SCIOLTO
Sciolto
in un bicchiere d’acqua…
Incapace
anche solo di muovermi…
Sono fuso con la materia liquida,
altresì con quella solida.
Solubile! Sono scomparso
solo perché ho commesso un piccolo
passo falso.
E allora, cos’è quel rogo anomalo
che da giorni arde il mio cuore?
È follia, oppure è solo uno squalo
che mi strapazza dentro, come un esaltato
amore?
Scuotimi, anche se non esisto più,
e non fare la mia stessa fine pure
tu.
Che questo sia deserto e sabbia,
oppure piena civiltà,
cambia qualcosa per la mia realtà?
Un pizzico di calore, un tocco della
tua mano,
e già mi sentirei più lontano,
meno inesistente, meno insensibile
a questa vita, che in verità non è
idrosolubile.
Sono io che mi sono sciolto, che sono
scomparso…
Debole, sono!
Ma tu non farci caso!
Sorvola, non guardarmi neppure…
Non esisto, e non dire bugie,
io mi sono davvero sciolto, assieme
alle tue idee.
NOTA DELL’AUTORE
Buongiorno, carissime lettrici, e grazie per aver letto anche
questa poesia.
Spero che vi sia piaciuta.
Questo componimento l’ho scritto di getto qualche giorno fa,
e mi è piaciuto subito un bel po’; così ho deciso di offrirvelo già questo
giovedì.
Ringrazio tantissimo i miei fedelissimi recensori. Senza di
voi molto probabilmente questa raccolta sarebbe di certo stata molto più
ridotta.
Grazie di cuore per tutto, e buona giornata! A giovedì
prossimo.