Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: Kuroi Namida    26/10/2016    1 recensioni
Uno sguardo di fuoco e uno di ghiaccio, un incontro che cambierà le loro vite e una passione in comune: il basket.
Uno scontro tra due personalità, una lotta per dimenticare il passato e una battaglia per la vittoria assoluta.
Nessuno sa cosa succederà.
Genere: Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Seijuro Akashi, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con
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Riko battè le mani.

-Ok ragazzi, cinque minuti di pausa!

Tutti sospirarono esausti ed asciugandosi la fronte imperlata di sudore andarono a prendere le borracce.

Kagami stava bevendo seduto a terra quando Junpei gli si avvicinò.

-Kagami.

-Dimmi.

-Sono curioso, ci racconteresti qualcosa in più su quella ragazza?

-In realtà non ne so molto nemmeno io.

Si passò l'asciugamano sul viso.

-Come già detto si chiama Fairy Ebony ed è nippo-americana. Pratica diversi sport, ma sembra che quello che preferisca sia il basket. Nel campo molti la chiamano “Il Drago d'Argento”, non solo perchè nelle partite di Streetbasket gioca contro uomini grandi il doppio di lei tenendo loro testa, ma anche perchè sia che vinca sia che perda gioca con un orgoglio e una fierezza da far invidia a chiunque e sempre con il sorriso sulle labbra. Inoltre quando la si guarda muoversi per il campo sembra di vedere un drago che danza tra i giocatori.

Bevve un sorso d'acqua.

-La prima volta che l'ho vista giocare mi sono venuti i brividi. Agile, astuta, imprevedibile. Non conosco appieno le sue potenzialità, eppure ho subito pensato che era l'avversario giusto con cui un giorno avrei voluto confrontarmi.

Dopo qualche domanda alle persone giuste ho scoperto che volevano reclutarla nella squadra nazionale femminile e portarla agli internazionali.

-Come mai una come lei è qui in Giappone?

-Non ne sono sicuro, ma girano voci che sia discendente di un'antica e potente famiglia giapponese. Alcuni mi hanno detto che il padre possedeva degli ospedali e delle cliniche in America, ma sembra che poi abbia avuto un incidente e sia morto quando lei era ancora piccola. Se quelle voci sono vere probabilmente la madre l'ha portata qui per prendere in mano le proprietà di famiglia.

-Mi chiedo cosa voglia una come lei da Kuroko.

Kagami guardò pensieroso verso la porta.

-Non ne ho idea.

 

 

 

 

Quando Kuroko finì di parlare Ebony sospirò, finalmente tutto era molto più chiaro e i dubbi erano confermati.

-Quindi è questo il segreto di Akashi Seijuro.

-Cosa pensi di fare? È una persona molto influente e non è facile tenergli testa.

La ragazza fece una smorfia e alzò lo sguardo al cielo.

-Ho affrontato di peggio. Quando abitavo in America ho conosciuto molte persone che mi hanno messa in difficoltà, nella vita e nel gioco. Non l'ho mai visto giocare, ma non è uno che mi spaventa.

Il ragazzo la studiò con attenzione, doveva aver conosciuto giocatori davvero forti per dire di non temere uno come Akashi, conosciuto da tutti come imperatore nel basket.

-Sei una giocatrice di basket?

L'altra annuì.

-Mi piace praticare diversi sport, ma il basket è quello che preferisco.

Kuroko stava per farle un'altra domanda quando sentirono dei passi avvicinarsi, si voltarono entrambi e videro la coach e Kagami raggiungerli.

-Tetsuya, cominciavo a pensare che ti avesse rapito.

-Mi dispiace coach.

Subito Ebony si alzò e si chinò.

-Chiedo scusa, non volevo creare problemi.

Prima che potesse ribattere, Riko si vide sorpassare da Taiga.

-Are you Ebony?

La ragazza lo guardò curiosa.

-Yes, why?

Il gigante prese la palla che portava sotto braccio e gliela lanciò, sorpresa l'americana l'afferrò.

-Play with me Silver dragon!

Kuroko e Riko osservarono stupiti la scena e attesero col fiato sospeso la risposta.

Ebby si riprese dallo stupore e sorrise ferocemente.

-Okay, let's go!

Quando capì che la sfida era stata accettata, la coach si mise tra i due e agitò frenetica le mani.

-ALT ALT! Che cosa stai facendo Taiga?! Hai appena finito l'allenamento e ti viene in mente di sfidare un avversario che dici essere più forte di te?!

Kagami si grattò la testa, perplesso.

-Perchè no? Quando mi capiterà di incontrarla ancora? In più sono sicuro di riuscire a tenerle testa...

La Bianca osservò lo scambio e ridacchiò.

-Lascialo fare coach, ho avuto una settimana pesante, sono più che felice di giocare un po' con un nuovo avversario. Però mi piacerebbe che Kuroko giocasse con te Taiga, se non è un problema.

I tre la guardarono stupiti.

-Perchè io?

-Come ti ho detto prima, è raro trovare gente come te che pratica sport, quindi mi interessa vedere cosa sai fare.

I due compagni si scambiarono uno sguardo e Kagami alzò le spalle.

-Se lei è sicura per me puoi giocare, può essere vantaggioso.

-D'accordo.

Fairy rilanciò la palla al Rosso e sorrise.

-Forza allora.

Mentre si avviavano mise una mano sulla spalla di Kuroko e lo rallentò.

-Se per te non è un problema mi piacerebbe rivederti qualche volta, voglio capire meglio che persona è realmente Seijuro.

Lui la fissò di nuovo.

-Lui ti piace non è vero?

Lei lo guardò sgranando gli occhi.

-Che stai dicendo?!

-Nessuno si è mai preoccupato di farlo tornare come prima, l'unico obbiettivo è sempre stato quello di batterlo.

La ragazza lasciò scivolare via la mano.

-Anche io cerco di batterlo. Non voglio portarlo indietro per amore, voglio farlo per proteggere me stessa.

-Che vuoi dire?

-Non voglio che scopra la verità e la usi poi contro di me. Se riesco a scoprire come riavere il vero Seijuro, allora forse mi lascerà in pace.

-Di che verità si tratta?

Lei lo scrutò con un'ombra nello sguardo.

-Forse un giorno te la racconterò, forse la racconterò a tutti.

Con calma aumentò il passo e rimase alcuni istanti in silenzio, poi rallentò di nuovo e si girò a guardare Kuroko con la coda dell'occhio.

-Non dire a nessuno quello di cui abbiamo parlato.......e nemmeno di ciò che provo per Akashi Seijuro.....per favore.

Lui sgranò leggermente gli occhi, ma poi annuì.

Stai attento a chi hai di fronte capitano Akashi, c'è una fiamma che potrebbe sciogliere il tuo ghiaccio.”

Quando arrivarono alla palestra tutti i compagni si fermarono a guardare nel vedere entrare la ragazza.

Ad un cenno di Riko i giocatori si spostarono ai lati e liberarono il campo, dove si piazzarono Kagami e Kuroko da una parte e Ebony dall'altra.

-Match veloce di 5 minuti?

-10.

-Taiga stupido! Ti ricordo che hai appena finito l'allenamento!

Il ragazzo sobbalzò spaventato.

-Ma 5 minuti bastano a malapena per scaldarsi!

-Dopo aver sudato tutto il giorno?! Vuoi forse farmi arrabbiare?!

-Assolutamente no, però.......accidenti!

Ebby rise divertita.

-Che ne dici se oggi ne facciamo 5 e poi ci troviamo un'altra volta e ne facciamo 10?

Il Rosso sorrise.

-Ci sto.

I tre si misero in posizione, con palla alla ragazza che con calma piegò le ginocchia e fece per palleggiare, poi quando la palla stava per staccarsi dalle sue dita, lasciò tutti a bocca aperta. Con eleganza e senza sforzo portò la mano sotto, risollevò il pallone e con quell'unico arto lanciò a canestro. La sfera fece un'ampia parabola e con precisione millimetrica andò a segno.

Nessuno fiatò, rimasero a guardare allibiti la palla che rimbalzava, mentre Kuroko guardava la giovane.

Era bravo a capire le persone, poteva intuire le loro mosse e ingannarli con piccoli gesti, eppure aveva la sensazione che con quella ragazza non avrebbe funzionato il suo stile di gioco. Già solo quando l'aveva guardato appena arrivata e che l'avesse notato su di una foto. Fino ad allora solo una persona era stata in grado di fermarlo e quel qualcuno era Akashi Seijuro, col suo “Occhio dell'Imperatore”, ma sapeva che con Ebony sarebbe stato diverso. C'era qualcosa nel suo modo di giocare che sembrava......

Ingannevole.”

Con passo deciso il giovane si avvicinò alla palla e la sollevò, quindi si girò verso l'avversaria e le scoccò uno sguardo deciso e determinato.

-Andiamo Kagami.

Il compagno strinse i pugni e scosse la testa.

-Sono pronto!

Kuroko iniziò a palleggiare e si preparò ad affrontare la Bianca, che lo fissò con attenzione. Concentrato si preparò e partì con il dribbling fantasma. Ebony si spostò in avanti col busto, poi osservò sorpresa il ragazzo che spariva sotto i suoi occhi e ricompariva alle sue spalle. Si voltò rapida e vide Taiga posizionarsi sotto il canestro e schiacciare dentro il passaggio del compagno. Quando tornò a terra si girò insieme a Tetsuya verso di lei.

-Non sottovalutarci, oggi ti sconfiggerò.

La ragazza sorrise.

-Mi dispiace ma quel giorno non è ancora arrivato.

Si fece passare la palla e la sfida riprese. Per i due minuti successivi la situazione sembrò restare invariata e le due parti si ritrovarono 3 a 3, tra lo stupore del pubblico.

Poi all'inizio del quarto minuto Ebony li sorprese di nuovo. Kuroko stava per smarcarla dal suo punto cieco destro, ma prima che potesse toccare la palla la giovane deviò la traiettoria della sfera e se la passò nell'altra mano. Come se nulla fosse si portò dietro un alquanto sbigottito Tetsuya e usandolo come scudo, tirò.

Con tutte le sue forze Taiga saltò più in alto che poteva e con la punta delle dita riuscì a deviare la traiettoria della palla.

La ragazza fece un mezzo sorriso, per niente sorpresa. La sfera rimbalzò sul cerchio e uscì. Prima però che toccasse terra, Ebony la recuperò e la mise a canestro.

Ormai erano agli ultimi trenta secondi e Kagami era deciso ad ottenere il pareggio.

-Kuroko...

-Dimmi.

-Abbiamo poco tempo, prendiamoci l'ultimo punto.

Il blu osservò l'avversaria.

-Sarà dura.

La Tigre strinse i pugni.

-So che ce la faremo!

Fairy passandogli accanto ridacchiò e gli rivolse uno sguardo serio.

-Come ho detto prima, quel giorno non è ancora arrivato.

Fu in quel momento che Tetsuya capì, il sorriso che la ragazza aveva sempre trattenuto durante la sfida era per lui.

-Tu hai sempre saputo come mi muovevo.

La giovane lo trapassò con gli occhi.

-Non ricordi? Mi piace fare attenzione ai dettagli e tu ne hai parecchi.

Lui si irrigidì.

-Finiamola qui Kagami.

-Che stai dicendo?

-Non puoi batterla.

L'altro lo guardò stupito e irritato.

-No! So di poterle tenere testa, siamo solo un punto sotto.

-Mi dispiace ma ci sta stracciando alla grande, ci stava solo valutando.

-Abbiamo ancora trenta secondi Kuroko, dobbiamo pareggiare!

Tetsuya scosse la testa.

-Non riusciremo più a fare neanche un punto.

Questa volta il compagno si arrabbiò.

-Di che stai parlando?! Che diamine ti è preso?!

-Lei non è al nostro livello Kagami! Nei prossimi trenta secondi ci farà a pezzi!

Taiga si zittì, lo sguardo di Kuroko era deciso e serio.

-Anche io continuerei la sfida, ma ti assicuro che l'unica cosa che otterrei è sentirmi completamente debole e inutile. Sai quant'è dura tenere testa alla generazione dei miracoli, ma l'avversaria che hai di fronte è completamente diversa!

-Io l'ho già vista giocare, so chi è!

-Mi hai già vista? Dove?

-In America.

-Mi sembrava che parlassi bene inglese.

-Se l'hai già vista giocare allora sai che dobbiamo finirla qui! Mi sono bastati questi quattro minuti per rendermi conto che nemmeno la squadra della generazione al completo, potrebbe sconfiggere una formazione con lei come giocatrice senza dare fondo a tutte le proprie carte!

-Sono convinto che ti sbagli!

A quel punto intervenne Ebony.

-Perchè invece di discutere così non la finiamo qua e ci organizziamo per un'altra sfida da dieci minuti dove daremo il massimo?

-No, voglio finire la sfida qui.

Tetsuya sospirò.

-Ricordati che io ti avevo avvisato.

-Allora andiamo avanti?

Taiga annuì.

-Assolutamente.

-Ok.

Con calma tornò al suo posto.

-Sai dovresti ascoltare il tuo compagno. Hai detto che mi hai già vista giocare in America, quindi immagino intendi lo Streetbasket. Nessuno mostra tutte le carte per strada, è solo divertimento.

   
 
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