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Autore: Fabb5000    13/10/2016    1 recensioni
Minecraft. Uno dei giochi più amati e conosciuti del mondo. Un gioco fatto di cubi e costantemente illuminato da nuovi aggiornamenti. Un luogo di svago e di creatività, o un mondo selvaggio in cui sopravvivere. Il passatempo perfetto per tutte le fasce d'età, dai più grandi ai più piccini.
Ma se ... Minecraft non fosse solo un videogioco, ma qualcosa di molto più sinistro? E se ... quando fu creato nel programma si fosse insediato un virus? E se ... questo virus nel tempo si è evoluto, fino a diventare un'entità pensante?
Quattro ragazzi stanno per vivere l'avventura che cambierà completamente la loro vita : catapultati nel mondo digitale dovranno oltre che sopravvivere riuscire a fermare un essere malvagio deciso a distruggere l'umanità.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Notch, Nuovo personaggio, Scheletro, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Max aprì lentamente gli occhi. La sua prima impressione fu di essere finito in una specie di tunnel nel cui fondo risplendeva una luce.

Solo dopo qualche minuto realizzò che in realtà la luce altro non era che una lampada accesa puntata sulla sua faccia e che il tunnel altro non era che il contorno di una lente posta davanti ad essa.

-Calmati, ragazzo- disse una voce. -Hai subito un grave trauma cranico. È un miracolo che tu sia ancora vivo-

Max mise a fatica a fuoco l'immagine del dottor Miniac di fronte a lui. -Che diavolo è successo?- chiese.

-Questi speravo ce lo spiegate voi- rispose Miniac. -Gli Olocom si sono danneggiati e vi hanno di trasportati qui all'improvviso ... e quando siete arrivati la vostra coscienza era mezza distrutta. Pareva che qualcosa vi avesse sparato dall'interno della testa-

Max cercò di rimettersi in piedi, ma Miniac lo fermò : -Non ci pensare nemmeno! Abbiamo dovuto eseguire quindici interventi chirurgici in meno di due giorni e ti ho dovuto fare quarantasette trasfusioni. Cadresti a terra dopo neanche un metro-

Max obbedì e si distese nuovamente, anche perché per stare seduto gli serviva uno sforzo immane. Solo allora si rese conto di trovarsi in un'infermeria, con tanto di letto, medicine e armadi pieni di strani oggetti.

-Quanto ho dormito?- chiese.

-Due giorni- rispose Miniac. -E sappi che, normalmente, una persona impiega più di sei mesi ha risvegliarsi dopo un tale trauma. Sono sconvolto anche io- Sospirò : -Magari il viaggio dentro il mondo digitale a migliorato la vostra coscienza fino ai limiti massimi. Non vedo altra spiegazione per questo miracolo-

All'improvviso la porta si aprì e comparve la figura di Notch : -Vedo che il paziente si è ripreso. Ottimo lavoro, dottor Maniac-

-Mi chiamo Miniac!- esclamò lo scienziato con una faccia che pareva voler saltare addosso al programmatore svedese e riempirlo di pugni. -Bé, io vado a visitare gli altri. Parlavi tu con questo qui-

Solo allora Max si ricordò dei suoi amici : -Nathan, Paul e Anna ... stanno bene?- chiese preoccupato.

-Tranquillo- disse Notch. -Eri quello conciato peggio. Se ti sei rimesso tu, lo faranno anche loro a breve-

Max sospirò di sollievo. Miniac uscì e Notch si sedette sul bordo del letto : -Ora, so che ti sto chiedendo molto, ma ti prego di cercare di ricordare ciò che è accaduto nel Multinverso e raccontarmelo-

Max si sforzò di ricordare : -Abbiamo trovato l'ubicazione del portale ... si trova a New York ... nel ... nell'Empire State Building-

-Ottimo!- esclamò Notch.- Ciò significa che ora possiamo contrastarlo!-

-No ... non potete- disse Max a fatica. -Abbiamo ... abbiamo visto l'esercito di Null ... si tratta del più grande che abbia mai visto ... miliardi e miliardi di truppe che nemmeno i computer possono contare-. Deglutì e cercò di non ansimare : -Dovete ... dovete andare subito là ... distruggere quel portale. Se ... se l'esercito lo attraversa ... sarà la catastrofe. Niente riuscirà a fermarlo-

Notch spalancò la bocca, terrorizzato. Max continuò : -E poi ... non ci sono solo truppe piccole a combattere. Abbiamo affrontato qualcosa di terribile la dentro ... mostri giganteschi e distruttivi. Uno ha ... ha ucciso Herobrine-

Notch lo guardò perso e si premette la mano sul cuore : -Mio ... mio fratello ... morto?- chiese ansimando. -Lo avete visto morire? Avete visto il suo cadavere? Magari c'è ancora una possibilità-

Max scosse la testa : -Null aveva preso il controllo su uno di quei mostri e ha scagliato Herobrine in un buco nero. Ha detto che sarebbe morto in pochi secondi. E infatti non l'abbiamo più visto-

Notch digrignò i denti per la rabbia : -Quel figlio di puttana!- esclamò. -Maledetto sia il giorno in cui l'ho creato! E ora per colpa mia Jonathan è morto ... Dio, ora che facciamo?- Guardò Max con gli occhi pieni di lacrime : -Se quello che dci sul suo esercito è vero, allora non abbiamo speranze. Miniac ha fatto un calcolo quando siete partiti. Null ci avrebbe messo solo tre giorni per stabilizzare il portale. Ci avete messo mezza giornata a entrare e uscire da Minecraft, due giorni a riprendersi ... e non possiamo arrivare a New York in così poco tempo-

Max lo guardò ad occhi sbarrati. Improvvisamente si sentì incredibilmente lucido : -Non avrai intenzione di arrenderti così!- esclamò.

Notch lo guardò triste : -Sono realista, io. Temo che non ci sia più niente da fare-

Max lo guardò furente; ogni traccia di stanchezza scomparve dal suo volto : -Tutti noi siamo stati ingannati da Null ... Io, te, Paul, Nathan, Anna, Herobrine e molti altri. Herobrine ... Jonathan è morto per questo. Io non voglio fare la stessa fine, e credo nemmeno gli altri. E qui non parliamo solo di noi, ma dell'intera umanità! Questo è il nostro pianeta! Non possiamo arrenderci!-

Notch lo guardò stranito ad occhi sbarrati. Max continuò : -Io ho intenzione di andare là a combattere. L'ho già affrontato prima e lo farò ancora, e se necessario creperò nel tentativo! Moriremo in ogni caso, tanto-

-Ma come?- chiese Notch. -Non possiamo arrivare là in così poco tempo-

-Errato- rispose Max. -Voi non potete. Noi sì-

Notch lo guardò ad occhi sbarrati. -Dì a Miniac di prendere gli Olocom e del tetranio e di uscire fuori dalla base. Lo aspetterò lì. Quando gli altri si svegliano, digli di raggiungermi-

Max si alzò in piedi; inizialmente barcollò un po', ma poi riuscì a stare dritto senza problemi. Si diresse verso la porta. -Ma che hai intenzione di fare?-

Max lo guardò con un sogghigno : -Qualcosa di pericoloso e ai limiti dell'impossibile-

Malgrado la situazione, Notch sorrise : -Tu non stai bene, lo sai?-

-Si- rispose Max continuando a sogghignare : -Me lo dicono in molti-


****************************


Miniac uscì dalla base e si diresse verso Max, situato in mezzo alla pianura stepposa, guardandolo con una faccia che avrebbe fatto scappare chiunque con la coda tra le gambe. -Si può sapere perché diavolo ti sei alzato, decerebrato completamente privo di liquido cerebrospinale e midollo!-

-Cosa?!- chiese Max confuso dallo sproloquio del dottore.

-Non lo so neanche io!- esclamò Miniac. -Quando sono arrabbiato sparo parole a raffica! Adesso quindi dimmi perché sei in piedi-

Max lo guardò raggiante : -La tua teoria era giusta. A quanto pare sto benone-

-Questo lo può dire solo un certificato medico!- urlò Miniac. -E poi dove li hai presi quei vestiti?- aggiunse vedendo che il ragazzo aveva addosso un'uniforme e un giubbotto antiproiettile anziché il camicie medico.

-Sai, una delle guardie si è mostrata molto ... accondiscendente- affermò Max, poi tornò serio : -Hai quello che ti ho chiesto?-

-Si, certo- disse Miniac. -Ma a che ti servono?-

-Vorrei che tu colleggassi il tetranio agli Olocom- rispose Max; Miniac lo guardò stupito : -Vuoi trasportare qualcosa fuori dal Multinverso?!-

-Bé, certo- rispose Max. -Se non possiamo arrivare lì in tempo per l'inizio della battaglia, allora useremo qualcosa che può essere molto più veloce dei mezzi che possediamo-

Miniac lo guardò arrabbiato : -Dammi un solo motivo per cui io dovrei fare quello che mi hai appena chiesto-

Max lo guardò con un sorrisetto : -Mi pare evidente. O lo fai o il mondo va in frantumi. A te la scelta-

Miniac lo guardò furente, poi prese un cacciavite e cominciò a svitare gli Olocom.

-Max!- chiamò una voce. Il ragazzo si voltò e vide i suoi tre amici in piedi, anche se un po' malconci, che lo guardavano in cerca di risposte. -Preparatevi- disse. -Diamo il benvenuto nel nostro mondo ad alcuni nostri amici-

Miniac gli porse gli Olocom, ora divenuti ricchi di sfumature azzurre e viola. Max li afferrò e premette l'unico pulsante.

Un raggio di energia blu partì dagli oggetti ovoidali e si protrasse per circa un metro, poi parve esplodere in una nube azzurrina. Quando questa si diradò, nella piana erano comparsi Lightning, Earthquake, Volcano, Typhoon e Endera.

-Urg ...- mormorò Lightning guardandosi intorno : -Ma dove siamo?-

-Benvenuti nel mondo reale, ragazzi- rispose Max avvicinandosi. -Non c'è tempo per spiegare. Dobbiamo andare a New York, e subito-

-Aspetta- disse Miniac. -Prima che partite, voglio avvertirvi di non usare troppo a lungo lo stesso potere, o potreste perdere troppa energia. Gli Olocom si ricaricano da soli, ma un secondo potrebbe essere fatale e vi disintegrerebbe. Inoltre vi avverto che potete tartare qualsiasi cosa dal mondo digitale ora-

-Davvero?- disse Nathan afferrando gli Olocom e premendo il pulsante. In un istante i ragazzi furono coperti da una spessa armatura in diamante e portavano le loro armi alla cintola.

-Ora andiamo- disse Max. -Io e Lightning saremo lì in un nanosecondo, cercheremo di trattenere Null. Voi arrivare il prima possibile. Avvisateci quando arrivate- disse passando a ciascuno una ricetrasmittente.

Max saltò in groppa al drago e i due sfrecciarono verso ovest.
   
 
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