Anime & Manga > Binan Kōkō Chikyū Bōei-bu Love!
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Autore: BeJames    29/10/2016    1 recensioni
Mancano due mesi al diploma dei ragazzi del terzo anno e il Club di Difesa è deciso più che mai a sfruttarli al meglio, insieme al Consiglio Studentesco e ai gemelli Beppu.
Ma una nuova minaccia bussa alla loro porta: tre nuove nemiche si presentano di fronte ai Battle Lovers, decise a sconfiggerli una volta per tutte. Tra di loro c'è Akane, vecchia amica d'infanzia di Ryuu, che farà di tutto per riprendersi il ragazzo di cui è innamorata ed eliminare la persona responsabile di averglielo sottratto: Io.
Riusciranno i Battle Lovers a superare questa crisi?
[IoRyuu] [EnAtsu]
Genere: Angst, Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: En Yufuin, Io Naruko, Nuovo personaggio, Ryuu Zaou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4

 

Tutto intorno a lui era buio e ustionante.
Ryuu riusciva a sentire l'aria bollente entrargli in gola e impedirgli di respirare; stava male, era nel panico più totale. Dove diavolo era?! Sembrava l'interno di un vulcano, ma non riusciva a dirlo con sicurezza.
«Stai male, Vesta?». Il ragazzo si voltò di scatto e vide Fiery Hono, una delle tre ragazze che li avevano attaccati la sera prima, avanzare lentamente verso di lui. «Non preoccuparti, presto andrà meglio».
«T-Tu… Tu sei una nemica! Stammi lontano!». Ryuu cercò di mettersi in piedi per affrontarla senza successo; l'aria era troppo soffocante lì dentro.
«Vesta...». La ragazza si lasciò cadere accanto a lui, abbracciandolo stretto. «Io non sono tua nemica! Io desidero solo il meglio per te!».
«Lasciami!».
«Devi saper riconoscere i veri nemici», continuò lei, incorniciandogli il viso con entrambe le mani per farsi guardare. «Sulfur è tuo nemico. E lo sono anche Cerulean, Epinard e Scarlett».
«Che diavolo dici?!». Il ragazzo iniziò a tossire convulsamente, soffocato dall'aria calda e dall'abbraccio della sua nemica.
«Devi uccidere Sulfur», continuò lei imperterrita. «Uccidilo».
«Non farò mai una cosa del genere!».
«Lo farai, Vesta», gli disse infine lei, sorridendogli. «Sulfur deve morire».
Ryuu sprofondò completamente nel buio.

 

«AAAAAAH!».
Ryuu cercò in ogni modo di divincolarsi da quell'abbraccio stretto ed opprimente, cercando con tutto sé stesso di riempire d'aria i polmoni.
«Lasciami! Devi lasciarmi andare subito!».
«Ryuu! Calmati, sono io!».
Il ragazzo aprì gli occhi di scatto, guardandosi intorno: quella era la casa di Io, il suo salotto. Alzò lo sguardo e si accorse che la voce era quella del suo amico, così come le braccia che lo stavano scuotendo.
«I-Io… Sei tu?».
«Certo che lo sono, accidenti!», replicò lui, sbuffando. «Si può sapere cosa ti è preso?! Ti sei addormentato subito dopo cena, hai dormito per quasi due ore… E poi hai iniziato ad urlare come un ossesso all'improvviso!».
Ryuu ricordò improvvisamente: si era fermato a cena da Io dopo la scuola, come facevano tutti i mercoledì.
«Ho avuto un incubo», gli disse, coprendosi la fronte con una mano. «Scusa...».
Io gli rivolse uno sguardo pieno di preoccupazione: «Stai bene, Ryuu? E' tutta la settimana che ti vedo stanco e sciupato».
«Perché è tutta la settimana che faccio incubi. Non riesco a dormire», gli spiegò. «Appena chiudo gli occhi faccio sogni orribili».
«Di che genere?».
«Non lo so, finisco sempre per dimenticarli… Ma in quello di poco fa ho sognato una delle ragazze che ci hanno attaccato l'altro giorno». Deglutì, rabbrividendo al solo ricordo di quello che gli aveva detto: «Mi ha detto che Sulfur è il mio vero nemico e devo ucciderlo».
Io lo fissò per un attimo, poi scoppiò a ridere: «Sei arrabbiato con me per qualche motivo?».
«Certo che no, deficiente», lo bollò Ryuu, arrossendo. «Anzi, sono spaventato a morte da quello che mi ha detto quella tizia. Il solo pensiero di poterti fare del male mi spaventa».
«Beh, io faccio arti marziali, sappi che non è così facile stendermi», cercò di scherzare il suo amico, mostrando gli pseudo muscoli delle braccia in modo buffo.
«Ah, certo… come no!».
Risero insieme, poi Io si fece improvvisamente serio. «Ryuu… Dimmi la verità, c'è qualcosa che ti preoccupa vero?».
«No, veramente….».
«Ryuu», lo richiamò. «E' da quando è arrivata nella nostra scuola quella ragazza, Akane Hanabi, che c'è qualcosa che non va. Sei assente, sei pensieroso… Sei triste».
Ryuu si morse il labbro, nervoso; odiava quando Io riusciva a leggerlo così bene… O forse ne era felice, non riusciva a definire bene i sentimenti che stava provando.
«E va bene. Ti ricordi quando, qualche giorno fa, parlavamo al Kurotama delle persona a cui spedivo le lettere da bambino? Quella persona era Akane».
Io spalancò gli occhi, accennando un piccolo movimento della testa per spronarlo a continuare.
«Da bambini eravamo molto amici, stavamo sempre insieme. Quando è morta la mamma e mi sono trasferito qui lei era molto triste, così le promisi che le avrei spedito delle lettere, che saremmo rimasti in contatto. L'ho fatto per un po' di tempo, ma mi sono reso conto che il ricordo di Akane era legato a quello della mamma, che pensare a lei mi redeva triste… Così, ho semplicemente smesso di mandargliele». Sospirò, portando le ginocchia al petto. «Ora che è di nuovo qui, vederla mi fa stare male… Mi ricorda la mamma, la vita nella mia vecchia città. E poi non so come trattare con lei, mi sento in colpa solo a guardarla negli occhi».
Io lo guardò per qualche attimo, piegando poi le labbra in un sorriso dolce e carico di comprensione: «Ora capisco tutto… Ci voleva così tanto a dirmelo?».
«Ha parlato il chiacchierone», sbuffò Ryuu, arrossendo. «Tu pensi che ce l'abbia con me?».
Io fece spallucce: «Non lo so, non riesco ad inquadrarla. Come ti ho già detto, non mi piace il modo in cui ti guarda e non riesco a fidarmi di lei, ma potrebbe essere solo un'impressione».
«Anche Akoya sembra non fidarsi».
«In effetti la guarda come se volesse farla scomparire nel nulla… Ma quello penso sia solo la sua indole da prima donna!».
Ryuu scoppiò a ridere, annuendo. «Sì, penso che tu abbia ragione. Beh, allora… Cosa devo fare?».
«Quello che ti senti», rispose semplicemente Io. «Comportati naturalmente, cerca di non preoccuparti di quello che possono pensare gli altri. Se ti fa star male parlare con lei, non farlo… Se è stata davvero tua amica capirà. Se invece vuoi chiarire le cose, parlale e dille la verità».
Ryuu annuì di nuovo. «Ci penserò… Grazie per avermi ascoltato».
Il ragazzo si alzò dal divano, stirandosi le braccia all'indietro: «Ora sarà meglio che vada a casa… La nonna si starà preoccupando».
«Ecco, Ryuu, stavo pensando...», accennò Io, arrossendo lievemente. «Puoi restare, se ti va».
«Come?».
«Puoi restare a dormire qui. Ormai è tardi e dovresti camminare ancora per un bel pezzo prima di arrivare a casa tua… Posso stenderti un futon».
Ryuu lo fissò per qualche momento, sbattendo le palpebre; poi si risvegliò tutto d'un colpo, grattandosi la nuca imbarazzato.
«S… Sì, penso che sia meglio. Lascia solo che avvisi la nonna, non vorrei che si preoccupasse».
Io sorrise, avviandosi verso la camera da letto. «Fai con comodo. Vado a prepararti il futon».
Ryuu lo fissò cambiare stanza, sentendosi sempre più confuso; non era la prima volta che rimaneva a dormire da Io, lo aveva fatto altre mille volte…. Ma allora, perché il cuore gli batteva così forte?

 

Akane storse le labbra in un'espressione colma di ira, iniziando ad accarezzare nervosamente il gatto che teneva sulle ginocchia. Aveva seguito tutta la scena dalla sfera che avevano al dormitorio femminile, che aveva deciso di collegare alla telecamera invisibile che seguiva sempre Ryuu per tenerlo sotto controllo… Io Naruko stava iniziando a darle davvero sui nervi.
«Akane, mi stai tirando i peli», si lamentò la gatta verde.
«Oh, scusa Momo! Mi devo essere un po' innervosita».
«Non preoccuparti… Vuoi creare subito un altro mostro? Yuki e Hikari penso sarebbero d'accordo».
«No», sospirò lei stancamente. «Oggi sono stanca. Lo faremo domani, con calma».
«Va bene. Non devi preoccuparti comunque, le vibrazioni negative che abbiamo lanciato su Vesta stanno già iniziando a fare effetto. Lo hai sentito, no? Fa incubi tutte le notti».
Akane sorrise divertita: «Ben ti sta, Ryuu-chan… La prossima volta impari a dimenticarmi».
«Devi solo avere pazienza, Akane… Quando riusciremo ad entrare in possesso degli anelli dei Caerula Adamas e delle spille dei VEPPer sarete invincibili e li schiaccerete come dei piccoli moscerini».
«E Ryuu-chan sarà finalmente tutto mio...», mormorò. «Però non capisco una cosa, Momo: come mai dobbiamo andare avanti con questa pagliacciata dei mostri? Sappiamo benissimo entrambe che non serve a niente».
«Sono esigenze di programma, tesoro», le spiegò pazientemente la gatta. «Dobbiamo rispettare almeno un minimo il copione».
Akane sbuffò: la cosa le dava parecchia noia, avrebbe voluto passare subito alla fase finale. Dovevano riuscire a impossessarsi dei tre anelli e delle due spille il più presto possibile… Poi, sarebbe iniziato il vero spettacolo.
Salì le scale del dormitorio fino alla sua camera, coricandosi e appoggiando Momo ai piedi del letto. Spense la luce, addormentandosi con un sorriso beato sulle labbra.
«Fai sogni d'oro, Ryuu-chan».

 

***

 

«Gero-kun!».
Akoya si fermò sulle scale che portavano alla sala del consiglio studentesco, voltandosi verso il suo interlocutore… Anzi, interlocutrice: le tre nuove studentesse erano alla base delle scale, i visi rivolti verso di lui.
«Oh, Hanabi-san», rispose ad Akane, cercando di essere educato nonostante l'antipatia reciproca. «E ci sono anche Hanazawa-san e Saito-san. Come posso aiutarvi?».
«Ci dispiace disturbarti, ma vorremmo richiedere un colloquio privato col consiglio studentesco», gli disse la rossa man mano che si avvicinavano a lui. «Avremmo alcune cose da discutere con Kusatsu-san. Pensi sia possibile?».
«Che genere di cose?», domandò Akoya, stringendo gli occhi con fare sospettoso.
«Delle formalità riguardo alle iscrizioni ai club e ai diplomi… Come sai, Yuki si diplomerà a breve. Oh, e poi vorremmo farvi alcune richieste riguardo al dormitorio femminile».
«E' brutto e spoglio, fa schifo», commentò Hikari, cacciando fuori la lingua.
«Beh, Saito-san, il dormitorio viene usato solo da voi in modo eccezionale e dopo molti anni in disuso…», rispose Akoya, visibilmente infastidito.
«Mi scuso per i modi della mia amica, ma il disagio è reale», gli disse Yuki, chinando brevemente la schiena.
«Quindi… Potremmo avere questo colloquio, Gero-kun?», insistette di nuovo Akane.
Akoya avrebbe tanto voluto dirle di no, ma purtroppo c'erano delle cose che erano obbligati a fare in quanto Consiglio Studentesco, e questa era una cosa che delle antipatie non potevano cambiare. «Immagino di sì. Datemi solo il tempo di parlare col presidente Kusatsu».
«Grazie mille!», dissero tutte e tre in coro, inchinandosi in modo fin troppo educato.
«Proprio quello che ci si aspetterebbe da Akoya Gero, il gioiello del Binan», disse Hikari, sorridendogli in modo finto. «Sempre preciso ed elegante».
«Già», concordò Akane, avvicinandosi ancora di più a lui. «E questo anello è davvero bello, Gero-kun. Ho notato che lo indossate tutti voi del Consiglio Studentesco, è un segno distintivo?».
Akoya ritrasse immediatamente la mano, portandosela al petto e proteggendo l'anello con quella libera. «S-Sì, una specie...», disse, fissandole infastidito. «E comunque, preferirei non essere toccato da persone che non conosco. Buon pomeriggio».
Le ragazze cercarono di trattenere dei risolini mentre lo vedevano allontanarsi.
«Bingo», mormorò Hikari. «Abbiamo trovato il tesoro...».

 

Una lussuosa limousine bianca approdò di fronte al liceo Binan, contornandosi subito di fan adoranti in attesta dell'apertura delle portiere.
Quando i proprietari scesero dall'auto la folla si fece ancora più densa, accerchiando i due eleganti gemelli che erano apparsi di fronte a loro.
«Hai sentito, Aki?», disse il primo gemello, fissando la folla divertito. «Ho sentito che sono arrivate delle nuove stelle, qui al Binan».
«Ma davvero, Haru?», rispose il secondo, ridendo piano. «Beh… Ho paura che il loro regno sia già giunto al termine». 

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NdA. Eeeee ciao a tutteeee! :D Finalmente sono riscita a postare il capitolo, scusate il ritardo! Spero di riuscire ad essere più regolare in futuro! :3 
E ora, vi chiederete: cosa sta succedendo a Ryuu? Qual è il piano delle Element Three? Riusciranno a prendere gli anelli dei Caerula Adamas? Ora che sono tornati i VEPPer, gliene faranno vedere delle belle?? Ma, soprattutto... Cosa avranno combianto Io e Ryuu soli soletti tuta la notte? xD Per tutte le risposte tranne che per l'ultima continuate a seguirmi! 
Un abbraccio! :3 
   
 
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