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Autore: italiangirl1970    12/10/2016    6 recensioni
" La odiava. Odiava il modo gentile con cui gli parlava,la schiettezza delle sue parole,la gentilezza dei suoi gesti. Ancora di più odiava il suo corpo,il fatto che ne fosse dipendente come l'acqua per un assetato , che la sognasse ogni notte e che avesse bisogno di lei per recuperare le proprie forze.
E sopra ogni cosa odiava che altri uomini posassero i loro occhi su di lei. "
Cosa sarebbe successo se dopo l'invasione di New York Loki non fosse stato rimandato ad Asgard? E se a vegliare su di lui fosse un moderno avatar mutante ?
Un mix, spero per voi piacevole, di Thor , Avengers , X - Men , i guardiani della Galassia
PS se riuscite a passare i primi quattro capitoli forse ( e dico forse ) potrebbe piacervi
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chiedo scusa del ritardo,ma il capitolo non ce la faceva a venire fuori:sapevo dove volevo arrivare,ma non come arrivarci. Poi ho avuto un'illuminazione e ci ho lavorato su.
Spero ne sia valsa la pena
Grazie come sempre per la lettura. Fatevi sentire,se vi va




« Bel lavoro, psyco » sputò ironicamente Tony ,dopo la sua prima sessione di allenamento « Ho quasi rischiato di ammazzare Morgane a causa del tuo giochetto »

« Vi avevo avvertiti entrambi che c'erano dei...rischi » rispose Loki con tranquillità

« Come no...ma hai omesso di dire che non avremmo riconosciuto l'altro ! Che cazzo di un malato di mente di merda ! Credevo di aiutarla a combattere contro le tue illusioni e non che noi fossimo quelle illusioni ! »

« Dovevate essere preparati a tutto...»

« STRONZO DEL CAZZO !» lo aggredì Stark « IO HO LA TUTA DI IRONMAN E LEI E' PRATICAMENTE NUDA !»

« SE MORGANE LA SMETTESSE DI NASCONDERSI DIETRO SUA FIGLIA NON SAREBBE VULNERABILE ! DILLE CHE SI SVEGLI !!!»

In realtà non era stato più pericoloso del solito,ma questo Tony non lo poteva sapere, e ad essere sinceri, Morgane non aveva riportato alcuna lesione.
La frase però, bastò a scatenare il miliardario:il viso trasfigurato in una smorfia ,raggiunse in un lampo il collo di Loki lasciandogli il segno delle unghie dalla mascella alla clavicola, lo scaraventò a terra e da lì fu solo una gran confusione di braccia,gambe e mani muoversi in ogni direzione

Fu la prima di una lunga serie di zuffe

Sembrava infatti che la necessità di colpire l'altro fosse diventata una routine,un bisogno primordiale di sfogare tutto quello che non andava con i pugni, e in questi incontri anche Loki,pur avendo la facoltà di usare la magia,preferiva di gran lunga il rude contatto fisico. Per entrambi era un modo per scaricare le proprie frustrazioni, tanto che se in un primo momento Morgane aveva provato a dissuaderli ,più per pro-forma che per reale intenzione di farlo,alla fine aveva desistito, scegliendo di chiudere gli occhi e di allontanarsi dalla scena poco edificante alla quale puntualmente assisteva.

Un tutt'altro tipo di zuffa si svolgeva fra i due al di fuori della palestra. Era un incontro di sguardi, che se avesse potuto concretizzarsi in raggi laser ,avrebbe trafitto chiunque si trovasse in quella traiettoria.
Non che Loki vi partecipasse di proposito,preferendo per lo più mantenersi distaccato dalle persone che lo circondavano,ma Tony nutriva una naturale predisposizione per rendere le persone indisponenti, e ogni volta che se ne presentava l'opportunità ,la sfruttava appieno per tirare la corda al punto di rottura.

Causa prima di tale tensione era la presenza di Destiny nel fine settimana

« Patetico»

La bambina si era seduta sul tavolino di fronte a Loki con l'intento di condividere qualcosa che riteneva della massima importanza.
Era felice.
Non aveva ancora capito che ruolo avesse giocato Loki in tutto ciò,ma Destiny sapeva che doveva essere stato importante ,perché solo dopo gli eventi che avevano coinvolto entrambi, la sua situazione si era sbloccata un po': aveva libero accesso alla sala comune,poteva disturbare il dio fino all'esaurimento ( il suo ovviamente e non il proprio ) e cosa ancora più eccezionale, poteva essere se stessa in presenza di un piccolo gruppo di persone fidate ,SHIELD escluso. Tranne Maria ,Tony era piuttosto sospettoso su chiunque, quando si trattava di lei

« Se tu e Tony non la smettete di guardarvi in cagnesco, prima o poi scatenerete un incendio » disse con fare da saputella,infastidita dalla scarsa attenzione del dio alle sue parole . Quel giorno erano particolarmente agguerriti e si sentiva nell'aria una tensione quasi palpabile « Quell'occhio nero te lo ha fatto lui? » chiese senza attendere risposta « Non dovresti allenare mia madre? »

« Non stai mai zitta ?» parlò Loki distogliendo forzatamente lo sguardo da Tony ,che dall'altra parte della stanza stava aiutando Pepe con la tavola,senza mollare per un secondo la conversazione in corso

« No .E stavo dicendo una cosa importante » rispose veloce. Loki alzò un sopracciglio « Guarda là» insistette abbassando la voce con fare cospiratorio « Jordan sembra una lumaca da quanto sbava addosso a mia madre »

Gli seccava ammetterlo,ma la bambina aveva ragione . Quel tipo si era lentamente ed inesorabilmente infiltrato nella vita della Torre,passando da semplice soldato di guardia, a persona fidata che lo accompagnava nelle missioni con la Hill. Era senza ombra di dubbio efficiente e preparato,ma persino Loki aveva notato una strana propensione ad essere fin troppo appiccicoso con Morgane...Non che a lui interessasse,naturalmente.

« Trovo che sia patetico e che mamma sia fin troppo gentile con lui» stava continuando la bambina,guardando di sottecchi il soldato parlare all'orecchio di sua madre,come se avesse chissà che segreti da raccontarle. Probabilmente era solo una barzelletta sporca non adatta alle sue orecchie, che gli dava la scusa di avvicinarsi a lei.

« Non capisco perché mi debba interessare »rispose atono il dio

« Così» alzò le spalle « Pensavo che avessi un debole per lei...E comunque » aggiunse prima che potesse obiettare « Non mi piace » ma spiegare il perché era un po' complicato. Era più che altro una sensazione a pelle,un formicolio che serpeggiava sotto la superficie e che si infiltrava in profondità,non dettato da parole sbagliate o da bugie ( di questo ne era certa ) ma piuttosto dalla purezza dei sentimenti. Destiny era sicura che a Jordan NON piacesse sua madre. Forse la trovava attraente ed interessante,ma non ne era innamorato.
D'altro canto lei era ancora una bambina e le era difficile inoltrarsi nell'animo umano e nella complessità dei sentimenti degli adulti; forse Jordan aveva bisogno di conoscerla meglio per capire appieno ciò che provava....
Al contrario, Destiny si ritrovò ad apprezzare sempre di più lo scontroso e scostante dio. Era un pozzo di intelligenza e di conoscenza e anche se sembrava sempre sul punto di voler sfuggire a lei e al genere umano,finiva ogni volta con l'appassionarsi all'argomento trattato,trovandosi coinvolto suo malgrado.
La bambina attendeva con ansia il fine settimana ,il momento in cui si sarebbe seduta ad ascoltare una delle sue tante avventure ricche di storie e di aneddoti straordinari e fantastici.
Una volta gli aveva chiesto che aspetto avesse sua madre :l'aveva fissata a lungo , assorto,con la bocca dischiusa e quando iniziò a descriverla , la durezza dei lineamenti si sgretolò tutta in una volta, sostituita dalla morbidezza e dal calore
E poi era bello e c'era un'energia che lo circondava che la faceva sentire a proprio agio anche quando alzava la voce. « In ogni caso non ha speranze » continuò imperterrita

Loki si trovò a far vagare lo sguardo a Morgane.
Stava armeggiando con la pentola , muovendo il braccio avanti ed indietro,dando ogni tanto una spinta più decisa che faceva saltare e rotolare il cibo in aria . I suoi movimenti erano aggraziati e si ritrovò catapultato in un altro tempo e luogo...quando il momento della preparazione del pasto era privato ed intimo...solo per loro due « E perché mai di grazia? » chiese spazientito, distogliendo forzatamente l'attenzione dalla donna

« Nessuno in realtà ha speranza con lei...» constatò come un dato di fatto « Nemmeno tu... Figurati che ha mollato persino Logan !» l'affermazione fece inaspettatamente perdere un battito al dio « Bisogna essere pazze per fare una cosa del genere!» sospirò drammaticamente la bambina incrociando le gambe sopra il tavolo « Oppure bisogna essere pazzamente innamorate di qualcun altro »

« E sentiamo :da dove nascerebbe tale convinzione ?» la sola idea che Morgane potesse essere legata a qualcuno gli stava facendo attorcigliare le budella e per quanto provasse a mantenersi distaccato, quella fugace immagine era bastata per fargli perdere l'appetito

« Lei...» bisbigliò «ama ancora mio padre !»

Per un attimo Loki rimase spiazzato ,incapace di metabolizzare la frase che con leggerezza gli aveva lanciato addosso.

Morgane lo amava?

La sua figura, qualche metro più in là ,parve attirarlo come una calamita.
La osservò asciugarsi le mani nel grembiule da cucina a quadrettoni e poi raggiungerlo dietro per aprirlo ,le sue dita si scontrarono con quelle di Jordan che lo aprì per lei. Loki si incupì quando l'uomo indugiò troppo a lungo sul fianco...quel sorriso dolce che lei gli diede era stato il suo...

Si chiese se se lo fosse già portato a letto

« Stupidaggini » sbottò infine« di una piccola testa piena di sciocchezze. Crescendo, ti accorgerai che il romanticismo non esiste. L'amore è solo per i bambini...» fece una pausa guardando lo sguardo corrucciato di Destiny « Chiedilo alla Romanov : questa frase viene da lei...»

« Che visione triste della vita,Loki!» commentò la bambina allungandosi ad accarezzargli il volto. Il dio rimase sconcertato. Appoggiato alla poltrona non c'era modo di ritrarsi. Il tocco fu leggero e molto rapido,ma parve sfiorargli l'anima. Dal canto suo Destiny si sentì come se avesse ricevuto una scossa.Gli occhi spalancati, boccheggiò appena,rilasciando un soffio senza suoni. Era la prima volta che si toccavano e la reazione fu inaspettata. « Sembra tu abbia avuto un sacco di delusioni amorose...» riprese, cercando di non dar peso a quanto accaduto. Forse, succedeva la stessa cosa anche con gli altri « Povero! » Che cazzo! Era Stark quello che rideva,laggiù ?« E comunque anche se fosse stata Nat,lei e Bruce si amano alla follia,per cui...parole vuote!» finì, alzandosi di corsa « Vieni ora,si mangia !»

Dietro il bancone della cucina Tony rideva sguaiatamente:suo malgrado,aveva goduto dello spettacolo.

Ogni volta che Destiny interagiva con il dio cazzuto,sentiva una lama affondargli nello stomaco e girare e girare come a strappargli le budella. A stento si tratteneva dall'intervenire nelle loro discussioni, quando ( e quindi ogni volta ) Loki provava ad insinuarle pensieri ed insegnamenti sbagliati, tutti nati dalle sue esperienze di vita distorte e malate.
Eppure la bambina non abboccava,reagendo con semplicità disarmante e con la trasparenza tipica della giovane età...era un mix di allegria e di ingenua saggezza,di dolcezza e di armonia tipiche di Morgane,ma sapeva anche essere pungente e difendersi con naturale arguzia,caratteristica propria del malefico... padre...
Odiava quel nome, perché mal si adattava a Loki ed era lieto che Morgane avesse messo un chiaro paletto sui diritti del dio.
Tony si allungò a stamparle un grosso bacio sulla fronte , assaporando il calore dell'abbraccio che Destiny gli diede prima di sedersi a tavola,le manine strette intorno alla sua vita.

« Ti ho mai detto che hai un buon odore,zio?»

« Allora devi avere un problema al setto nasale perché sento puzza di tracotanza » rispose Loki da dietro le spalle

« Forse ti confondi con il marciume di carcassa in decomposizione che viene da te...Dove sono gli avvoltoi che normalmente ti svolazzano attorno?» ribattè il miliardario

« E' possibile che non possiate tapparvi la bocca nemmeno a tavola? » si intromise Pepe che fino a quel momento si era tenuta in disparte,occupata ad aiutare in cucina « Qui le discussioni a rischio zuffa sono vietate. E in presenza della bambina non mi aspetto niente altro che insegnamenti sulla buona educazione da parte di due sedicenti adulti»

« Sono come dei ragazzini...» se ne uscì Jordan ,appoggiandosi al bancone della cucina con fare da duro,in un tentativo mal riuscito di attirare l'attenzione di Morgane

Destiny alzò gli occhi al cielo. Lei proprio non lo sopportava e il fatto che volesse intromettersi in una questione che non lo riguardava la infastidiva non poco, non era parte della famiglia Stark e non sarebbe mai stato parte della famiglia Donovan.

Senza pensare ,la bambina fece scivolare la mano che ancora avvolgeva la vita di Tony ,a toccare il bordo del bancone. Un piccolo filo brillante si dipanò dalle dita, si mosse con grazia, eludendo gli alti sgabelli accanto a Stark ed il profilo del bancone,fino ad andare a depositarsi proprio sulla seduta di Jordan ,formando un leggero ma solido strato di ghiaccio.
Dietro di lei,Loki esalò un piccolo respiro.
Aveva assistito ad una capacità jötunn che lui non possedeva.
Non solo.
Aveva assistito ad una forma elevata di dominio della capacità,che non si limitava alla sola generazione del ghiaccio : lei lo sapeva guidare e manipolare.
Guardò sconvolto ora a Destiny, che sorrideva sorniona nell'addome del buffone ,e ora a Morgane che ,ignara ,stava impiattando il cibo.
Non attese di vedere cosa sarebbe successo ,non gli importava un fico secco di sentire le urla e le risate dei commensali che a breve avrebbero affollato la sala,era infastidito e scosso,incapace di dare un senso all'agitazione che sentiva dentro.

Si chiuse in camera sbattendo la porta con foga.
Provava un misto di orrore e di strano orgoglio che lo turbava più dell'orrore stesso

Agitò le mani fra i capelli come a scacciare un pensiero molesto,e prese a camminare avanti ed indietro per la stanza,cercando un modo,uno spunto,un' occupazione che lo liberasse dal fastidio confuso che stava provando.
Lui non aveva sentimenti.
Li aveva rinnegati tanto tempo fa,quando la sua vita era andata in frantumi ,schiacciata dalle bugie che l'avevano costellata.
Aveva perso ogni cosa e si era sentito così fragile ed esposto, che aveva deliberatamente scelto di chiudere il proprio cuore in uno scrigno.

Inesatto

Lui lo aveva proprio rimosso dalla cassa toracica ed era diventato duro e cinico e pieno di veleno e...solo. Eppure ,era stato proprio nella solitudine che si era rafforzato, che aveva innalzato barriere sempre più alte fra lui e gli altri,fino a ritenere di non necessitare di nulla tranne se stesso.

Oh! Quanto si era dovuto ricredere !

Perso in un abisso di follia, si era aggrappato a tutto quello che aveva sempre disprezzato, afferrando la mano tesa di Frigga e di Morgane e persino di Thor.

Ma in fin dei conti l'aveva fatto per puro egoismo,per trarsi da un impaccio più grande di lui,incapace di riemergere solo con le proprie forze...
Non lo aveva fatto per Frigga e di sicuro non per Thor. Non lo aveva fatto nemmeno per Morgane ,che alla fine era un'egoista esattamente come lo era lui ,alla ricerca di un aiuto e di risposte che solo lui poteva darle

Destiny era un incidente di percorso,non un affare di sangue,non un legame che avrebbe dovuto causargli pensieri di sorta.
 
____ ◊ ____


Bussarono alla porta.

Un tocco leggero,quasi impercettibile,ma sufficiente da ridestarlo dal torpore che lo aveva assalito.
Si era addormentato seduto sulla poltrona,immerso nella lettura di un libro che non avrebbe definito fra i suoi preferiti e che in un altro momento non avrebbe nemmeno tenuto in considerazione.
Salvo che gli eventi della giornata lo avevano scosso più di quanto lui stesso avrebbe voluto ammettere e alla fine si era ritrovato a vagare fra la sua fornita libreria asgardiana alla ricerca di qualcosa che lo distogliesse dai suoi pensieri,finendo con l'essere catturato dalla più improbabile delle distrazioni : un tomo sulla storia completa di Jötunheim e dei suoi abitanti.

Si schiarì la voce rispondendo al bussare che nel frattempo si era fatto insistente.

« Si può o sei tutto nudo e devo coprirmi gli occhi? » chiese Destiny facendo capolino dalla porta ,con una mano davanti gli occhi

« Non essere ridicola » sbuffò Loki raddrizzandosi sulla poltrona « Io so essere una persona discreta ,contrariamente a quello che tu chiami ...zio» si liberò del grosso libro sistemandolo sulla scrivania « Come mai sei qui senza una guardai del corpo?» chiese lisciandosi i pantaloni

« Ho visto che te ne sei andato senza mangiare e ho pensato di portarti qualcosa...» rispose Destiny spingendo avanti un piccolo carrello.

« Non è che Stark ci ha sputato dentro ,vero?» sentì un colpetto di tosse provenire dal corridoio

« No, e per rispondere alla tua domanda,mamma sta aspettando proprio qui fuori»

« Allora puoi lasciare...Non ho bisogno di compagnia...»

« Non ci penso proprio:chi mangia da solo muore da solo,per cui ti farò compagnia con un frutto...E mamma » aggiunse rapida « è comodamente seduta a leggere un libro e non perderà nulla della nostra...conversazione»

« Una notizia che mi riempie di gioia !» ironizzò Loki avvicinando il carrellino alla poltrona « Non vedevo l'ora di farmi andare il cibo di traverso stando in tua compagnia»

La bambina alzò le spalle e con la naturalezza dell'abitudine prese posto sull'altra poltrona. Si guardò intorno,mentre addentava la mela che si era portata appresso;niente che non avesse già visto,eppure la camera di Loki era una meraviglia da guardare,tranne per la puzza,quella proprio non la sopportava. Forse era la rilegatura strana dei libri alieni che le pizzicava il naso,perché in realtà a lei piaceva molto l'odore della carta e della pelle, ma questa ...puzza...non le andava giù

« Cosa stavi leggendo?» chiese, notando il libro sopra la scrivania

Loki masticò con molta calma la salsiccia che si era portato alla bocca,lanciando uno sguardo di traverso alla bambina che aveva preso a sfogliare il grosso tomo. Era curioso di vedere fino a che punto poteva spingersi con lei, prima che Morgane si precipitasse dentro. Voleva portare le bugie alla luce « Jötunheim » disse alzando la voce per farsi sentire bene « Quel libro tratta della terra dei giganti di ghiaccio »

« Oh! » l'esclamazione che uscì dalla bocca della bambina era di pura meraviglia « Posso sapere cosa dice? » chiese posando con cura la mela e pulendosi le mani sui pantacollant « Ho letto alcuni libri su Jötunheim, ma nessuno era così...sembra molto accurato e poi ho visto tante figure...Posso?» chiese, prima di prendere a sfogliarlo meglio

« Probabilmente i tuoi libri dicevano un sacco di sciocchezze...» la stuzzicò Loki tamponandosi la bocca con il tovagliolo « Questo invece …solo la pura verità,senza abbellimenti o fronzoli ,dura e cruda...»

« Allora non è niente che non sappia già »

Rimase bloccato a metà strada dimentico del tovagliolo che aveva in mano « Come scusa?..Non credo di aver capito...»

« Tutte quelle cose le so già...» disse spazientita « I giganti di ghiaccio sono i guerrieri più feroci e più temuti dei 9 regni. Sono sanguinari ed assassini ed hanno la brutta abitudine di liberarsi dei figli che non sono sufficientemente ...giganti? proprio come hanno fatto con mio padre » minimizzò con una mano in aria « Sono crudeli e spietati e mirano alla conquista dei regni più..deboli. Come la Terra...D'altro canto ci proverei anche io se vivessi costantemente fra la neve ed il freddo...A me la neve piace,per carità, ma quando è troppa,è troppa...» mentre parlava continuava a sfogliare le pagine soffermandosi sulle figure che di tanto in tanto abbellivano il libro .O peggioravano a seconda della sensibilità del singolo. Lei non era sensibile « Ti danno fastidio?» chiese all'improvviso, guardando ad un Loki pietrificato

« Molto...» rispose rigido,notando come Destiny incassò la parola

« Ah...capisco » tornò a guardare il libro soffermandosi su una figura in particolare « Perché?»

« Da dove vengo io sono considerati dei mostri...Le storie delle loro efferatezze vengono usate per spaventare i bambini»

« Che orrore!» esclamò

« Chiarisci cosa intendi per orrore »

« E' un orrore che vengano terrorizzati i bambini con storie cruente e che una razza venga considerata mostruosa,quando è semplicemente...diversa»

« Solo diversa? » fece una risatina sardonica che la fece sentire stupida « Loro non hanno pietà né compassione,sono selvaggi e distruttivi e l'unica cosa che amano è il potere » sputò con sdegno

« Dovresti leggere la storia dell'umanità : efferatezze e crudeltà non sono esclusive dei giganti di ghiaccio ,sai? »ribattè arrabbiata, incrociando le braccia al petto «Lo sai cosa è uno scalpo? » chiese , alzando la voce «Conosci la storia dell'inquisizione? Lo sapevi che il cannibalismo si praticava in numerose tribù ? Sai cos'è l'apartheid ? Hai sentito parlare del nazismo ? »

« L'uomo si è evoluto nel corso dei secoli ...» obbiettò Loki

« Ma non siamo diventati dei santi.. la crudeltà, la cattiveria e l'indifferenza ci sono ancora e per il potere ed il dio denaro,l'uomo è disposto a fare qualunque cosa...» rispose Destiny « Sai cosa credo? » all'improvviso aveva urgenza di spiegarsi «Credo che tu sia un vecchio retrogrado razzista. Mi dispiace che tu abbia una mentalità così ristretta perché vedresti che gli jötunn sono solo un popolo che vive diversamente da te e che è così chiuso nel proprio modo di vivere che non ha l'opportunità per poter cambiare qualcosa. Nessuno nasce per odiare : gli viene insegnato. A loro, come a te... Come potrebbero essere diversi da quello che sono quando sono costretti a vivere in un ambiente ostile,dove sopravvive solo il più forte? Come potrebbero anche riscattare la loro cattiva fama se c'è gente come te che li considera niente altro che dei mostri?» Destiny si sentiva arrabbiata e punta sul vivo e detestava sentirsi così inadeguata « Tu mi hai visto »

« Il tuo giochetto col ghiaccio? Difficile che mi sfuggisse » adesso aveva mal di testa ed era stufo di tutte le sue chiacchiere

« BENE,ALLORA GUARDAMI !» in piedi davanti a Loki ,Destiny fece quello che con pochi avrebbe mai osato fare. Forse sua madre non sarebbe stata d'accordo,ma sentirsi discriminata così da una persona che lei ammirava l'aveva proprio maldisposta « TI SEMBRO UN MOSTRO? » quasi gridò. Loki non perse il suo autocontrollo,ma la reazione della bambina lo aveva colto alla sprovvista. Teneva le braccia e le gambe lievemente aperte,i palmi delle mani girati all'insù mettendo in bella mostra tutte le sue marcature. L'azzurro della carnagione era più tenue,forse imbastardito dalla genetica midgariana e faceva risaltare gli occhi rossi « Non rispondere » lo bloccò subito,rimangiandosi la domanda « Diresti di sì solo per farmi dispetto...Io non sono un mostro. Non nell'aspetto e di sicuro non nel carattere. A me non è stato insegnato l'odio ed ho ben chiara la differenza fra il bene ed il male. Sono nata e cresciuta fra persone che mi amano e che mi hanno insegnato a rispettare gli altri. So quando supero i miei limiti e se infrango le regole non do la colpa al mio lato jötunn...» deglutì quasi febbricitante « Ho un aspetto oscuro? Sì,come chiunque nei 9 regni,per usare una tua espressione,ma sono in grado di controllarlo o liberarlo secondo necessità,perché avere in sé la ferocia non significa soccombervi. E' un'energia che mi appartiene e non intendo rinnegarla in nessun modo a causa di gente bacchettona e mentalmente limitata come te! » prese il libro e glielo sbattè sulle ginocchia « E a proposito,credo di discendere da un re perché le mie marcature e quelle di questa immagine sono molto simili e se non sbaglio questo è il simbolo asgardiano della regalità. Giusto?» batté due volte il dito sulla figura di Laufey senza attendere alcuna risposta da Loki«Spero che il pranzo ti vada tutto di traverso »

Lasciò la stanza impettita,mantenendo l'aspetto jötunn e spingendo contro la parete il carrellino del pasto, che andò a schiantarsi,rovesciando al suolo due grossi e maturi kiwi. Inevitabilmente il muro ne venne schizzato.

Loki si mosse leggermente a disagio,lasciando finalmente cadere a terra il tovagliolo che stringeva in modo quasi ossessivo,gli occhi fissi sulla figura del re di Jötunheim ,ma non la stava vedendo.

« Non te lo aspettavi,vero?» Morgane era entrata nella stanza e lui non l'aveva nemmeno sentita. La guardò appena,lo sguardo perso « Ho giurato a me stessa che non sarebbe cresciuta come te » raccolse il cibo caduto a terra raddrizzando il carrellino « E così è stato. Si accetta ,accetta i suoi antenati,accetta il suo lato oscuro...Ed è semplicemente perfetta »
  
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