Il modo in cui mi guarda negli occhi, il modo in cui mi tocca, tutto mi fa sentire bene, come se fosse la cosa più giusta è vera del mondo, come se fosse parte di me.
Avere un figlio con Klaus, non ci avevo minimamente pensato, quando sono venuta qui, volevo solo il suo aiuto per mandare via gli eretici, volevo solo il permesso di consultare i suoi grimori e invece mi trovo nel suo letto con la possibilità di procreare una nuova vita con lui, lui che ha ucciso zia Jenna e Carol, lui che ha ucciso in nome della sua protezione, ma è anche colui che mi ha salvato la vita più di due volte, che mi ha aperto gli occhi, che mi ha dimostrato che il mondo aspetta di essere visto da me, lui e colui che amo e per quanto possa essere sbagliato non riesco a pentirmene, non riesco a rimpiangere questa notte passata con lui. Non riesco ha pentirmi delle sue mani sul mio corpo che lo marchiano come fuoco, non riesco ha pentirmi dei suoi occhi nei miei nel momento esatto in cui il culmine del piacere e arrivato, ma soprattutto non mi pentirò mai di avergli detto ti amo, potrei pensare che sarà stato il piacere ma nel mio profondo so che non è cosi, so di amarlo e che è ora di dirlo a tutto il mondo. Che ne sarà di Camille? Sinceramente non mi importa molto, non gli permetterò di portarmi via l’uomo che amo e per cui ho lottato con me stessa.
I suoi occhi si aprono nel momento esatto in cui decido di guardare ogni lineamento del suo viso.
- Pensavo che te ne fossi andata.
- Vuoi che me ne vada?
- No, voglio che resti qui, per sempre.
- Secondo te la magia ha già fatto effetto?
- Sei un ibrido non devi per forza metterci l’orecchio.
- Ei voglio sentire il mio piccolo scalciare, senza trucchi da ibrido.
- Klaus ma che dici? Non sappiamo neanche se sono già incinta.
- Fidati c’è qualcosa nel tuo ventre, ed è il mio piccolo che cresce.
- Lo desideri veramente cosi tanto? Nonostante quello che ti ho detto?
- Amo Hope, ma sarebbe stato tutto più speciale se tu fossi la madre, da quando ho posato gli occhi su di te, ho iniziato a pensare come sarebbe l’eternità al tuo fianco, e ora potremmo avere entrambe le cosa. Un figlio nostro e passare tutti e quattro insieme un’eternità felice.
- Il bambino sarà maledetto Klaus, tutte le razze di questo mondo lo odieranno e cercheranno di portarcelo via e di ucciderlo.
- Ne abbiamo già parlato Caroline, noi lo ameremo e lo faremo amare anche agli altri, nessun bambino può essere maledetto se ha te come madre.
Passiamo a letto molto tempo, baciandoci e ricordando i bei momenti passati prima di convincerci ad alzarci.
Tutto in casa e tranquillo, sembra quasi che ci viviamo solo io e lui, e nessun’altro. Scendo di sotto sedendomi alla sua destra dell’enorme tavola mi verso una tazza di caffe e prendo un cornetto, e mentre faccio tutto ciò mi sento osservata, ma non da uno qualunque ma da lui, che ammira ogni mio movimento, come se fosse soggiogato.
- Buongiorno a tutti.
Noto la delusione sul suo volto, ma sto zitta.
- Buongiorno.
- Buongiorno a te strega.
- Oggi stesso tornerò a Mistick Fall, per mettere in atto l’incantesimo che ho trovato nei grimorio di Ester, in modo da allontanare dalla nostra vita, gli Eretici.
- Chissà forse dopo quest’ultima avventura Mistik Fall diventerà finalmente una cittadina normale.
- Quindi ora che il tuo compito e finito qui, te ne andrai?
- No, Caroline resterà qui, per molto altro tempo ancora.
Improvvisamente nella stanza cala il silenzio, finche non sento uno strano calore provenire dal mio ventre, come se si stesse surriscaldando al punto di dar vita ad un dolore che mi porta a piegarmi su me stessa.
Klaus arriva al mio fianco così velocemente da non vederlo.
- Che succede Caroline?
- Non lo so.
- Valerie !
- Tu chi sei.
- Colei che farà del male alla tua donna.
- Tu non ti avvicinerai alla mia migliore amica.
- Bonni, va via.
- NO!
- NOOO!
- Ora siamo solo io e te.
- Perché te la prendi con me? Non ti ho fatto nulla.
- Non è vero e tu lo sai.
- I tuoi amici e tu avete cercato di uccidere me e la mia famiglia e io mi sono vendicata.
- Hai avuto quello che volevi, sono incinta di Klaus, un bambino maledetto da te nascerà dal mio ventre, sei contenta? Ora va via.
- Pensi veramente che la mia maledizione sia cosi semplice? Ho no, c’è molto di più sotto. Tu si avrai un bambino da Klaus, e si lui sarà maledetto perché ripudiato da tutte le razze esistenti su questa terra, ma lui crescerà lontano da Kluas, e da questa città.
- E questo fino al compimento del suo sedicesimo compleanno, quando lui potrà rivedere suo padre, ma orami sarà troppo tardi.
- Sarà troppo tardi perché lui ti odierà cosi tanto che cercherà di portarti via tuo figlio, e lui deciderà di andare con lui.
- Mi spiace Caroline ma te lo meriti.
L’odore metalli del sangue mi costringe ad aprire gli occhi, i raggi del sole accarezzano i miei occhi, ma ciò che mi infiamma e lo sguardo spaventato di Klaus.
- Sei qui.
- State tutti bene? Dov’è Bonni?
- Appena sveglia si è occupata di risvegliarci tutti e poi e partita per mettere fine alla vita degli Eretici.
- Sarei dovuta andare con lei.
- No! Tu resti qui.
Mentre i miei occhi sono fissi nei suoi, penso alle dure parole di Valerie e al destino che ha inflitto a me e al mio povero bambino.
- Sta bene tranquilla, ho controllato i battito cardiaco sia tuo che del bambino.
- Che succede Love?
- Valerie ha amplificato la maledizione.
- Maledetta giuro che se non la uccide Bonni, lo farò io.
- Mi dispiace Klaus, ma non posso farlo.
Appoggio le mie mani a coppa sul suo viso e mi avvicino a lui.
- Mi dispiace, e l’unico modo che ho per dirtelo, e non essere fermata da te.
Scendo dal letto in fretta e furia, prendo carta e penna e scrivo la lettera più dura di tutta la mai vita.