Capitolo originale: https://www.fanfiction.net/s/7641937/53/A-Day-in-the-Life-Drarry-Oneshots

Il fatto che non fosse per niente sorpreso era testimonianza di quanto a lungo fosse stato con Harry. Infatti, Draco se l’era praticamente aspettato. Anche se, in realtà, quando il suo fidanzato Grifondoro aveva annunciato che avrebbe fatto visita a una fattoria, Draco si era immaginato di vederlo tornare con un gatto o un cane. Di sicuro non aveva predetto un...
“Pollo?” esclamò Draco, ironicamente. “Sul serio, Harry? Hai portato a casa del pollame?”
Harry fissò le sue vecchie scarpe da ginnastica, un braccio attorno al suo compagno alato. Il gallo scarlatto che teneva in braccio chiocciò e arruffò le penne con importanza: sembrava decisamente soddisfatto della situazione. “Si chiama Marvin,” mormorò Harry, alzando speranzosi occhi verdi su Draco.
“Oh no,” replicò il biondo, scuotendo la testa fermamente e indietreggiando. “No. No. Non darai un nome a quel disgustoso... volatile. Ti affezionerai e poi dovremo tenerlo.”
“Ma Draco...”
“Assolutamente no. L’ultima cosa che ci serve qui intorno è qualcun’altro che alzi la cresta,” aggiunse, con un sorrisetto.
Harry fece un lamento per l’orribile battuta. “Sei tremendo,” dichiarò, lanciando a Draco un’occhiata affettuosa. “Sicuro che non possiamo tenerlo?” chiese, guardando sconsolato Marvin.
Draco alzò un sopacciglio e Harry si arrese con un sospiro. “Va bene,” disse, passando il gallo a Draco. “Ma puoi riportarlo tu? Non credo di potergli dire addio.”
Il pollame diabolico scosse le ali arrogantemente mentre Draco lo teneva a distanza da sé. “Credimi,” disse il biondo, con tono di scherno. “Sarà un piacere.”

****

“Che posso fare per te, figliolo?”
“Vorrei restituire questo cretino piumato,” Draco spinse il gallo verso la sorridente signora di mezza età che si stava occupando di un vitello. Si guardò intorno con disgusto, cercando di ignorare la miriade di suoni e odori della fattoria. Una papera barcollò audacemente e starnazzò nella sua direzione, sedendosi comodamente sul suo piede.
Draco ci rinunciò.
“Oh, Marvin,” disse la moglie del contadino con disapprovazione, prendendo il gallo gracchiante da un sollevato Draco. “Eravamo davvero contenti di vederlo andare via.”
“Non ho problemi a crederci,” mugugnò Draco. Scosse leggermente il piede e la papera scese con uno starnazzo indignato.
“È un tipo difficile, è vero,” ridacchiò. “Oh beh, immagino sia ora per il vecchio Marvin, allora.”
Draco si fermò a fissarla. “Sia ora?” Non suonava molto promettente...
“Ora del macello, figliolo,” replicò, tornando ad occuparsi del vitello che stava muggendo.
Draco la fissò con assoluto orrore. “Cosa?” gracchiò. “Perché?”
Un improvviso brivido gli attraversò la schiena mentre il suo sguardo correva dalla papera troppo amichevole che si pavoneggiava al giovane vitello fino a Marvin, che avanzava impettito – palesemente inconsapevole del suo terribile fato.
“Beh, sai come funziona la fattoria, figliolo. Se non possiamo venderli...” Lasciò la frase in sospeso e Draco impallidì.
“Tutti... tutti quanti?”
Scrollò le spalle in una maniera che non tranquillizzò affatto Draco. “Se aspetti un secondo, vado a prendere i tuoi soldi. Solo...”
“Non si preoccupi!” esclamò Draco indignato, spingendo un’altra manciata di Galeoni verso di lei. “Infatti, penso che farò qualche altro acquisto. Mi dica il prezzo!”
Venti minuti dopo, se n’era andato – con i suoi acquisti al seguito – lasciandosi dietro la moglie del fattore, molto soddisfatta. Scosse la testa, ridacchiando e dando un colpetto alla meritata borsa di Galeoni.
“Funziona ogni volta.”

****

La prima cosa che Harry notò, rientrando da una visita ai Weasley, fu...
“Marvin!” esclamò allegramente, riconoscendo subito il gallo soddisfatto. Marvin cantò trionfante e scese dal divano. Harry continuò a fissarlo, completamente sconcertato.
“Draco?” chiamò incerto. Forse il suo ragazzo avrebbe potuto spiegargli la presenza di Marvin. Un improvviso suono d’acqua dal bagno lo incuriosì e aprì la porta, entrando.
“Draco, cosa sta succ... oh.”
“Non. Dire. Una. Parola,” disse minaccioso Draco, a denti stretti, lanciando un’occhiataccia ad Harry che si stava sedendo sul bordo della vasca da bagno. Una papera gialla sguazzava felice nella suddetta vasca, pavoneggiandosi e starnazzando allegramente. Ogni tanto immergeva la testa nell’acqua, schizzando Draco quando riemergeva.
Harry increspò le labbra, cercando di trattenere un sorriso, senza riuscirci.
“Li avrebbe mandati al macello!” protestò Draco, indignato.
Harry ridacchiò e gli passò un braccio attorno alle spalle. “Sei proprio un Tassorosso,” lo prese in giro, dandogli una spintarella.
“Smettila di insultarmi, Potter. Ho appena salvato tre vite,” mormorò Draco con aria imbronciata, appoggiando il volto sulla spalla di Harry.
“Tre?” chiese Harry, aggrottando la fronte. “Che intendi con...?”
Fu interrotto da un lungo e basso mooo proveniente dalla camera da letto. Gli occhi di Harry si allargarono e Draco fece una smorfia.
“C’è un’altra cosa che probabilmente dovrei dirti...” 

Note della traduttrice
Non so perché l'autrice originale ha quest'affetto per il nome Marvin, ma questa storia non è legata a "Marvin, il minaccioso": sono tutte storie singole senza un filo conduttore. Quelle della raccolta che sono in qualche modo collegate tra loro verranno pubblicate in mini-raccolte a parte. Se vi va, lasciatemi un commentino e fatemi sapere che ne pensate della traduzione e delle storie o se c'è un capitolo in particolare che vi piacerebbe leggere prima degli altri! A presto!
Fefy_07