerai da capo la tua lotta.
Amerai, piccolo nostro, amerai fino a farti esplodere il cuore nel petto. E soffrirai, soffrirai fino a sentirti spezzare dentro, fino ad arrivare ad odiarci per averti messo al mondo; soffrirai, e noi non potremo – non dovremo – risparmiartelo, anche se farà più male a noi che a te, non dubitarne. Il dolore è ciò che fa di te un Uomo: non la posizione eretta o il pollice opponibile, ma la capacità di non chiudere fuori questa emozione. Ti diranno che solo provare gioia è appagante, che solo la felicità può dare un senso a ciò che sembra non averne: è vero solo fino ad un certo punto. A nessuno si augura di essere infelice. Ma la felicità a tutti i costi ha un prezzo, un prezzo che preghiamo tu non debba pagare mai. È un inganno che una volta svelato non lascia dietro di sé altro che macerie, mucchi di calcinacci impossibili da rimettere insieme.
Soffrirai, e affronterai il tuo dolore, passerai attraverso di esso, e da questa sfida uscirai ammaccato, ma non distrutto; un po' più triste, forse, ma più saggio. E alla fine, tesoro, scoprirai - te lo giuriamo (e, credici, sappiamo di cosa stiamo parlando) - che l'Amore, quello vero, quello con la "A" maiuscola, quello capace di farti splendere come la stella più luminosa, esiste davvero, ed è, fuori da ogni retorica o frase fatta, l'unica e insostituibile fonte di salvezza e consolazione, nonché la più potente forza esistente al mondo.

Per cui, Buona Vita, e Buon Viaggio, nostro adorato, piccolo, desiderato G.

[1] Cesare Pavese, "La Luna e i Falò"

[2] Isaac Asimov, "Preludio alla Fondazione"

Nota:

Ho scritto questa sorta di "lettera a cuore aperto" - dedicata al Piccolo Padawan, naturalmente - quasi un anno fa, ma solo stamattina ho provato il forte desiderio di condividerla qui su EFP.
Grazie a chi leggerà. Se vorrete lasciarmi un pensiero, sarà più che gradito.
Vi aspetto, come al solito, sulla mia pagina fb, Lost Fantasy :)
Un bacio :*

padme