Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: YukiWhite97    23/10/2016    1 recensioni
Sequel de "Il principe illegittimo e altre storie", ambientato cinque anni dopo la fine. Helge, Aurora ed Emma sono oramai cresciuti, mentre Jack, Elsa, Anna e Kristoff vivono felicemente le rispettive vite coniugali. La trama si baserà principalmente su una cosa in particolare: gli amori impossibili. Un amore impossibile per Helge e Aurora, ed un amore impossibile per Emma, che si ritroverà ad amare qualcuno di impensabile, con il rischio di scoprire il segreto che giace, a sua insaputa, dentro di lei.
Genere: Dark, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incest, Triangolo
Capitoli:
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Emma spalancò gli occhi. Era come se per tutto quel tempo fosse stata rinchiusa in un brutto incubo, e adesso che si era risvegliata avvertiva un grande senso di ansia, oltre che un grande senso di debolezza.
"Pitch! - esclamò, il primo pensiero che le passò per la mente - Pitch, dove sei?"
Elsa, che era rimasta appena fuori la porta per assicurarsi di tenerla sotto controllo, le comparve immediatamente davanti.
"Emma, cosa stai facendo? - esclamò - rimettiti immediatamente a letto, sei ancora debole!"
"Non posso stare qui! Dov'è Pitch? Cos'è successo, madre?" - domandò aggrappandosi a lei.
La regina sospirò. Non avrebbe mai creduto di arrivare a pensare una cosa del genere, ma ammirava Pitch per il gesto altruistico a cui si era lasciato andare.
"Se n'è andato, Emma - sussurrò - e ti ha liberato dell'oscurità. Adesso non c'è più niente che dovrai temere"
"No - bisbigliò la ragazza - no, non può essersene andato. Non è possibile, lo devo trovare!"
"Tesoro, ti prego! - esclamò afferrandola per un braccio - tutto ciò è una follia!"
"No, non è una follia! - rispose - non possiamo separarci, perché siamo destinati a stare insieme. Io ho saputo vedere la luce dove nessuno ne è stato in grado, non pensi che voglia dire qualcosa?"
Elsa rimase molto sorpresa. La sua Emma era maturata tanto in così poco tempo.
Proprio lei non poteva negarle l'amore per quanto quest'ultimo apparisse assurdo o impossibile. La principessa era innamorata, poteva capirlo leggendolo nei suoi occhi. Si lasciò andare ad un lungo sospiro.
"Eh va bene. Vai Emma, ma ti prego, fai attenzione!"
Sorridendo, la principessa donò un abbraccio alla madre, sancendo una promessa, ovvero quella che sarebbe tornata sana e salva!
"Farò presto, non preoccuparti per me!" - esclamò. Così dicendo, raccolse le sue poche forze e uscì dal castello.
La regina si lasciò andare ad un altro sospiro, ed infine ad un sorriso. Sapeva di aver fatto la scelta giusta.
Immediatamente dopo, Elsa andò in biblioteca. Voleva attutire le proprie curiosità. Non aveva mai sentito parlare di Pitch Black se non da Jack, eppure era certa che ci fosse dell'altro da sapere. Cercò a lungo, tra libri di storia e leggenda, finchè finalmente, un grosso tomo diede risposta alle sue domande.
Mentre leggeva, la regina non riusciva a credere ai suoi occhi. A distrarla dalla sua attenta lettura, fu proprio il marito.
"Elsa? - domandò Jack - ma che fai qui?"
"Stavo... emh... solo leggendo" - rispose vaga.
"Oh... ma non dovresti essere con Emma?"
"Beh... diciamo che... lei... lei non è più qui" - sussurrò. Jack le si avvicinò.
"Come sarebbe a dire non è qui?"
"Lei... è andata a cercare Pitch"
"CHE COSA? - esclamò - te la sei fatta scappare?"
"No, Jack - disse seria - io ho acconsentito affinché andasse"
"Eh? Ma come... come hai potuto?"
"Come ho potuto? - domandò indicandogli il libro - tu come hai potuto non dirmi questo!"
Seguendo la sua indicazione, Jack prese a leggere velocemente ciò che vi era scritto.
"Tsk, non ha importanta" - borbottò.
"Sì che ha importanza! Il mondo non si divide in buoni e cattivi. Tutti hanno sempre delle motivazioni che li portano ad essere ciò che sono! Emma avrebbe dovuto sapere, anzi, tutti dovrebbero sapere!"
"Pitch è malvagio"
"Non tanto come sembra! - esclamò - c'è della luce nell'oscurità, come c'è l'oscurità nella luce. Tu pensi di essere puro? Bene, ti informo che non è così. Perchè stai sbagliando di grosso con Emma"
Jack assottigliò lo sguardo.
"Spero per te che non le accada niente. Altrimenti sarà tutta colpa tua"
Elsa sospirò avvilita. Aveva sperato che Jack capisse, ma non era andata così.
E non aveva idea di come le cose sarebbero andate a finire.

Intanto, Helge, Aurora, Adrian e Selena, che si era finalmente ripresa, non riuscivano a dormire. Teoricamente, il giorno dopo, Aurora ad Adrian avrebbero dovuto sposarsi, ma non potevano! Dovevano trovare un modo per annullare le nozze senza scatenare una guerra.
"Ma non basterebbe parlarne ?" - domandò Selena.
"Ci abbiamo provato, ma è stato tutto inutile - sbuffò l'altra principessa- oh, che situazione. E' assurdo, non posso accettare una cosa del genere. Helge, che facciamo? Se mi sposo, non potrò più stare con te?"
"Non devi avere paura, Aurora - la tranquillizzò - un modo deve pur esserci"
A scorgere i quattro che parlavano, fu proprio Elizabeth. Quest'ultima era piuttosto arrabbiata dopo ciò che il marito le aveva detto, ed era pronta a scatenare il suo malumore sulla malcapitata Aurora.
"Beh? - domandò - cosa fa la sposa qui? Dovresti dormire!"
"Madre! - esclamò Selena - cosa fai qui?  Vattene immediatamente!"
"Bada a come ti rivolgi a me!"
"Io mi rivolgo come mi pare e piace! - esclamò prendendo coraggio e stringendosi ad Adrian - tutto ciò è successo per colpa tua!"
"Oh, ti sbagli. La colpa è di Aurora, è lei che ti ha rubato l'uomo. Ecco ciò che succede ad essere una poco di buono"
"Ora basta, questo è troppo! - esclamò Helge facendo per attaccarla - giuro che la uccido!"
"Helge, no, ti prego" - lo supplicò Aurora. Elizabeth la guardò, con fare altezzoso.
"Il tuo buonismo non ti porterà a niente. Domani ti sposerai e dopodiché andrai lontano di qui. Dopodiché mi libererò anche di tua madre"
La principessa la guardò, arrossendo per la rabbia. Come si poteva essere così malvagie?
Pochi attimi dopo, Elizabeth fu colta di sorpresa proprio dalla voce di Anna.
"Di chi vorresti liberarti, scusa?" - domandò la principessa facendosi avanti.
"Madre!" - la chiamò la figlia.
"Oh, ma guarda chi è venuta a trovarci. Sì, parlavo proprio di te, principessa"
"Parla pure quanto vuoi, Elizabeth. Puoi farmi ciò che vuoi, ma non permetterò che tu rovini la vita di mia figlia. E per giunta, Kristoff non prenderebbe mai in considerazione l'idea di stare con una donna perfida ed invidiosa come te!"
Mancò poco che ad Elizabeth uscisse il fumo dalle orecchie. L'avrebbe sicuramente afferrata per i capelli, se non fosse stato per l'intervento di Kristoff.
"Ebbene? - domandò - cos'è tutto questo fracasso?"
"Non è nulla, Kristoff - disse Anna - abbiamo solo avuto una piccola discussione, ma è tutto risolto"
"Voi due! - esclamò il biondo rivolgendosi ad Helge e Aurora - cosa fate insieme? Avete anche il coraggio di essere così sfrontati?"
"Padre, ti prego! - esclamò Aurora inginocchiandosi - non costringermi a sposarci! Adrian ama Selena ed io amo Helge, ti prego, sarei così infelice!"
"Come puoi dire questo? Stai parlando del sangue del tuo sangue, è qualcosa di indecente! E poi un accordo è un accordo. Mi dispiace Aurora, ma dovrai sposarti, che ti piaccia o no!"
La principessa avrebbe voluto sprofondare. Non poteva credere che suo padre fosse così severo con lei. Perché non poteva stare con la persona che amava?
"Kristoff - chiamò a quel punto Helge - non prendertela con lei, al massimo sono io. Sono io che l'ho sempre amata, pensata e guardata, non come una cugina, ma come qualcosa di più. Solo io ti prego, non separarci. Lo sai anche tu quanto le voglio bene. Non può essere così sbagliato"
"Mi spiace, Helge, ma non è accettabile una relazione del genere - disse severo - Adrian, Aurora, andate. Adesso. Non lo ripeterò una seconda volta"
Selena a quel punto si aggrappò ad Adrian.
"No, ti prego, non andare. Adrian..."
"Selena - sussurrò guardandola - io amo e amerò sempre e solo te, sappilo. Non dimenticartelo"
"Adrian...!" - esclamò.
Ad Anna le si spezzò quasi il cuore. Helge, con fare sconsolato, fissava al di fuori della finestra, Aurora stava in ginocchio, soffocando un pianto doloroso, mentre Adrian e Selena faticavano a lasciarsi.
Si rivolse al marito, furiosa.
"Mi congratulo con te. Stai facendo soffrire due coppie di innamorati"
"Un giorno capiranno"
"Capiranno cosa?! Che amare è sbagliato? Amare non è mai sbagliato. Tu più di tutti dovresti capire questo genere di cose. Non riesco a credere al fatto che tu sia diventato così insensibile"
Gli occhi di Anna erano lucidi, era quasi come se fosse sul punto di piangere.
A quelle parole, Kristoff sentì di vacillare, tuttavia rimase sulla sua posizione.
La notte era breve. Troppo breve. Troppa poca distanza.

Fuori era notte fonda, ma Emma non aveva paura. Anche se non sapeva dove cercarlo, sapeva che l'avrebbe trovato.
Vagò a lungo per le colline innevate, lontane dal castello, ignorando il freddo e il gelo, dopotutto poteva ancora contare sulla sua magia di luce, che era tornata più vigorosa di prima.
"Pitch! - esclamò - ti prego, ho bisogno di te!"
La sua voce risuonò come un eco, la quale non ebbe però alcuna risposta.
Dinnanzi a lei si ergevano scure montagne, nere tanto da confondersi con il cielo.
Scorse un'incavatura rocciosa, in cui sperò di poter trovare riparo. Quando si insinuò dentro, si accorse che all'interno era completamente buio. Sapeva che a Pitch piaceva nascondersi in posti come quelli.
"Pitch Black! - esclamò - ti ordino immediatamente di venire fuori! Non puoi abbandonarmi così! E' da codardi... ti prego"
Malgrado il suo tono fosse autoritario, divenne spezzato verso la fine. Emma era stanca di perderlo in continuazione. Voleva tenerlo a sé, non importava quanto diversi fossero.
Un'ombra apparve alle sua spalle, immobile. Emma sussultò, senza trovare il coraggio di voltarsi.
"Sei proprio una ragazzina testarda - disse una voce - non dovevi venire qui"
"Pitch! - esclamò ella riuscendo finalmente a guardarlo - cosa...?"
Il suo sguardo era diverso. Sembrava addirittura... triste.
"Che c'è?" - domandò brusco.
"Che c'è? - ripetè l'altra inviperita - perché te ne sei andato? Pensavo ci tenessi a me!"
"Io ci tengo a te, proprio per questo ho dovuto liberarti dall'oscurità. E poi... è stato Frost a chiedermi di liberarti, ed era una richiesta che non potevo rifiutare"
"Ma pensavo che fosse tuo nemico"
"Infatti è così. Tuttavia non volevo far rivivere il mio dolore a nessuno" - disse distogliendo lo sguardo.
"Il tuo dolore? Ma di cosa stai parlando?"
Pitch le diede alle spalle. A sapere della sua vera storia, che era poi divenuta leggenda, erano in pochi, e  tra questi pochi vi erano i guardiani.
"Immagino tu non sappia il perchè io sia diventato così... vero?"
"Io... credevo che tu fossi sempre stato così..." - rispose.
"Oh, affatto. Eravamo tutti umani, un tempo. E lo ero anche io. Il mio vero nome era...  Kozmotis Pitchiner. Sto parlando di tanto, tanto tempo fa, dell'età d'oro, del tempo in cui le costellazioni governavano il globo. Non ero un umano qualsiasi, io ero un valoroso generale. E fui scelto per fare da guardia alla prigione in cui erano rinchiusi i Fearlings"
"Fearlings?"
"Spiriti maligni, che si si impossessano del cuore umano. Io... non avevo una vera e propria famiglia. Però avevo una figlia"
Emma spalancò gli occhi. Non avrebbe mai potuto immaginare che un tempo Pitch fosse stato umano, che avesse avuto addirittura una famiglia.
"Davvero?" - domandò.
"Sì. Era poco più piccola di te l'ultima volta che la vidi. Purtroppo, il mio starle lontano per tanti anni e il continuare a fare la guardia, iniziarono a far vacillare la mia sanità mentale. E così accadde - disse incupendosi ad un tratto - i Fearlings iniziarono ad indebolirmi. Ed ingannarono la mia mente. Imitarono la voce di mia figlia, ed io caddi... in una sorta di trance, credo. Fui portato ad aprire la cella, e a quel punto gli spiriti maligni si impossessarono di me, divorarono la mia anima e divennero parte di me. Cancellarono la mia ragione, parte della mia memoria, ma non tutta per fortuna. E da allori divenni Pitch Black.
Io l'ho persa Emma. Perchè divenendo ciò che sono ora, non potevo più starle vicino. Era come se fossi morto. Lo sono, in un certo senso"
Quella triste storia aveva tanto commosso la principessa, la quale lo abbracciò.
"Emma?"
"Mi... mi dispiace. Non pensavo avessi sofferto così tanto - sussurrò tra le lacrime - sono sicura che lei però non ti ha mai dimenticato! Non è colpa tua"
Pitch fu scosso da un brivido, e la strinse a sé. Accadde qualcosa che non accadeva ormai da secoli: una lacrima rigò il suo volto.
"Nemmeno l'eternità può guarire certe ferite"
"Si che può. Sono sicura che lei non avrebbe voluto vederti in questo stato. Ormai non c'è più, ma vuoi davvero continuare a ricordartene in questo modo? Dannandoti? So che non posso cancellare tutto ciò che hai passato, ma posso aiutarti! Ti prego Pitch, vieni via con me"
"Emma, vorrei, ma non posso. Non capisci? I Fearlings si sono impossessati della mia anima, per questo non posso essere liberato!"
"Sì che puoi! - esclamò - sono sicura che gli altri Guardiani potranno aiutarti! E ti aiuterò anche io Pitch, promesso. Perché ti amo, e non ho intenzione di perderti. Questa è una promessa!"
Pitch non aveva mai letto nei suoi occhi tanta determinazione. Emma gli aveva donato un calore che non sentiva da tanto questo, e probabilmente ciò voleva dire qualcosa. Fin ora aveva vissuto nell'oscurità e nel buio. Forse, afferrando quel raggio di luce, le cose sarebbero iniziate a migliorare.
Le strinse una mano.
"D'accordo, Emma. Se può farti felice verrò con te". La principessa sorrise, distratta poi da un raggio di luce. Era l'alba.
"Sbrighiamoci! - esclamò - ho la vaga impressione che il nostro intervento sia richiesto!"

 





 
N.D.A
Mi  è piaciuto proprio scrivere questo capitolo :D
Che dire di Elsa e Jack, questi figli mettono in crisi anche i genitori D: E lo stesso vale per Anna e Kristoff. Certo che quest'ultimo è molto testardo, riuscirà a ricredersi?
Passando alla mia parte preferita, mi sono ispirata a quella che dovrebbe essere la vera storia di Pitch Black, mi sono documentata su internet, e siccome mi sembrava molto bella, ho deciso di usarla :D
MORALE: BISOGNA ANDARE OLTRE LE APPARENZE!
Ma a parte ciò... voi che dite, sarà un matrimonio movimentato? Io dico di sì ;)
   
 
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