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Autore: k_Gio_    26/10/2016    5 recensioni
Verità e bugie sono alla base di tutto. Tutti camminano in sentieri semi oscuri ma qualcuno vuole far sapere la verità.
Sarà l'inizio di qualcosa di bello o l'inizio di un doloroso epilogo, starà a loro capirlo e scoprirlo.
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 17

 

A casa Gold regnava un'aria di pulito stantio, era un'abitazione lussuosa e non si vedeva l'ombra di un granello di polvere, solo salendo le scale e avvicinandosi alle stanze da letto si percepiva un cambio d'aria più vissuta. La stanza di Bae e la cucina, al piano inferiore, risultavano essere piene di vita. Bae si ritrovava a passare le giornate lì con Granny e gli altri domestici quando di stare in camera sua da solo non gli andava.
Killian sapeva che a quell'ora era improbabile trovare Milah ma l'aveva chiamata prima per non fare un buco nell'acqua. Con sua somma sorpresa gli aprì la porta proprio la diretta interessata che sembrava stesse per uscire.
«Oh Killian...Ah già, mi ero dimenticata che saresti passato. Devo uscire possiamo parlarne un'altra volta?» gli disse frettolosamente mentre si tirava su gli occhiali da sole.
Killian era abituato a tali comportamenti e in un'occasione diversa avrebbe abbozzato ma non questa volta «Si tratta di Bae, puoi concedermi cinque minuti per parlare di nostro figlio?».
La vide pensarci un momento, fissandolo negli occhi, dopo di che come rassegnata si scostò per farlo entrare.
«Grazie» si ritrovò a ringraziarla.
«Si, va bene, cosa mi devi dire» si accomodò sul divano del salotto aspettando che parlasse.
Non sapeva da dove iniziare, ci aveva pensato per tutto il tragitto e ora  tutto il discorso che si era preparato era magicamente scomparso. Si sedette davanti a lei un po' nervoso e anche leggermente innervosito da quell'atteggiamento insofferente che lei gli stava mostrando.
«Non so da dove iniziare» congiunse le mani per non tormentarsele e poi la guardò negli occhi, si trattava di suo figlio e del suo bene, codardo non lo era mai stato e non lo sarebbe stato in quell'occasione «Bae qui non è felice» sputò tutto d'un fiato.
Lei spalancò gli occhi per tutta risposta «Cosa hai detto?» le stava solo facendo perdere tempo, come sempre.
«Ho detto che Bae qui, in questa casa non è felice. Sta sempre da solo, tu non ci sei quasi mai...con me sta bene...» perse un po' di quell'ardore che lo aveva animato all'inizio, stava dicendo alla madre di suo figlio che era una pessima madre, chi voleva sentirsi dire una cosa del genere?!
Milah si ricompose, chiuse la bocca che si era leggermente aperta per la sorpresa di quelle parole e riprese quell'atteggiamento freddo e distaccato «A Bae non manca nulla. E anche se fosse tu non puoi fare nulla, entrambi lo sappiamo, non hai un soldo e neanche una casa adeguata. Non hai stabilità e di far vivere Bae come te non ci penso proprio» stava per alzarsi segno che per lei quella conversazione era giunta al termine. Killian si alzò di riflesso e le si parò davanti intenzionato a non cedere così.
«Io...io ho una fidanzata e stiamo pensando di sposarci».
Lei lo guardò stupita, non se l'aspettava una rivelazione del genere «E chi sarebbe questa?» .
«Si chiama Emma e anche lei ha un figlio e lo hai anche incontrato, è venuto qui a giocare con Bae. Nostro figlio si trova bene con loro e»
«E cosa vuoi Killian?» chiese a bruciapelo lei, era un po' infastidita da quella situazione. Si ricordava di quel bambino, le aveva messo soggezione ma non gli aveva dato molto peso.  Sapeva che non era una madre perfetta, lei d'altro canto non lo aveva voluto fin dal principio ma si era presa cura di lui comunque, Gold non aveva figli e Bae sarebbe stato il suo erede...almeno questo è quello che pensava lei.
«Vorrei avere più tempo da passare con lui, posso prendermene cura, ne sono in grado Milah.» lui lo andava solo a prendere a scuola e poi lo riaccompagnava alla villa ma i giorni in cui potevano stare davvero insieme si riducevano ad un giorno e mezzo durante la settimana e alle feste che lei gli concedeva di trascorrere insieme.
«Lei ti rende felice Killian?» altra domanda a brucia pelo.
I tratti del suo viso si distesero in un'espressione serena ma sicura «Si» temeva di trovare sul viso di lei stizza o qualcosa del genere ma lo sorprese.
«D'accordo, non ti concederò la custodia completa di Bae perchè è tutto ancora molto incerto, lei potrebbe lasciarti da un momento all'altro o potresti farlo tu conoscendo i tuoi trascorsi. Ma Bae può passare più tempo con te e con quella donna. Ma deciderò io quando.» Ora era decisamente finita quella discussione, si mise gli occhiali e gli fece cenno di andare verso la porta.
Aveva portato a casa una  piccola vittoria, era riuscito ad ottenere di più di quanto  senza Emma non avrebbe potuto ottenere. Quella notizia avrebbe reso felici tutti e quattro quella sera quando si sarebbero trovati a cena  tutti insieme.

 

Contento come non lo era mai stato da un bel po' a quella parte, dopo aver preso prima Bae e poi Henry si fermò per comprare un gelato per festeggiare. Faceva caldo abbastanza per permettersi un gelato e i bambini erano felici per quella sosta non programmata, del motivo per cui si festeggiasse non lo sapevano ma avevano rimediato un gelato quindi tanto di guadagnato.
I bambini notarono il sorriso che non aveva abbandonato il volto dell'uomo da quando li era andati a prendere, per non parlare che alternava lo sguardo da loro a qualcosa che vedeva solo lui.
«Papà sei strano» disse Bae che aveva appena finito il suo gelato e si stava ripulendo, perchè un bambino con la faccia sporca non era bello come gli faceva sempre presente sua madre.
«E' vero, hai un sorriso un po' scemo» confermò Henry che di pulito non aveva nemmeno il naso, le mani impiastricciate di gelato al cioccolato.
Killian si riscosse dai suoi pensieri e li guardò «Non ho un sorriso scemo e non sono strano, gnomi. A cena scoprirete tutto» e gli mostrò un sorriso furbo. I due alzarono le spalle dopo che Killian ebbe termianto il suo gelato e ripulito il volto di Henry, che gli mostrò un sorriso un po' imbarazzato, si alzarono e si avviarono verso la macchina per raggiungere Emma.
Canticchiarono una canzone alla radio mentre si Henry che Bae si guardavano le figurine che stavano andato di moda in quel periodo. Ogni tanto Killian gli dava un'occhiata dallo specchietto non dicendo nulla per non interrompere quell'animata conversazione fatta di :ce l'ho; mi manca. Vedere suo figlio così contento lo faceva sentire immensamente felice e poi ora iniziava a vedere anche Henry come suo figlio e gli sembrava una cosa naturale ormai. Potevano essere e avere la famiglia che aveva sognato e desiderato al tempo con Milah. Ma ora c'era Emma e lui ringraziava chiunque da lassù gliela avesse messa sulla strada.
Arrivarono alla villetta e i due bambini corsero all'entrata bussando senza tregua mentre Killian li raggiungeva per aprire con le chiavi che ormai reputava sue.
«Ho le chiavi, aspettate!» disse loro ma ridendo per quella smania di entrare da parte loro.
Aprì  e la vide mentre scendeva le scale per andare ad aprire loro la porta. Sorrideva ed era così dannatamente bella.
«Ciao! È andata bene oggi a scuola ?» li abbraccio entrambi e loro fecero altrettanto iniziando a parlare insieme e non facendole capire una parola. Li baciò entrambi sulle testoline mentre loro imperterriti continuavano a parlare.
«Ma avete mangiato il gelato?! E non mi avete invita?!» chiese fintamente offesa, dopo aver notato  rimasugli di cioccolato agli angoli delle bocche.
Sia Heery che Bae puntarono subito gli occhi su Killian « Ce lo ha comprato lui!» esclamarono indicandolo mentre quello sorrideva divertito. E finalmente incontrò i suoi occhi verdi.
«Va bene, per questa volta farò finta di niente, andatevi a lavare prima di giocare» si fecero riabbracciare ancora una volta e poi corsero di sopra.
Emma si tirò di nuova in posizione eretta mentre lo guardava con il sorriso ma un po' confusa «Come mai il gel».
Killian si appropriò  delle sue labbra non dandole il tempo di concludere la frase, troppo preso dalla voglia di lei.
Emma si ritrovò circondata dalle braccia forti di lui che la stringevano e contribuì al bacio mentre sorrideva tra un scontro di labbra e l'altro.
«Ci siamo lasciati solo un paio d'ore fa...cosa è successo...» gli chiese tra un bacio e l'altro senza staccarsi mai completamente.
«Ve lo dico a cena» le rispose per ricominciare a baciarla e spingendola in cucina.
«Aspetta,» rise per tutta quella foga con cui la stava intrappolando tra il suo corpo e il bancone vicino al frigo «anche io devo dirti una cosa...» gli disse sulle labbra mentre riprendeva a baciarlo.
«Mmmh» le diede un ultimo appassionato bacio e poi si distanziò dal suo volto ma scendendo con le braccia fino ai fianchi. «Cosa?»
Non sapeva se dirglielo ora o a cena anche lei, ma forse meglio parlarne ora «Devo ricominciare ad andare...a scuola, da lunedì» ovviamente non era a scuola che doveva tornare ma al lavoro, ma questo lui non lo sapeva e forse non era il momento migliore anche se lui sembrava davvero felice e forse almeno questo glielo avrebbe perdonato.
«Quindi non potremo più passare le mattinate insieme...» disse con sguardo da cucciolo bastonato a quella notizia. Lei sorrise come scusandosi per quella notizia arrivata come un fulmine a ciel sereno.
«Scusa...»
«Sapevo che sarebbe arrivato questo momento, quindi d'accordo. Non so, se vuoi posso fare le faccende di casa...ma non ti assicuro la riuscita di nulla» Emma sorrise a quel tentativo di rendersi utile, e sentiva di amarlo davvero, Dio quanto lo amava e doveva parlargliene «Killian io...»
«La mia notizia comunque è molto più bella Swan» disse lui senza aver dato segno di aver sentito il suo tentivo di parlare. Forse non era il momento giusto...
«Ci scommetto, è da quando sei entrato che non hai smesso di sorridere» gli accarezzò il petto risalendo alla guancia.
«Già, ma ti dirò tutto dopo, non riuscirai a persaudermi» le stampò un bacio sulla fronte e si allontanò sorridendo.
Avevano giocato tutti e quattro nella stanza di Henry, un gioco da tavolo dove l'unico ad aver perso miseramente senza vincere nemmeno una volta era stato proprio Killian che però non aveva lasciato che la sconfitta lo abbattesse in alcun modo.
Emma decise che era il momento di cenare e scese di sotto per preparare il tutto, Bae la seguì a ruota mentre Henry offriva un Joystick a Killian per giocare mentre aspettavano che gli altri due li chiamassero.
Bae si sedette ad una delle sedie mentre guardava Emma che si muoveva da una parte all'altra della cucina. Sorrideva, non aveva mai visto sua madre cucinare, o meglio, Milah non aveva mai cucinato davanti a lui...forse non aveva mai cucinato e basta.
«Visto che oggi avete mangiato il gelato, stasera insalata e qualcos'altro di salutare...» gli disse mentre si inchinava a prendere una scodella per l'insalata e una padella per la carne. Poi si girò a guardarlo con un sorriso divertito «Beh, che fai lì, non mi aiuti?»
Vide gli occhi di Bae illuminarsi per quel coinvolgimento, saltò giù dalla sedia per poi accostarla al lavandino e lavare la verdura. Emma gli tirò su le maniche della maglia e mentre lui iniziava a lavare l'insalata  lei metteva la carne sul fuoco. Si ritrovò a pensare come tutto sembrasse perfetto, i suoi due bambini sotto lo stesso tetto, l'uomo che amava a giocare con uno di loro. Avrebbe pianto di gioia, ma preferiva godere appieno di quel momento. Gli schioccò una bacio sulla testa, poi iniziò a chiedergli della sua giornata.
«Mamma, va bene così?» Bae gli indicò le foglie di lattuga tutte lavate. Lei ebbe un tuffo al cuore, era la seconda volta che Bae la chiamava 'mamma', ma doveva parlargli.
«Vanno benissimo» gli sorrise incontrando i suoi occhietti vispi «Bae, forse è meglio che per il momento tu non mi chiami così...» gli disse con tono mogio.
«Neanche quando siamo da soli?» domandò lui senza perdersi d'animo.
Lei annuì «Quando siamo da soli va bene» e si sorrisero complici.
«E' pronto?!» Henry sbucò in cucina seguito da Killian.
«Ancora qualche minuto ragazzino, perchè tu e Killian non apparecchiate?»
Il ragazzino sbuffò e iniziarono a posizionare piatti, bicchieri e quant'altro. Una volta che fu tutto pronto si sedettero a tavola.
«A me non va l'insalata» incrociò le braccia Henry.
«Scusami signorino?! Tu la mangi eccome.»
«E invece no»
«E invece si»
«No»
«Si»
Bae e Killian che mangiavano godendosi lo spettacolo e sorridendo sotto i baffi. Emma lanciò un'occhiata eloquente a Killian, doveva fare qualcosa anche lui.
«Avanti Henry, è davvero buona» tentò lui.
«L'ho fatta io!» disse orgoglioso Bae.
«Bravo il mio ometto» gli batté il cinque. «Avanti Henry, Bae ha cucinato per la prima volta, fallo per lui»
Henry roteò gli occhi e sbuffò «Va bene, la mangio...ma poca».
I due adulti si sorrisero soddisfatti ed Emma strizzò l'occhio alla volta di Bae che ricambiò felice.
Una volta terminata la cena i bambini si stavano per alzare quando Emma li bloccò «Aspettate, Killian ci doveva dire una cosa» gli occhi incollati a quelli dell'uomo che si illuminarono di nuovo.
«Me ne stavo anche per scordare» disse imbarazzato per la svista, ma stava passando una così bella serata che non lo aveva fatto apposta. «Allora, ho parlato con Milah»
Tutti i presenti si fecero più attenti a quanto stava per dire.
«E...mi ha detto che Bae può passare tutti i pomeriggi con noi, ma deve cenare a casa sua» vide i volti di tutti illuminarsi, specialmente quello di suo figlio che scese dalla sedia andandolo ad abbracciare.
Emma si alzò anche lei e gli si allacciò al collo baciandolo su tutto il viso. Alla fine si unì a quel grande abbraccio anche Henry saltando sulle gambe di Killian vicino a Bae e strigendosi in quell'insieme di corpi che si stringevano.
«Ci vuole una bella foto ora» e come era solita fare nell'ultimo periodo posizionò il cellulare per fare un mega selfie di famiglia dove tutti non fecero storie ma sorrisero felici guardandosi nello schermo.

 

I bambini si andarono a lavare i denti e poi a mettersi i pigiami mentre Emma e Killian facevano altrettanto. Un giorno a settimana Bae rimaneva con Killian e dormivano a casa di Emma ed Henry ultimamamente, lasciando così casa libera a David per vedersi con Mary Margaret.
Era diventata la loro normalità.
Stavano parlando da un paio di giorni di comprare un altro letto da mettere nella stanza di Henry visto che per il momento i due bambini dormivano in quello di quest'ultimo, la cameretta era abbastanza grande da ospitarne due e dovevano solo trovare un giorno per andare e comprarlo.
«Killian...io dovrei parlarti di una cosa» buttò lì Emma mentre si infilava i pantaloni del pigiama e lui rientrava in stanza dopo essere andato in bagno.
«Dimmi»
«E' una cosa molto seria...» lui la guardava sinceramente interessato e un po' preoccupato visto il timore che nacque sul volto di lei mentre giocava con fare nervoso con le maniche della maglia.
«Mammaaaa possiamo dormire con voi stasera?» Henry e Bae irruppero nella stanza interrompendo per l'ennesima volta i tentativi di Emma di parlare. Erano segni, tutti segni, magari non doveva dirglielo...si diede della stupida non appena aver pensato a quella sciocchezza. Lui meritava la verità.
Killian vedendo che lei non rispondeva persa in qualche suo viaggio mentale rispose per tutti «D'accordo, ma solo stasera perchè è un'occasione speciale e dobbiamo festeggiare»
«Siiii» i due esultarono e come due piccoli tornadi iniziarono a saltare sul letto accendendo la tv e mettendo sul canale dei cartoni.
«E serata cartoni sia» mormorò Killian alla volta di Emma che ritornata tra di loro gli sorrise e si andò a sdraiare sul suo lato del letto cercando di non farsi calpestare dai bambini che continuavano a saltellare.


 

Accadde una mattinata di un mercoledì.
Emma non era ancora andata al lavoro, ci sarebbe andata il pomeriggio quel giorno. Killian era andato a casa sua, quella che condivideva con David per prendere qualche vestito. Lei stava analizzando gli indizi del caso che stava seguendo in quel periodo, un caso relativamente facile, l'avrebbe risolto velocemente. Quando suonò il campanello sobbalzò. Non aspettava nessuno e Killian aveva le chiavi. Forse aveva fatto spesa e aveva le mani occupate, si ritrovò a pensare e mentre stava per aprire, la battuta tagliente sul suo non essere multitasking le morì come il sorriso che la stava accompagnando.
«Neal...»



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Buonasera gente!!!!!
Intanto spero stiate tutti bene, io personalmente non ho sentito il terremoto ma hanno detto che è stato abbastanza forte .-. Spero si tratti di un episodio isolato perchè come è successo ad Amatrice no, proprio spero non risucceda. Torniamo a noi.
Bene, Milah alla fine ha capito che se Bae rimane un più di tempo con il padre e con la fidanzata di turno non cambierà le cose...si, credici. Ma lei non ha mai avuto la vena materna quindi pace, speriamo continui così :') che persona orribile che sono xD
Tutti felici e contenti e poi toh, guarda chi bussa alla porta. Vi dirò, all'inizio avevo pensato di scrivere anche il dopo, di unire i due capitoli insomma....ma poi ho detto : nah, lasciamole sulle spine u.u Ma vi voglio bene, sappiatelo. Mi rendete felice la settimana, e fidatevi non è poco Lol
Che altro...riguardo al capitolo non dico più nulla, voglio sapere cosa ne pensate voi ;)
Pubblico oggi perché mi è piovuto dal cielo un impegno improvviso e di alzarmi alle cinque non ce la facevo ahahhaaha quindi eccolo qua.
Momento puntata quindi se non l'avete vista non leggete oltre.
Allora, puntata molto bella, ho trovato parallelismi con i nostri CS, li ho visti solo io?!?! ditemi di no xD  Io su quelle battute tra Killian ed Emma ci avevo fantasticato alla grande e invece  hanno dato vita al momento più angst della puntata T.T Per non parlare della scena finale...cioè io amo ogni loro scena ma quella non mi è andata molto giù, cioè Emma cara, lo sai che non si sistema tutto con rum e cinese?!??! Ok forse con il cibo cinese si, però io lo sguardo deluso/ferito di Killian non l'ho sopportato accipicchia, è stato un duro colpo per lui, e poi quelle forbici...Temo. Va be poi non voglio farmi pubblicità perchè non sono tipo, mi imbarazza fare ste cose, ma se vi va di leggere la mia recensione sappiate che ci sono tante gif Lol ora mi sorge il dubbio, non so se posso fare pubblicità ahahah va be nel caso tolgo u.u
E a voi come sono sembrati questi Aladdin e Jasmine? A me piacciono tanto ^-^
Bene, buona serata, sperando stiate tutti bene.
Alla prossima
Gio

  
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