Crossover
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Autore: Suikotsu    09/05/2009    9 recensioni
Ares, il dio della guerra, è tornato sulla terra in un corpo mortale per sconfiggere una volta per tutte Atena, la sua eterna rivale, circondadosi dei suoi feroci guerrieri e di combattenti ben noti ai cavalieri di bronzo. Ma prima di attaccare la Grecia e di risvegliare la sua armata vuole invadere il Giappone, alla ricerca della sua sposa, la ragazza con lo spirito del fuoco dentro di sé: Rei Hino.
Cross-over Saint Seiya-Sailor Moon.
Mi raccomando, ditemi se qualcosa non vi convince, se i personaggi vi sembrano OOC, se ci sono plagi di altre storie, ma soprattutto commentate!!!
Nota: personaggi lievemente OOC
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le guerre degli dei'
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IL SACRIFICIO

Ringraziamenti:
XCrybaby: Non preoccuparti, Minako è la mia beniamina quindi al massimo può prendere un paio di legnate, ma chi le sferra è destinato a morire, inoltre chiunque ci provi con lei incasserà più mazzate di Seiya(forse sono un po' possessivo?).
Xharua_96: Ti aspetto!
XIsabel Lupin: Hai ragione, sono bravissimo!!!


Camus camminò qualche istante per un corridoio.
"Forza, vieni fuori!"
Un guerriero in armatura cercò di prenderlo alle spalle, ma al cavaliere bastò un colpo di mano per sconfiggerlo.
"Non mandare i sottoposti!"
Euristene uscì da dietro una colonna.
"Sei in gamba, he? Ma dubito che riuscirai a battermi."
"Invece voglio farla finita, ed in fretta anche!"
I due cominciarono ad espandere i loro cosmi.
"Aurora del Nord!"
"Colpo del drago a cinquanta teste!"
Un vento gelido e cinquanta draghi di energia cosmica si scontrarono distruggendosi a vicenda.
"Sei stato un pazzo a tradire il grande Ares! Ti aveva donato delle buone armature! E sopratutto ti ha ridonato la vita! Il mio signore è stato troppo generoso con voi! A parte Death Mask - davvero un uomo degno del mio rispetto - voi cavalieri non siete altro che feccia!"
"Noi siamo cavalieri devoti alla giustizia! E non serviamo nessuno se non la dea Atena!"
"Quella stupida che voi stessi avete consegnato? Ma mai una volta che riesca a difendersi! Lei è solo una debole! Questo mondo dev'essere governato da un dio forte e capace, non da una stupida buona a nulla!"
"Non permetterti più di parlare così della mia dea!"
I due continuarono a combattere scambiandosi dei colpi micidiali, Camus in vantaggio grazie alla sua armatura più potente.
"Per il Sacro Acquarius!" - gridò il cavaliere sferrando il suo colpo migliore e rinchiudendo il nemico in una bara di ghiaccio.
"Bene. Ora devo..."
Il ghiaccio cominciò ad essere percorso da delle crepe.
"Cosa? Possiede un cosmo così potente?"
Il ghiaccio si ruppe ed Euristene ne uscì, indebolito ma vivo.
"Il mio cosmo non è inferiore al tuo!" - spiegò - "Il tuo ghiaccio è resistente, ma nulla può trattenermi in eterno! Sappi che dopo Leonida sono il più potente dei cavalieri!"
Il cavaliere del drago cominciò a muovere le braccia, mentre sulla sua armatura brillarono tutti gli occhi.
"Assaggia il mio asso nella manica: colpo del drago a cento teste!"
I dragoni furono decine e Camus venne travolto da una raffica di colpi: la sua armatura d'oro lo salvò da morte certa.
"Ha ha! Davvero notevole, quella corazza fa miracoli! Peccato che io non la possa usare."
Il gold si rialzò.
"Avanti, attaccami, se ne hai il coraggio."
Euristene usò di nuovo il suo colpo, ma questa volta non ebbe effetto alcuno.
"Cosa?"
"Lo stesso colpo non funziona mai due volte sullo stesso cavaliere, ricordi?"
Un istante dopo il guerriero percepì il cosmo di Hyoga.
"Maledizione! Quel ragazzo è in difficoltà! Devo andare ad aiutarlo!"
"Cosa ti prende?"
"Chiudiamo i conti!"
"Non contarci! Soldati!"
Decine di guerrieri armati uscirono dai corridoi e circondarono il cavaliere.
"Prendetelo!"
I soldati gli saltarono addosso in massa, ma il cosmo li respinse.
"Polvere di diamanti!"
L'attacco fu così devastante che furono spazzati via tutti quanti.
"Colpo del drago a cinquanta teste!" - gridò Euristene sperando di poterlo colpire.
Camus avrebbe potuto schivare il colpo se non fosse stato nuovamente distratto: aveva sentito il cosmo di Hyoga indebolirsi.
"Che c'è, ti preoccupi di qualcuno? Pensa a combattere!" - lo derise il nemico guardandolo dall'alto al basso.
"Non farò mai in tempo a batterlo...c'è una sola soluzione...Hyoga...forse non sono stato un buon maestro per te...a volte mi sono comportato in modo freddo, egoista ed arrogante...ma ora ti aiuterò!"
"Che fai? Parli da solo?"
Il cavaliere dell'Acquario si tolse l'armatura che volò verso il suo compagno.
"Ha ha! Cosa credi di fare senza armatura ora, he?"
Camus sorrise.
"Conosco un modo per batterti, che avrei usato solo in un caso d'emergenza come questo."
Il gold saltò addosso all'avversario, cominciando a congelare l'aria che era intorno a loro.
"Cosa vuoi fare? Lasciami!"
L'armatura fu avvolta dalle fiamme, ma Camus non mollò la presa.
Le fiamme vennero domate; la corazza fu avvolta dal ghiaccio.
"Cosa stai facendo!? Per congelarmi stai congelando anche te stesso!"
Infatti anche Camus era avvolto dal ghiaccio.
"Moriremo insieme!"
"NO! Fermo!"
Il ghiaccio divenne così freddo che l'armatura congelò; poi anche Euristene ne fu avvolto.
Euristene cercò di bruciare il suo cosmo, ma il suo potere non bastò: il ghiaccio del gold aveva avuto il sopravvento.
Dopo pochi minuti entrambi i cavalieri caddero a terra avvolti dal ghiaccio.
Euristene era già morto assiderato, ma Camus era ancora vivo.
"Hyoga...affido a te che ne sei ben più degno le mie sacre vestigia. Perdonami se non potrò più essere al tuo fianco. Addio."
Questo fu il suo ultimo pensiero prima di spirare.


Celeno e Agis fissarono compiaciuti la ragazza in ginocchio ed il cavaliere ferito.
"Anf, anf..." - ansimò Minako.
"Ti sei battuta bene, ma ora hai perso: uccidiamola!"
Una luce abbagliante illuminò l'intera stanza, e rinvigorì Hyoga che cominciò a riprendere i sensi.
"L'armatura...dell'Acquario."
La corazza si scompose e si sistemò sul corpo del ragazzo.
"Ha indosso un'armatura d'oro!" - gridò Agis.
"Ma perché ce l'ha lui? Come ha fatto a finire qui?"
La donna si concentrò un istante.
"Non sento più il cosmo di Euristene!"
"Allora è caduto?"
Hyoga però stava in silenzio. Non stava né gioendo né esultando.
"Maestro...ho sentito il vostro cosmo spegnersi...mi avete donato l'armatura per salvarmi..."
Una lacrima gli scese lungo il viso.
"Nel nome di Camus! Per il Sacro Acquarius!"
Il vento questa volta fu ben più potente delle altre: lo zero assoluto fu raggiunto.
Celeno e Agis furono travolti senza poter fare nulla per difendersi ed i loro corpi caddero a terra congelati con le armature in frantumi.
"Ce l'hai fatta!" - esultò Minako.
Il ragazzo sorrise, ma barcollò e si accasciò ad un muro.
"Ho no!"
La ragazza lo soccorse subito e gli tolse l'elmo.
"Dev'essere sfinito. Aspetterò che si riprenda!" - pensò sorridendo per poi appoggiare la sua testa sulle ginocchia e cominciando ad accarezzarlo.
Il cavaliere del cigno cominciò a sognare: Camus.
L'uomo era davanti a lui, privo dell'armatura, con un'espressione soddisfatta sul volto.
"Maestro." - disse il ragazzo.
"Sono fiero di te Hyoga. Ancora una volta sei riuscito a superarmi. Tu sei un vero cavaliere, e mi superi di gran lunga. Il mio spirito di guiderà. Vai,ragazzo, sconfiggi Ares!"
Hyoga aprì gli occhi e si ritrovò appoggiato sulle ginocchia della ragazza, cosa piuttosto imbarazzante.
"Stai bene?" - gli chiese Minako.
Il giovane arrossì un attimo, poi rispose:
"Sì. Tu invece? Non sei ferita spero."
La ragazza scosse la testa sorridendo.
"Meglio che ti riposi un po'. Poi potremo andare a cercare gli altri."
Il cigno la guardò un istante.
"Senti..." - chiese la ragazza - "Cosa stavi per dirmi prima?"
Il giovane rispose con un'altra domanda.
"Tu vivi con la tua famiglia?"
"Sì. Mia mamma, mio papà, il mio gatto..."
"Io...io un po' ti invidio."
"Come? Tu non hai..."
"No. Noi cavalieri siamo tutti orfani. Mia madre morì quand'ero piccolino per salvarmi la vita. E poi, a causa di tutte le battaglie che ho combattuto, ho perso tante altre persone care. Oggi stesso il mio maestro è morto per salvarmi la vita."
"Ho! Mi dispiace, scusami..."
Il cavaliere le accarezzò dolcemente la testa.
"Non c'è nulla di cui tu ti debba scusare. Mi basta il tuo sorriso per sentirmi meglio."
"Beh...grazie...senti, magari, quando questa storia sarà finita...potremo vederci ancora?"
Il giovane sospirò.
"Mi dispiace, ma io sono un cavaliere. La protezione della mia dea viene prima di tutto. Ma finché saremo in squadra..."
"Cosa?"
"...non permetterò a nessuno di farti del male. Lo giuro sul mio onore di cavaliere."
La ragazza arrossì e abbracciò il ragazzo.
Dopo qualche istante i due si rialzarono.
"Avanti, abbiamo una missione da compiere. Ha, come ti chiami?"
"Sailor..."
"No, non quello, non hai un nome...per gli amici'?"
La ragazza sorrise.
"Minako."



Spero che la scena vi sia piaciuta.


  
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