Stupida me,
sempre illusa e serena
non come te,
incostante come la Luna Piena;
un giorno ci sei e brilli nel cielo
ma poi mi lasci, avvolta nell'oscuritā,
coperta dal fosco velo
della notte, e la mia volontā
si ecclissa e tramonta
come la mia Speranza,
alla quale nulla importa dell'onta
che subisco, affogata nella Tracotanza
che le appartiene e la rende eterna.
Sofferenza, amante fraterna,
sorella che mai mi abbandona,
la tua voce risuona
pressante, costante, opprimente
senza sosta, nč pietā nella mia mente.