Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: RosaDraco    30/10/2016    2 recensioni
Questo è un AU in cui tutti i dragon slayer sono in realtà dei draghi. Lucy, la protagonista, vive in una metropoli moderna dove nessuno crede più all’esistenza della magia, ma lei è una maga e sa che niente è come sembra. Questa è la storia di un incontro che cambierà la sua vita per sempre e della sua lotta per salvare Magnolia e Fairy Tail.
Genere: Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I dodici master

Ciao a tutti! Pubblico il nuovo capitolo con un giorno d'anticipo perchè per il ponte di Ognissanti vado fuori e non posso aggiornare la storia.

Come avete visto Juvia ha fatto ritorno con una bella sorpresa per Gray e tutta la gilda, ma anche qualcun altro ha fatto la sua apparizione: adesso sappiamo chi è il serial killer che incombe su Magnolia, anche se non conosciamo ancora il suo nome. 

Il capitolo di oggi, però non parla di loro. In una certo senso rappresenta una piccola pausa, non c'è molta azione ma un confronto  tra i dodici master che governano le gilde di Magnolia, che vi aiuterà a capire come funziona la città e quali sono le poste in ballo. Alcuni, come i master di Scarmiglione o Mermaid Heel, non sono mai apparsi in Fairy Tail e per parlare di loro ho preso come al solito ispirazione da One Piece. Chi come me ama la serie, li riconoscerà subito! Buona lettura ci vediamo la settimana prossima!


I dodici master

Quando Erza uscì finalmente dalla palestra erano già passate le otto di sera.

La ragazza tirò più su il bordo del cappotto per proteggersi dal freddo: anche se la pioggia battente si era fermata, Magnolia era più gelida che mai. Nuvole di vapore bianco salivano dalle grate e dai tubi di scappamento delle auto, avvolgendo tutto in una coltre spettrale. Nonostante il viavai di persone e le luci appariscenti delle insegne, la città sembrava avere qualcosa di strano, un’aria più sinistra del solito. Ma forse il problema non era Magnolia, era semplicemente lei quella che avvertiva una stretta al petto per la tensione.

- Taxi! - L’auto gialla si fermò subito ed Erza si accomodò sul sedile posteriore.

- Dove andiamo, signorina? -

- Al Magnolia Empire State. -

Il tassista l’accontentò, rimettendo subito in moto ed Erza si appoggiò al finestrino guardando il panorama che scorreva fuori. Era un bene il fatto che la riunione del Consiglio per quella sera fosse in programma già da tempo. Ma la ragazza sapeva che non sarebbe stata una discussione piacevole. Una minaccia oscura si aggirava per Magnolia ed era evidente che si trattava una creatura crudele e affamata. Ma Erza sapeva bene che il Consiglio non era pronto a rispondere a quell’emergenza; i dodici master non funzionavano come dodici ingranaggi ben oleati. Nonostante ci fossero delle vite in pericolo le dinamiche di potere tra le gilde potevano rappresentare un ostacolo insormontabile. Era un miracolo che quella mattina fosse riuscita a salvare Juvia e Gray, se lei e gli altri non fossero arrivati in tempo ... Erza allontanò il pensiero scuotendo la testa: non voleva nemmeno pensarci.

Don't give up on your awesome dream! (Woe Woe Woe)

That's right, don't cry! Move on, my way!

Now, with the light shining down upon you (Woe Woe Woe)

Don't even think about something like giving up!(Woe Woe Woe)

Even if you trade being hurt again for strength. (Woe Woe Woe)!

Fu proprio allora che il cellulare di Erza cominciò a squillare; non aveva bisogno nemmeno di leggere il numero per sapere chi la stava chiamando.

“ Stai venendo Scarlet?” Le chiese una voce maschile non appena appoggiò il cellulare all’orecchio, l’unica voce al mondo che riusciva a calmarla e allo stesso tempo a metterle i brividi ogni volta che la sentiva. Erza chiuse gli occhi, prendendo un respiro profondo - Sarò lì tra poco, Jellal. -

“ Bene, perché sono arrivati quasi tutti e l’atmosfera non è delle migliori. Ti senti pronta a combattere per la nostra strategia?”

- In ballo ci sono le vite dei miei compagni, nessuno è più pronto a combattere di me. -

“ Questo è lo spirito che amo. Ti aspetto all’ingresso.” Quando la persona dall’altra parte staccò la chiamata, Erza rimase in più un attimo con gli occhi chiusi. Era stata accanto a master Macarov per tutti quegli anni ma soltanto adesso iniziava a comprendere le preoccupazioni e le responsabilità che lo affliggevano. Non aveva avuto abbastanza tempo per imparare da lui il mestiere ma c’erano molte persone che contavano su di lei, sul suo coraggio e sulla sua forza e non aveva alcuna intenzione di deluderle.

- Eccoci signorina. - Annunciò il tassista, fermandosi dopo qualche minuto di viaggio.

Quando Erza arrivò all’Empire State Building l’ingresso era praticamente deserto. Ad aspettarla c’era soltanto un uomo, appoggiato sotto il bassorilievo in art decò che decorava l’androne. Indossava un cappotto scuro col cappuccio tirato e se ne se stava con le mani infilate nelle tasche, immerso nei suoi pensieri, ma quando la vide alzò subito la testa. Aveva un tatuaggio rosso che gli decorava metà del viso e che metteva in evidenza l’occhio sinistro. I suoi capelli invece erano blu e mossi. Quello era Jellal Fernandes, il master di Crime Sorcière.

- Sono in ritardo? - Gli domandò Erza e lui scosse la testa - In perfetto orario. - L’uomo le passò un braccio dietro la schiena, attirandola più vicino, tanto quanto bastava per darle un bacio veloce - Andiamo? -

L’ufficio dove erano diretti all’ottantasettesimo piano era un locale di proprietà del Consiglio, la sala dove i dodici master si riunivano fin dalla fondazione dell’associazione. Fuori la porta ad aspettarli c’era un uomo in giacca e cravatta con gli occhiali scuri. Anche se aveva tutto l’aspetto di un bodyguard si trattava di un mago, assunto con il compito di sorvegliare il locale ed allontanare ospiti indesiderati. Perfino la segreteria, ferma dietro la reception, era specializzata in diversi tipi di magia, anche se al primo sguardo nessuno l’avrebbe mai immaginato.

- Accomodatevi pure. - La donna gli aprì la porta che li separava dalla sala principale ma la richiuse subito. La stanza, decorata con lo stesso stile dell’intero edificio, ospitava una lunga scrivania di mogano con dodici posti. Seduto a capotavola sul suo scranno c’era già Hades, il master di Grimoire Heart ed anche il più anziano del Consiglio, quello che per via della sua lunga carriera guidava ogni seduta. Stringeva in mano un bastone da passeggio col manico d’argento ed era vestito in maniera impeccabile con un completo grigio, ma sembrava ugualmente un vecchio stregone. I lunghi capelli bianchi, la barba candida e la benda sull’occhio destro lo facevano assomigliare ad un relitto di un’altra epoca. Chino accanto a lui, impegnato a sussurrargli qualcosa all’orecchio, c’era invece Ivan, il master di Raven Tail. Anche lui vestiva in modo elegante con tanto di cravatta, ma il pizzetto nero e il naso a uncino lo facevano assomigliare ad un vecchio corvo diabolico. Non appena Erza e Jellel fecero il loro ingresso in stanza, l’uomo si interruppe subito, guardandoli di sottecchi ma la ragazza si sforzò di ignoralo. Conosceva bene Ivan, il figlio di Makarov che, invidioso dei successi del padre, aveva fondato la propria gilda dalla parte opposta della città. Sapeva che sarebbe stato l’avversario più ostico in quella seduta perché non solo non sopportava l’esistenza di Fairy Tail ma non riconosceva nemmeno il suo ruolo come settimo master.

- Scusate per il ritardo! - Esclamò una voce un po’ acuta mentre le porte si aprivano e chiudevano nuovamente. Apparteneva ad un uomo tozzo e un po’ grassoccio, con la testa completamente pelata. Aveva un trucco leggero ed indossava un completo fucsia con una collana d’oro, tutte cose che gli davano un aspetto leggermente femminile. Si trattava di master Bob, il rappresentante di Blu Pegasus, un vecchio e caro amico di Makarov. Quando passò accanto ad Erza le diede un colpetto sulla spalla e le fece un sorriso d’incoraggiamento - Siamo pronti per cominciare? -

Ormai quasi tutti avevano preso i rispettivi posti quando la porta si aprì per un’ultima volta per lasciar passare un ragazzo con un completo scuro. Aveva i capelli biondi e dei pungenti occhi azzurri ma anche un lungo orecchino di cristallo. Si lasciò cadere sulla sedia dal capo opposto del tavolo con un sospiro, allentando la cravatta che aveva al collo come se fosse stata una specie di cappio - Lo sapete che per venire fin qui ho dovuto rinunciare alla chiusura della borsa di Bosco, vero? Spero che questa riunione abbia un senso. - Sting, il master di Sabertooth.

- Visto che siamo tutti presenti, dichiaro ufficialmente aperta la riunione. - Annunciò Hades, ignorando il giovane broker. - Come ben sapete all’ordine del giorno ci sono gli attacchi che hanno coinvolto varie gilde durante le ultime settimane. Ormai abbiamo raggiunto un totale di tredici vittime. -

- Questa mattina anche noi di Fairy Tail abbiamo subito un attacco. - Aggiunse Erza. Quelle parole catturarono subito l’attenzione di Ivan che si appoggiò al tavolo con i gomiti - Sul serio? Non ho sentito nulla sui notiziari! Qualcuno è stato ferito? - Non ci voleva un mago per capire che la sua espressione preoccupata era tutta una finta. Ivan non desiderava altro che aggiungere qualcuno di Fairy Tail alla lista delle vittime.

- Per fortuna i miei ragazzi stanno bene, siamo riusciti a intervenire in tempo e quello che li aveva attaccati è scappato. -

Ivan fece un specie di  “uhhh ...” sottovoce e tornò a sedersi al suo posto come se non fosse successo nulla.

- Molto probabilmente si trattava dello stesso killer che sta terrorizzando la città. - Continuò a spiegare Erza. - Juvia e Gray l’hanno visto bene e grazie a loro possiamo finalmente fare un identikit. Ho già incaricato Redeus di occuparsi della cosa, per domani farò recapitare una copia a tutti quelli del Consiglio. Si tratta di un uomo, alto intorno al metro e settanta. Ha dei lunghi capelli bianchi, occhi chiari, pelle scura e numerosi marchi sul corpo che ricordano delle rune azzurre. Usa una magia oscura e pare che non abbia il braccio sinistro. Una delle mie maghe, Cana Alberona, insiste sul fatto che il killer non è umano: per questo gli incantesimi usati per rintracciarlo non funzionano. -

- Se lo avete visto così bene da fargli un identikit allora perché non lo avete fermato? - Le domandò un uomo con dei lunghi capelli rossicci e delle labbra scure e sottili. Era seduto dalla parte opposta del tavolo e indossava una giacca viola di pessimo gusto. Si trattava di Jose Porla, il master di Phantom Lord, la gilda fondata dalle ceneri della prima associazione nata a Magnolia: i Blue Skull. Per via della lunga storia della sua gilda Jose si considerava il più importante tra i dodici master, era arrogante ed odiava tutti i suoi colleghi, ma in particolar modo i rivali di Fairy Tail. - Avete preso un tè con l’assassino e poi lo avete lasciato andare a spasso a fare altre vittime? -

- Phantom Lord ha perso due maghi per colpa del killer, ma non mi pare che sia riuscita a fare nient’altro. - Sottolineò Jellal prima che Jose potesse aggiungere qualcos’altro - Io credo che le informazioni che Fairy Tail ci ha fornito siano già abbastanza. Se non fosse stato per loro non avremmo avuto nulla in pugno. Adesso quello che il Consiglio deve fare è prendere provvedimenti e decidere una strategia per fermare questa minaccia, invece di perdere tempo a litigare come un branco di babbuini. -

- Le persone sedute qui non sono babbuini. - Hades attirò l’attenzione dei master picchiando leggermente il bastone contro il bordo del tavolo. Il vecchio stregone non riconosceva il ruolo di Jellal esattamente come Ivan non riusciva ad accettare quello di Erza. Per anni Jellal e parte di Crime Sorciere avevano lavorato per lui, fino al momento in cui avevano deciso di staccarsi e di prendere il controllo del Bronx. Hades aveva cercato di ucciderli tutti e il fatto che non ci fosse riuscito non significava che avesse smesso di progettare una vendetta. I due uomini si scambiarono uno sguardo prima che il vecchio gli accordasse il permesso di parlare - E quali sono le vostre proposte? -

- Possiamo chiudere questa cosa velocemente con una buona caccia all’uomo. - Suggerì Jellal - Se costruiamo una rete per scambiarci informazioni per via telepatica, coordiniamo i tempi e pattugliamo la città palmo a palmo, potremmo stanarlo in meno di ventiquattro ore. Magnolia è una metropoli ma non è senza confini. Se qualcuno scopre qualcosa, informa subito gli altri e gli saltiamo addosso prima che se ne accorga. Ha paura dei gruppi, altrimenti questa mattina non sarebbe scappato da Fairy Tail. -

- Il ragazzo ha ragione! - Esclamò Ooba Babasaama, il master di Lamia Scale. La donna sedeva proprio accanto ad Hades per via della sua età e della sua esperienza. Con i capelli grigi raccolti e la faccia piena di rughe sembrava una nonnina da casa da riposo eppure quella era una delle maghe più esperte in circolazione a Magnolia. Lavorare a maglia non era la sua passione, Ooba preferiva l’azione. - Ho perso due bravi ragazzi per colpa di quel tizio e non ho alcuna intenzione di farmelo scappare!- Rincarò la vecchia roteando un dito. - Ci vuole una caccia in grande stile!! -

- Vale lo stesso per me. - Aggiunse master Bob - La famiglia della mia maga aspetta ancora giustizia. -

- E i miei ragazzi non vedono l’ora di prendere quel bastardo! - Anche Goldmine, il master di Quatro Cerberus acconsentì picchiando un pugno sulla scrivania. Nonostante avesse quasi cinquant’anni, Goldimine si vestiva ancora come un giovane rockettaro: con gli occhiali scuri e il giubbino di pelle. Portava i capelli biondi lunghi e selvaggi ed indossava accessori pieni di borchie. Era un vecchio amico di Makarov e per questo era sempre pronto a sostenere le iniziative di Fairy Tail. - Quel tizio ha fatto davvero male quando ha deciso di attaccare i miei maghi! Quatro Cerberus gli sguinzaglierà dietro i cani dell’inferno: non ha speranze! -

- I cani dell’inferno? Ahaha! Sono le mie ragazze quelle di cui dovrebbe avere paura! - Quella era la risata rauca e sguaiata di Kokoro Chimney, la donna a capo di Mermaid Heel, la gilda completamente femminile che teneva China Town stretta nel pugno di una mano. Kokoro aveva l’aspetto di una donna di mezza età, sovrappeso e con dei lunghi capelli biondi secchi e arruffati come paglia. Fumava come un turco e quando non si occupava della sua gilda lavorava nella metro di Magnolia, guidando i treni. Ne aveva viste di cotte e di crude durante la sua vita e non c’era nulla che le faceva paura. Sorrideva sempre proprio perché sapeva bene quanto fossero pericolose le sue ragazze. - Non c’è niente di peggio di un gruppo di donne arrabbiate! Vogliono tutte la testa di chi ha preso la loro sorellina! -

- Anche noi abbiamo subito delle perdite. È stato molto doloroso ed è ancor più doloroso ammettere che da soli non possiamo fare niente. Accetto volentieri la proposta di collaborare. - Proclamò infine il master di Cait Shelter, Roubaul che sedeva anche lui accanto ad Hades. Le sopracciglia folte e la barba bianca, nascondevano quasi completamente la sua faccia. Proprio come la sua gilda, sembrava il più fragile e il più debole tra quelli seduti al tavolo ma Rorbaul non si perdeva una riunione perché aveva giurato di occuparsi di Cait Shelter fino all’ultimo giorno della sua vita.

- Quindi mi state dicendo che volete sospendere i regolamenti di confine e permettere a tutti di entrare nel territorio di tutti e di sbirciare negli affari di tutti? -

Si erano dimenticati di Scarmiglione. Alphonse Bege, il loro master si era appena alzato in piedi, gridando. Il cappello che indossava, la camicia, il sigaro e le basette spesse, tutto in lui faceva pensare ad una specie di gangster. Ed Alphonse Bege lo era per davvero. Tutti a quel tavolo sapevano dei suoi coinvolgimenti negli affari più oscuri di Magnolia, spaccio, prostituzione e vendita illegale di filtri. Era ovvio che uno così non avrebbe mai permesso agli altri di entrare nella sua zona, nemmeno se in pericolo c’erano le vite dei suoi sottoposti.

- Si tratta soltanto di una misura temporanea e per una buona causa ... - Gli spiegò Erza ma il master degli Scarmiglione non le diede minimamente ascolto - Questa rete di collaborazione è una stupidaggine! Io sono benissimo in grado di pattugliare la mia zona da solo! Ho attivato il mio servizio di ronda e sono certo che non accadrà più nulla nel mio quartiere! -

- Lo stesso vale per noi di Phantom Lord! - Rincarò Jose - Ogni gilda ha delle zone assegnate e ognuno è responsabile dei propri quartieri. Perché dobbiamo improvvisamente stravolgere le regole che abbiamo faticato tanto a stabilire? -

- Non si tratta di un’invasione di territorio né di una minaccia all’autorità di ogni gilda! - Provò di nuovo a spiegargli Erza - Si tratta solo di collaborare! Ci sono delle vite in pericolo! Vite di persone innocenti, di persone che hanno fiducia in voi e che avete il compito di proteggere! - Ma fare appello alle coscienze di quegli uomini era inutile, perché quelle coscienze ormai erano morte e sepolte da anni.

- Anche io ritengo che questo dispiegamento di forze sia inutile e ridicolo: rischiamo soltanto di metterci in mostra agli occhi della società civile. È meglio che ognuno continui ad occuparsi delle sue zone a seconda delle esigenze di quei quartieri, proprio come ha sempre fatto. A Staten Island non ci sono state vittime. - Ivan si appoggiò di nuovo al tavolo sorridendo, mentre squadrava Erza da capo a piedi - Questo perché noi di Raven Tail sappiamo fare bene il nostro mestiere. I ragazzi che non sanno come si gestisce una gilda farebbero meglio a stare al loro posto e a lasciare che siano i grandi ad occuparsi delle questioni serie. - Lo sguardo e il tono di voce di Ivan erano così irritanti che Erza sentì la sua magia rispondere inconsciamente e ribollirle nelle vene. Quanto sarebbe stato facile evocare una spada e staccargli la testa con un colpo secco! Era certa che nessuno al mondo avrebbe sofferto per la sua perdita, ma il master di Fairy Tail si sforzò di ingoiare la rabbia: in quel modo non avrebbe risolto nessuna questione.

- Cerchiamo di mantenere la calma e non scordiamoci che il Consiglio approva un provvedimento soltanto se si raggiunge l’unanimità. - Gli ricordò Hades - Inoltre ritengo anch’io che ognuno dovrebbe rimanere nelle proprie giurisdizioni, perché quelle sono le zone che conosce e che può presidiare meglio. Nemmeno noi di Grimoire Heart abbiamo avuto problemi e ci sarà un motivo se i miei affiliati sono tutti vivi. - Le sue parole suonavano come un veto gelido e definitivo e ascoltandole Jellal esplose: ormai non poteva più sopportare quella farsa.

- Vi siete bevuti tutti quanti il cervello? - Il ragazzo si alzò con uno scatto colpendo il tavolo con rabbia e con così tanta forza che per un attimo sembrò sul punto di volerlo capovolgere. I fogli e i bicchieri appoggiati lì sopra per poco non rotolarono tutti a terra.

- Qui ci sono delle vite innocenti in pericolo! - Continuò a gridare Jellal - Stiamo parlando di persone con delle famiglie! Dei vostri compagni! Preferite davvero rischiare che siano uccisi per difendere i vostri sporchi interessi? - Il master di Crime Sorcière lanciò uno sguardo infuocato agli altri seduti attorno al tavolo ma nessuno ebbe il coraggio di rispondergli e alla fine il ragazzo lanciò un sospiro - È per questo che mi fate schifo. Chi non vuole collaborare che se ne vada pure al diavolo! - Jellal non aggiunse altro e uscì dalla stanza sbattendo la porta. Anche se non approvava quegli scatti d’ira, Erza sapeva che il ragazzo aveva detto la verità e che non c’era davvero alcuna speranza di far ragionare Hades e quelli come lui.

- Scusatemi. - Sussurrò, prima di alzarsi e uscire anche lei per rincorrere Jellal. Quando il master di Fairy Tail si richiuse la porta alle spalle una risatina sarcastica riempì la stanza: era quella di Ivan - Proprio come volevasi dimostrare: certe persone non sono nemmeno in grado di sostenere una conversazione civile. -

- Ma ormai le posizioni del Consiglio sono chiare. - Aggiunse Hades - Senza un accordo unanime ognuno continuerà ad occuparsi dei propri settori come meglio crede. -

- Dobbiamo smettere di servire acqua a queste sedute. - Per la stanza riecheggiò il rumore di un bicchiere che veniva schiantato sul tavolo e allo stesso tempo risuonò la voce di Sting, che fino a quel momento non aveva detto nemmeno una parola - Ci vuole dell’alcol per rendere più sopportabile il circo che mettete in scena ogni volta. - Il master di Sabertooth sorrise agli altri che lo guardavano, scoprendo le zanne affilate.

- Hai ragione Hades: le posizioni sono chiare. Se avete così tanta paura statevene pure rintanati nei vostri uffici, ma l’idea di una caccia piace un sacco. Non c’è niente di meglio per un drago che vuole sgranchirsi le ali! Ci vediamo quando lo avremo preso e vi pentirete tutti di non aver fatto parte di quest’operazione. - E detto questo anche il drago si alzò, lasciandosi dietro la sala delle riunioni - Chi come me vuole collaborare è meglio che si sbrighi prima che sia troppo tardi. -

Nel frattempo Erza aveva già raggiunto il pian terreno. Trovò Jellal in strada, in una delle vie laterali che costeggiavano l’Empire State, appoggiato con la schiena a un muro mentre cercava di calmarsi inspirando l’aria gelida della sera.

- Lo sai che quando ti comporti così fai esattamente il loro gioco? - Gli ricordò Erza ma lui si limitò a scuotere la testa - Lo sai che non sono tagliato per la diplomazia e quei vecchi bastardi non fanno altro che irritarmi. Anche questo maledetto killer mi fa impazzire. Sembra che conosca alla perfezione Magnolia e i rapporti tra le gilde che ci vivono. E come se avesse progettato fin dall’inizio chi colpire per irritare le persone giuste. Prima Phantom Lord e poi Scarmiglione. Jose è troppo orgoglioso per accettare aiuti e Alphonse non vuole ficcanaso nel suo territorio. Ha evitato Raven Tail e Grimoire Heart proprio come se avesse voluto dargli una scusa per opporsi. Quel tizio sa come muoversi e cosa fare per non farsi rintracciare: non mi stupirebbe se qualcuno qui nel Consiglio lo stesse coprendo. -

- Shhh ... - Erza lo zittì appoggiandogli un dito sulle labbra - Non farti sentire mentre dici certe cose. - Aveva uno sguardo duro ma Jellal lesse ugualmente in quegli occhi. Anche la ragazza aveva i suoi stessi sospetti ma non aveva alcuna intenzione di pronunciarli ad alta voce senza aver prima ottenuto delle conferme.

- Non mi importa se c’è qualcuno che lo protegge. Oggi ho quasi perso Juvia e Gray per colpa di quel mostro e non ho alcuna intenzione di permettergli di fare di nuovo del male alla mia gilda. Noi lo troveremo e lo fermeremo, con o senza l’aiuto del Consiglio. -

- Tranquilla, non sarete soli a combattere questa battaglia. - Quando Erza si girò si accorse che Sting aveva appena svoltato l’angolo. Il master di Sabertooth aveva quel solito ghigno che lo rendeva tanto affascinante.

- Natsu - san non mi perdonerebbe mai se permettessi che Fairy Tail si cacci nei guai. E Rouge e gli altri non mi perdonerebbero mai se gli impedissi di partecipare all’azione. -

- Nemmeno noi possiamo rifiutare l’offerta che ci hai fatto. - Goldmine, Ooba, Roubaul, Kokoro e Bob. Anche loro li avevano raggiunti all’esterno per comunicare la loro decisione. - Makarov era un buon amico e abbiamo sempre collaborato con la sua gilda. - Aggiunse il master di Quatro Cerberus - E lo faremo anche questa volta. -

- In fondo ... - La vecchia Ooba sorrise - Tutti preferiscono Fairy Tail a Grimoire Heart! -

- A me piacciono anche i ragazzi di Crime Sorcière! - Ridacchiò Bob - Se solo avessi vent’anni in meno! -

Quella dimostrazione di solidarietà era davvero la cosa di cui Erza aveva bisogno. Fairy Tail aveva speso anni a costruire relazioni con le altre gilde e quel rapporto di fiducia reciproca era l’eredità più bella che il sesto master le aveva lasciato. In città l’avevano soprannominata Titania, ma la sua forza stava tutta nelle persone che la sostenevano. Erza sorrise, commossa da tutto quell’affetto - Allora preparatevi per l’azione. Sono sicura che con il vostro aiuto staneremo finalmente il colpevole! -

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: RosaDraco