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Autore: Angel_SG    21/10/2016    4 recensioni
Sam ha accettato di seguire di Dean alla ricerca di loro padre. A bordo di un Impala del '67 i due ragazzi cominciano il loro lungo viaggio, mentre ricordi e sentimenti mai sopiti minacciano di venire fuori e stravolgere di nuovo la vita dei due fratelli.
Seguito di "Forever You and Me"
Queste due storie fanno parte della serie "Quello che c'è in fondo al cuore non muore mai"
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: Incest | Contesto: Prima stagione, Quinta stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Quello che c'è in fondo al cuore non muore mai!'
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“Oh Death”

 

 

 

Dean ha mollato; so che lui non lo ammetterebbe mai con me, ma lo ha fatto.

Mentre lo guardo guidare a fari accesi nel mezzo della notte, sento il ticchettio dell'orologio che mi ricorda il tempo che passa.

Il silenzio mi sta uccidendo quindi decido di parlare.

 

-Hey Dean...- dico velocemente, come se pensare mi avrebbe fatto desistere dal parlare.

 

-Si! - mi risponde lui brusco senza staccare gli occhi dalla strada.

 

-Sai se non andrà come speriamo, voglio che tu sappia che...- provo a continuare, ma lui mi blocca subito.

 

-No, no no no no

 

-No cosa? - chiedo confuso.

 

-Non vorrai vomitarmi addosso un bel discorso di addio strappalacrime? - mi chiede e finalmente si volta a guardarmi. - Se questo è il mio ultimo giorno sulla terra non voglio questo genere di smancerie.

 

Restiamo un attimo in silenzio, poi lui accende la radio.

 

-Ecco cosa voglio – e sento le note di Dead or Alive spandersi nell'abitacolo.

 

-Bon Jovi? - chiedo stranito.

 

-Bon Jovi è quello che ci vuole in questa occasione – comincia a cantare e mi dà una gomitata – Andiamo!

 

Cominciamo a cantare insieme e sento la tensione scivolare via, mentre riesco per un attimo a dimenticarmi di tutto e sorridere di nuovo.

 

Sul finire della canzone mi volto di nuovo verso di lui e vedo che è serio.

 

-Dean...

 

-Mi spiace Sammy...davvero – mi sorride triste e mi poggia una mano sulla gamba.

 

Degludisco il groppo alla gola.

-Accosta! - dico deciso

-Che? - mi chiede confuso.

 

-Dean accosta – lo guardo disperato, lui non capisce ma fa come gli ho chiesto.

-Bobby si incazzerà se sarà costretto ad aspettarci...- non gli faccio finire la frase.

 

Mi getto sulle sue labbra e riverso in quel bacio tutta la mia disperazione.

Lui rimane sorpreso, ma ricambia subito, portandomi le mani sui fianchi e tirandomi più verso di sè, con una foga che non credo di avergli mai visto prima.

 

Tira il sedile indietro per lasciarci un po' più di spazio.

-Non abbiamo più 16 anni, mi sa che la macchina è un po' strettina – dice cercando di scherzando e io gli concedo un sorriso.

 

-Abbiamo ancora 16 anni...e abbiamo tutto il tempo del mondo.

 

Lo dico guardandolo negli occhi e lui annuisce.

Per adesso non c'è il patto, ci siamo solo io e lui.

 

Si toglie la giacca di pelle e io tolgo la mia, riuscendoci in tempo per sentire le sue mani sotto la mia maglia.

Mi accarezza con forza e capisco che mi vuole quanto io voglio lui.

 

-Dean...- mugolo mentre le sue mani mi mandano scariche di adrenalina quando si abbassano ad aprire la cerniera dei jeans e si intrufolano dentro.

 

-Voglio sentirti urlare il mio nome – mi dice con una voce roca che mi manda fuori di testa.

 

Stacca le mani da me solo il tempo necessario perchè io getti via la sua maglia e faccia lo stesso con la mia.

 

Quando la sfilo del tutto lui mi sta guardando e si morde il labbro mentre le sue mani vagano a palmi aperti sul mio petto, arrivando a stuzzicare i capezzoli.

Ne prende uno tra le labbra e io getto la testa indietro, mentre il mio bacino comincia ad ondeggiare contro il suo.

 

Cerco di sbottonare con urgenza i suoi jeans, ma mi tremano le mani e non riesco proprio a tenerle ferme.

Le sue dita si chiudono sulle mie.

 

-Lascia, faccio io– lo dice sbrigativo.

 

So che ha bisogno quanto me di sentirmi vicino.

 

Togliere i pantaloni si rivela un impresa difficile, ma alla fine ci riusciamo e siamo entrambi in boxer.

Ci guardiamo ansimando per qualche secondo, prima che io mi avventi di nuovo sulle sue labbra.

Sono così preso che non mi rendo conto delle sue mani che scivolano in basso nella mia schiena, fino a quando ne sento una scendere dentro i boxer e sento un dito entrare dentro di me.

 

-Ahn...Dean – mi spingo indietro contro quel tocco e lui ripete il movimento andando più in profondità...e io quasi perdo la testa.

 

-Cazzo Sam...- lo sento imprecare mentre avvicino le mani all'elastico dei suoi boxer.

Lui alza leggermente il bacino per permettermi sfilarglieli, ma nel farlo la frizione con la mia erezione fa perdere il fiato ad entrambi.

 

Abbassa i miei quel tanto che basta per avere accesso alla mia apertura e si preme contro di me.

Piego la testa mentre lo sento entrare in me così in profondità che non riesco a ragionare.

Le prima spinte sono deboli, ma poi cominciano a diventare sempre più pressanti e quando raggiunge quel punto dentro di me quasi urlo di piacere.

 

-Ahh...Dio Sam...sei così...- la sua voce roca mi infiamma e non riesco a pensare a niente che non sia lui.

 

Con le dita stringo forte il sedile dietro di lui e Dean si volta e ne approfitta per darmi un morso gentile sul dorso della mano.

 

-Fallo – dice – Urla il mio nome.

 

E non posso che accontentarlo.

 

Ci sono quasi vicino, ma sento qualcosa...un peso al petto che non va via.

Lui rallenta il ritmo e mi accarezza il volto.

 

-Hey...- dice dolcemente – Non piangere Sammy...

 

All'inizio non capisco, ma poi mi tocco l'altra guancia e la trovo bagnata.

 

-Sono qui Sammy...sono qui – mi getto sul suo collo e comincio a singhiozzare come non facevo da anni, mentre cerco di stringerlo forte con le dita, artigliandolo nella speranza che niente me lo porti via.

 

-Non ce la faccio...Dean non ce la faccio...non te ne andare...ti prego, ti supplico – sento l'aria mancarmi nel petto e le sue braccia mi stringo così forte da farmi male.

 

-Ti amo Sam...- la sofferenza nella sua voce mi uccide, poi mi allontana da sé e mi prende il viso tra le mani.

 

-Ascoltami....hey...basta caccia ok? Esci da questo schifo Sam, voglio saperti al sicuro...

 

-Ma...- provo a ribattere, ma lui mi ferma.

 

-Promettilo...non mollare ok? Anche se all'inizio pensi di non farcela, non mollare – lo dice ansimando – Io sono lì con te...ci sarò sempre, ma tu devi andare avanti, devi vivere, promettilo.

 

-Ok...- dico con voce flebile.

 

-Promettilo Sam- dice deciso.

 

-Lo prometto...

 

Lui avvicina il mio volto al suo, come a suggellare una promessa...un patto...che ironia della sorte.

 

Mi bacia con calma, mi accarezza i fianchi delicatamente e lo sento che riprende a muoversi dentro di me, ma non ha niente a che vedere con la folle passione di prima.

 

Questa volta è dolce, lo siamo entrambi, ci prendiamo il nostro tempo, lui mi bacia sugli occhi socchiusi e aumenta le spinte quando sente che entrambi ci siamo vicini.

 

Ansimo a bocca aperta.

 

-D-dean...sto per...

 

-Lo so...anch'io – mi accarezza piano in mezzo alle gambe e non mi trattengo.

 

Vengo urlando il suo nome e lo sento venire dentro di me.

 

Per qualche secondo non parliamo, appoggio la fronte alla sua cercando di riprendere fiato.

 

Lui mi dà un bacio a schiocco e mi sorride.

Mi guarda fisso e io abbasso lo sguardo imbarazzato.

 

-Che c'è?-

-Niente...l'espressione che hai quando “finiamo”...mi fa venire voglia di ricominciare – lui ride e io lo seguo guardandolo dritto negli occhi.

 

-Ecco...-dice lui tornando serio e passandomi una mano tra i capelli – Se potessi tenere un'immagine nei miei occhi per sempre...sarebbe proprio questa...-

 

Ci baciamo ancora, ma poi sento il telefono vibrare.

 

-Credo sia Bobby – dico triste.

-Diamoci una sistemata e andiamo...hey Sam...ecco io...

-Lo so...anche io...

 

Ci rivestiamo lentamente e lui mette piano in moto.

Tiene la sua mano destra intrecciata alla mia mentre guida.

Cerco di non pensare che quella potrebbe essere l'ultima volta che lo facciamo...prendo un respiro profondo e lui stringe la presa.

 

Devo farlo...devo rimanere in piedi...devo farlo...almeno per lui.

 

 

* * *

 

 

Siamo in quella stanza e stiamo cercando un modo per scappare a Lilith quando mi volto verso Ruby.

 

-Ok hai vinto...che devo fare?

 

-Che vuoi dire?

 

-Per salvare Dean...cosa vuoi che faccia?

 

Dean arriva in quel momento dietro di me e mi scuote la spalla.

 

-Aspetta che vuoi fare? - chiede dubbioso.

 

-Sta fermo un secondo...deve pur esserci una soluzione- chiedo al limite della disperazione.

 

-Non è affatto semplice – replica Ruby sconvolta – Ci serve tempo...

 

-Deve pur esserci un modo, dimmi cosa devo fare e lo farò – Dean cerca di trattenermi ma io mi divincolo e comincio ad alzare la voce. - No Dean non lascerò che tu vada all'inferno – dico nel panico.

 

-SI INVECE! - il suo urlo mi blocca.

 

-Sam...è una scelta che ho fatto io...

-E cosa vuoi che faccia? - chiedo disperato.

 

-Te l'ho già detto – mi getta un occhiata eloquente -. Ricorda quello che ti ha insegnato papà...e quello che ti ho insegnato io...abbia cura di te...e abbi cura della mia auto – lo dice con un mezzo sorriso e sento che il mio cuore muore un pezzo alla volta.

 

Sento il primo rintocco della mezzanotte e ascolto i restanti undici come fossero lame che affondano nel petto.

 

Quello che succede dopo lo ricordo a stento.

Ruby che mi chiede il coltello, Dean che capisce che non è la vera Ruby, le porte che si aprono e i segugi infernali che cominciano a dilaniare il corpo di Dean...Lilith che scappa senza riuscire ad uccidermi.

 

E sono lì.

La stanza è silenziosa, vorrei chiamare il nome di mio fratello ma sento come se non mi ricordassi come articolare le parole.

 

Sento le lacrime scendere giù e trattengo a stento i singhiozzi, mentre mi abbasso e prendo il suo corpo esanime tra le mie braccia.

 

-No...no...Dean...- non so per quanto tempo resto lì fermo.

 

So solo che Bobby ci trova così e io no ho neanche la forza di spostarmi.

 

-Gesù Santissimo...- sento la sua voce tremare e le sue braccia cingermi.

 

-Andrà tutto bene Sam...andrà tutto bene.

 

Ma sento l'aria andare via dal petto.

Guardo il suo volto senza vita e non riesco a respirare, sento che sto per iperventilare.

 

Bobby cerca di calmarmi, ma non serve a nulla.

Mi è successo una sola volta nella vita....e c'era Dean accanto a me.

Sento le forze venire meno e sono tentato di lasciarmi andare.

L'aria non arriva e sento che sto per soffocare, sarebbe così facile lasciarsi andare...ma poi mi ricordo della promessa fatta a Dean.

 

Non posso mollare, per lui...io devo andare avanti.

Così mi alzo, prendo il corpo di Dean in spalla e lo metto in macchina.

So già che non avrò la forza di bruciarlo, perchè...nonostante tutto...so che se c'è un modo di riportarlo indietro io lo scoprirò...e lo riporterò da me.

 

* * *

Quasi non sento Bobby che si ferma e scende dall'automobile.

-Sam...dobbiamo andare...forza ragazzo mio.

 

E' lui ad aprirmi la portiera e ad aiutarmi a scendere giù dalla macchina.

I miei movimenti sono a rallentatore e non riesco ad avere piena coscienza di quello che succede.

 

Guardo in basso e vedo uno strano telo nero che copre qualcosa...come...un corpo.

Quando realizzo che lì sotto c'è il corpo di Dean e Bobby ha cercato di coprirlo prima che io lo potessi vedere, mi volto di lato e mi ritrovo a vomitare con Bobby che mi tiene la testa e e mi dà delle pacche sulla schiena.

 

-Coraggio figliolo...lui non vorrebbe vederti in questo stato...dovremmo...- si ferma imbarazzato e so cosa vuole dire.

 

Dovremmo bruciare il corpo, ma non ne ho la minima intenzione.

 

-No...- ribatto con quanta più fermezza trovo in corpo – Non voglio bruciarlo...- la mia voce si abbassa.

 

-Ok Sam...diamogli una degna sepoltura.

 

Si allontana un po' da me e mi rendo conto di non avere la forza di alzarmi.

Il cellulare vibra con insistenza nella mia tasca e lo tiro fuori lentamente proprio nel momento in cui smette.

 

Santana

 

Sento qualche lacrima rigarmi il volto, mi alzo e mi dirigo a casa sua.

 

Busso una sola volta e sento dei passi veloci, ho la testa bassa e quando lei mi apre non posso vederla.

 

-Hey Sam! Ti ho chiamato una decina di volte...tutto ok? - mi chiede cercando di spiare la mia espressione.

 

Alzo lo sguardo e il sorriso sul suo viso muore, mentre realizza al volo cosa deve essere successo.

 

-No...- dice come se dirlo potesse renderlo meno reale.

 

-E' morto...Dean è morto! - nel momento in cui lo realizzo sento qualcosa che si rompe in me e la abbraccio.

 

So che anche lei sta piangendo, ma non riesco a fare niente per consolarla, perchè non so cosa potrei fare per consolare me stesso.

 

Sei morto...neanche un' ora fa...e mi manchi da morire.

Tornerai da me, vero Dean?

Ti prego.

 

 

 

 

 

 

 

N.d.A.

 

Sigh sigh e sob sob povero Dean T.T

Ragazze finalmente la tanto attesa lemon, spero non vi abbia deluso.

Il prossimo capitolo sarà l'ultimo...a malincuore, perchè i ragazzi mi mancano già.

E' già pronto quindi devo solo correggerlo e postarlo.

In pratica aspettarete solo pochi giorni.

Mi piacerebbe che anche chi legge senza recensire lasciasse un commento anche breve per dirmi cosa ne pensa...visto che siamo alle battute finali di questa storia.

Vabbè alla prossima, attendo i commenti anche delle mie lettrici preferite che non si sono perse una capitolo :-*

un bacio a tutti

kiss kiss

Angel_SG

  
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