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Autore: Guccina    12/05/2009    6 recensioni
“Vegeta dobbiamo parlare, subito!”
“che vuoi donna?! Se non lo hai notato stavo parlando!”
“cosa voglio?!”domando ironica lei “tanto per cominciare che tu mi avverta se non vieni a prendermi, Vegeta mi stavo preoccupando pensavo ti fosse accaduto qualcosa! Possibile che tu sappia pensare solo a te stesso?!”
“Forse se qualcuno ieri sera non si fosse divertito a mandare stupidi messaggini alle tre di notte mi sarei svegliato in tempo per venirti a prendere!”
“Stupidi messaggini?! Quelli sono gesti d’amore! Che vengano sempre e solamente da parte mia!”
“Bene, la prossima volta che vorrai fare un “gesto d’amore”fallo durante le ore del giorno e non alle tre di notte!”
“ti ho già chiesto scusa mi pare! Sai una cosa Vegeta, non ho voglia di stare a perdere tempo litigando con te!”
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo VI

“Donna non ho tempo da perdere nei tuoi stupidi giochi! Dammi quella macchina fotografica!” Vegeta era molto seccato, si intuiva bene dalla sua voce.

“Oh andiamo Veggy! Non riesci a scherzare un po’?” se Vegeta era scocciato ovviamente Bulma al contrario era divertita.

“Non ho voglia di scherzare! Stupida donna!” Disse Vegeta, se possibile, ancora più seccato di prima.

“Ha chi hai detto stupida don..” Bulma non riuscì a finire la frase perché una forte emicrania la travolse improvvisamente. Istintivamente strinse con le mani la sua testa.

Vegeta vendendo la sua donna in quelle condizioni si avvicinò a lei.

“Bulma che hai?!” chiese in un tono preoccupato, anche se cercava di nasconderlo si vedeva che era molto in ansia per lei.

“Niente Vegeta. Solo un po’ di mal di testa, ma ora sta diminuendo” rispose Bulma

“Sdraiati sul letto e riposa un po’” Più che un consiglio sembrava un ordine.

“Che c’è? Mister Egoista si preoccupa della salute della sua ragazza?” chiese sarcasticamente Bulma

“Per la tua salute?! Caso mai per la mia! Le donne con il mal di testa sono insopportabili!”

Bulma nel frattempo si era sdraiata, proprio come le aveva ordinato Vegeta.

“Ti sei preoccupato per me” disse Bulma che aveva del tutto ignorato quello che lui aveva detto poco prima.

“Tsk…Ti piacerebbe” disse lui con il suo ghigno caratteristico stampato sul suo viso.

“Renditi utile scimmione! Portami il mio beauty case che si trova in bagno sul mobiletto accanto al lavandino” Ordinò al suo uomo.

Lui la guardò ostile, ma non disse niente.

Lei, a sua volta lo guardava, poi sorrise.

“Giusto” disse lei “Mi sono dimenticate le paroline magiche… Per favore tesoro”

Più che una forma di cortesia le ‘paroline magiche’ erano una presa in giro, cosa che ,di certo, non sfuggi a Vegeta.

“Donna tu sei fuori! La natura ti ha dato due gambe, quindi alzati e vacci da sola!”    

“Che noia che sei Vegeta non ti si può mai chiedere niente! Hai sempre da ridire su tutto! Io potrei essere su un letto di morte chiedendoti di portarmi la medicina che mi salverebbe e tu…” Bulma venne interrotta dalla voce di Vegeta:

“Se vado a prendere il tuo stupido coso dopo starai zitta?!” chiese irritato Vegeta, insomma quanto cavolo di fiato aveva in corpo quella donna?!

“Si” rispose Bulma che, ovviamente, aveva previsto tutto.

Vegeta in tanto era in bagno a cercare lo stupido coso, operazione più tosto facile dal momento che era un grosso oggetto rosa shocking con la scritta ‘Bulma’ stampata a caratteri giganteschi. Riluttante prese lo stupido coso e lo tirò letteralmente addosso a Bulma, che ,essendo sdraiata a riposare con gli occhi socchiusi, si spaventò.

“Stupido scimmione! C’è roba delicata!” lo sgridò Bulma.

“Si si, ma si può sapere a cosa ti serve?!” chiese irritato.

“Dentro c’è il termometro, voglio vedere se ho un po’ di febbre” spiegò.

Vegeta senza dire niente si avvicino a lei e posò dolcemente le sue labbra sulla sua fronte.

“Si, sei calda. Dovresti avere 38 e qualcosa” costatò.

Bulma per tutta la durata di quel gesto ,che le pareva dolcissimo, stette immobile.

Prese il termometro e aspetto. Vegeta aspettava con lei

Quando lei tolse il termometro fu triste di vedere che Vegeta aveva ragione.

“Quanto?” chiese lui

“38 e 5” rispose lei

“Io ho sempre ragione” ammise fiero lui.

“Si, come no. Ma perché doveva venirmi la febbre proprio oggi!”

“Certo donna che hai sempre da ridire su tutto!” disse lui prendendola in giro.

Per risposta Bulma colpì Vegeta in pieno viso con il cuscino.

“Meglio avvertire Chichi, così sento se ha qualcosa per il mal di testa” pensò Bulma

Prese il telefono e chiamò la reception.

“Pronto Hotel Magnifico” rispose la donna dall’altra parte dell’apparecchio.

“Salve sono della stanza 141, può passarmi la camera 142?” chiese Bulma

“Si certo attenda in linea”

Bulma aspetto pochi secondi.

“Pronto” disse una voce femminile

“C18 sono Bulma, mi passi Chichi?”

“Bulma?... Si tela passo subito”

Bulma in sottofondo sentì C18 e Chichi:

“Chichi è per te!”

“Chi è?”

“Bulma”

“Come Bulma?!”

“Vuoi venire a prendere questo telefono?!” esclamò esausta la ragazza

“Si si arrivo”

Bulma intanto era ancora ad aspettare…

“Bulma che c’è?” chiese Chichi

“Hai qualcosa per il mal di testa?” chiese

“Si, ma perché mi hai chiamato? La tua stanza è accanto alla mia! Ho sempre saputo che eri pigra, ma non fino a questo punto!”

“Chichi ho la febbre” Quando Chichi iniziava una predica non finiva più!

“Che cosa?! A quanto? Come ti senti? Da quanto tempo?” chiese Chichi allarmata.

“A 38 e 5 e l’ho scoperto da poco” rispose Bulma un po’ scocciata da tante domande.

“Ah… lo scansa fatiche del tuo ragazzo ti ha dato una mano almeno?”

“Poverino non l’offendere!” disse scherzosamente.

“Vabbè comunque ora ti porto la medicina” disse prima di riattaccare il telefono.

Passarono pochi secondi prima che Chichi bussasse alla porta di Bulma. Nel frattempo Vegeta era seduto sulla poltrona a leggere un giornale.

“Avanti è aperto” disse Bulma

“Ciao. Ti ho portato la pasticca, c’è l’hai l’acqua vero?” chiese Chichi

“Si si è sopra il balcone della finestra. Lì brava”

“Tieni” disse passando all’amica l’acqua e le pillole. “Prendine una, è apposta per l’influenza. Se domani non ti è ancora passata prendine un’altra, comunque ci sono le istruzioni scritte sul contenitore.” Spiegò gentilmente.

“Grazie Chichi sei proprio un angelo!” affermò Bulma.

“Si si lo so… E in quanto a te!” disse indicando Vegeta, che, dal conto suo, non si girò nemmeno.

“Prenditi cura della mia amica!” disse convinta.

Bulma in tanto stava ridendo, aspettando una qualche risposta da Vegeta. Bulma nella sua mente aveva già focalizzato la scena di Vegeta e Chichi che si urlavano cose contro, ma la reazione di Vegeta fu del tutto diversa da quella che Bulma si aspettava. Infatti fu solo un deludente:

“Tsk”

“Infondo c’era d’aspettarselo” pensò Bulma

“Ah Bulma dopo non venire a cena ti facciamo portare la cena in camera” disse Chichi.

Bulma stava per protestare ma lo sguardo fulminante di Chichi la mise a tacere.

“Ciao Bulma”

“Ciao”

Per una manciata di minuti nella stanza calò il silenzio, Bulma aveva acceso la TV e Vegeta continuava a leggere il suo giornale. Il silenzio ,quasi imbarazzante, fu improvvisamente interrotto da una piccola esclamazione di Bulma, fatta quasi sotto voce:

“Brrr che freddo”

Per quanto bassa la voce di Bulma era stata, Vegeta la sentì lo stesso.

“Donna se ti fa freddo copriti!” esclamò lui.

Bulma aveva già pensato a una risposta per controbattere, ma poi le venne in mente una risposta ancora meglio.

“Perché non vieni qui con me? Così mi riscaldi…” chiese in un tono malizioso finto supplichevole.

Vegeta rimase un po’ sorpreso, ma perché non accettare?

“Ok, ma se vengo lì ti trovai addormentare così non dovrò più sentire la tua voce per un po’. Accetti?” In realtà era una scusa e lo sapeva entrambi, ma infondo il loro rapporto era bello anche per questi ‘messaggi nascosti’ da interpretare

“Accetto”

Vegeta poggiò il giornale e andò a sdraiarsi con la sua Bulma. Dopo poco entrambi si addormentarono.

***   

 

Un attacco di fame sveglio Vegeta e guardando l’ora capì anche il perché.

Toc Toc

“Ehy ragazzi! Dai aprite ho fame!” Disse Goku.

“Hai finito di sbraitare?!” chiese Vegeta aprendo la porta.

“Oh ciao Vegeta!” salutò Goku

“Si si dai andiamo che ho fame!”

“Gli altri si sono già avviati…” disse Goku, anche se Vegeta non aveva chiesto niente a riguardo.

Continuavano a camminare per i corridoi, quando Goku si blocco improvvisamente.

“Vegeta, né approfitto ora che siamo soli per farti una domanda…” Goku aveva assunto un’espressione seria che, visto il suo modo di fare sempre allegro, non gli donava affatto.

“Che vuoi Karoth*?” chiese scocciato Vegeta.

“Riguardo la scommessa che hai fatto… Non hai intenzione di vincerla vero?”

Vegeta si girò e lo guardò dritto nell’occhi.

“Primo: non sono affari che ti riguardano e secondo: io non perdo mai!” Sul viso di Vegeta c’era il suo ghigno che si poteva definire quasi malefico.

“Tu non sai cosa stai facendo Vegeta”

 

Continua…

 

*Ho visto spesso scrivere il nome Saiyan di Goku scritto sempre in modi diversi, io non so se scritto così è giusto, se qualcuno sa come si scrive melo può dire?

Grazie

 

Ciao!

Chiedo scusa per l’enorme ritardo! Mi dispiace, ma non avevo tempo…

Scusate…

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto…

Un grosso ringraziamento a chi a commentato il capitolo precedente, ovvero:

Hele91 : Grazie, sono contenta che ti sia piaciuto ^^

ka93 : Sono contenta di non aver fatto il capitolo V troppo malizioso ^^ Comunque ci hai azzeccato, Vegeta la macchina fotografica non è proprio riuscito a prenderla ^^

Jexaveggy : Sono contenta che la fan fiction ti piaccia, mi dispiace tanto per il ritardo Q _Q

Un bacio a tutti

  
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