Se mi ami davvero - II

Sora e Naminè erano ai piedi del pendio della Collina, e per la ragazza fu duro constatare che quello era stato il suo primo bacio.

Con Sora.

Primo bacio.

Trattenne il respiro per un po' solo all'idea. Ora sapeva che non poteva desiderare nient'altro. Aveva lui, ed era tutto ciò che le occorreva per far funzionare il suo piano.

Il suo malefico piano, in collaborazione con Selphie.

Sorrise al solo pensiero.

Sora le piaceva veramente, però.

Il ragazzo, invece, aveva un'espressione persa nel vuoto.

Sembrava guardar la luna con interesse, ma in realtà ripensava al suo bacio con Riku.

E a quello con Naminé.

E... beh, ecco... c'era una sottile differenza.

...

Ok, una grande differenza.

A cominciare dal fatto che... quando aveva ricevuto il bacio dell'albino tuttomuscoli... beh...

...si era eccitato... e molto, anche.

E' vero... non sapeva chi si nascondeva nella penombra...

Però gli era piaciuto.

Anche quando lo è venuto a sapere, gli piaceva, gli piaceva, gli piaceva!

Scosse la testa, guardando di nuovo Naminè al chiaro di luna.

Com'era bella.

Nessuno dei due aveva fiatato da quel momento.

Erano imbarazzati...

Ma a rompere il silenzio come sempre fu Naminè, con una domanda che lo scosse parecchio.

- Sora... è il tuo primo bacio, vero? - chiese, guardandolo negli occhi con aria di chi sà già la risposta... ma sbaglia.

Riku allora si alzò all'impiedi e appoggiò la schiena contro un albero. Dalla sua tasca estrasse un coltello, e, con aria seria, incise qualcosa sulla corteccia.

Due iniziali.

Due nomi.

Due destini.

Riku e Sora.

R+S= ?

Quella fu una domanda che si pose anche nella sua mente.

Era una giusta scelta? E perché ci stava pensando?

A lui non piaceva Kairi?

No. Affatto.

Sì, gli piaceva. Ma non che provasse lo stesso sentimento che in questo momento provava per lui...

Quel bacio aveva fatto luce su molti misteri.

E quei due ragazzi ne erano restati soddisfatti.

Un replay non avrebbe fatto male a nessuno dei due.

- Il mio primo bacio? Eh-eh... dunque, beh, ecco... vediamo... - disse imbarazzato. Naminé iniziò ad alterarsi: aveva capito tutto. Si trattava di Kairi, vero?

- E' stata Kairi? - chiese, abbassando il capo.

- No, e...non è stata una ragazza. - disse Sora, mettendole le mani sulle spalle. Lei alzò il volto, gli occhi lucidi e l'espressione sorpresa.

- Che cosa? Ma allora non è stato un vero bacio.. solo un errore! Vero Socchan?! Vero? - chiese insistentemente, mentre il ragazzo le voltò le spalle.

- Un errore piuttosto piacevole... - ammise, facendo per andarsene.

E via.

Via come il vento.

Come un sogno che ti scappa dalle mani.

Come il sole quando tramonta.

Come quando ti chiedi "Ma che cazzo vivo a fare"?

Lui scappa da te.

Tu cadi nel vuoto.

E quasi quasi ti butti dalla rupe.

Che ti stia lontano è ok.

Ti basta solo guardarlo.

Sentirlo.

Sfiorarlo...

Naminé aveva l'espressione di chi, in un millesimo di secondo, aveva perso tutta la sua vita.

Quel bacio...

...non aveva significato niente per lui?

Tra le vie affollate di Kamia, tra i BEEP BEEP delle auto, tra i cinguettii degli uccelli e le persone che conversavano, Sora, triste e confuso, camminava lentamente, dirigendosi verso l'alloggio.

All'improvviso, la terra tremò forte. Un brivido ripercorse lungo la schiena di Sora, che si guardò spaesato intorno

Tutte le persone allora invocarono aiuto. Era già da giorni che si prevedeva questo terremoto.

Lui era triste... e solo.

E non sarebbe sopravvissuto. Insomma, oh, gli sarebbe potuto cadere un edificio in testa!

- Sali! - urlò una voce familiare, prendendolo per il cappuccio della felpa.

Il ragazzo si sentì tirare ancora più forte, e prima che potesse venir a coosenza di chi era quel tizio...

- Sora! Sono Riku! - esclamò. Ma come si prendeva queste libertà di sorprenderlo così? Mica si conoscevano da... chessò... un anno? Come si permetteva quel tizio che gli aveva rubato il suo primo bacio?!

- Senti! - iniziò il moro, entrando in auto - Prima di tutto: come mai ti trovavi da queste parti? Seconda cosa, non dovresti proprio rivolgermi la parola, ma salgo solo perché così mi salvo la vita e ... terzo. - il ragazzo lo guardò negli occhi. - Ora guardami qui, in questi enormi occhi azzurri. Quel bacio per te ha significato qualcosa?

E Sora si rese conto di aver battuto un Guinnes World Record.

Aveva fatto arrossire, anche se di striscio, Riku.

- Allora? - lo interrogò.

- No, Sora...senti, è stato tutto un errore!! - disse l'argenteo, guardando per terra.

- TU DEVI GUARDARMI NEGLI OCCHI! - urlò Sora, prendendogli il viso con le mani.

Entrambi si guardarono negli occhi. Riku li chiuse, e il moro si avvicinò velocemente al suo viso. Lo baciò con passione, come non aveva mai fatto con nessuno. Gli mise una mano sotto la maglietta e lo carezzò. Ad un tratto la macchina si fermò di scatto, e l'albino finì sotto all'esile ma splendido corpo di Sora.

Ecco, ora se Riku avesse potuto, avrebbe riso.

Voleva davvero molto bene a Sora.

- Che chibi! - urlò ad un certo punto, quando stava per togliergli la maglia.

- Chibi? - si fermò Sora, sedendosi di nuovo al suo posto.

E quindi aveva rovinato tutto.

Capito?

Non Sora, ma Riku.

Mbah.

- Come dovrei prendere questa breve dimostrazione? - chiese Riku al suo compagno.

E Sora lo guardò dritto negli occhi.

- Quando ho visto i tuoi occhi... - iniziò - Anzi, quando ho visto te... - si interruppe, schiantandosi contro la portiera.

Le scosse di terremoto si facevano ancora più forti. Sora si avvicinò al Riku, e appoggiò la testa sul suo petto, come nell'autobus, quando aveva avuto paura.

Il ragazzo lo accarezzò dolcemente.

- Tu mi ami Riku? - domandò il moro.

- Uhm... vediamo un po'... secondo te? -

- Seme? -

- Uke? -

E tutti e due scoppiarono a ridere di gusto.

Che razza di domande erano?

Riku doveva essere per forza il seme. Altrimenti che rapporto era?

Oook... ma che domande ci stiamo ponendo?

- E lo rifaresti? - chiese il moro.

- Altre cento volte. -

Ci fu un'altra scossa, ma stavolta più violenta.

- Demyx! Vai piano! - ordinò Riku all'autista.

- Andiamo fuori pista? Che cosa dovrei fare io? Ah, stare attento! Giusto! - disse il biondo.

L'argenteo sospirò. Demyx aveva dei problemi all'orecchio, e a volte le sue frasi si trasformavano una commedia fatta tutta al demenziale.

Ma era un così caro ragazzo!

- Ma ce l'hai la patente?? - sobbalzò Riku.

- Non sono un demente! E ora vedi di startene seduto al tuo posto! - ordinò-

Sora rideva dalle risate. Ok... rideva dalle risate... insomma, rideva a crepapelle, ecco!

Il ragazzo tornò rassegnato al suo posto.

Il moro guardava tremando dalla finestra. Alberi che cadevano, lampi, tuoni...

Che tempo.

- Non preoccuparti, ci sono qui io a proteggerti. - lo rassicurò Riku.

Sora lo guardò nuovamente, e nel suo viso trovò conforto.

Era il porto dove poteva lasciare la sua nave.

Note dell'autrice

Oh my Gold! Si sono decisi quei due? XD Povera Naminé.

E... approposito di lei...

Ma cos'è quel suo piano?

Quello suo e di Selphie?

Lo saprete nella prossima puntata Yuri e Shonen Ai "Un bacio rubato". Coppie principali: NaminèX... AkuRoku.

Spero vi sia piaciuto il capitolo.

Alla prossima! ^_-