Prompt 7: Tesoro Nascosto
Fandom: One Piece
Personaggi: Nami, Monkey D. Luffy, Altri
Coppie: nessuna
Tipo di coppia: nessuna
Genere: Demenziale
Universo: One Piece, durante l’arco narrativo di Zou
Rating: Verde
Note: nessuna
 
🌟Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Halloween Party – La Grande Zucca” a cura di Fanwriter.it
 
 
Nami girò la mappa diverse volte, pensierosa. Fece qualche passo indietro, poi di lato e di nuovo avanti, senza staccare gli occhi dal foglio.
Erano partiti dal centro della foresta dell’Addome Destro, quindi dovevano trovarsi nella Zampa Posteriore Sinistra… ma la mappa indicava che erano nella Zampa Anteriore Sinistra… il che non aveva senso.
“Allora, partendo dall’Addome Destro siamo andati ad ovest, quindi dobbiamo trovarci nella Zampa Posteriore Sinistra… eppure questa vegetazione somiglia alla Spalla Destra…” mormorò girando la mappa da tutte le angolazioni “Zitto un attimo, Rufy!” sbottò poi, allontanando con uno schiaffo la mano del ragazzo che le tirava da mezz’ora la manica del vestito.
“Ma ho fame” si lamentò lui, come se non lo avesse ripetuto come un disco rotto da quando erano partiti per quella ricerca.
“Mangeremo dopo che avremo trovato il tesoro” tagliò corto lei “Che è qui da qualche parte, ne sono sicura” continuò, riprendendo a fare avanti e dietro.
Rufy strinse le labbra, sedendosi a gambe incrociate su un masso, guardando oltre gli alberi.
“Ma gli altri stanno festeggiando Halloween” ricordò, col broncio “Voglio andare a mangiare le caramelle” aggiunse, rivolgendosi verso di lei.
“Dopo” ripeté Nami, senza staccare gli occhi dal foglio, iniziando ad innervosirsi: non riusciva a trovare una logica in quei disegni, eppure lei era una navigatrice esperta, cavolo!
“Ma chi cavolo l’ha disegnata questa mappa, un bambino?!” strillò poi, tirando un calcio ad un albero per la rabbia “Che senso ha creare una mappa che non porta da nessuna parte e metterla in bella mostra?” sbraitò.
“Forse è solo uno scherzo” propose Rufy, adoperando il mignolo per scavare minuziosamente nel proprio cavo nasale “Adesso andiamo a mangiare?” chiese. La ragazza lo fulminò con lo sguardo.
“No!” rispose, secca “E smettila di chiedermelo!” aggiunse, tornando indietro.
“Ma io ho fame!” ripeté lui.
“Tu hai sempre fame!” ribatté lei “E hai mangiato meno di due ore fa!” precisò “Piantala di lamentarti e aiutami a trovare il tesoro!”
“È da due ore che giriamo per la foresta e non abbiamo trovato nulla!”
“Ma deve esserci, dannazione!” rispose lei, infervorata: voleva quel tesoro a tutti i costi! “Ora zitto e ricomincia a scavare!” ordinò, imperiosa, non ammettendo altre repliche.
 
Brook bevve tranquillamente un sorso di tè inglese dalla tazzina di fine porcellana che reggeva tra le dita ossute. Robin, di fronte a lui, leggeva tranquillamente un libro mentre alle loro spalle si teneva la più grande festa di Halloween che Zou avesse mai visto d molti anni a quella parte.
Il silenzio, però, regnava sovrano nell’angolino che i due si erano ritagliati.
“Nami non è ancora tornata?” domandò, calma, la donna.
“No” rispose Brook, altrettanto calmo.
Altro silenzio. Robin bevve un sorso di tè senza staccare gli occhi dalle pagine e la rimise a posto nel piattino. Brook tenne la tazza fumante tra le mani, alzando lo sguardo verso il cielo sempre più scuro.
“Secondo te… quando capiranno che era uno scherzo?”
 
 

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