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Autore: Azaliv87    13/10/2016    1 recensioni
E se Jon avesse la possibilità di riportare in vita una persona importante? E scoprisse di non essere ciò che era? E se anche Dany avesse questa possibilità? Questa è la domanda che mi sono posta, e da quest'idea mi è venuta in mente la storia che vi narrerò. Parto a raccontare le vicende dalla fine della sesta serie televisiva, grosso modo, quindi (avviso chi non ha visto questa stagione) potete trovare degli spoiler. Per il resto è tutta una mia invenzione. Dopo essermi immersa nel mondo di Martin ed essermi affezionata ai suoi personaggi con Tales of Wolf and Dragon, ho deciso di cimentarmi in questo What if e vedere fino a che punto può spingersi la mia fantasia.
Per chi avesse già letto l'altra mia ff, ritroverà conseguenze, personaggi e riferimenti alla prima storia.
Buona lettura e non vi preoccupate se ogni tanto rallento la pubblicazione, non sono mai bloccata, ma ho periodi in cui devo riordinare le idee e correggere ciò che ho già scritto prima di aggiornare!!
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daenerys Targaryen, Jon Snow, Lyanna Stark, Rhaegar Targaryen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La convivenza con tutti quegli eserciti sparsi per il nord non fu facile. I Martell appostati a Deepwood Motte, non amavano i Lannister che risiedevano a Piazza di Torrhen. I Tyrell, invece erano stati dislocati a Forte Terrore, per tenerli più lontani possibili sia dai Dorniani che dai Leoni di Castel Granito. A Karhold vennero mandati i cavalieri della valle di Arryn comandati da Ditocorto, mal visto da un po’ tutti i lord del sud. Inoltre dothraki e immacolati non riuscivano ad ambientarsi coi bruti. E per finire gli uomini del nord avevano cominciato a non sopportare tutti quegli stranieri nella loro terra, con le loro stravaganti usanze e i loro modi bizzarri. A volte Jon non sapeva come fare, ma il sostegno della regina e di suo fratello spesso gli era stato molto d’aiuto. I tre assieme riuscivano a trovare soluzioni davvero efficienti per tutti i problemi che si creavano. In più Jon trovò in Daenerys e in Viserys ottimi consiglieri e strateghi.
 
Un pomeriggio mentre Lyanna, Brienne e Meera stavano allenando le loro rose nel cortile, Jon ed il principe Viserys passeggiavano su un camminamento coperto che congiungeva l’armeria al grande mastio. Jon vide che il principe voltò lo sguardo al di là delle finestre, proprio dove c’erano le rose. Capì subito dove il suo sguardo si fosse posato. Sentì un forte senso di rancore montargli. Non gli piaceva che guardasse sua madre. Lei ne aveva già passate tante, troppe. Non avrebbe permesso a nessun uomo di prenderla in giro. Lei l’amore l’aveva già conosciuto, e purtroppo ora sapeva che non l’avrebbe mai potuta vedere felice. Men che meno con lui. Ma si trovò a pensare che non fosse un uomo malvagio. Ultimamente lui ed il principe avevano passato spesso e volentieri giornate assieme, anche se doveva ammettere preferiva la compagnia di sua sorella. Ma aveva avuto modo di scoprire che i loro caratteri erano simili. Entrambi miravano al bene della gente, erano taciturni e parlavano solo se spinti a farlo. Inoltre Viserys era un ottimo ascoltatore. Spesso delle sere rimanevano in silenzio ad osservare il paesaggio sulla cima della torre più alta, oppure sulle mura di difesa.
-Vi va se andiamo anche noi in cortile? – gli domandò Jon in quel momento.
Il principe voltò lo sguardo verso di lui.
-Intendete forse sfidarmi a duello, sua maestà? –
-E’ solo per tenerci in allenamento. Quest’oggi salvo complicazioni, abbiamo per la prima volta qualche ora di libertà. –
-Non ditelo ad alta voce, qualche orecchio irrequieto potrebbe essere in ascolto. – scherzò lui.
Così Jon e Viserys passarono per l’armeria a prendere le cotte di maglia e le protezioni. Si cinsero le loro armi in vita ed uscirono in cortile.
Lyanna li vide avvicinarsi.
-Fermatevi! – gridò alle sue allieve – salutate il vostro re… ed il principe Viserys. – scandì bene le parole.
-Non inchinatevi. – disse imbarazzato Jon – per favore. Siamo solo venuti a sgranchirci un po’ le braccia. – e sorrise timidamente. Lyanna gli diede un bacio su una guancia.
-Fai attenzione. – lo avvertì la donna all’orecchio.
-Tranquilla, so badare a me stesso. – le rispose sorridendo.
Si affrontarono, ma il duello sembrò molto ben bilanciato, corretto e tranquillo. Il cuore di Lyanna era in apprensione fin da subito, ma si accorse che il principe non sembrava voler far del male a suo figlio. Pareva come se fossero due vecchi amici che impugnavano le spade tra loro. A Lyanna tornò alla mente l’incontro tra Rheagar e Ser Arthur Dayne. Aveva avuto la stessa identica sensazione. Jon sono felice che tu abbia trovato in lui un amico, ma se la situazione dovesse farsi critica chi credi che affiancherà Viserys? La sorella che gli ha salvato la vita o il nipote che non sa di avere?
Lyanna sperò di non dover mai trovarsi a vivere una situazione del genere, ma visto il comportamento della regina negli ultimi periodi, tutto poteva succedere.
 
Tre settimane dopo arrivò un corvo da Forte Terrore. Un carro del loro rifornimento era rimasto intrappolato nella neve a metà strada. Jon era stato chiamato da Edd Tollet, ora lord comandante dei Guardiani della Notte al Castello Nero ed era partito la mattina precedente con la regina Daenerys, Ser Barristan, Mance Rayder e alcuni uomini fedeli. In sua assenza Ser Davos manteneva l’ordine e Sansa aveva il comando del castello. Per risolvere il problema sulla strada per Forte Terrore, mandarono degli uomini capitanati da Tormund, ma Lyanna si precipitò sul suo cavallo e partì con loro.
-Lady Stark! Non oltrepassate le mura! – le ordinò, ma la donna era già sparita.
Raggiunsero in due giorni il convoglio. La carrozza era caduta di lato e la troppa neve, scesa durante la bufera, impediva di risollevarla. Solo l’intervento di Viserys, che arrivò a cavallo di Rhaegal, potè risolvere la situazione.
-Mia signora, mi ha mandato Ser Davos a riprendervi. Se volete potete salire con me, torneremo a Grande Inverno più in fretta e il vostro cavaliere si metterà tranquillo, prima che vostro fratello venga a sapere della vostra insubordinazione. – Lyanna accettò controvoglia, lasciando il suo cavallo ad un uomo ferito. Prese la mano che Viserys le porse e senza badare alle lamentele del drago, salì in groppa.
 
-E’ strano che non abbiate paura di un drago. – disse il principe tenendo le redini. Lyanna era seduta di fronte a lui e poteva sentire il suo petto premere sulla schiena.
-Ci sono cose più orribili di un drago. –
-Gli andali e i primi uomini non la pensarono così, quando si videro arrivare Balerion, il terrore nero! –
-Mi state forse mettendo in guardia su di voi e vostra sorella, principe Viserys? –
-Non siamo vostri nemici, lady Stark, pensavo ormai l’aveste capito! –
-Allora come dobbiamo considerarvi? Come nostri salvatori oppure dei conquistatori? –
-Mi risulta che per il momento mia sorella non abbia imposto al vostro re di inginocchiarsi. Quindi siamo semplicemente vostri alleati. –
-Spero che non vogliate suggellare quest’alleanza con un matrimonio. –
-Non obbligherò mia sorella a sposare un uomo se non lo ama. – Lyanna fu felice di sentirlo dire, anche lei voleva che Jon trovasse di nuovo l’amore. Il ragazzo le aveva parlato della donna dei bruti che aveva amato. Sperava tanto che suo figlio potesse trovare qualcun'altra a scaldargli il cuore. Gli augurava un amore, come quello che lei aveva provato. Le torri di Grande Inverno si stagliarono di fronte a loro.
Rhaegar, avevi ragione tu! Non è un privilegio amare qualcuno che non puoi avere al tuo fianco. È una condanna. Ora lo capisco! Mi sento come la principessa della tua canzone. Quella che non potè vivere con l’uomo che amava. Io ho avuto un assaggio dell’amore vero, ne sono stata felice finche è durato, ma poi tutto mi è stato tolto.
-Voi avete mai conosciuto l’amore, lady Stark? – le chiese a bruciapelo. Lyanna trasalì. Sentiva il volto del principe troppo vicino al suo collo.
-No. – mentì lei. Le sembrò che Viserys si fosse irrigidito alla sua risposta, così continuò – e non mi interessa! – finse di essere ancora la ragazzina spensierata e testarda di un tempo. Quella era la risposta che aveva sempre dato a Brandon o a Benjen, quando la prendevano in giro. Erano le parole che avrebbe potuto dire, prima di varcare le porte del castello di Harrenhall. Erano le parole di Arya Stark.
-E’ un vero peccato! – la risposta di lui la sorprese – l’amore a volte ti fa fare cose stupide, ma penso che chiunque dovrebbe provare un sentimento vero e profondo! –
-Sembra che il vostro cuore batte per una donna! – non seppe perché quelle parole le erano uscite, ma non potè più rimangiarsele. Se le voci erano corrette la risposta che le avrebbe dato la conosceva.
-A quanto pare batte ancora... – rispose lui enigmatico, controllando l’atterraggio di Rhaegal.
-Lei lo sa? – chiese Lyanna mentre allungava le mani per tenersi al drago, ma questo quando sentì il contatto della donna, voltò il muso nella sua direzione per ribellarsi. Il principe gli diede un ordine secco in alto valyriano, Lyanna non capì una sola parola, ma il drago evidentemente sì, perché ritornò a guardare il suolo, mentre planava.
-Tenetevi a me, Lady Stark. Rhaegal non ama il tocco di estranei. – dicendo questo, le mise un braccio attorno al suo ventre, per evitare che rischiasse di cadere. Dentro di sé Lyanna si sentì esplodere dall’irritazione, ma non potè ribellarsi.
Le zampe del drago toccarono terra, piegando aggraziato le ali. Jon e Daenerys li stavano raggiungendo a piedi. Viserys prima di scendere, però la trattenne ancora in quella posizione e avvicinò il volto al suo orecchio:
-Per rispondere alla vostra domanda … - le sussurrò piano, Lyanna sentì un brivido lungo la schiena – spero che la mia regina se lo ricordi! – la donna trasalì.
-Siete tornati sani e salvi. – li interruppe la regina Deanerys, avvicinandosi al suo drago – Viserys mi hai riportato Rhaegal senza un graffio, anche se vistosamente infreddolito. –
Jon nel frattempo stava aiutando Lyanna a scendere.
-L’aria si sta facendo molto più rigida, sarà meglio prepararci all’avanzata del ghiaccio. – assentì il principe, saltando a terra e dando un bacio sulla fronte alla sorella.
-Sapevo che ti piaceva cavalcare, ma non avrei mai pensato di vederti in groppa ad un drago. – scherzò Jon rivolgendosi invece a sua madre. Si abbracciarono calorosamente. Era strano, non ce l’aveva con lei. Guardò Ser Davos alle porte del castello. Lui le fece solo un cenno con la testa. Capì che doveva averla coperta con suo figlio.
-Era necessario che il mio cavallo rimanesse lì per trasportare alcuni feriti. Tormund me lo riporterà indietro. –
-Vostra sorella è davvero una donna coraggiosa! Non teme i draghi, né tanto meno le sfide! – esordì il principe. Jon lo guardò ma non si espresse. Lyanna lo fulminò con lo sguardo, senza farsi però vedere da suo figlio.
-Siete tornati presto dalla barriera! – disse la donna cercando di velare il disagio che provava in presenza del principe.
-Con i draghi ci si sposta molto più in fretta! – Lyanna notò lo sguardo che Jon e la regina si erano scambiati. Sembrava che qualcosa tra loro fosse cambiato. Si strinse nel mantello, il suo sesto senso le faceva temere quella nuova situazione. Jon si stava avvicinando troppo alla regina. Ebbe il timore di poterlo perdere. Loro erano veri draghi, e temeva che suo figlio prima o poi si sarebbe bruciato con il loro fuoco. Quello era tutto ciò che lei non poteva dargli. Ne ebbe paura, anche se sapeva che era nel suo sangue e prima o poi il destino glielo avrebbe fatto conoscere. Notò che il principe ancora la guardava. Distolse lo sguardo, nervosa. Quelle parole sussurrate all’orecchio l’avevano turbata, e quella notte ne capì il motivo.
 
I suoi incubi le vennero a far visita. Di nuovo vide tutte le morti scorrere davanti a lei. Ma quando arrivò sulle acque del Tridente, questa volta non le vide scorrere e riempirsi di sangue. Scorse invece giungere un esercito di uomini dalle armature di ghiaccio. I loro occhi erano di un anomalo azzurro. Capì che doveva trattarsi dell’esercito degli estranei di cui gli avevano raccontato Jon e Bran. Dietro di lei arrivarono tre draghi. Con tre cavalieri a cavalcarli. Sul drago nero era seduta la regina Daenerys, su quello chiaro il principe Viserys, mentre su quello verde suo figlio Jon, che planò alla sua sinistra. Lyanna lo chiamò:
-Jon che fai? –
-Combatto gli estranei! Era scritto nel mio destino, madre! Tu lo hai sempre saputo! – e comandò a Rhaegal di decollare. Nel cuore di Lyanna si dilagò il terrore. La profezia di cui Rhaegar mi aveva parlato. Ricordò improvvisamente.
-No Jon, ti prego! –
Ma alla sua destra planò anche Viseryon con il principe Viserys:
-Venite! – non seppe perché, ma Lyanna non se lo fece ripetere due volte, salì in groppa alla bestia alata, che sembrava essersi abituata alla sua presenza.
-Dobbiamo fermarlo!! –
-No Lyanna, dobbiamo lasciarlo fare, questa è sempre stata la sua missione! –.
-Lo uccideranno!! - la donna era talmente agitata che, in un primo momento non si accorse di come il principe si era rivolto a lei – Aspettate, come mi avete chiamata? - si voltò verso di lui, e solo in quell’istante vide che non portava la sua solita maschera. Quello non era Viserys, ma Rhaegar.
Lyanna sbarrò gli occhi. Lui le sorrise dolcemente.
-Mi manchi amore mio! –
 
Questa volta gli occhi di Lyanna si aprirono davvero. Era buio e il silenzio era rotto solo dai suoi respiri agitati. No, no, no!!! Il suo cuore batteva all’impazzata. Era agitata sì, ma non tanto perché aveva fatto un sogno diverso dal solito, né tanto meno perché aveva sognato che Jon avrebbe combattuto contro gli estranei in prima fila. Sapeva che quello sarebbe successo prima o poi. E aveva già deciso che se suo figlio avesse mai dovuto perdere la vita, lei semplicemente si sarebbe tolta la pietra che teneva al collo. Non era neanche tanto sconvolta, perché suo figlio avrebbe cavalcato un drago; d’altronde nelle sue vene scorreva anche il sangue dei Targaryen, e la regina aveva un drago in esubero. Il destino aveva voluto che fosse proprio quello col nome ispirato a suo padre.
No, il suo tormento maggiore lo aveva provato nel rivedere il volto di Rhaegar. Da quando era tornata in vita, non era mai riuscita a sognarlo. Lo cercava, lo chiamava, ma non lo trovava mai. Perché proprio ora riesco a rivederti? Un pensiero amaro fece capolino nei suoi pensieri. Perchè dovrei vedere Rhaegar in Viserys; sono due persone totalmente diverse! Sentiva che non era davvero così. Stava mentendo a se stessa e non lo voleva ammettere. No, non posso provare qualcosa per lui. Io amo Rhaegar, l’ho sempre amato! Non posso innamorarmi di qualcun altro! Men che meno di suo fratello!
La decisione che prese, fu drastica. Ma necessaria.
 
Note dell’autore:
Scusate l’attesa, ma sto combattendo tra mille impegni lavorativi, famigliari e anche tecnologici! Un maledetto virus sul computer mi sta stressando l’anima, e sono costretta a chiedere in prestito i pc di amici per poter pubblicare e scrivere la storia.
Ma torniamo a noi. Abbiamo un’alleanza forte tra i lupi e i draghi, ma i loro alfieri non la vedono proprio nella stessa maniera. Nel nord c’è molto malcontento e Jon cerca di fare meglio che può, anche grazia all’aiuto dei Targaryen. Il suo rapporto con loro sta cambiando. Trova in Daenerys un’ottima consigliera e in Viserys un buon amico, anche se l’interesse che prova per sua madre, lo innervosisce parecchio. Cerca però di mascherarlo, d’altronde lui come tutto il castello sono convinti che tra i due fratelli ci sia del tenero e non se la sente di fare figuracce. Poi ce lo vediamo Jon, intromettersi in una coppia? Io no, sinceramente!
Mi piaceva l’idea che si sfidassero a duello anche solo per allenamento, e i pensieri di Lyanna nel vederli fanno capire che tra i due non c’è alcun astio.
Poi abbiamo un piccolo episodio vissuto da lei che porterà ad un punto di svolta nel prossimo capitolo. Chissà cosa succederà? Nessuno se lo domanda? Qualche mistero comincia a dissolversi e qualche alleanza potrà vacillare per questo. Grazie mille a tutti quelli che hanno letto con interesse questa storia e attendono la pubblicazione dei prossimi capitoli!! grazie anche per le recensioni positive che ho ricevuto fin'ora!
   
 
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