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Autore: animedoro    14/10/2016    0 recensioni
Continuo di "TI ASPETTERÒ NEKO"
Coppie: BokuAka, LevYaku, KuroKen, SuguKen e KuroOC
Da un anno e mezzo era nata quell'unione tanto bramata e il tempo scorre inesorabile a forzare questo legame, che adesso è giunto a condividere l'università.
Nuovo ambiente, nuove persone, nuovi sentimenti saranno presenti in questo nuovo e ignoto anno, l'amore riuscirà a sopravvivervi?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Kozune Kenma, Nuovo personaggio, Sorpresa, Tetsurou Kuroo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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12
 


Il giorno dopo Kenma si svegliò con un amaro profumo di caffè, si alzò in fretta dal divano e corse in cucina trovandosi  Kuroo seduto al tavolo intento a bere caffè da una tazza e mangiare  una fetta della sua torta, leggendo il giornale .
Appena vide Kenma distolse gli occhi dalla lettura e lo guardò.
“Giorno” salutò con voce spenta.
“Giorno… quando sei tornato?” domandò Kenma sulla soglia della cucina.
“Adesso” rispose senza emozione Kuroo tornando a vedere il giornale.
“Dove sei stato?” chiese il setter agitandosi.
“Da Maruii” disse secco l’altro, facendo perdere  un battito al compagno.
“Cos’  hai fatto fino ad ora? Perché non mi hai avvertito? Dove hai dormito? Cosa-“ ma venne bloccato da Kuroo che si alzò e lo richiamò.
“Kenma ho dovuto lavorare fino a tardi, te l’ho detto, poi si era fatto troppo tardi e Maruii per sdebitarsi mi ha invitato a mangiare fuori, per festeggiare  anche il mio compleanno ed ho dormito da lei”
Kenma non riuscì a credere alle sue ultime parole e in un primo momento di confusione non disse  nulla poi ridomandò tremante:
“Perché non mi hai avvertito?”
“Il telefono mi si era scaricato”
“Capisco…”
Ci fu silenzio fin quando Kenma non parlò:
“Ti avevo fatto una sorpresa… ehm sorpresa” ed indicò la tavola allargando le braccia.
“Ho notato, l’hai fatta tu?” domandò Kuroo riferendosi alla torta.
“Si”
“Buona, stai imparando a cucinare, bravo” disse senza quell’entusiasmo che si aspettava il setter.
“Grazie… mi sono pure…” e qui Kenma tacque guardandosi per poi vedere  Kuroo che gli si avvicinò fissandogli gli occhi  senza parlare.
Kenma notò subito che il suo sguardo era spento e senza luce, con l’unico movimento di voler dire qualcosa  che non venne.
“Sei…” iniziò Kuroo fermandosi per tornare in quel limbo di sguardi, continuando successivamente, “strano”
Kenma distinto involontariamente indietreggiò a bocca aperta.
Kuroo non avrebbe mai detto una cosa del genere se un mese fa si fosse presentato così, allora perché adesso  lo etichettava “strano”?
Strano… non l’aveva mai detto, semmai particolare, unico, diverso, ma mai strano e mai con quel tono così freddo. Per questo facendosi forza, sapendo per esperienza che bisognava farlo, domandò:
“Devi dirmi qualcosa?”
Nessuna risposta, così  continuò:
“Dobbiamo parlarne Kuroo, sai com’è finita l’ultima volta quando non l’abbiamo fatto.
Riempiamo questi buchi, parliamo di cosa sta succedendo ultimamente”
“Cosa dobbiamo chiarire? Io non trovo niente da dire” disse Kuroo assottigliando gli occhi.
“Kuroo sai perfettamente che ultimamente noi non stiamo più in insieme, sparisci e non ti vedo per ore se non giorni e-“ non finì che Kuroo lo sorpassò diretto nella loro stanza.
“Non c’è niente da chiarire, sono impegnato col lavoro e scuola, punto. Adesso vestiti decentemente che dobbiamo andare a scuola” detto ciò sparì dietro la porta, lasciando Kenma boccheggiare in cerca di aria.
 
Una volta in classe Kenma con testa sul banco si sentì in colpa per aver sorvolato alle domande di Yaku ed Akaashi su come era andata la sorpresa, non riuscendo a trovare la forza di dirgli cosa era successo e di comunicare che tutto il lavoro che avevano fatto era andato sprecato, trovando solo saggio andare subito in classe, in anticipo per non parlare.
“Gattino cosa fai? Troppa baldoria ieri?” domandò una voce familiare alla sua sinistra.
Alzò la testa e vide sedersi Suguru che gli sorrideva biricchino.
“Mmh…” mugugnò in risposta Kenma potandolo sguardo davanti a se.
“Sicuro?” chiese serio Suguru squadrandolo.
“Si, solo sono stanco, ti dispiace se oggi mangiamo di nuovo in classe?” pregò il setter mettendosi composto alla vista del professore che entrava.
“Certo, tanto ho comprato di nuovo troppa roba…” disse Suguru guardando indagatore Kenma.
 
Per tutto il giorno Kenma non volle tornare sull’argomento festa così parlò di frivolezze con Suguru e lui non domandò niente in compenso, rincuorando Kenma della sua comprensione.
Alla fine delle lezioni tutto il gruppo di gufi e gatti si trovava davanti ai cancelli dell’università.
“Oggi bro mi raccomando vieni! Oggi festeggiamo il tuo compleanno tutti quanti!! Non stiamo tutti insieme da secoli!” proclamò Bokuto con autorità.
“Certo ci sarò! Allora più tardi!” salutò Kuroo andandosene come di consuetudine sulla strada di lavoro.
“Invece noi avviamoci così aiuteremo mio nonno a sistemare il ristorante per la festa!” continuò Bokuto spingendo tutti verso la locanda.
“Perché pure noi?” domandò Akaashi scocciato.
“Faremo prima e sarà più divertente!” saltò entusiasta il gufo.
“Immagino con due tipi euforici in egual misura solo uno più vecchio, fantastico… non ne bastava uno!” sospirò Akaashi.
“Dai che mio nonno ti adora!” disse Bokuto.
“Tale nipote tale nonno!!” rise Yaku.
“Forza Kenma muoviti se no ti perdiamo!” urlò poi Bokuto dietro di lui chiamando il setter che era rimasto indietro pensieroso.
“Ah si!” e li raggiunse scusandosi.
“Sati bene?” domandò Akaashi.
“Sisi, stavo solo pensando a un esercizio di matematica” rispose subito Kenma, decidendo di non pensare più a quella mattina, ma forzandosi di sorridere per il bene del gruppo.
“Bene! Allora andiamo! E tu Yaku chiama Lev ci serve pure lui!” avvisò Bokuto arrivando proprio in quel momento alla tana.
Una volta dentro si furono saluti calori con il nonno in cui non lasciava per un m omento Akaashi che si sentì soffocare con anche l’arrivo di Bokuto a intrappolarlo e quando finalmente arrivò pure Lev per la gioia di Akaashi si diedero inizio ai preparativi e Kenma in quell’occasione riuscì a svagarsi un po’ o almeno cercava di fare.
 
Erano ormai le 21:00 e  la festa  iniziò anche se Kuroo dopo l’avvertimento sarebbe venuto un quarto dopo in ritardo.
“Pure alla sua festa fa ritardo quello stupido bro!” urlò offeso Bokuto buttando giù una forchettata di manzo.
“Abbi pazienza, sta lavorando” disse Akaashi sedendosi su un cuscino per terra vicino al loro tavolo dopo esser tornato dal bagno.
“Troppo per i miei gusti! Invecchierà presto ve lo dico io!” continuò Bokuto bevendo una bella sorsata di birra.
“Perché uno può invecchiare per la troppa fatica?” domandò Lev spuntando da sotto il tavolo, senza un apparente motivo.
“Certo vecchio mio!” incalzò Bokuto.
“Vecchio io!?” urletto Lev correndo al primo specchio libero per guardarsi e sospirando sollevato alla vista del suo bel faccino.
“Ahahah meglio di no sennò  si addormenterà prima di vedere ogni festa che gli farà Kenma a ogni suo compleanno, vero?” ghignò Yaku al setter che mandava giù molto lentamente un boccone di polpo.
“Si…”
“A proposito com’è andata ieri!? Kuroo non mi ha detto niente!” cambiò argomento di botto Bokuto sporgendosi verso il micio che sussultò leggermente.
“Bene, gli è piaciuta molto…” disse Kenma guardando il suo bicchiere vuoto.
“Ahahahah beato lui!” rise di gusto Bokuto.
“Ci credo, chi mai poteva resistere a tale bellezza di cibo e essere!” recitò Yaku applaudendo.
“Yaku non farmi ingelosire!” lo richiamò Lev.
“Uh guarda una ruga!” disse  invece Yaku facendo saltare Lev verso lo stesso specchio di prima e sorridendo vittorioso.
Kenma intanto aveva preso una bottiglia di sakè e aveva incominciato a versarsene un bicchiere buttandolo subito giù in una solo sorso, stupendosi di come esso lo stesse facendo rilassare e scaldare, di come  poco ultimamente succedeva, trovando il sapore sgradevole ma subito dopo gustoso , riuscendo a far ballare le sue papille gustative, così se ne versò un altro e un altro ancora.
 
Si erano fatte ormai le 23:30 e di Kuroo nemmeno la traccia, al telefono non rispondeva e ormai Lev, Yaku e Kenma erano ubriachi marci, dicendo cose senza senso.
“Ho visto un can cane vomitare una vuolta!” urlò Lev alzando un bicchiere.
“Di che colove eraaaa??” domandò Yaku curioso.
“Marronne!”
“Marone? Era la cacchina?” chiese ancora il libero.
“Shiiiii!” saltò contento Lev.
“Allora hai visto un canne cagar-hic cagare! AHAHAHAHA” e qui si misero a ridere come idioti, abbracciandosi poi come se avessero vinto un  milion e di dollari.
“Dio che situazione” sospirò Akaashi.
“Già” disse Bokuto grattandosi la testa.
“Pensavo che saresti finito tu così” dichiarò sinceramente Akaashi.
“Cosa!? Avrei voluto ahahah, ma mio nonno mi ha raccomandato di non farlo se no non sarei riuscito ad accompagnarti a casa!” disse fiero gonfiando il petto.
“Wow allora tuo nonna sa davvero quel che fa, ci ho ripensato, mi piace” sorrise .
“Kuroo… non ha visto niente… lui lui hic!... stato furori tutta la notte…” biascicò Kenma mezzo addormentato con testa appoggiata sul tavolo.
“Cosa?” chiese preoccupato Akaashi per la sua salute ma anche curioso di quella rivelazione.
“Kuroo stato tutto il tempo a… fuori… Maruii… ahahah lei ha vinto! Hic!” disse per poi sobbalzare per il singhiozzo.
“Kuroo non è mai tornato a casa? Non ha visto la sorpresa?” domandò Bokuto sbarrando gli occhi.
“Maruii? Vuoi dire che è stato con Marui tutta la serata!?” quasi urlò Akaashi spintonando Lev rimettendolo per terra.
“Ovvi nuo?” domandò Kenma distendendosi all’indietro schiena a terra.
A quelle parole Akaashi e Bokuto si guardarono sconcertati, quando poi entrò il nonno di quest’ultimo proclamando la chiusura.
Fuori Lev e Yaku sedevano su una panchina fuori al ristorante, mentre Akaashi avvertiva Kuroo delle condizioni di Kenma, adesso che il telefono prendeva, mentre Bokuto con Kenma in spalle ringraziava il nonno e si scusava per la troppa comodità usufruita.
Mezz’ora dopo esattamente alle 00:00 Kuroo arrivò tutto ansimante per la corsa davanti al ristorante.
“Scusate io-“ ma non finì che Bokuto gli si avvicinò e gli porse Kenma poggiandolo nelle sue braccia.
“Non vogliamo sentire niente, porta solo Kenma a casa, ha bisogno di riposo” disse l’asso guardando Kuroo con sguardo truce.
“O-ok” balbettò solo Kuroo.
“Forza Bokuto dobbiamo portare questi due a casa” lo chiamò Akaashi salvando per un pelo Yaku da una caduta pessima.
Così dicendo Bokuto dopo aver guardato Kuroo  per un altro po’ se ne andò con Akaashi verso le case dei due gattini ubriachi, aiutandoli a tornare a casa, lasciando Kuroo solo, senza neanche un saluto.
Raggiunto casa, Kuroo andò dritto nella loro camera e appoggiò Kenma sul letto e quando stava per rialzarsi venne fermato dalla sua mano che gli pregava di sedersi al suo fianco.
“Cosa c’è’?” domandò quindi Kuroo.
“Mi ami?” chiese in risposta Kenma.
“Cosa?”
“Forse mi ameresti di più se fossi donna… sicuramente…”
“Cosa stai dicendo Kenma? “ domandò sorpreso Kuroo.
“Maruii è tanto bella… già…”
“Basta Kenma dormi sei ubriaco, non sai quel che dici!” detto questo cercò di alzarsi, ma Kenma serrò di più la presa sul suo braccio.
“Non lo sono… solo… non stiamo più insieme… non abbiamo fatto neanche più l’amore dalla prima volta che l’abbiamo fatto… posso comprendere… infondo sono io…”
“È questo che vuoi? Sentirmi?” domandò Kuroo chinandosi fino sfiorare il naso con quello del compagno e stringendo forte e capelli ormai sciolti di Kenma in una mano.
“Io voglio solo… sentirti… sempre affianco a me…” sospirò Kenma.
A quelle parole Kuroo si raddrizzò quel tanto per guardare con faccia ferita Kenma negli occhi languidi di alcool, aprendo e richiudendo la bocca per poi riabbassarsi e baciarlo.
A un bacio ne seguì  un altro e un altro ancora, poi una carezza e un’altra ancora, portando i vestiti a cadere per terra uno dopo l’altro e congiungere così  i corpi , parole e cuori uniti ma così lontani lontani senza quei sentimenti forti che li aveva contraddistinti la prima volta d’amore.
 
 
 
 
 







 
Angolo autrice!
Ecco il 12 capitolo!
So che non ho aggiornato la settimana scorsa, ma ho avuto la febbre e giuro quando vi dico che stavo iniziando a scrivere il mio testamento! XD
Che situazione eh? I nostri amici stanno affrontando un momento di crisi davvero grande e.e
Cosa ne pensate? Fatemelo sapere!
A presto!
By animedoro
 
  
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