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Autore: tanjess    23/10/2016    2 recensioni
Non importa quanto ci vorrà, io ti ritroverò, e quando lo farò, saremo una cosa sola.. Avremo il nostro lieto fine. Non dimenticarti mai quanto sei speciale. Sei il più bello e raro dei fiori Regina... Solo io ti poso rendere felice, tu lo sai, devi solo farmi entrare nella tua vita… Ancora una volta..-
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera a tutti, In questo capitolo finalmente scopriremo faremo un po' più di luce su cio che accadde a Emma e Regina. Sono molto soddisfatta a dire il vero, mi sono divertita ed emozionata nel scrivere questo capitolo e spero che per voi sarò lo stesso nel leggerlo. In questo capitolo ci saranno due canzoni in due momenti. spero vi possa piacere. Vi invito sempre a laciarmi un commento per sapere se vi piace o se ve lo immaginvate diverso. Buona lettura e al prossimo a capitolo.
link1:https://www.youtube.com/watch?v=w8KQmps-Sog
link2:https://www.youtube.com/watch?v=einMTwBywTo



-Guarda un po’ chi c’è qui, che cosa vuoi da me, Malefica?-
-Sono qui perché un uccellino mi ha detto che sei in possesso di una pozione di cui ho bisogno-
-Oh beh, io sono pieno di cose, che in molti desiderano. Tu cosa cerchi?-
-Sai di che cosa sto parlando.. Tu sai sempre tutto- Disse provocatoria.
-Mmhhh senti senti, e tu che cosa te ne fai?-
-Questi non sono affari tuoi. Tu devi solo dirmi se è vero che c’è l’hai!-
-Beh potrebbe essere.-
-E bene? Che cosa vuoi in cambio?-
-Per tua sfortuna non hai nulla che io desideri da te. Perciò è inutile anche solo starne a parlare-
-Pensaci bene, sono disposta a fare qualsiasi cosa per quella pozione-
-Ma senti.. perché ti affanni tanto? Lei sta con Emma ora, la salvatrice. Tu non sei certo all’altezza di competere con lei. Ha perfino lasciato il grande Robin Hood per lei. Arrenditi. È lei il suo vero amore, non tu.-
-Questo lo vedremo..- Disse sorridendo Malefica
-Che cosa hai in mente?-
-Io niente, sarà la stessa salvatrice a ricondurla a me, farà tutto con le sue stesse mani. È questo che porta a voler fare gli eroi.. a dover rinunciare alla propria felicità.-
-Mi hai incuriosito, cosa sai che io non so?.. nulla può sfuggirmi! Lo hai detto tu stessa che so sempre tutto,eppure tu.. Tu sembri essere sicura di ciò che dici, riferendoti a fatti di cui non ne so niente. Cosa accadrà? E perché io non riesco a vederlo?!..Parla!!-
-Sembra che adesso ci siano i requisiti per stipulare un accordo. -Sorrise beffarda.
-Dammi la pozione, e ti dirò ciò che vuoi sapere.-
Ci fu qualche secondo di silenzio.
-Attenta a giocare col fuoco, se non lo sai domare! Ti avverto, se ciò che mi dirai non mi soddisferà, dovrai subire la mia ira!!- Le disse minaccioso, come solo lui sapeva essere.
-Allora, abbiamo un accordo o no?..- Chiese impaziente Malefica
-Direi di si..-
-Bene!-


Camminarono per un bel po’. Uscirono dal parco e si diressero verso la città girando tra un negozio e l’altro. Regina cercò di mettere a fuoco ciò che aveva detto Malefica. Era il loro sogno quello mettere su famiglia un giorno, ma non pensava che fosse proprio quello il momento giusto. Loro si stavano preparando ad investire entrambe sulla propria carriera. Quando avrebbero trovato il tempo di pensare alla creatura che sarebbe arrivata. E poi… c’era quella donna..
-A che pensi?- Le chiese Malefica dolcemente.
-Tu vuoi, adottarlo? Il bambino intendo.-
-Anche, perché no? Potrebbe essere il secondo figlio. Ma prima ne voglio uno tuo, dammi un figlio Regina, sarà il frutto del nostro amore.-
-Mal, non ci sarebbe cosa che mi renderebbe più felice e tu lo sai, ma sai anche che io.. – Regina sospirò tristemente. Chinò il viso. –Io non posso dartene..-
-Questo non è vero. Ti ricordi? Ti avevo portato da fuori un nuovo farmaco,  questo può risolvere il tuo problema devi solo berlo-
-Sai che non ci credo, mi sembra assurdo che un bel giorno scoprono la medicina che può risolvere il problema della sterilità e che non ne diano notizia da nessuna parte. E poi se fosse così costerebbe un occhio della testa.-
-Ma se non ci credi, bevila lo stesso, che cosa ti preoccupa?-
-Il fatto che magari potrebbe far male, che potrebbe avere qualche contro indicazione-
-Non ti farei mai prendere qualcosa di cui ho il minimo dubbio che potrebbe nuocerti, lo sai. Fidati di me tesoro. Andrà tutto bene e potrai concepire di nuovo, potrai dare alla luce nostro figlio.-
-Ma, ora è proprio il momento meno opportuno, tu aspetti la promozione, e io devo dare una risposta a Kathryn per dare inizio ai lavori, dove troveremo il tempo? Già ne troviamo poco per noi, figurati per un figlio. È impegnativo, ed è una cosa seria!.-
-Lo so, e lo è anche per me. Capisco i tuoi dubbi e le tue paure ma in qualche modo faremo, ce la caveremo. Ho visto come guardavi quel ragazzino prima, e so quanto desideri avere un figlio, ed è esattamente quanto lo desidero io. Saremmo finalmente una famiglia completa.-
Regina sarebbe dovuta essere felice, e probabilmente lo sarebbe stata, prima di conoscere quella donna. –Io ci voglio un pensare un po’-
-Si va bene, non voglio forzarti, solo pensavo ti avrebbe resa felice. Credevo fosse ancora il sogno di entrambe.- Disse Malefica sapendo di pungerla.
-Infatti è così! Ma con il momento delicato in cui siamo voglio essere sicura al 100% che le cose vadano bene.-
-Beh in tanto puoi provare a bere quella medicina, l’unico cambiamento che otterresti sarebbe di tornare a poter concepire. Poi se vorrai procederemo oltre, altrimenti aspetteremo ancora.-
Regina ci pensò  –Va bene,- Disse infine.
-Ne sono contenta. Ti porterà un po’ di sonnolenza quindi forse è meglio se la prendi questa sera prima di andare a dormire, così non avrai problemi.-
-D’accordo. Tu sei certa che andrà tutto bene?-
-Si, sono sicura.- Le disse sorridendo, la strinse a se e la baciò. –Andiamo a casa. Voglio assaggiare quello che avevi cucinato per me ieri- Regina sorrise in segno d’assenso e si incamminarono per tornare.
Erano sedute al tavolo a mangiare guardando le notizie al telegiornale. “Ieri notte c’è stato un furto alla banca centrale della città, i ladri sono arrivati fino al famoso ponte che divide le due cittadelle e i nostri agenti di polizia hanno collaborato con lo sceriffo e i suoi uomini per riuscire a fermarli.” –A Regina venne un colpo quando, dalle immagini dall’alto riprese dall’elicottero, fecero vedere la scena in cui una donna bionda veniva colpita, e ancora di più quando ci fu un suo primo piano e poté accertarsi che i suoi sospetti erano fondati. Avevano colpito proprio lei. “Quest’ultima è rimasta ferita a un braccio per un proiettile che fortunatamente l’ha solo strisciata. Dopo un lungo conflitto con armi da fuoco finalmente i rapinatori si sono arresi e sono stati arrestati. Dato che al momento della cattura si trovavano oltre la metà del ponte, che delimita il confine, ora si trovano nella prigione dello sceriffo di Storybrook.”
E stata colpita.. Devo vederla, voglio vedere come sta!”
-Gli è andata bene allo sceriffo, l’hanno solo strisciata. Si rimetterà presto.-
Malefica sembrava aver risposto ai suoi pensieri per rassicurarla, come se fosse riuscita a capire le intenzioni di Regina. – E’ la donna che mi ha dato il giubbotto l’altra sera sul ponte. Spero si rimetta presto, sembrava una brava persona.-
-E’ una donna di legge, deve esserlo. Altrimenti non c’è niente e nessuno in cui poter riporre fiducia, non credi?-
-Si certo.- Regina si prese una pausa. –Spero di avere occasione di poterle ridare la giacca.-
-Qualcosa mi dice che sicuramente l’avrai.-
-Ah si? E cosa te ne fa essere cos’ sicura?- Regina si stranì alle parole di Malefica.
-Il semplice fatto che sia lo sceriffo della città qui accanto, che altro se no?-
-Giusto- Disse Regina sollevata. Malefica notò l’espressione di sollievo e con finta naturalezza, le chiese –C’è qualcosa che non va? Qualcosa che vorresti dirmi?-
-No, niente. Cosa dovrebbe esserci?-
-Niente, ovviamente.- Disse quelle parole come se fossero un avvertimento, e Regina se ne accorse, ma fece finta di nulla. “Non ho fatto niente, calmati Regina!!”
-Se sei d’accordo allora, nel pomeriggio pensavo di chiamare Kathryn per dargli conferma-
-Si non c’è problema, ricordati solo di avere un giorno libero a settimana.-
-Si certo non ti preoccupare.-
Finirono il pranzo  e poi si misero sul divano a guardare un thriller, ma i pensieri di Regina erano da tutt’altra parte. “Dov’è ora? Come sta? Cosa starà facendo? Chi si starà prendendo cura di lei?” più ci pensava più l’ansia dentro lei cresceva. Malefica sentiva Regina distante, anche se era li a fianco a lei, i suoi pensieri erano altrove, e questo non poteva permetterlo. Stoppò il film e senza dare il tempo a Regina di obbiettare, si mise su di lei e cominciò a baciarla, toccarla, le aprì con forza le gambe e la fece sua, assicurandosi che non avesse pensieri che per lei, e lei soltanto..
15:05
Regina stava scoppiando, non ce la faceva più e così mentre Malefica era ancora dentro di lei si lasciò andare e venne per la terza volta, di seguito… -Bravissima Regina, sei stata perfetta!-
-Il merito è solo tuo. Non mi hai dato tregua e mi hai fatto impazzire!-
-Si ma tu sai reggere come nessun’altra sa fare!- Regina sbadigliò poco elegantemente e malefica sorrise
-Perché non ti riposi un po’, sei stanca, e almeno se dormi ho una buona ragione per non continuare a torturarti prendendoti ancora-
-Credo che accetterò l’offerta non penso di riuscire a reggere oltre per ora- Regina si girò su un fianco e chiuse gli occhi. Malefica gli diede un bacio sulla guancia e si diresse verso la cucina sorridente. In un modo o nell’altro aveva ottenuto il suo scopo, l’aveva trattenuta con se e, anche se per poche ore, l’aveva distanziata da Emma Swan.
Regina dormiva profondamente e Malefica decise che era l’occasione giusta per fare una telefonata importante, di cui Regina non doveva sapere niente.
-Tesoro mio, allora come procede?-
-Qui tutto normale. E li? Ce ne hai messo di tempo per chiamarmi.-
-
Si lo so è stato il primo momento che ho avuto libero, oggi sono stata con Regina tutto il tempo. Le ho parlato del fatto di avere un figlio insieme, ha detto che ci vuole pensare perché non è sicura sia il momento migliore, però l’ho convinta finalmente a prendere la pozione, quindi è già qualcosa.-
-Spero si decida e dica di si o qui a furia di aspettare diventerò vecchia.-
-
Lo so lo sto sperando anche io. Così finalmente potremo essere una famiglia completa a tutti gli effetti. Ma prima ancora di questo dobbiamo sistemare un’altra faccenda.-
-Sarebbe?-
-La salvatrice, evidentemente non ce la fa a starle lontana, si è cominciata a mettere in mezzo e questo potrebbe essere un problema. Regina ancora non ricorda niente, ma nulla toglie che potrebbe rinnamorarsi e via via riacquistare la memoria.-
-Anche fosse è impossibile che possano stare insieme, la ucciderebbe, sarà Emma stessa a farla soffrire e a spingerla sempre più fra le tue braccia.-
-
Si ma non voglio correre rischi. Ecco perché domani stesso ho intenzione di andare a fare due chiacchiere con tutta la combriccola.-
-Sta solo attenta che Regina non venga a saperlo o potrebbero sorgere problemi.-
-
No tranquilla, nessuno di loro direbbe nulla a Regina, non possono. Per ora possiamo stare tranquille, il vantaggio lo abbiamo noi. E se vogliono venire meno a gli accordi mettendo perfino a rischio la vita di Regina per il loro egoismo allora facciano pure, ma dovranno passare sul mio cadavere prima! Non sanno contro chi si stanno mettendo, e domani voglio ricordarglielo!-
-Va bene, allora fammi avere notizie-
-
Si sta tranquilla, a domani tesoro mio.- E la chiamata finì.

Regina si svegliò con un profumo di caffè appena fatto, dopo un sonnellino senza sogni. Si sentiva riposata anche se ancora assonnata. Malefica si trovava proprio davanti a lei. Era seduta per terra che la guardava. –Ma buongiorno, finalmente ti sei svegliata-
-Beh chissà di chi è il merito-
-Modestamente. Era bello guardarti dormire però.- Le disse sorridendo. _ti ho prearato un buon caffè caldo.-
-Che meraviglia, sento l’odore. Ne ho proprio bisogno.- Regina si alzò e si mise a sedere, Malefica le porse la tazzina e lei lo iniziò a sorseggiare. –Katrhyn aveva provato a chiamarti, non ho fatto in tempo a risponderle perché ero in bagno, sicuramente vorrà sapere cosa hai deciso di fare, molto probabilmente deve dare una risposta al cliente-
-Mhh si, ma.. che ora è?- Chiese regina rendendosi conto delle luci accese in casa e del buio che c’era fuori. –Sono le 19:30 mia cara, si ti sei fatta proprio un bel pisolino-
-Cavolo! Passami il telefono che la chiamo subito!-
Regina prese al volo il telefono che le venne passato da Malefica, digitò in tutta fretta il numero di Katrhyn e aspettò che rispondesse.
-Pronto?-
-
Kat sono Regina-
-Ah Regina, finalmente! Ma che fine avevi fatto? Mi ero preoccupata! Ho avuto paura ti fosse successo qualcosa!-
-
E cosa mi sarebbe dovuto succedere? Che esagerata! Ho passato la Giornata con Mal e poi mi sono addormentata tutto qui.-
-Si, capisco..-
-
Comunque ti ho chiamata perché volevo dirti che si, accetto la proposta.-
-Bene, sono felice che tu abbia accettato!-
-
Vorrei che ci vedessimo domani per avere tutte le informazioni necessarie. Ti va bene domani mattina alle 9:00 ?-
 -Ahh.. ecco.. domani mattina non posso, ho un appuntamento importante, ti può andare bene se ci vediamo per pranzo, ne discutiamo con calma almeno.-
-Si va bene. Allora a domani. Buona serata Kat.-
-Grazie anche a te Regina. Ciao.-
-Ok, fatto, domani a pranzo sarò fuori con Kat quindi non mi aspettare.-
-Non poteva prima?-
-Evidentemente no, dice che ha un appuntamento molto importante.-
-Mhh ma davvero?.. Beh forse qualche appuntamento galante- Scherzò immaginando cosa stesse succedendo.
-Non credo, di solito si danno a cena quel genere di appuntamenti.-
-Chissà, va a tavola che è pronto, io vado un attimo al bagno e ti raggiungo-
Malefica si diresse al bagno e li effettuò una chiamata.
-Pronto-
-Ma salve, come stiamo?-
-Taglia corto, che cosa vuoi? Perché mi stai chiamando?-
-Perché ciò che ti avevo preannunciato si sta verificando, non mi hai voluto dare retta e ora se non mi dai una mano ne pagheremo entrambi le conseguenze!-
-Che cosa vuoi che faccia?-
-Che ti metta di impegno e che ti metta ad aumentare la morsa! La stai perdendo e non deve accadere!! Una volta ti ha amato, fa che sia così anche ora! Voglio che ti faccia vedere!!-
-Cosa credi che abbia cercato di fare!-
-Beh non hai fatto abbastanza! Sporcati un po le mani se ce n’è bisogno! Un tempo lo sapevi fare! E ora di darti un mossa se ci tieni !!- Riattaccò bruscamente il telefono, tirò lo sciacquone e uscì dal bagno. Si mise a sedere e cominciarono a mangiare.
Terminarono abbastanza in fretta e si rimisero sul divano a finire il film che avevano cominciato il pomeriggio.

Lunedì 26 ottobre ore 03:00

Regina stava camminando in un bosco a passo spedito verso una direzione ben precisa. In realtà lei non aveva idea di dove stesse andando ma il suo corpo evidentemente si. A un certo punto non fu più sola, da dietro un albero, attraverso un altro sentiero, si trovò La donna bionda davanti. Si sentì felice di vederla, scoppiava di felicità, ma la lei, di quel sogno non era del suo stesso avviso, dato che sembrò alquanto contrariata di averla intorno. Regina si sentiva come se stesse vedendo la scena da fuori, lei non c’entrava niente, il suo corpo parlava e agiva da solo. Quella che doveva essere lei e la donna dagli occhi azzurri parlarono ma lei non udì alcun suono. Tutto questo le sembrò assurdo. A un certo punto riuscì a scorgere miracolosamente due frasi –Ti dispiace se vengo con te?-
–Tanto anche se non volessi tu verresti comunque- le rispose Regina. E si allontanarono inoltrandosi nel bosco
. Ci fu un momento di buio assoluto e poi ritornò un immagine. La donna bionda era a terra e Regina sembrava affaticata, come se avessero affrontato qualcosa o qualcuno. A un certo punto una voce femminile rivolgendosi alla donna a terra chiese –Emma, state bene?- Regina si girò di scatto a guardare la donna e li riprese coscienza. Tutto divenne più sfocato e lei si svegliò.
-Emma-
Lunedì 26 ottobre ore 9:00

Emma si era alzata presto quella mattina, diciamo che non aveva dormito molto. Era in paziente di sentire cosa avessero scoperto Ruby e Belle. Si era preparata di tutta fretta ed era andata sparata da Granny. Arrivata li ordinò caffè con cannella e si andò a sedere a quello che era il tavolo “familiare” quello davanti al bancone. –Mamma-
-Hey ragazzino, tutto bene?-
-Si e tu come ti senti? Come va il braccio?.-
-Ho affrontato di peggio- gli disse sorridendo e facendogli l’occhiolino.
Il campanello collegato alla porta suonò ed entrambi si girarono, Mary Margaret e David entrarono e sorridendo li raggiusero al tavolo.
-Ciaoo, oh come sono felice di vedervi!- Gridò Mary Margaret abbracciando sia Henry che Emma. –Ciao tesoro.- Disse David abbracciando Emma. –come ti senti?-
-Starò meglio quando sentirò Ruby e Belle.-
-Si lo capisco.- Improvvisamente il bar divenne come un covo, Granny smise di preparare e si avvicinò a loro e lo stesso fecero i nani che erano seduti ai tavoli intenti a consumare la colazione. Il tavolo era ora pieno di persone intente a scambiare due parole di circostanza in attesa dell’arrivo delle ultime due persone mancanti. La porta suonò di nuovo e una testolina dai capelli biondi apparve sulla soglia.
-E lei che ci fa qui?!- Disse brutalmente Brontolo. –Calmi, è qui per parlare.-
-Si e riferire tutto ai cattivi!-
-Qui non ci sono buoni o cattivi.. almeno non ancora. Vieni Kathryn-  Disse Emma. Henry le fece spazio per farla sedere vicino a lui. –Mentre aspettiamo perché non parliamo un po’, ad esempio potresti dirmi perché hai messo in mezzo Regina per quanto riguarda la costruzione. Qual è il tuo obbiettivo?-
-Nessuno, mi avevate chiesto di trovare un ingegnere e in questa realtà Regina è la migliore che ci sia per quello che dobbiamo fare.-
-Stai mentendo, non è per questo, dimmi la verità- Tutti rimasero zitti ascoltando le parole fra Emma e Kathryn.
-In un primo momento volevo avere solo una sua opinione, ma poi ho visto come si è comportata quando ti abbiamo incontrata, e come era felice. Io sono stata dalla parte dei tuoi genitori e di Malefica nel dire che sarebbe stato sicuro se voi due foste separate, ma in un intero anno passato accanto a lei, non l’ho mai vista veramente felice come lo è stata in una giornata con te. Ecco perché ho deciso di aiutarti, sarò dalla tua parte. Voglio aiutarti a riavere Regina.-
Emma rimase sbalordita dalle intenzioni di Katrhyn.
-E’ questo che vuoi fare? Dico ma sei impazzita?! Potresti scatenare un putiferio!.-
-Smettila Brontolo.- Si intromise David
-Emma sei sicura? Vuoi davvero rischiare tanto?- Le chiese preoccupata Mary Margaret.
-Io so solo che così non si può andare avanti, da quando lei non c’ è l’intera città non è più la stessa, e questo sono sicura che potete confermarlo tutti! E poi lei è la nostra famiglia e non possiamo abbandonarla così, lei non lo avrebbe mai fatto.-
-Smettila sappiamo bene tutti che lo fai per puro egoismo.- affermò Brontolo
-Si forse in parte è così! Ma vorrei ricordarti che tutte le volte che abbiamo affrontato un nuovo cattivo lei ci ha sempre aiutati a sconfiggerlo, probabilmente non ce l’avremmo neanche mai fatta! Ed è stata sempre lei a salvarvi da me, dalla signora oscura quindi direi che un minimo di riconoscenza glie lo dovete!-
-Ma lei ora è felice vive una..-
-Falsa vita!- S’intromise  Kathryn prendendo la parola.
-Tu eri d’accordo quando decidemmo il da farsi.- Disse Brontolo puntandole il dito contro.
-Si ma adesso sono d’accordo con Emma, siamo rimasti tutti fermi per un anno intero, e ora forse abbiamo la possibilità di sistemare le cose quindi perché non provare?!-
-Cosa faremo se provando ancora, rischiassimo di nuovo la vita?- Disse Dotto.
-La rischiamo continuamente, ogni giorno.-
-Si ma se iniziamo questa cosa, il prossimo nemico sarà Malefica e Dio solo sa chi altro si unirà a lei.! -
-Chiunque vorrà affrontarci lo affronteremo- Aggiunse David. –Anche noi abbiamo buoni contatti, potremmo sempre chiedere aiuto se ne avessimo bisogno-
-Giusto David ha ragione.- Disse Mary Margaret
-A questo punto direi che chi è contrario può anche andarsene, nessuno vi costringerà a prendere parte a questa guerra.- Disse Emma
(*)-Guerra? Allora siete proprio decisi.- Una voce femminile da un angolo del locale dietro di loro li fece rabbrividire. Si alzarono tutti in piedi e si voltarono verso Malefica. Emma si fece largo e prese posto davanti a tutti. Si guardarono dritte negli occhi. Nessuna delle due voleva abbassare lo sguardo. Malefica fece un passo avanti minacciosa
-Emma, pensavo che il tuo amore per Regina fosse vero- Disse sorridendo malignamente.
-Ma guarda, potrei dirti la stessa cosa!- disse facendo a sua volta un passo avanti. David e Mary Margaret presero posto accanto a lei e Henry fece lo stesso.
-Io l’amo veramente, tu no. Ti sei messa in mezzo, bella idea quella del lavoro, per riavvicinarla, ma la mia preferita è stata quella di mandare il ragazzino-
-Non mi ha mandato nessuno, è stato una casualità vedervi li, nessuno di loro mi userebbe, sarei io stesso a farlo, di mia spontanea volontà se così fosse!!- Rispose Henry cercando di assumere un tono arrogante. Malefica lo ignorò e riprese a rivolgersi ad Emma.
-Tu pensi solo a te stessa! Vuoi riaverla accanto a te e per raggiungere il tuo scopo sei capace di mettere a rischio la sua vita!-
-Questo mai!-
-E cosa intendi fare allora? Come pensi di poterla rendere felice? Non puoi neanche sfiorarla. E cercare di farle tornare la memoria potrebbe avere delle conseguenze, non ci hai pensato? Ha sofferto abbastanza a causa di tutti voi, e ora che può essere felice per davvero volete rovinarle tutto ancora una volta?!-
-Non potrà mai essere felice accanto a te, e lo hai dimostrato in questo intero anno! L’altro giorno quando l’ho vista non aveva neanche un briciolo di felicità negli occhi! Ecco perchè mi sono decisa a riportarla alla sua realtà, alla sua vera famiglia!-
-Per questo intero anno IO mi sono presa cura di lei, ci sono stati periodi forse poco felici ma perché ho dovuto provvedere a costruire qualcosa che permettesse di poter raggiungere la sua totale felicità e se voi ora vi mettete in mezzo, rovinerete tutto, di nuovo!.-
-Io non posso lasciarla a te! Mi dispiace.-
-Emma attenta.- L’avverti Malefica.
-Altrimenti che le fai? Qui siamo molti più di te !- Si intromise Brontolo
-Sta al tuo posto nano!- disse lanciandogli un occhiataccia. - Parliamo solo io te Emma.- Disse malefica cominciando a camminare a destra e a sinistra. - Sono stata gentile con te, mi hai ricongiunta a mia figlia e te ne sono stata grata, ho considerato saldato il torto fattomi dai tuoi genitori. Mi sono messa da parte quando Regina ha scelto te e vi sono stata amica. Sei stata tu a cercarmi quando è successo tutto questo, perché sapevi che ero innamorata di lei e che mi sarei presa cura di Regina come avresti fatto tu e così ho fatto. L’ho amata con tutta me stessa e ho fatto di tutto per renderla felice, perfino ora!- Malefica e Emma mantennero sempre il contatto visivo durante il discorso, nessuna delle due voleva cedere. –E adesso, non potete svegliarvi e decidere di mandare tutto all’aria! Tu mi devi un favore e ora ti chiedo di saldarlo, stalle lontana!-
-Non è mai stato un favore tu eri ben felice di poter prendere finalmente il mio posto.-
-Si ma non mi sono mai messa fra di voi! Sei stata tu a chiedermelo e io ho accettato. Non scatenare una guerra contro di me Emma, perché potresti perderla!-
-Io lotterò per lei fino alla fine dovessi anche morire per lei!-
-Se continuerai così sarà lei che morirà per te!!- Malefica urlo.
-Non lo permetterò di nuovo, e se davvero dovrà essere felice senza di me almeno voglio che si ricordi di chi davvero è importante per lei, e cioè Henry!-
-Se è questo che vuoi lo farò rientrare nella sua vita ma tu devi starle lontana!- ci fu un attimo di silenzio, Malefica pensò, anzi, sperò che Emma stesse prendendo in considerazione la sua proposta.
-Mi dispiace ma no! Non posso perché so che lei non è felice!- Malefica fece una smorfia e sorrise maligna. –Ti farò una foto e ti farò vedere quanto è felice quando è a letto con me!-
A Emma salì il sangue al cervello a quelle parole, non ci vide più. Si scagliò su di lei, ma Malefica sparì prima che potesse toccarla e ricomparve alle spalle del gruppetto. –Vedo che siamo suscettibili- Emma stava per correre verso di lei ma a Malefica bastò un semplice gesto con la mano per scagliare tutti loro alla parete. –Vi avevo avvisato, ma siete troppo cocciuti. Ciò che accadrà sarà solo colpa vostra, state dando il via a una guerra inutile e senza speranza.- Emma si rimise in piedi il suo sguardo era carico di rabbia, dalle sue mani uscì una luce bianca abbagliante che scagliò contro Malefica. Lei l’arresto con le sue mani e la diresse verso Emma che fu colpita e scaraventata nuovamente contro la parete- Emma!- Urlarono Mary Margaret e David all’unisono. Si precipitarono verso la figlia. Emma si sollevò un po’ dolorante e puntò lo sguardo verso Malefica. –Non sei in  grado di batterti con me Salvatrice. Non puoi avere la meglio. E io non ho intenzione di lasciarti Regina. -
La porta si aprì facendo suonare il campanello e da dietro malefica apparvero, Ruby, Belle ed Elsa. –Sono arrivati i rinforzi.. bene. È ora che io vada, tanto sono sicura che ci rivedremo presto. – Malefica sparì nel nulla così come era apparsa.
-Che è successo?- Chiese Elsa.
-Abbiamo appena dichiarato guerra..- Disse Granny che fino a quel momento era stata zitta.

Si rimisero tutti in piedi e cercarono di sistemare almeno un tavolo e le dovute sedie per potersi riunire a parlare. –Emma stai bene? Ti ha fatto male?- Chiese Mary Margaret preoccupata. –La magia che le ho scagliato era molto potente, e lei l’ha fermata con molta, troppa facilità. Ha ragione non posso competere con lei a questo livello. -
-Fantastico, quindi abbiamo appena dichiarato guerra ha una draghessa molto più potente di noi che tu non puoi battere?!- Puntualizzò Brontolo.
-Di solito era Regina che mi aiutava, insieme riuscivamo a sconfiggere chiunque..-
-Troveremo un altro modo non ti preoccupare, lo abbiamo sempre trovato.- Tentò di rassicurarla David. –Magari troviamo un modo per far si che tu riesca a diventare più potente- Disse Belle
-O a dirittura riusciamo a far tornare Regina dalla nostra parte- intervenne Ruby.
-Beh questo dipende da cosa avete scoperto.-
-Beh non è molto, ci sono ancora molte domande senza risposte ma è gia qualcosa.-
-Allora parlate- Disse Henry in attesa come tutti gli altri.
Belle tirò fuori un libro dalla sacca che portava in spalla. –Questo lo abbiamo trovato in un antica biblioteca ad Arendal.-
-Come avete fatto ad arrivare fino al regno di Elsa, dalla valle incanta?-
(*2)-Beh è una lunga storia, comunque ci ha permesso di trovare una situazione analoga a cio che è successo a noi.- Belle mise il libro sul tavolo e lo aprì alla pagina di loro interesse. – Qui narra dei tempi della creazione. Dio creo due angeli che erano un tutt’uno, due metà della stessa medaglia. Non potevano stare l’uno senza l’altro. Questi si chiamavano Lilith ed Eros.-
-Come il Dio dell’amore?-
-Si, è da lui che hanno preso il nome per la divinità. I due chiaramente si innamorarono pur non avendo il consenso di Dio. Egli infatti per tenerli lontani gli affidò il compito di vegliare sull’equilibrio del mondo e così uno vegliava il giorno e l’altro la notte. All’inizio ogni essere vivente viveva in armonia con tutto e tutti coloro che abitavano il mondo. I due angeli però raramente avevano occasione di vedersi o stare insieme, poiché quando uno era libero, l’altro doveva prestare attenzione affinché tutto andasse bene. Un giorno una forza oscura che voleva avere il dominio su tutto, andò a tentare l’angelo della notte, Lilith, per far si che disubbidisse a gli ordini datogli dicendole di andare da colui che amava. Ovviamente lei si rifiutò, ma la forza oscura non si diede per vinta e così ogni notte si presentava al suo cospetto cercando di dissuaderla. Le volte in cui lei ed Eros riuscivano a vedersi erano sempre più rare e lei cominciò vacillare. Finchè una notte, il desiderio di stare con il suo amato fu più forte, diede retta all’oscuro e lasciò il suo posto, per andare da Eros. Questo quando se la trovò davanti fu felice, ma il senso del dovere gli imponeva di stargli lontano, sapeva che era sbagliato. Così la rimproverò. Lei non gli diede retta e rimase con lui, supplicandolo di restare con lei quella notte che tanto non sarebbe successo nulla. Così i due consumarono il loro amore. Nel momento in cui lo fecero, l’oscuro ottenne una forza incredibile che gli permise di gettare il caos su tutti i mondi. D’improvviso la felicita scomparve per lasciare il posto allo scompiglio più totale. Quando i due furono chiamati da Dio per capire come fosse potuto succedere gli raccontarono l’accaduto e lui condannò Lilith a lasciare per sempre il suo compito. Le tolse la possibilità di essere un angelo e la mandò sulla terra, in modo che potesse patire le sorti orribili che aveva destinato a coloro che vi abitavano con il suo comportamento irresponsabile. Questa fu tentata nuovamente dall’oscuro, che le propose di vendicarsi. E lei presa dallo sconforto e dalla rabbia vedendo che il suo grande amore non aveva fatto nulla per obiettare al Divino accettò. L’oscuro prese possesso del suo corpo e la condusse nel suo nuovo regno, il regno delle tenebre. Ci fu un tempo di battaglie sanguinose, fra i suoi demoni e valorosi angeli di Dio. Fra questi, vi fu anche Eros. Il giovane angelo, non prese mai pace, si sentiva in colpa per ciò che era accaduto alla sua amata e così un giorno, decise di arrivare sin dentro alla sua dimora per cercare di sconfiggere il male che si era insinuato in lei e poterla far tornare in se cercando magari il perdono Divino. Ovviamente Lilith si oppose e si arrabbiò con lui ritenendolo responsabile delle sue disgrazie. Lottarono per molto tempo senza che ci fosse una prevalenza di forza da nessuna delle due parti. Alla fine loro erano una cosa sola e nessuno dei due avrebbe potuto prevalere sull’altro, se non fosse stato che l’oscuro ci mise lo zampino. Lilith con la forza demoniaca ottenuta riuscì a far piegare Eros e poco prima che Il demone scagliasse il colpo di grazia, l’angelo la guardò piangendo e gli disse “Se serve questo a finchè tu possa trovare la pace, fallo, uccidimi, sono pronto a morire per te amore mio. Ma voglio che tu sappia che mi dispiace e che ti ho sempre amato e ti amerò sempre!”   a quelle parole Lilith vacillò. Scese una lacrima sul suo viso e in quel preciso momento l’angelo vide una speranza, poteva salvare al sua amata. Si avvento su di lei e tutto cio che fece, fu baciarla. Le diede il bacio del vero amore. Ma questo gli costò caro, poiché riuscì a sconfiggere l’oscurità che vi era in Lilith liberandola ma lui perse tutto il suo potere rischiando quasi di morire. Quando Lilith si rese conto di cosa avesse fatto gli diede una po’ della sua fonte vitale per far si che continuasse a vivere e ci riuscì ma il gesto di poco prima consumò del tutto il suo potere e questo lo rese un comune mortale. Quando si riprese non si ricordava più della sua Lilith. Si può solo immaginare il suo dolore. Cerco in mille modi di avvicinarlo di cercare di farlo ricordare, ma ogni volta che ci provava e che lui sembrava rammentarsi di lei rischiava di morire. Così alla fine Lilith si rese conto che non poteva fare più nulla per il suo amato se non vegliare su di lui per il resto della vita. Fin quando lui non mori e lei decise di togliersi la vita e raggiungerlo.-
-Wow.. Una storia alquanto macabra.- Disse Brontolo-
-Si ma non capisco, vuoi dire che cio che è successo in questa storia è la stessa cosa che è successo a noi?- Chiese Emma.
-Si.- Confermo Ruby.
-Ma è assurdo!-
-Si lo so ma è cio che è successo. Quando lei ti ha baciato mentre eri la signora oscura lo ha fatto consapevole del pericolo, lo ha fatto rinunciando alla sua vita pur di riuscire a salvarti. Ti ha dato il bacio del vero amore.- Le disse Belle
- E non è tutto, abbiamo anche scoperto che la vostra discendenza risale fino a loro. Voi potreste essere una specie di reincarnazione dei due angeli. -
-E’ assurdo!- Obbiettò Emma.
-Pensaci, tutto combacerebbe, tu sei nata con una grande oscurità dentro, e sei stata purificata grazie agli eventi che noi tutti conosciamo. Regina è nata buona nonostante Cora, era di animo nobile e gentile e inseguito si è trasformata nella Regina cattiva che tutti noi abbiamo conosciuto. Le parti poi si sono nuovamente invertite rivelando le vostre vere nature e ora dopo un bacio siete in queste condizioni. Proprio come nella storia.-
Tutti rimasero ammutoliti. Emma era incredula e confusa. –Se tutto questo è vero, vuol dire che non c’è speranza di riaggiustare le cose.-
-A dire il vero, una possibilità forse c’è.- Disse Belle
-Quale?- Chiese impaziente Emma.
-Quando Lilith si uccise lo fece in un tempio sacro, di cui purtroppo si sono perse le tracce, comunque la leggenda narra che dentro quel tempio espresse il desiderio di potersi riunire al suo unico e vero amore un giorno. In quel momento le cadde una lacrima che si trasformò in una pietra preziosa, grazie a quella le fu detto che avrebbe potuto realizzare il suo desiderio, ma solo grazie all’amore vero di un’altra coppia.-
-Ok ok ferma belle, non ci sto capendo niente! Si piu chiara per favore!-
-In poche parole, dovremmo trovare la pietra, localizzare il posto in cui si trova quel tempio e andare li. Tu e Regina dovrete dichiarare il vostro amore in modo che il legame si possa spezzare e che Regina sia libera di ricordare senza alcun pericolo di morte.- Spiegò Ruby
-Il problema è che nessuno a mai sentito parlare ne della pietra ne del tempio. Non se ne hanno notizie da secoli ormai.- Disse scoraggiata Belle
- Quindi, se non facciamo questo rito. Regina non potrà mai più tornare da noi.- Emma si sentì scoraggiare, cio che le avevano appena detto era peggio di una coltellata al cuore. Si senti cadere il mondo a dosso.

 
   
 
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