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Autore: daimler    23/10/2016    14 recensioni
La storia di Natsu e Lucy due "amici" che si sopportano a stento solo per il bene dei loro amici in comune.
Una serie di eventi però li porterà a vivere a stretto contatto, contro la propria volontà, affrontando momenti di vita quotidiana, qualche avventura e forti emozioni inaspettate.
Questa è una storia che parla d'amore e di come a volte gli opposti si attraggono creando un bel po' di scompiglio!
[Nalu]
Genere: Commedia, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Sorella maggiore, sorella minore-

(prima parte)



-Natsu:


~Me ne resto fermo e in silenzio, con i gomiti ben puntellati contro il ripiano della penisola che fa anche da tavolo, studiando con un certa curiosità e devo ammettere anche un pizzico di perplessità, la figura che ho davanti.
Dopo essersi scolato un intero bicchiere di succo alla prugna, precisiamo non di mia proprietà  ma di Heartphllia, lo sconosciuto si lecca le labbra sporche di rossetto, si quello è indubbiamente rossetto rosso, ormai sbiadito, come a gustarsi meglio quella orripilante bevanda.
-Vuoi ancora?- mi ritrovo a chiedere in un mezzo sussulto nel scuotermi dal mio stato apatico per afferrare il cartone del succo e sporgerlo verso di lui che cortesemente scuote il capo e di conseguenza quella massa di capelli bicolore con tanto di perle e treccine annesse. Quasi non resto nuovamente ipnotizzato dal movimento oscillatorio delle perline,  restando una manciata di istanti con la confezione sollevata e stretta tra le dita.
-Hai detto Midnight... giusto?-  mormoro un po' incerto poggiando il cartone morbidamente sul tavolo nel domandarglielo e -Un nome abbastanza ... inusuale-  affermo poi quando annuisce, non facendo a meno di stamparmi un ghigno sul volto, dai questo tizio è meravigliosamente strano!
-E' il mio nome d'arte in realtà- replica senza nessuna traccia d'offesa sul suo volto rilassato e quasi non mi trattengo nel sollevarmi e sporgermi verso di lui nel chiedergli con qualche ottava di troppo: -Canti??- in un sorriso euforico, ma Midnight scuote il capo e -Sono un artista, dipingo per strada-  mi dice smorzando un po' il mio entusiasmo perché questo ragazzo ha qualcosa di particolare che sembra intrigarmi e l'idea che cantasse aveva per un attimo infervorato le mie facoltà mentali.
Ricade il silenzio, lui volta lo sguardo verso la tenda che ricopre la finestra della cucina schermando l'ambiente dai raggi solari e io ritorno ad osservarlo chiedendomi cosa ci faccia qui.
Me lo sono trovato stamane davanti alla porta  con l'aria interrogativa, io tornavo dalla mia solita corsetta mattutina e ancora accigliato mi ero sfilato le cuffiette dell' i-pod dalle orecchie tossicchiando rumorosamente per attirare la sua attenzione. Nonostante l'aspetto abbastanza bislacco e quel suo sorriso inquietante spiccato nell'intercettarmi, si vede lontano un miglio che questo ragazzino è del tutto innocuo e quindi l'ho fatto entrare offrendogli la colazione nell'attesa.
Ha chiesto di una certa "Heartphillia"  e per la seconda volta in poche ore mi sono ritrovato a fare i conti con un estraneo che a che fare con Lucy e almeno che questo Midnight non sia un suo secondo fratello spuntato dal nulla, io non posso fare a meno di domandarmi come in questi cinque anni non abbia mai saputo nulla sulle parentele di Heartphillia. Sì, so che i suoi genitori, entrambi commercianti, stanno ad Acalipya ma di questa "Michelle" che senza nessun dubbio è la sua sorellina più piccola, confermato dalla stessa Lucy ieri sera,  proprio ne sapevo nulla!
Ieri  non mi ha nemmeno spiegato il tutto per bene, si è limitata solo a una breve presentazione e poi si è chiusa nella stanza da letto, dato che toccava a lei, con sua sorella senza che io abbia saputo il motivo della sua visita a parte una fugace spiegazione su come sia riuscita a sapere che Lucy si trovasse ad abitare a casa Redfox.
E mentre Michelle le spiegava che era stato Taurus a darle il provvisorio indirizzo, lasciato dalla stessa Lucy in caso di "emergenze", ho capito da quella  smorfia contratta di sorpresa sul suo viso che anche Heartphillia dovesse essere all'oscuro del motivo di questa improvvisata riunione famigliare. Ma la cosa che più mi assilla in questo istante e che, a causa di questo, io non sia più riuscito a tampinarla e sopratutto ad estorcerle ciò che ho scoperto ieri sera dopo il cinema... noi due siamo attratti fisicamente!
Un ghigno beffardo sfugge dalle labbra prontamente coperte con due dita, Lucy ancora non vuole ammetterlo ma so che è così e anche se l'affare mi sembra assurdo perfino per me, devo trovare il modo per farla cedere e farglielo ammettere.
Non so darmi una spiegazione al momento nel mio volermi impuntare testardamente su questa faccenda, ma ecco so solo che ne trarrò un enorme soddisfazione nel sentire pronunciare proprio dalla bocca di Lucy che  è attratta da me, lei che per anni ha affermato chiaramente che nemmeno se fossi l'ultimo uomo sulla terra si accoppierebbe con me: un maschilista, scimmione, troglodita, ma preferirebbe portare all' estinzione il genere umano pur di non "sacrificarsi".
Solo ad immaginarmi la scena della sua confessione, il sorriso si allarga sulle labbra, nessuno sfugge al fascino dei Dragneel.
I miei loschi piani mentali sfumano nell'improvvisa apparsa di colei che sta al centro dei miei pensieri da ieri sera, Lucy  compare in un tonfo ovattato di porta soffermandosi poi un istante a studiarci in silenzio mentre io quasi non sono sobbalzato nel metterla a fuoco.
Rimaniamo a fissarci e deglutendo una sottile ansia si dirama tra stomaco e polmoni, perché cavolo mi sento sotto pressione? Lei invece sembra come al solito e non turbata minimamente da me che, dopo quello che le ho spiattellato ieri sera, pensavo almeno di crearle una qualche espressione di contrito imbarazzo con la mia presenza. Ma Lucy finisce di sistemarsi apaticamente  il colletto della camicetta che ha deciso di indossare stamattina non levandosi dal viso quello sguardo di sufficienza alternandolo tra me e Midnight, sorpassandoci l'istante dopo per puntare verso il frigo.
Resto una manciata di secondi a fissare il suo profilo parzialmente coperto dallo sportello del frigorifero prima di sollevarmi e raggiungerla in una falcata data la curiosità che mi affligge. Incurvando la schiena di poco, mi sporgo verso di lei e- Buon giorno Heartphillia- le sussurro, lei che rotea gli occhi verso i miei, stretti senza toccarci nel poco spazio che l'apertura del frigo offre, bofonchia un: -Dragneel- frettoloso nell'afferrare il cartone del latte e fermarsi poi a guardarmi interrogativa dato il mio continuo sguardo sostenuto su di lei.
-Devi dirmi qualcosa?- chiede con sufficienza mista a un tenue dubbio, facendomi sgranare appena gli occhi.
-Forse sei tu quella che dovrebbe darmi qualche spiegazione, non trovi?- bisbiglio un po' irruento, rivolgendo una fugace occhiata verso Midnight, che da lontano sembra osservarci in maniera pacata.
-Ti ho già spiegato che Michelle è mia sorella, frequenta un istituto privato a Crocus e ci vediamo poco e quindi è venuta a farmi visita- mi spiega in una scrollata di spalle e in un tono quasi seccato nel drizzarsi con la schiena e spingere lo sportello del frigorifero con il palmo libero.
Imperterrito la seguo fino alla credenza e sbuffa dalle labbra quando insisto sulla faccenda "Michelle".
-Si può sapere perché non hai mai detto di avere una sorella?- le domando accigliato accantonando momentaneamente Midnight e il perché Lucy continui ad ignorarlo come se non lo conoscesse, lei versa il latte nel bicchiere appena  afferrato dal pensile e -Dragneel non ho mai tenuto nascosta l'esistenza di Michelle per chissà quale strano motivo tu abbia immaginato- sbotta richiudendo il cartone con il tappo - Gajeel, Juvia e Gray la conoscono, come del resto Cana e tutti gli altri e il Natale scorso quando è venuta a farmi visita l'ho portata anche al Fairy Tail solo che tu non c'eri, eri in vacanza in montagna con Miriana, ricordi? - mi mette al corrente in quella che è una sequela di informazioni sorprendenti l'una dietro l'altra.
Tutti sanno che Lucy ha una sorella?
In cinque anni io non l'ho mai saputo per una serie di circostanze e aspetta un momento... è con Miriana che ho passato il Natale scorso? Perché non me lo ricordavo?
-... Parlo di lei anche quando usciamo insieme ma tu non ascolti mai quello che dico io e...- continua Lucy in un parlottare concitato, riportandomi lentamente sul pezzo in un battito di palpebre spaesato.
Heartphillia gesticola rimproverandomi il fatto che sia stato io a non interessarmi mai alla sua vita privata, non che lei si sia fatta in quattro a farmene partecipe ma mi rendo conto che entrambi non possiamo farcene una colpa se, nonostante i cinque anni di conoscenza e gli amici in comune, sappiamo poco l'uno dell'altro.
-Quindi possiamo superare l'argomento?- finisce in un sospiro stanco, io che annuisco piano ma poi mi paralizzo quando furtiva e a tratti minacciosa si avvicina a me mettendo una mano a coppa a nascondere il suo labiale.
-Ecco potresti fare uscire il tuo amico stramboide da questa casa prima che Michelle si svegli? Non vorrei che si spaventasse, è così innocente- mi mormora in un orecchio sinceramente in pena, il suo fiato caldo si infrange sulla pelle del mio collo ma sono troppo sorpreso da ciò che mi ha appena detto per far caso al fremito che mi ha percosso la schiena.
-Heartphillia- faccio in tempo a mormorare prima che lei mi interrompa di nuovo, addossandosi con la schiena contro il ripiano della cucina porta il bicchiere a sfiorare le labbra -Lui è uno dei tizi della band che vuoi lanciare?-  mi domanda senza nascondere un sorriso sarcastico nell'osservare Midnight -Be buona fortuna allora- mi schernisce dando una lunga sorsata al suo latte e solo dopo un mio breve momento taciturno  mi scuoto dall'apatia.
-Emm Heartphillia io non conosco questo tipo.... non so chi diavolo sia- pronuncio con tono fermo, indietreggiando appena intimorito nel vederla sgranare gli occhi scuri, posa il bicchiere sul ripiano non tralasciando un tonfo sordo  e uno sguardo contrito al mio indirizzo.
-Cosa vuol dire che non lo conosci?- sibila in un bisbiglio agitato alternando un occhiata verso lo sconosciuto, troppo intento ad osservare il suo smartphone che fare caso a noi.
-Che non so chi è! Me lo sono trovato davanti alla porta e pensavo che fossi tu a conoscerlo!- replico.
-E perché io  dovrei conoscerlo? Potrebbe essere un ladro!-  suggerisce in uno spasmo intimorito e la perplessità che mi crea questa sua affermazione deve essere tanta dato che Heartphillia mi guarda sbigottita, assorbita dal mio silenzio.
-Che caspita dici? Da quando i ladri bussano alla porta?- ringhio tra i denti celando il tutto in un sorriso tirato nell'annuire vagamente verso Midnight che ora ci guarda senza alcun tipo di espressione, anche Hearphillia ridacchia nervosa stirando le labbra in una posa plastica e -Ma potrebbe essere anche un malintenzionato...- insiste, gonfiando le guance quando stizzito sbotto: -Certo: eyeliner, rossetto e treccine... dettagli che lo rendono estremamente pericoloso-
-La smetti di contraddire tutto quello che dico?- strepita, sempre e comunque a bassa voce, stringendo i pugni e rivolgendo lo sguardo verso il mio, sfigurato in una espressione serrata.
-E tu smettila di dire cazzate-
-Dragneel- ringhia sommessa -Hai fatto entrare in una casa non tua uno sconosciuto!- mi rimbecca.
-Ha chiesto di Heartphillia! Pensavo fosse qualche altro tuo parente!- mi difendo restando a corto di parole quando Lucy inarca un sopracciglio incrociando le braccia al petto con fare eloquente.
-Dico come ti è sfiorata la sola idea che quel tizio rassomigliante a una drag queen potrebbe solo avere minimamente a che fare  con un tipo come me- mi dice ferma, io che schiudo le labbra per ribattere ma mi rendo conto che non c'è nulla che possa dire per discolparmi, effettivamente ha pienamente ragione e quindi è solo un : -Ha chiesto di Heartphillia!- che esce fuori dalla gola, battendomi i palmi su fianchi.
Siamo vicini, forse troppo ma entrambi distratti nel guardarci in cagnesco, poi però un  guizzo balena negli occhi di tutti e due nel venire a capo di questa situazione ma non facciamo in tempo a  dar voce ai pensieri che uno scalpiccio di passi frettolosi attira la nostra attenzione verso l'entrata della cucina.
I piedi nudi di Michelle battono il pavimento con fare veloce, coperta solo da una maglietta extralarge  appare tra di noi, spalanca  la bocca in un sorriso gioioso e -Macbeth sei arrivato!!- cinguetta in un urletto tipico adolescenziale prima di circondare le braccia intorno al collo di Midnight, il quale nome reale suppongo sia Macbeth a questo punto, e soffocarlo in una stretta affettuosa ma non è quel innocente abbraccio a farmi sbarrare gli occhi e per poco non cascare la mascella.. ma il bacio con tanto di lingua che avviene tra i due l'istante dopo.
Hai capito la Drag queen....
Rimasto pietrificato riesco appena a guardare di sottecchi Heartphillia accanto a me, sembra mugugnare una serie di rantoli soffocati e tartagliare qualcosa che al momento sfugge di un incomprensibile significato, mi volto verso di lei a fatica, tentando di scollare gli occhi dalla pomiciata a pieno regime che si sta consumando di fronte a me e non mi stupisco nel trovarla in totale apnea con le dita delle mani contratte in spasmi nervosi.
Credo non l'abbia presa piuttosto bene.
Tento di chiamarla ma Lucy mormora un: -Michelle- a voce troppo bassa per essere udita, ci riprova ma solo quando alla terza volta urlacchia il nome della sorellina con fare isterico e stridulo, porta a termine il momento idilliaco.
Michelle e Midnight   si staccano bruscamente rimanendo comunque avvinghiati, rendendosi finalmente conto della nostra presenza anche se temo che quella di Lucy verrà a mancare da un momento all'altro se verrà sottoposta a una altra seduta di limonamento adolescenziale.
Sembra pallida e -Heartphillia...tutto ok?- mormoro io tenuamente mentre il terrore che possa svenire dallo shock si insinua tra le pieghe del mio cuore, è lei il medico non io, non saprei cosa diavolo fare nel caso perdesse i sensi!
Ma Heartphillia sorride, se pur in modo tirato -Michelle, tesoro potresti avvicinarti un momento?- le dice in un filo di voce dai toni piuttosto acuti stendendo un braccio per avvolgere le scapole della ragazza e poi appartarsi poco distante da me.
Fintamente disinteressato rivolgo uno sguardo sereno verso Midnight ma senza ritegno origlio il dialogo tra le sorelle Heartphillia.
-Michelle mi vuoi spiegare che cosa hai che fare con quel tipo strano?- farfuglia la più grande tenendo la minore ancora per le spalle.
-E' il mio fidanzato e non è un tipo strano è solo emo-
Il terrore che a Lucy venga un attacco epilettico si riproietta nuovamente nel mio cervello nel notare di come la sua espressione si sfiguri in qualcosa di disperato alla parola "fidanzato" ma tentando la calma mi porto una mano sulla bocca osservando ancora da lontano.
-Fidanzato?? E dove l'hai conosciuto? Ma sopratutto mamma e papà ne sono al corrente?-  sbraita in quello che sembra più un interrogatorio, scuoto il capo pensando che di certo non è una raffica di domande urlate il degno approccio da adottare con una adolescente, infatti Michelle si scosta da lei anche se un bel sorriso aleggia ancora sul suo viso pulito.
-Ecco è di questo che ti volevo parlare! Mamma e papà non sanno nemmeno che sono da te, ho falsificato una liberatoria per uscire dall'istituto- dice afferrando la mano del suo ragazzo alzatosi in piedi nel contempo, entrambi ci fronteggiano e il sorriso sulle labbra di Michelle persiste.
-Se sono venuta fin qui e per comunicarti che presto abbandonerò la scuola per intraprendere l'attività di artista di strada insieme a Macbeth!- esclama con entusiasmo mentre il gelo piomba nella cucina e i nostri sguardi curiosi vanno a focalizzarsi tutti su di Lucy che come caduta in trans non spiccica parola.
Temo seriamente che possa scoppiare quando solleva un indice con fare tremante per indicare Michelle ma -I denti.... vado a lavarmi i denti...- sussurra sorpassando la coppietta  in una sola falcata per scappare in bagno.
E se Midnight sembra non essere minimamente impensierito dalla reazione di Lucy, Michelle invece ne è visibilmente turbata e io in un cenno del capo cerco di tranquillizzarla -Ci sono i cereali sul pensile a destra- la informo  spronandola a farmi un pallido sorriso, stringendole una spalla nel avviarmi verso i servizi e raggiungere Heartphillia.
Arresto il passo quando raggiungo la soglia del bagno, la distanza che mi divide al lavandino è poca -Heartphillia stai bene?- mugugno appena allarmato nel dedurre la troppa foga con cui sta spazzolando i denti,  lei sputacchia nel lavabo e -Certo benone! Mia sorella diciasettenne sta con un emo, vuole abbandonare gli studi per fare l'artista di strada ed è scappata dall'istituto che frequenta per informami di ciò!- sbraita agitando lo spazzolino con agitazione prima di rificcarlo in bocca e continuare a parlottare senza che io capisca più nulla.
-Dio a mio padre verrà un infarto quando lo scoprirà...- continua dopo aver rilasciato una seconda dose di schiuma e saliva all'interno del lavandino, con l'acqua che scorre e lava via il tutto -... e Mamma...-  si blocca osservando il suo profilo allo specchio scuotendo poi il capo -Non ci voglio nemmeno pensare come la prenderà mamma- dice ritornando alla sua sequela di gesti meccanici e compulsivi.
Sento che la situazione le sta sfuggendo di mano e sinceramente trovo esagerato questa reazione ma mi sporgo verso di lei allungando un braccio nel racchiudere il suo spazzolino tra le dita, Lucy scatta a molla osservandomi perplessa.
-Perché non ti calmi un momento?- le soffio strappandole con la forza quel dannato oggetto di mano -Devo avvisare mamma e papà- replica lei stringendo le mani intorno al lavabo senza darmi pienamente ascolto.
-Sicura di fare la cosa giusta? Potresti parlarci tu con Michelle se è venuta da te ci sarà un motivo- le dico creandole una smorfia sul viso già provato dalle informazioni precedenti, anche se sembra pensarci su.
-Io che ascolto i tuoi consigli? Mi sa che sto toccando il baratro- sbuffa ma poi mi rivolge un immediata occhiata e -Scusa- soffia realmente dispiaciuta facendomi sorprendere.
-E che sono un po' nervosa.. non riconosco più mia sorella, fino a ieri giocava con le bambole e ora....- mi dice, sfumando la frase senza terminarla, affossando il viso verso il lavabo -Fra pochi minuti dovrò andare a lavoro e non so come fare con Michelle, dobbiamo parlare di questa faccenda e non voglio lasciarla sola in casa con quel tizio- afferma mordicchiandosi un labbro corrucciata.
Non voglio giudicare Lucy, so che quella frase è dovuta alla totale preoccupazione per sua sorella e non tanto per l'apparenza che Midnight le suscita, non conosce minimamente questo  ragazzo e capisco che non sia facile per Heartphillia pensare la sua "innocente"  Michelle tra le grinfie dell'emo arrapato.
E di nuovo succede, come ieri al parco.
Un impulso involontario mi spinge a stringerle la spalla e affondarci le dita -Heartphillia ecco se vuoi possono stare con me- mormoro facendola voltare di scatto verso di me -Ho un paio di giri da fare stamattina e poi li porto  pranzare insieme a me al Fairy Tail così stai tranquilla e non ti fai strane idee- le soffio accennando anche un sorriso dal potere rincuorante e il tempo sembra fermarsi un solo istante tra di noi perché Lucy mi guarda con quegli occhi profondi e dilatati dalla sorpresa, trascinandomici dentro.
Arrossisce e distoglie lo sguardo -Sempre meglio che soli, ma se per te non è un problema ovviamente- bofonchia spezzando l'incantesimo, facendomi ritornare lucido e mugugnare un: -Non è un problema- nel lasciare la presa sulla sua spalla. Mi ero dimenticato che l'attrazione fisica è da parte di entrambi e che quindi  anche io devo farne i conti ma aspetta un momento...
Un ghigno bastardo si spiega sulle mie labbra, questa è l'occasione che stavo aspettando da ieri e so che forse non è il momento di pensare a quello e che  sono una brutta persona nel volermi approfittare della situazione ma voglio che Heartphillia ammetta che è attratta da me ad ogni costo.
Senza più pensare a nulla noto che Lucy osserva con aria assente l'acqua che scorre dal rubinetto venire inghiottita in un tornello dallo  scarico del lavabo, ho poco tempo e l'unica strategia che mi viene in mente da adottare è drastica ma fottutamente efficace se è un Dragneel a farla.
Basta darle un bacio e Lucy farà il resto, nessuna ne è immune.
Mi sporgo verso di lei chinandomi con il capo per baciarle le labbra ma Heartphillia solleva di scatto la testa finendo a batterla brutalmente contro il mio naso che nell'impatto si accartoccia istantaneamente irradiandomi di fitte di dolore tutta la faccia.
Indietreggiando impreco un: -Cazzo- dolorante nel portarmi entrambi i palmi a coprire il ponte del naso che pulsa dolente.
-Dragneel ma perché diavolo ti sei sporto così vicino?- mi domanda lei accigliata portando due dita a scostare le mie per vedere ciò che nascondo al di sotto.
-Volevo chiudere l'acqua... non vorrei pagare una bolletta salata a causa tua- mento piccato e -Augh, fa piano!- strepito quando con pollice e indice mi tasta il naso rudemente.
-Non è rotto tranquillo- afferma dottoressa Heartphillia con fare critico e sicuro -E' solo una botta- soffia e senza più badare ai miei lamenti sottofondo, insieme abbandoniamo il bagno percorrendo il corridoio che ci porta in cucina.
-Grazie- mastica poi, quasi forzatamente verso di me -Anche se non capisco questa tua gentilezza improvvisa, fino a ieri sbuffavi anche nel passarmi il sale-  borbotta occhieggiandomi con fare sospetto e io mi stringo nelle spalle -Siamo in  tregua no? Perché non diventare anche una squadra? Io aiuto te e tu aiuti me per le ormai  prossime due settimane che ci restano...- affermo senza in realtà sapere il vero motivo che mi ha spinto nel aiutare Heartphilla, l'unica cosa che so è che in quel momento mi sarei sentito un verme se non avessi agito in qualche modo.
La sento mugugnare pensosa e infine emettere un: -Non ci riusciremo mai- rassegnato.
-Perché sei sempre così negativa?- sbotto facendoci fermare entrambi sulla soglia della cucina, lei volta lo sguardo dal mio per indirizzarlo difronte a se dove Michelle tenta in punta di piedi di arraffare una ciotola dalla credenza e Midnght, ripreso il posto accanto al tavolo, osserva la scena in un ghigno compiaciuto, puntando particolarmente e con vivido interesse sul fondo schiena della sorellina di Lucy.
-Mi spieghi come faccio a non esserlo?- replica asciutta e sopracciglio inarcato, ritornando a guardarmi atona.
-Sai che anche Zeref era emo al liceo?- esordisco all'improvviso creandole sorpresa, di stucco schiude le labbra osservandomi  -Anche se non metteva rossetto e Eyeliner... fortunatamente- aggiungo quasi con ribrezzo nel scuotere il capo, credo che la mia infanzia sia già stata traumatizzata abbastanza a causa di Zef e dei suoi ragni mezzi morti.
-Zeref Dragneel? - pronuncia lei come a non crederci -Parliamo dello stesso Zeref, rettore a solo trentatré anni della Spriggan University, una delle facoltà di scienze più importanti del paese?-  continua con voce stridula difronte al mio sorriso.
-Vedi? Mai giudicare all'apparenza, magari questo Macbeth barra Midnight nasconde qualcosa di molto positivo....- le dico sporgendo un palmo aperto all'in su e verso di lui come il mio sguardo ridente.
Entrambi focalizziamo la sua figura, ma Midnight  intento a scattarsi quella sequela di selfie in posa alla becco d'anatra e indice e medio a mo' di V di fronte alla telecamera del suo smartphone, smorza il mio entusiasmo, cancellando anche quella vana speranza che ero riuscito a inculcare in Lucy.
-Ecco lui lo nasconde molto bene- mormoro poi abbandonando il braccio a penzoloni verso un fianco, Heartphillia mi sorpassa e -Sono io  a chiedermi come tu faccia ad essere sempre così positivo- sospira.
Io mi stringo nelle spalle senza più ribattere, il naso mi fa ancora un po' male, non sono riuscito a fare ammettere ad Heartphillia la sua attrazione nei miei confronti e la bocca si storce verso il basso nel pensare di come questa partenza rocambolesca sia solo il principio della mattinata che mi aspetta, spero solo che il resto della giornata prosegua tranquillamente.
 

***


Con il palmo spingo la porta a vetri in avanti mettendomi poi rasente contro questa in modo da fare accedere all'interno dello studio di registrazione Michelle e Midnght. Lasciando scivolare la porta dietro le mie spalle li raggiungo repentinamente in un ghigno nel notare, almeno esplicitamente dalla sola Michelle, quanta eccitazione traspare dai suoi occhi verde mare nel guardarsi intorno.
All'interno della control room ci muoviamo fino a raggiungere le postazioni che danno alla vetrata della sala di ripresa, al momento vuota.
-Tu lavori qui?- mi chiede sorridendo di euforia nel gettarsi su una poltrona girevole e slittare appena a marcia indietro ma io scuoto il capo infossando le mani nelle tasche dei jeans -Bé non proprio, ma diciamo che tra le tante cose a volte mi capita di poterne usufruire- affermo con fare tranquillo senza non riuscire a sorridere nel vedere Michelle così entusiasmata e anche Midnight, che se pur in maniera pacata e silenziosa, tasta con le dita i pulsanti della regia con interesse e curiosità.
Un pacca sulla spalla mi fa sobbalzare e reclinando il collo vedo oltre la mia spalla il suo viso difronte al mio, guardarmi con quella sua solita espressione austera, le labbra però sono schiuse in un accennata smorfia ridente nell'incontrarmi  e :-Erza Scarlet!!!- strepita Michelle attirando la nostra attenzione.
La biondina si solleva di scatto unendo le mani a coppa nell'avanzare lentamente  un paio di passi verso di noi, guardando esclusivamente la mia amica Erza ad occhi sgranati e sguardo sognante.
-Non posso crederci... ho davvero difronte a me Erza Scarlet! Ho comprato il tuo ultimo album e... o mio Dio, Erza scarlet- continua a farfugliare trasognata strappando ad Erza un lieve sorriso d'orgoglio che non sa di arroganza.
-Natsu tu la conosci?- mi domanda spostando lo sguardo sul mio solo per una frazione di secondo prima di ripuntarlo su Erza in totale ammirazione, io faccio in tempo solo ad annuire col capo e confermare che sì, conosco la famosissima Erza Scarlet: vincitrice di un Grammy, tre dischi di platino e  milioni di copie vendute negli anni della sua strabiliante carriera da cantante.
Anche se tengo per me il fatto che siamo amici da tanto tempo, ancora prima dei milioni di copie vendute e del Grammy.
-Oh!- sobbalza Michelle portando le mani ad aprire la sua borsa a tracolla e tirarne fuori un blocco e una penna con fare nevrotico -Potresti...- chiede in un timido mormorio sporgendo il blocco verso Erza che senza esitazione afferra la penna tra le dita scalfendone la carta in un rapido movimento di polso, lasciando il suo autografo a Michelle.
-Oh grazie, grazie! Pensa quell'invidiosa di Chelia che faccia che farà quando le racconterò di questo!- ghigna facendomi scuotere il capo ridente, per un attimo ho intravisto un riflesso di Lucy nei suoi occhi che mi ha stranamente divertito.
-Di niente- sussurra Erza tentando di non apparire troppo divertita anche lei, mi chiedo come faccia a non stancarsi mai di questi continui autografi e mantenere alto sempre il self control.
Il prezzo del successo è un conto un po' troppo caro da pagare e non mi riferisco solo alle dimostrazioni di affetto forse un po' troppo invadenti dei fan ma sopratutto alla totale mancanza di privacy a cui è costretta a colpa dei giornalisti, per non parlare  di come la sua carriera assorba ogni spazio del suo tempo.
Ma Erza ama la musica quanto me, ama cantare  più di ogni cosa al mondo e sono sicuro che per lei questo prezzo non è poi così alto ma io non sono bravo a scendere a patti e preferisco cantare quando ne ho voglia liberamente e no perché una scaletta me lo impone.
-Guarda amore!!- trilla Michelle svolazzando il blocco in un ondeggiare di braccia verso MidNight nel piroettare verso di lui lasciando me ed Erza in uno sguardo eloquente tra di noi.
-Vedo che a fare il talent scout non ti basta più, ora fai anche il babysitter?- mi canzona in uno schiocco di lingua.
-E' solo un favore che faccio ad un amica e a proposito di talent scout...- glisso estraendo dalla tasca retro dei calzoni un rotolo di fogli imbrattati di parole -Mi presteresti la sala per un paio di ore? Vorrei far registrare ai ragazzi un demo da mandare alla Fairy Heart- le spiego passandole i testi che lei raccoglie tra le mani degnandoli di una fugace occhiata.
-Non sei ancora riuscito a convincere Laxus Dreyar?- mormora passando al secondo foglio con vivido interesse, io mugugno di negazione e -Va bene come solito pagamento?- le chiedo sornione, a malapena riesco a pagare l'affitto di casa e non far morire di fame me ed Happy, figurarsi affittare uno studio di registrazione.
Scrivo canzoni a tempo perso e anche se non mi piace specularci sopra, il solo lavoro di talent scout non è molto proficuo e io in qualche modo devo arrivare a fine mese, quindi il maggior numero delle volte sono costretto a vendere i miei pezzi, anche se in questo caso si tratta più che altro di uno scambio.
-Certo, usa lo studio per tutto il tempo necessario- afferma lei -E non c'era bisogno di queste, lo sai- aggiunge un poco severa ma io svolazzo una mano -Sono solo arrangiamenti- minimizzo osservando le sua labbra piegarsi in un sorriso intriso di furbizia prima di voltarmi le spalle e regalarmi una bella sensazione che mi ossigena i polmoni nel canticchiare una strofa appena letta sui quei fogli che le ho regalato.
-E all'aria tutti i piani, riavviciniamo i sogni più lontani...-
Canta Erza in un acuto intonato riuscendo già in una prima occhiata a dare forma a delle parole su un foglio, è fenomenale e bé quel Grammy non l'ha vinto mica per caso.
I capelli rossi della mia amica spariscono insieme alla sua figura dietro l'angolo del corridoio e con le mani infossate nelle tasche, un muto singulto mi fa sussultare appena nell'intravedere da lontano un altra figura femminile capace di crearmi un ghigno malizioso sulle labbra già schiuse in calde congetture.
Mi avvicino a lei a passi sicuri e infilando una moneta nella fessura apposita, precedo il suo gesto nel farlo che, sollevando il viso dal distributore interrogativa, mi mette a fuoco in un ghigno l'istante dopo nel riconoscermi.
-Offro io- dichiaro stirando le labbra in un sorriso che si paralizza quando lei soffia un: -Salamander, quale buon vento ti porta qui?- nel selezionare con l'indice una coca light.
La sorpresa viene presto abbandonata da un espressione magniloquente, di come Minerva Orland sappia del mio pseudonimo che uso per firmare i testi non dovrebbe essere fonte di meraviglia per me, insomma la manager di Sting Eucliffe non è solo nota per le sue incredibili capacità manageriali ma anche per quella buona dose di astuzia che la caratterizza e la fa essere il numero uno tra i suoi colleghi o magari è stato semplicemente Sting a spifferarglielo...
-Le solite cose- scrollo il capo io osservandola compiaciuto che, con tutto il rispetto delle sue doti professionali, io di Minerva noto ben altro come per esempio la gonna a tubino nero a vita alta aderente sulle cosce snelle e il ventre piatto che ha deciso di sfoggiare oggi, abbinata a una canottiera attillata che valorizza il suo seno generoso.
-E tu?-
-Sting sta registrando il suo nuovo album nello studio accanto e sai quanto possa diventare più isterica di una donna col ciclo se qualcosa non va come dovrebbe- mi spiega in una sorta di sospiro seccato ma so che la loro è una delle collaborazioni meglio riuscite tra cantante e manager proprio per l'amicizia che in primis li lega e poi  solo Minerva riesce a gestire lo "Sting cantante" con estrema efficacia.
Mugugno una specie di conferma incrociando le braccia al petto, ma l'attenzione ricade nuovamente su di lei: i suoi tratti orientali e i lunghi capelli corvini la rendono bellissima ma estremamente seriosa, infatti non è un sorriso il suo, ma un ghigno che si spiega sulle labbra rosso fuoco -E tra le solite cose c'è anche offrimi da bere?- mi domanda stringendo tra le dita la lattina con fare seducente rendendomi piacevolmente sorpreso.
Lo sento è la mia occasione, sono mesi che provo a strapparle un appuntamento ma Minerva è una preda difficile, forse questo la rende un po' altezzosa e snob ma che importa?  e -Che ne dici se stasera ti offro qualcosa di più che una semplice coca? Magari alla Blu Pegasus alle nove?- le propongo io poggiando un braccio sulla superfice del distributore per sporgermi verso di lei che finge di tentennare ma -Perché no?-  mi concede senza nascondere la malizia.
-Ma Natsu non osare darmi buca.. non sopporto che mi sia fatta una cosa del genere- mi avvisa poi quasi minacciosa nel sorpassarmi ma io scuoto il capo voltandomi verso di lei che ancheggia sinuosa sui tacchi affilati, quale motivo al mondo dovrebbe essere più importante di un uscita con Minerva Orland? Aspetto questo momento da quando mesi fa, alla festa di compleanno di Sting nel suo super mega attico, ci siamo scambiati i numeri telefonici senza poi più combinare nulla dato la sua assenza da Magnolia per lavoro e la mia conseguente relazione con Jenny ma ora sono single e quindi colgo l'occasione, conscio che sia l'unica che ho conoscendo l'indole orgogliosa di Minerva.
Non mi darebbe mai una seconda possibilità se non mi presentassi all'appuntamento.
Mi sento sodisfatto e ritornando a camminare verso lo studio un pensiero che non avrei voluto sentire invece arriva impetuoso, come un pugno nello stomaco: stavo flirtando con Minerva ma non ho sentito il mio corpo tremare come ultimamente sta accadendo con...
Arresto il passo scuotendo il capo energicamente.
No, mi sto sbagliando probabilmente, con Minerva era tutto sotto controllo perché sapevo cosa fare in quel momento mentre con Heartphillia e sempre tutto improvviso, non voluto e poi non so darmi nemmeno io una spiegazione del cavolo sta succedendo ultimamente tra me e Lucy.
E' colpa del caldo, sicuramente.
 

Mi guardo intorno scandagliando con lo sguardo tra gli avventori che affollano il Fairy Tail in cerca di Mira e nel metterla a fuoco dietro al bancone, intenta a preparare una birra alla spina, agito un palmo in sua direzione facendomi notare, ritornando poi prendere posto al tavolo con Michelle e Midnght seduti difronte a me.
La fame mi attanaglia, abbiamo fatto un po' tardi allo studio anche a causa dell' arrivo in ritardo della band ma alla fine i ragazzi sono riusciti a registrare un demo che io ho già spedito alla Fairy Heart con la speranza di ricevere presto una telefonata direttamente da Laxus Dreyar.
Questi ragazzi sono fenomenali, meritano il successo e quindi le mie aspettative sono al quanto positive, non mi farò logorare dall'ansia dell'attesa ma aspetterò tranquillamente, almeno fino a lunedì quando poi incomincerò a stalkerizzare la casa discografica se non avrò ricevuto ancora risposte...
-Ciao Michelle! Sei tornata a fare visita a Lucy vedo!- esordisce una ridente Mira, apparsa dal nulla con il suo taccuino e penna alla mano, rivolgendo un saluto affettuoso alla sorellina di Lucy mentre serro la mascella in una posa plastica.
Ero davvero l'unico a non sapere dell'esistenza di Michelle.
Lei le sorride con un accennato imbarazzo e -Cosa ordinate?- chiede Mirajane alternando il suo sguardo interrogativo tra noi tre.
-Un solito- le rispondo io rifilando poi uno sguardo intriso appena di timore verso Midnight, cosa mai potrebbe ordinare un soggetto del genere? Ma -Patatine fritte- dice con quel suo sorriso inquietante regalandomi un sospiro di sollievo.
Sarà un artista emo ma è pur sempre un adolescente.
-E tu Michelle?- chiede Mira nel finire di appuntare le nostre ordinazioni mentre un dubbio miserabile mi assale, forse non avrei dovuto portarla a pranzare qui dove il novanta percento delle pietanze sono a base di carne ma quasi non sussulto meravigliato quando proprio dalla sua bocca esce fuori un: -Doppio cheeseburger con salsa barbecue- aggiungendo addirittura -Mi porteresti anche i nuggets dell'altra volta? Erano così buoni!- con già l'acquolina in bocca.
Il mio sguardo si perde tra la ressa che affolla il bancone accorgendomi a stento dell'uscita di Mira dal mio campo visivo, ecco avevo dato per scontato che anche Michelle fosse vegetariana, solitamente è qualcosa di virale no?
-Pensavo che anche tu non mangiassi carne- mormoro poi dando forma ai miei pensieri, lei scuote il capo -E' quello che vorrebbe Lucy e anche la mamma- dice incastrando gli occhi sulla superfice piatta del tavolo, sollevandoli appena in un pallido sorriso verso Midnight quando ci avvisa che sta per assentarsi per raggiungere i servizi.
Forse dovrei farmi i fatti miei ma qualcosa mi spinge a proseguire la conversazione -L'importante è essere se stessi no?- le ghigno strappandone uno anche a lei che stringendosi nelle spalle mugugna un: -Sì- sincero.
-Non c'è nulla di sbagliato nell'essere diversi sai? Anche io e mio fratello siamo agli antipodi su alcune faccende- le spiego prendendo forse un po' troppo a cuore la questione.
-E che Lucy è perfetta a gli occhi di mamma, stravede per lei e Lu neanche si sforza ad esserlo, la totale ammirazione che ha verso mia madre la porta ad essere come lei vorrebbe- le sfugge in un momento d'incertezza.
Il mio sguardo si assottiglia -Oltre ad essere vegetariana?- le domando con cipiglio.
-Fare il chirurgo era un sogno di mamma ma che poi ha dovuto accantonare con la gravidanza improvvisa di mia sorella, mia madre ha scelto la famiglia alla carriera e Lucy ha proseguito il suo sogno e vorrebbe che lo facessi anche io ma...- le dita di Michelle si pasticciano tra loro -Ma Lucy ama fare quello che fa mentre io...- la voce le sfuma ancora e noto una certa difficoltà nei suoi occhi bassi.
-E tu cosa vorresti?- le chiedo senza cercare di non essere troppo invadente ma sufficiente a farle allargare un sorriso sincero sulle labbra.
Con foga rovista nella sua tracolla tirandone fuori il blocco che apre verso di me: una miriade di fogli e disegni appaiono difronte al mio sguardo meravigliato.
La maggior parte sembrano raffigurare ritratti di volti e accidenti penso sul serio che siano bellissimi -Li hai fatti tu?- chiedo scioccamente ancora attratto dalla bellezza dei disegni.
Lei annuisce timidamente e -Vorrei frequentare l'accademia delle belle arti dopo il liceo ma secondo mamma e papà è un indirizzo un po' troppo avventato...- mormora e solo ora capisco questa sua fase di ribellione e quella scelta di intraprendere la vita da artista di strada.
-Midnight allora centra poco..- le ghigno facendola sorridere appena.
-Be lui è il mio ragazzo, io gli voglio tanto bene ma vorrei realizzare il mio sogno- sussurra rinviandosi una ciocca biondo cenere dietro l'orecchio, ma poi tira un sorriso amaro e -Lucy non è d'accordo su quello che le ho detto stamane vero?- mi domanda consapevole, io mi stringo nelle spalle.
-Forse ha solo frainteso, sai conosco Heartphillia da anni e so di quanto sia maniaca del controllo, appena le spiegherai la reale situazione tutto si risolverà- le dico tentando di crederci anche io.
Michelle sbuffa tenuamente corrucciata e un po' mi dispiace, io e Zeref non abbiamo mai avuto il problema di soddisfare le esigenze dei nostri genitori dato il contesto in cui siamo cresciuti ma scommetto che deve essere frustante vivere ciò che sta vivendo Michelle.
Sento una strana percezione al mio fianco e voltandomi lentamente quasi non sussulto nel trovarmi davanti Midngiht, ma da quanto tempo mi era accanto?
In piedi stringe sulla spalla il suo zainetto -Papà ha scoperto la mia via di fuga dall'istituto, l'hanno avvisato da scuola e tramite la carta di credito e risalito al biglietto del treno per Magnolia- ci spiega con una straordinaria calma rispetto a quello che ci sta comunicando -E' qua fuori che mi sta aspettando- conclude poi indicando con l'indice una delle vetrate del Fairy.
Di conseguenza il mio viso va ad indirizzarsi dove il dito di Midnight stava puntando, sgrano gli occhi nel mettere a fuoco una Porsche con tanto di autista e se non sbaglio prima ha pronunciato la parola carta di credito.
Io a diciassette anni se avevo dieci jeweels in tasca era un giorno fortunato...
In muto silenzio sventolo una mano in segno di  saluto, lui schiocca un bacio sulla guancia di Michelle mormorandole un: -Ci si vede presto- prima di lasciarci, lei accenna un consenso con il capo dando poi una aspirata tramite la cannuccia alla sua Coca-cola appena servita senza nessuna traccia d'angoscia e io attonito resto a guardala, a quanto pare entrambi avevano già abbandonato l'idea di quel loro progetto o forse era soltanto un modo per Michelle per attirare l'attenzione di Lucy su di lei.
Ma la cosa che al momento continua a battere come un chiodo fisso nella mia testa è un pensiero appena concepito: la sorellina di Lucy frequenta un istituto privato frequentato da ricconi.
 -Michelle nella tua scuola ci sono molti studenti come Midnight?- le dico schiarendomi la voce nel tossicchiare.
-Emo?- mugugna lei a bocca piena ma -Emm... intendevo altro- continuo e Michelle manda giù il boccone osservandomi apatica.
-Scommetto che Lucy non ha mai parlato della nostra condizione sociale ai suoi amici, vero?- mi domanda retorica mentre mentalmente collego tutti i tasselli al mio puzzle incompleto.
E in silenzio assorbo le informazioni su Lucy che mai avrei sospettato, come del resto anche il resto del gruppo: di come suo padre sia il fondatore di una catena di negozi in tutto il paese, della loro villa con maggiordomo, dell'istituto privato che frequenta Michelle che è lo stesso che ha frequentato Lucy con una retta di settemila jeweels annuali e di come Heartphillia sia cresciuta nella bambagia fino ai suoi diciotto anni ovvero dopo il diploma e la decisione di mantenersi all'università con le proprie forze, come fa tutt'ora.
Resto a bocca aperta, l'ho sempre considerata una ragazza materiale e superficiale e quasi non sbuffo una risata nel pensare che era più ricca di Loki... e io che pensavo fosse attratta dalle carte di credito.
Mi rendo conto solo ora di quanto abbia sbagliato a darle un opinione a prima impressione, quei suoi modi a volte altezzosi forse sono dovuti proprio nell'essere cresciuta in un ambiente altolocato e sì, non c'è nulla di male nel regalarsi qualche sfizio ogni tanto, come una crema costosa. Heartphillia lavora duramente tutti i giorni e io sono solo un idiota se mi metto a giudicare queste cose.
-Natsu non mangi?- mi riprende Michelle con titubanza, che tra le mani regge il suo Hamburger mordicchiato e abbassando gli occhi noto che il mio pasto e ancora intatto, mi ero soffermato troppo a pensare.
-Certo- esclamo arraffando il mio panino, dandogli un morso vorace e facendo ridere Michelle.
 

***

-Lucy:


Di fretta percorro i tre gradini di casa Redfox comprendo in un sola falcata la distanza tra questi e la porta d'ingresso, fortunatamente sono riuscita ad uscire prima dall'ospedale data la giornata priva di urgenze e in un movimento rapido di mano avvolta intorno al pomello, apro il portoncino precipitandomi all'interno e proiettandomi immediatamente verso la cucina dato che in salotto non c'è nessuno.
-Michelle, tesoro sono a casa- trillo tentando un tono di voce meno ansioso di quello che in realtà esce fuori ma tutto il giorno sono stata divorata dalla preoccupazione.
La mia innocente sorellina è scappata da scuola, sta con un emo, vuole abbandonare gli studi e io che faccio? La lascio con Dragneel!
Folle, ecco cosa sono stata stamattina nell'accettare la sua proposta: una folle.
Ma ero totalmente disperata e in qualche modo lui è riuscito a sollevarmi, i miei stessi pensieri mi confondono perché mai pensavo di potermi affidare a Natsu, insomma tra di noi non scorre buon sangue e ammetto che tante volte ho fatto la stronza con lui come lui con me del resto... ma questa mattina mi è sembrato sinceramente disponibile.
Mi blocco davanti alla soglia sforzando un sorriso nell' incrociare lo sguardo ridente di Michelle, seduta sullo sgabello fa i grattini ad un Happy steso a pancia all'aria sul tavolo.
-Ciao Lu- mi saluta lei attirando l'attenzione di Dragneel, di spalle a trafficare sul bancone non si era accorto della mia apparsa e reclinando il collo mi sorride nel focalizzarmi -Ciao Heartphillia, già di ritorno?- esordisce chinandosi poi  sulle ginocchia nel posare la ciotola di Plue, stracolma di croccantini, sul pavimento.
-Emm si, oggi è stata una giornata tranquilla- mormoro avvicinandomi al tavolo e posandoci su la mia borsa, circospetta mi guardo intorno ma -Se ti chiedi che fine abbia fatto l'emo arrapato, è tornato a casa sua- mi bisbiglia Natsu in un orecchio come se mi avesse appena letto nel pensiero -Suo padre è venuto a raccattarlo con la sua Porsche, anche Midnight frequenta l'istituto- continua e io sorpresa, di scatto mi giro verso il suo volto.
Natsu piega il capo di lato e un: -Te l'avevo detto- sembra spiccare tra le sue labbra serrate io ancora perplessa lo guardo finché non sparisce dal mio campo visivo, a quanto pare i tempi sono cambiati da quando ero io a frequentare l'istituto.
 In una scusa Natsu ci lascia da sole e  io prendo posto accanto a Michelle -Come è andata con Dragneel oggi? -le domando senza cercare di apparire troppo preoccupata ma lei mi sorride scaldandomi il cuore.
-Benissimo! Natsu è uno spasso e la giornata è stata fantastica!- esclama facendomi inarcare un sopracciglio, perché sono l'unica che non riesce a spassarsela insieme a Dragneel?
Unisco le mani tra di loro prendendo un respiro è ora di farle il "discorso" che mi sono preparata mentalmente tutto il giorno tra una radiografia e una cartella clinica e sto per dare fiato alla bocca quando Michelle mi incalza.
-Ecco sai per quella storia di stamattina io...- mormora ma interrompendola la faccio sobbalzare nel pronunciare il suo nome con qualche ottava di troppo, ma non posso permettere che rovini il suo futuro per colpa dell'incoscienza.
-Non se ne parla! Non permetterò assolutamente che tu abbandona gli studi per una sciocchezza- la rimbecco ferocemente e Michelle indurisce lo sguardo, i suoi occhi diventano torvi e quasi mi manca il terreno sotto i piedi quando mi risponde con rabbia.
-Perché non vuoi ascoltare nemmeno quello che ho dire? Sono venuta fin qui perché pensavo che tu mi volessi ascoltare a differenza di mamma e papà!-
-Sei scappata dall'istituto! Lo sai che rischi un espulsione per quella contraffazione?-  e non mi accorgo che sto urlando ma Michelle rincara la dose urlandomi addosso a sua volta.
-Non mi stai ascoltando nemmeno ora! Lu io voglio altro da quello che tutti voi volete, perché non l'ho capisci?
Sono totalmente allibita, sento la rabbia invadermi di calore petto e collo  -Sei tu che non capisci, non ti riconosco più, è stato quel Midnight a metterti in testa strane idee forse?- strepito follemente, priva di concetti fondati.
Lei scuote il capo sollevandosi, ignorando i miei tentativi verbali di fermala -Non abbiamo ancora finito-
-Si che abbiamo!-
-No finché non mi dici che abbandonerai questa stupida idea dell'artista di strada-
Ma Michelle mi volta le spalle senza degnarmi di attenzioni e ciò mi fa infuriare molto.
-Chiamerò mamma e papà e avviserò loro di questa cosa- le dico paralizzandola sul posto, lei si volta e il mio cuore si stringe nel vedere i suoi occhi velati di lacrime, per questo se ne stava andando, non voleva che la vedessi piangere.
-No, non fai un bel niente!- ringhia e quel mio lieve senso di colpa sparisce all'improvviso, sostituito dal nervosismo.
-Si che lo farò- sbotto sollevandomi nel fare pressione con i palmi sul tavolo ma: -Sei proprio una stronza- sibila Michelle in un modo così glaciale da trafiggermi in pieno con quei suoi occhi, ora come due dardi.
Come una furia si dirige verso il salone travolgendo in pieno Dragneel, urtandolo non gli da nessuna spiegazione scappando via dalla sua espressione esterrefatta l'istante dopo.
-Ma che succede?- mormora lui raggiungendomi, probabilmente ha sentito le urla e io sto per dirgli che niente, non è successo niente ma dalla bocca schiusa non esce nulla se non un gemito soffocato.
Mi viene da piangere, sento le lacrime premere sugli angoli degli occhi e deglutendo tento di reprime il tutto e -Abbiamo avuto una piccola discussione- minimizzo con voce strozzata.
-Heartphillia?- mi chiama lui e -Continua con questa stupida storia dell'artista di strada! Le ho detto che non sono d'accordo e che avviserò mamma e papà e lei fa così- strepito ormai prossima alle lacrime, senza più riuscire a contenermi.
Mi stupisco quando Natsu aggrotta le sopracciglia perplesso -Sicura di averla ascoltata?- mi domanda innescando in me un principio nervoso.
-Senti Dragneel non mettertici anche tu con le tue idee da sognatore ok? - lo aggredisco quando insinua che avvisare i miei è una pessima idea.
-Michelle ha diciassette anni e non sa cosa vuole!-
-Tu si invece?- mi fredda lui ammutolendomi un istante, ma poi gracchio una serie di parole inarticolate non badando a ciò che sta facendo, sembra frugare tra la borsa di Michelle e io sono troppo sconvolta per fermarlo o chiedergli almeno cosa diavolo stia facendo.
Continuo a borbottare frasi senza senso, arrivando addirittura ad accusarlo -Non è che c'è il tuo zampino? Avete parlato e magari tu le hai consigliato di..- ma resto senza parole oltre che fiato quando Dragneel sporge un braccio in mia direzione, tra le dita stringe un blocco di fogli e -Guarda questi- mi invita con tono duro.
Faccio ciò che dice senza protestare perché sarebbe inutile farlo con lui e i miei occhi si sgranano quando all'interno vi si riflette il contenuto del blocco: Sono dei disegni, per giunta bellissimi e io riesco solo a mugugnare un: -Michelle- dolorante mentre le mani che stringono il blocco mi tremano un po'.
-Non voleva realmente fare quello che ti ha detto stamattina ma solo attirare un po' la tua attenzione- lo sento sussurrare -Il suo sogno è quello di disegnare ma i tuoi genitori non sono d'accordo, se è venuta da te e perché voleva il tuo appoggio, voleva essere ascoltata- continua Natsu e la sua voce mi sembra sempre più ovattata e lontana.
Sapevo che avesse questa passione ma non mi ero mai soffermata sul suo talento e sopratutto sul fatto che per lei disegnare è qualcosa di estremamente importante.
Il senso di colpa si allarga nel mio ventre fino a bucarmi il cuore, come ho fatto a non capirla? E' Michelle, mia sorella e per me l'importante è che sia felice e no che faccia il dottore o quant'altro.
-Devo parlarle- mormoro disperata abbandonando il blocco sul tavolo per raggiungerla, sono pronta ad ascoltarla sul serio questa volta ma spostandomi verso il salotto noto amaramente la sua assenza anche in camera e in bagno.
Dragneel mi segue a ruota e -Sarà in veranda- mi suggerisce ma il groppone che mi sale alla gola rischia di soffocarmi quando, raggiungendo entrambi l'esterno, di Michelle non c'è traccia.
-E' scappata!- urlacchio angosciosamente portando una mano a reggere la fronte, pateticamente provo a guardarmi nuovamente intorno, ma niente!
-Senti tranquilla ok? E' a piedi senza soldi, dove vuoi che vada? Ora la cerchiamo in macchina- ghigna Dragneel e quasi invidio il suo essere sempre così calmo e positivo, io rischio l'infarto se non trovo immediatamente Michelle!
Ma la paranoia torna ad assalirmi quando vedo il suo volto contrarsi in qualcosa di anomalo per la sua faccia, tre rughe di frustrazione si formano sulla sua fronte quando con foga e a palmi pieni, Dragneel tasta bruscamente le tasche dei suoi jeans.
-Che c'è?-
-Le chiavi, non le trovo-
-Saranno in casa- farfuglio concitatamente ma lui sbarra gli occhi -No sono sicuro, erano in tasca-
Un pensiero ci colpisce entrambi, un unico filo conduttore che incastra i miei occhi con i suoi e -Merda- soffia lui nel mettere in ordine gli ultimi eventi appena accaduti.
Michelle arrabbiata che vuole scappare via da me, che urta contro lui e che ruba le sue chiavi dalla tasca dei jeans.
-Ha preso la macchina- sibilo scioccata ma senza lasciare che la disperazione mi assalga mi avvento su Dragneel, gli stringo un polso e -Vieni dobbiamo cercarla in un modo  o nell'altro!- urlo determinata trascinandomelo dietro senza una meta precisa...
 


Angolino Daimler: Buona sera amici miei e sì, non ci sono angoli autore che reggano stasera perché chiedervi scusa mi sembra anche poco, so quanti di voi stanno seguendo questa storia e sopratutto in quanti  stavate aspettando questo capitolo.
Io spero con il cuore che vi sia piaciuto e di non aver deluso qualcuno che si aspettava in questo cap. un approccio romantico tra Natsu e Lucy ma prometto che il prossimo capitolo sarà più ricco di scene Nalu e sopratutto sarà più evidente il legame che sta prendendo vita.
Spero di aggiornare presto, vi prometto che mi dedicherò subito alla seconda parte di questo capitolo e ce la metterò tutta per aggiornare in tempi ragionevoli.

Grazie di cuore a tutti: A chi segue, a chi legge, a chi recensisce e anche a chi a chiesto più volte dell'aggiornamento, state facendo diventare questa long qualcosa di molto importante per me.
Grazie infinite.
Un bacione enorme.

   
 
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