“Come ti descriveresti?” chiese Sirius facendo scoppiare come una bolla il tranquillo silenzio che si era creato nella stanza.

Era seduto al tavolo davanti a quello strumento babbano chiamato laptop e la sua faccia, illuminata dalla spettrale luce azzurrina dello schermo, sembrava quasi inquietante nella penombra della stanza.

“Come, scusa?” disse Remus, l’unica altra persona presente a Grimmauld Place quella sera, alzando gli occhi da un libro. Aveva un’espressione a metà fra il sorpreso e l’irritato, Siri

us aveva sempre avuto un debole per gli aggeggi babbani, ma da quando Arthur gli aveva fatto scoprire quel compcoso e internet (che da quanto Lupin aveva capito era una specie di biblioteca astratta in cui potevi cercare o scrivere informazioni) passava ore a perderci tempo.

“Lascia stare” replicò mettendosi a battere furiosamente sui tasti situati nella parte inferiore della macchina, con aria concentrata.

Lupin si limitò a lanciargli un’occhiata perplessa, e solo leggermente seccata, prima di riimmergersi nella lettura.

“E che valore ti daresti, in sterline?” lo interruppe nuovamente Black dopo poco.

“Ipoteticamente parlando più o meno di cinquanta?” aggiunse con aria colpevole.

Remus lo conosceva da una vita e sapeva che quell’espressione significava che, qualsiasi cosa stesse facendo, non gli sarebbe piaciuta.

“Sirius” lo richiamò infatti con tono minaccioso, mentre appoggiava il libro.

L’amico fiutò il pericolo e cercò di piegare il laptop in modo che non si riuscisse a vedere la parte superiore, che era quella su cui comparivano le scritte, ma Lupin fu più veloce e lo bloccò.

“Che diavolo è?!” sbottò dopo aver lanciato un’occhiata veloce allo schermo.

Se non fosse stato abituato fin da ragazzo a mantenere la calma anche di fronte alle peggiori bravate dei suoi migliori amici avrebbe gridato.

“Ho trovato questo sito...sai, sembra divertente, chiunque può vendere qualsiasi cosa...ci sono un mucchio di cose strane” cominciò a spiegare Sirius in tono incerto “Però io non ho soldi babbani per comprare, quindi...”

Lasciò la frase in sospeso, interrotto dallo sguardo furente di Remus.

“Quindi hai pensato bene di vendere” affermò, decisamente furente.

“Vendesi esemplare di Lupo Mannaro, 35 anni, capelli biondi, medio-alto” cominciò a leggere “Non si consiglia di tenerlo vicino durante il plenilunio, ma per il resto del tempo è docile come un agnellino. Occasionalmente seccante e brontolone, per farlo tornare di buon umore basta dargli un libro e una tazza di tè”

La rabbia contenuta nel tono di Lupin cresceva ad ogni parola, sembrava pronto ad esplodere da un momento all’altro.

“Condizioni: usato, leggermente stropicciato. Prezzo: a partire da cinquanta sterline”

Davvero, Sirius non si sarebbe sorpreso in quel momento di vedergli uscire fumo dalle orecchie.

“Dai ho capito, scusa” si affrettò quindi a dire e per un attimo sembrò aver funzionato, infatti l’ira negli occhi del sopracitato Lupo Mannaro si acquietò.

“Facciamo a partire da ottanta sterline?” chiese poi Black con un sorriso malandrino.

“Sirius!”








Note:
Non odiatemi, scrivo con la consapevolezza di scrivere cazzate. Detto questo posso tentare di giustificarmi dicendo che ho ritrovato questa storia dimenticata in un angolo del mio pc e mi sono detta "perchè no?", in fondo è da un po' di tempo che ho una voglia matta di ricominciare a pubblicare sul fandom di hp (anche se non è che così riparta proprio bene...).
Penso sia la prima volta che scriva qualcosa di questo tipo, su Sirius e Lupin poi! Come al solito mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate.
Adios!