Sono di nuovo qui tra voi,
tralasciando per un attimo la ripubblicazione del diario dimenticato per
proporvi la quarta parte di confessioni notturne!
La stavate aspettando con ansia,
vero? mi auguro davvero di sì. Personalmente da qui in poi sono le mie preferite.
Spero che sia lo stesso per voi.
Buona lettura!
Prologo
(Confessioni notturne IV)
Nella cucina della Tana, solitamente affollatissima, si trovavano una
Molly indaffaratissima a cucinare, e una Tonks decisamente esausta che
tratteneva a stento gli sbadigli.
«Tonks…»
Nessuna risposta.
«Tonks, cara, ti senti bene?» Chiese preoccupata la donna, lasciando
che il coltello affettasse da solo le ultime verdure per lo stufato.
«Cosa? Oh scusa, è che sono solo un po’ stanca, tutto qui»
«Lavori troppo, io lo dico sempre. Voi Auror non avete orari
“normali”. Possibile che non riescano a stabilire dei turni più giusti?»
«In questo momento c’è bisogno dell’aiuto di tutti, non siamo mai
abbastanza con quello che sta succedendo». Rispose Tonks, cedendo ad uno sbadiglio.
«Lo capisco, ci mancherebbe. Ma non mi sembra giusto». Sentenziò
tornando a mescolare il contenuto del calderone che ribolliva nel camino sopra
ad un fuoco scoppiettante.
Tonks sorrise osservandola, poi tornò a guardare fuori dalla finestra
dove il buio stava per prendere il sopravvento in quella giornata di fine
aprile.
Ormai erano passate tre settimane da quando si era lasciata con
Lukas, un ragazzo che lavorava al ministero, ma ogni tanto gli capitava ancora
di pensarci, nonostante la loro storia fosse durata solo un mese o poco più, a
causa proprio dei suoi orari assurdi. Quindi, finita la passione iniziale,
entrambi avevano capito che non sarebbero andati molto lontano, da qui la
rottura senza grossi rimpianti da parte di entrambi.
Ora, invece, si godeva il suo ritrovato stato di single, anche se
aveva dovuto momentaneamente accantonare la vita mondata attiva a causa sempre
del suo lavoro.
«Dimmi un po’, Con quel ragazzo… Lukas, è davvero tutto finito? Mi
sembrava un così bravo ragazzo. Certo, a parte quei strani cosi appesi alle
orecchie, i capelli lunghi e lo smalto nero sulle unghie».
Tonks sospirò rassegnata, ma come faceva Molly a sapere sempre cosa
stava pensando?
«Molly, come ti ho gia detto ieri, l’altro ieri, e il giorno ancora
prima, sì, è tutto finito. Era una cosa senza futuro, in più non ho tempo per
queste cose».
«Oh cara, non dire assurdità. Nessuno può vivere senza amore, devi
solo trovare il ragazzo giusto».
Tonks alzò gli occhi al cielo, tutti i giorni lo stesso discorso.
«Molly, quando lo troverò sarai la prima a saperlo. Promesso».
Molly sorrise compiaciuta.
«Bene, mi fa piacere sentirtelo dire. È poi chissà l’amore potrebbe
entrare da quella porta proprio adesso».
«Si, certo come no…»
«Buona sera a tutti. Ho bussato ma non mi avete risposto». Esordì
Remus entrando in cucina.
Molly e Tonks si zittirono all’istante fissandolo incredule, per
qualche istante.
«Hem, scusate, tutto bene? Perché mi guardate così?» Chiese
sconcertato.
«No, niente. Vieni, accomodati pure. Stavamo solo parlando e ci hai
colte di sorpresa, tutto qui». Rispose Molly indicando una sedia.
«Capisco, ma non posso fermarmi. Ero solo passato per avvisare che
non posso fermarmi a cena, Silente mi ha chiesto di raggiungerlo a Hogwarts».
Tonks si voltò verso di lui, preoccupata.
«Ci sono problemi?»
«No, o almeno se ce ne sono non me lo ha fatto capire».
Tonks annuì pensierosa, Silente era sempre molto misterioso.
«Uff, è tardissimo! Questa volta Kingsley mi uccide, sono in ritardo
per il mio turno di pattugliamento! Ciao a domani!». E in un attimo si
volatilizzò fuori dalla porta dove si smaterializzò.
Remus e Molly rimasero quasi pietrificati osservando stupiti il punto
dove poco prima si trovava Tonks.
«Non cambierà mai». Mormorò Molly, servendo a Remus una tazza di té.
«Già, direi che è unica nel suo genere, in tutti i sensi». Concordò
Remus.
I due rimasero in silenzio per un po’ mentre Remus sorseggiava la
bevanda ambrata fumante che aveva davanti.
«Allora Remus, racconta, come vanno gli affari di cuore?»
Remus, preso alla sprovvista sputò il tè prima di riuscire ad
ingoiarlo.
«Cof cof… Molly ma che razza di domande fai!?» Riuscì a chiedere tra
un colpo di tosse e l’altro.
«E’ una domanda semplicissima. Ti vedo sempre solo con un libro in
mano, o al massimo con uno di noi. Un po’ di vita mondana non ti farebbe male.
Il mondo è pieno di donne…»
«Sì certo, che non vedono l’ora di stare con uno come me. Molly sii
seria, chi mai potrebbe anche solo pensare di stare con un… lupo mannaro?»
«Non essere così pessimista, in fondo lo sei solo una notte al
mese per…»
«Scusami, si è fatto tardi io dovrei…»
«Remus non pensare nemmeno lontanamente di andartene così a metà
discussione». Lo minacciò brandendo un grosso cucchiaio di legno.
«Molly mi piacerebbe davvero tanto restare qui a parlare dei miei
problemi con l’altro sesso, ma Silente mi sta aspettando».
E cosi anche lui corse fuori dalla porta e si smaterializzò.
«Non pensare che finisca così caro Remus…» Mormorò, rimettendosi al
lavoro per la cena.
*****
Sirius si avvicinò con fare sospetto alla porta
della cucina, da cui provenivano strani rumori e svariati ed invitanti profumi,
l’aprì leggermente e intravide Molly Weasley intenta a spadellare a destra era
sinistra, mentre il tintinnio del forno continuava a suonare, indicando che il
suo contenuto era ormai pronto.
Decise di entrare per capire il perché di tutto
quel lavoro ad un ora così insolita.
«Molly, mi spieghi cosa ci fai qui?» Chiese
osservando il tavolo strapieno di frittelle e dolci vari, appena sfornati.
«La colazione non si prepara da sola». Risposa
quasi infastidita Molly, sfornando l’ennesima pirofila di brioches.
«Alle tre di notte?»
Molly si bloccò di colpo, mollando la presa sulla
pirofila che, se non fosse stato per Sirius, sarebbe caduta a terra con tutto
il suo dolce contenuto.
«Le… tre… di notte?» Balbettò.
Sirius annuì cercando di afferrare una frittella,
desistendo non appena Molly lo colpì con un mestolo sulla mano.
«Ahia! Ma che ho fatto? Sei tu che hai provocato
il mio appetito!» Si lamentò massaggiandosi la mano dolorante.
«Non si mangia a quest’ora. Ti rimarrà tutto
sullo stomaco». Lo rimproverò, sedendosi a tavola.
«Ne dubito fortemente. Ma dimmi, come mai Tu sei
qui a cucinare, invece di dormire come tutte le persone normali?» Chiese Sirius
sedendosi proprio di fronte a lei, riuscendo a sottrarre una brioches ancora
calda e infilandosela quasi interamente in bocca.
«Sono preoccupata, per Remus. È sempre così
“solo”».
Sirius ingoiò di colpo tutto il contenuto della
bocca, rischiando quasi il soffocamento.
«Beh, in effetti non è mai stato l’anima della
festa, luna piena esclusa. Ma cosa vuoi dire con solo?» Chiese a sua volta,
dopo aver ripreso fiato.
« “Solo” nel senso di compagnia femminile».
Puntualizzò.
Sirius ci pensò su, Molly non aveva tutti i torti,
da quando si trovavano lì insieme, Remus non era mai uscito con nessuna. Se ne
stava sempre in casa quando non era di guardia.
«Hai ragione, ma in fondo lui è sempre stato
così. Non ha mai perso tempo con storielle di poco conto, fin dai tempi della scuola».
«Ma se non esce mai con nessuna, come farà a
trovare la donna giusta per lui?» Chiese Molly quasi irritata dal completo
disinteresse di Remus per quell’aspetto della vita.
«Non lo so. Chissà, magari aspetta che al donna
giusta bussi direttamente alla sua porta». Rise.
Toc
Toc. Due colpi alla porta li distrassero dalla discussione .
«Ma cosa ci fate qui voi due? A quest’ora di
notte poi». Chiese Tonks, entrando in cucina e sedendosi stancamente vicino al
cugino.
«Insonnia lei, fame io. Tu piuttosto, torni ora
dal lavoro?» Chiese a sua volta Sirius.
Tonks annuì addentando una frittella.
«Hai l’aria esausta, dovresti andare a dormire».
La esortò Molly.
«Sì, ora vado. Posso prenderne un paio? Sto
morendo di fame». Chiese indicando le prelibatezze che aveva davanti.
«Ma certo cara. Serviti pure».
Tonks non se lo fece ripetere due volte, e prese
un po’ di tutto prima di sparire al piano di sopra, sotto gli occhi
scandalizzati di Sirius.
«Hey, non è giusto! Perché lei si e io no?»
Se state leggendo queste
righe vuol dire che siete sopravvissuti, congratulazioni!
Non temente il capitolo vero
e proprio lo pubblicherò prestissimo!
Ciao ciao
Alla prossima
Smack!