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Autore: _MartyK_    30/10/2016    1 recensioni
Seoul, Corea del Sud. Anno 2110. Sei ragazzi alieni sbarcano sulla terra con un solo obbiettivo: uccidere gli ibridi nati da relazioni scandalose tra gli umani e i loro predecessori.
Alex e Jungkook sono studenti modello, i classici secchioni del liceo. Tormentati dai bulli, trovano conforto nella cultura e nelle materie scientifiche.
Come s'incroceranno i loro destini?
Dal capitolo 1:
Aveva fame, non di carne umana. Non stavolta.
Aveva fame di complimenti, di adorazione, gli sarebbe piaciuto avere una folla personale di fans. Perchè lui era il migliore, il più bello, il più tenace, possedeva quella marcia in più che nemmeno gli altri cinque messi insieme sarebbero riusciti a raggiungere.
Come avrebbe ucciso gli ibridi? Semplice, partendo dall'interno. No, non dal cuore, ma dai sentimenti.
Gli umani: esseri così patetici da rispondere a qualsiasi questione con cose del tipo 'segui il tuo cuore'. Lui i cuori li divorava.
E avrebbe divorato anche quello della ragazza che aveva appena sfiorato la sua spalla, probabilmente impegnata a dirigersi verso la sua classe. Gli bastò un'occhiata in volto per identificarla con nome e cognome.
Alex Park, la secchiona della 3C.
[Tipo di coppia: Het. Accenni di YoonKook]
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Alex e Jungkook si diressero in bagno, ignorando bellamente Taehyung e gli altri tre.
La ragazza fece sedere il corvino in un angolo e medicò alla meno peggio le sue ferite. Non c'era un granchè in quel posto, tutto quello che riuscì a trovare fu un po' di carta igienica, dell'acqua e dell'alcool.
Mai avrebbe immaginato che il bagno sarebbe stato il loro punto di incontro: il giorno successivo se lo ritrovò con un occhio nero perchè si era rifiutato di dare la sua merenda a quelli più grandi di lui, quello dopo ancora conciato peggio perchè si era dimenticato di svolgere i loro esercizi di matematica.



- Devono smetterla di trattarti così- esordì Alex, una volta finita con lui nel bagno delle femmine.
Era ricreazione, per cui avevano quindici minuti di tempo da spendere insieme. Jungkook sembrò non sentire ciò che stava dicendo la ragazza e deviò l'affermazione.

- Perchè non andiamo in quello dei maschi? Mi sento in imbarazzo ad entrare qui dentro- borbottò incrociando le braccia al petto.
Alex gli poggiò una mano sulla spalla e picchiettò nervosamente.

- Non cercare di sorvolare. Senti, se non la smettono giuro che...- e fu a quel punto che il corvino si arrese e la bloccò.

- 'Giuro che' cosa? Vuoi metterti contro di loro? Vuoi difendermi davanti a mezzo istituto così che faccia la figura dell'idiota?- domandò a raffica.
Nel farlo assottigliò gli occhi.

- Ah quindi è così che la pensi. Preferisci farti mettere i piedi in testa piuttosto che cercare di cambiare situazione- fece Alex piuttosto arrabbiata.
Jungkook non disse nulla in risposta.

- Perfetto, ho perso solo tempo. Ci vediamo- annunciò e fece per andarsene, quando si sentì prendere per il polso.
Deglutì a vuoto e sgranò gli occhi, intanto il battito era accelerato.

- Non volevo dire questo, scusa- mormorò l'altro.
La ragazza aveva lo sguardo rivolto dall'altro lato, non sapeva e non voleva sapere con quale faccia da cane bastonato le stava chiedendo scusa.

- E' che... certe cose non possono cambiare, sono così e basta. Non esiste un 'cambiare situazione' o roba simile, devi solo adattarti- spiegò, si poteva scorgere una nota di tristezza nella sua voce.

- Non voglio adattarmi ad uno che viene pestato a sangue sei giorni su sette- borbottò lei. Jungkook annuì alle sue parole, come a dire che non era l'unica a ribadirglielo. Alex dal canto suo sembrò non aver terminato il discorso e con sguardo esitante riprese.

- Però per te potrei fare un'eccezione- alzò lo sguardo al cielo e gonfiò le guance, facendo finta di essere annoiata.
Il corvino spalancò gli occhi e mostrò un sorrisone che andava da guancia a guancia. Alex abbassò lo sguardo non appena si accorse del suo visino dolce, insomma, era la prima volta che sorrideva in modo così splendido, luminoso.
E anzi, era sicura che non l'avesse mai fatto prima di allora.
Si portò una ciocca ribelle dietro l'orecchio, mentre il ragazzo le prese le mani e gliele strinse forte, come ad infonderle fiducia. La cosa buffa era che sarebbe dovuto essere il contrario.
Ad interrompere quel breve momento di trance ci pensò la campanella che annunciava la fine della ricreazione, trillando puntuale come al solito.
Il suono era così assordante che i due furono costretti a sgattaiolare via dal bagno, accennando un timido saluto e ritornando ognuno nelle proprie classi.
Mentre attraversava il corridoio che portava alla sua aula, Alex si accorse che molte delle sue compagne la squadravano da capo a piedi con aria scettica e altezzosa. Che avesse fatto di male ancora non lo sapeva.
Scrollò le spalle, proseguendo a passo svelto e con sguardo perso, fino a quando non si ritrovò Jimin a distanza ravvicinata.
Il castano le tirò una spallata, leggera e decisa quanto bastava per farle capire chi era che comandava. La ragazza lo degnò di uno sguardo e aggrottò le sopracciglia, l'altro si limitò a lanciarle un'occhiata minacciosa.
Ancor prima di entrare in classe, a bloccarle l'entrata c'era Namjoon in tutta la sua onnipotenza. Mannaggia a lui e al suo metro e ottanta.

- Che c'è?- si ritrovò a chiedere.
Neanche il biondo rispose, semplicemente continuò a scrutarla in modo insistente e si fece da parte solo quando lei gli fece notare di essere in ritardo per la lezione. Chiese perdono alla professoressa di coreano e andò a sedersi al suo posto.
Se le reazioni di Jimin e Namjoon le erano sembrate strane, si poteva dire benissimo la stessa cosa di quella di Taehyung. Magari elevandola al quadrato.


Prese libri e quaderni e cominciò a scribacchiare ciò che blaterava la donna alla cattedra, il tutto sotto gli occhi del suo strambo compagno di banco.

- Si può sapere che prende a te e ai tuoi amici?- sbottò piano. Taehyung incurvò le labbra in un sorrisetto sfacciato, distogliendo lo sguardo e facendo sì che la frangia gli coprisse gran parte del viso.

- Non sottovalutarmi- sussurrò con voce roca. Alex alzò un sopracciglio, perplessa. Si voltò verso di lui con un'espressione della serie 'come prego?'.

- E' inutile che fai la santerellina, prova a metterti contro di me, contro di noi e sei morta- continuò in modo inquietante.
Alex si lasciò sfuggire una risata nervosa, guadagnandosi le occhiatacce da parte dei compagni e della prof.

- Non so di cosa tu stia parlando e ah, lasciami in pace che devo seguire- la ragazza indicò con un cenno del capo la lavagna multimediale e poggiò il gomito sul banco, portandosi una mano sul viso in modo da non vedere la faccia di Tae. Era un gesto che faceva spesso, un po' per l'imbarazzo, un po' per evitare di deconcentrarsi.
Ma Kim Taehyung non era uno che si arrendeva facilmente e, anzi, aveva una pazienza infinita.

Prima o poi se ne sarebbe accorta da sola. Se ne sarebbe accorta che aveva di fronte un manipolatore della ragione.







* * *







Non era un bel giorno, quello. L'orario era a dir poco pesante e persino una come Alex aveva voglia di tornarsene a casa e buttarsi a peso morto sul divano.
All'ultim'ora c'era chimica. I suoi compagni erano andati già da un pezzo, non era uno scandalo vederli con la testa poggiata sul banco e il braccio penzolare nel vuoto, esausti. Alcuni dormivano pure.
Anche lei si lasciò sfuggire uno sbadiglio e nascose la testa sotto le braccia, chiudendo gli occhi e ripetendosi nella mente di non sonnecchiare.
Non era annoiata, aveva solo bisogno di rigenerarsi, sì.
Tanto gli argomenti li conosceva a memoria e, dato il titolo nobiliare che si ritrovava, capitava spesso che si 'spoilerasse' i nuovi argomenti, per così dire.
Sentiva il professore spiegare lentamente, scandendo bene ogni parola che pronunciava.
Quasi si addormentava se non fosse stato per la gran confusione che c'era in classe.
Troppe grida, troppo baccano, troppi bisbigli.
Storse il naso e tirò su la testa, voltandosi a destra e a manca e non notando nulla di strano: i ragazzi se ne stavano tranquilli, immersi nel loro bagno di noia.
Quindi perchè aveva sentito tutto quel rumore?
Scosse la testa, dicendosi che la stanchezza giocava brutti scherzi, e riprese anche lei a sonnecchiare.
Un'altra volta. Altre grida, altro casino.
Alzò bruscamente lo sguardo e una fitta di dolore attraversò le sue tempie come un fulmine, alla velocità della luce.
Strizzò gli occhi e se le massaggiò facendo cerchi concentrici. Scorse il sorrisetto appena accentuato di Taehyung.

Se non fossi così diversa da me probabilmente ti bacerei.

L'aveva detto sul serio?
Gli rivolse un'occhiataccia, accorgendosi però che in realtà se ne stava bello tranquillo a fissare la lavagna. Non era stato lui a parlare, ma la voce era sua.

- Che cosa...- fece per borbottare qualcosa tra sè e sè, ma venne preceduta dall'ultima campanella della giornata.
L'intera marmaglia si alzò bruscamente dalle sedie, provocando rumori così insopportabili che sembravano ultrasuoni striduli.
I banchi non vennero per poco scaraventati a terra, tant'era la foga di abbandonare quel luogo delle torture.
Una volta uscita dall'aula, venne affiancata dai tre ragazzi.
Si strinse nello zaino e cercò di non farci caso, proseguendo verso l'uscita. Di nuovo quel casino, come se le persone all'interno della scuola fossero molte di più di quanto non erano in realtà.
Poi il colmo. Le ragazze la guardavano con aria di sfida, alcune ridacchiavano e altre erano a dir poco disgustate.

Come si fa a rifiutare uno come lui?

Che coraggio.

Mi fai schifo.

Passa del tempo con Jungkook, quello bullizzato.

Stanno sempre chiusi in bagno a fare chissà che.

Scommetto che è una poco di buono.

Vai via! Lurida sgualdrina!

Dio, come gliene vorrei dire quattro!

Povero Taehyung oppa, dev'esserci rimasto malissimo!


Era circondata da sguardi malvagi, persone che la criticavano senza muovere le labbra.
Quelle parole la trafissero come fossero lame invisibili. Lame che erano riuscite ad infiltrarsi ovunque nel suo corpo, a cominciare dal petto.
Si guardava intorno, l'avevano circondata sul serio.
Continuavano ancora a parlare, a dire parolacce, a guardarla come fosse un insetto portatore di qualche rara malattia.
Poi il labbro inferiore le tremò, segno che stava per scoppiare.
Gli occhi si arrossarono e le lacrime bagnarono le sue guance scendendo copiose, a cascata, come un bicchiere pieno che finisce per traboccare.
Singhiozzò, pur non volendo dar loro anche questa soddisfazione. Non ce la faceva più, capiva perfettamente come si sentiva Jungkook.
Altro singhiozzo, stavolta più forte.
La gente abbandonò l'istituto, prima lentamente, poi sempre più velocemente, fino a quando gli unici presenti non furono lei e i Bangtan Sonyeondan.
Si accasciò a terra, cadendo sulle proprie ginocchia. Abbassò la testa e continuò a piangere ininterrottamente, tirando su col naso di tanto in tanto.
Yoongi sospirò, lanciando una breve occhiata a Hoseok. Un minimo di compassione ce l'aveva.
Taehyung invece era freddo come non mai. Incrociò le braccia al petto e continuò a sorridere enigmaticamente, lo faceva fin da quando erano sbarcati sulla Terra.
Poi fece qualcosa che sorprese tutti e cinque.
S'inginocchiò davanti a lei e mise le mani sulle sue spalle, abbassando il capo quanto bastava per incrociare lo sguardo di Alex.

- Perchè piangi?- e lo chiese come se volesse cavarle di bocca la risposta. L'altra dal canto suo tirò su col naso e deglutì.
Il moro passò la mano dalla spalla alla sua guancia, asciugandole una lacrima solitaria.
Il suo tocco era qualcosa di paradisiaco, la sua mano così calda e confortevole e il suo sguardo ghiacciato era accogliente, familiare.
Sentiva che la causa di tutto era proprio lo stronzo con la faccia tosta di fare il finto buono, eppure non riusciva a staccarsi da lui, voleva fermamente che quel momento durasse più a lungo.
Perchè era attratta da ciò che era sbagliato? Perchè si sentiva bene e male contemporaneamente?
Taehyung sorrise. Era un sorriso diverso però. Sincero, genuino, puro.
Sorrideva felice, probabilmente perchè aveva smesso di piangere.

- Visto che succede quando Kim Taehyung viene rifiutato?- le sussurrò all'orecchio con voce sensuale.
Si staccò dal suo viso, o meglio, dal suo orecchio. Incrociò nuovamente lo sguardo di lei, i suoi occhi si illuminarono, era convinta che se fosse stato buio avrebbero brillato più di tutte le stelle messe insieme nell'universo.
Sfiorò la sua guancia, con il pollice andò ad assaporare le labbra. Quelle labbra rosse e carnose pur non avendo una minima striscia di rossetto.
Aveva una voglia matta di sbatterla al muro e baciarla con tutta la passione che aveva in corpo, ma dovette trattenersi: un conto erano i bisogni fisici di un ragazzo, un altro erano gli ordini.
Si tirò su, non curandosi del fatto che avrebbe dovuto aiutarla a fare lo stesso, da bravo gentiluomo.
Venne preceduto da Alex, che lo prese per il braccio e lo costrinse a voltarsi verso di lei.
Non ebbe nemmeno il tempo di chiederle cosa voleva che appena incontrò i suoi occhi capì.
Leggeva nel pensiero, lui. Conosceva le conseguenze di un'azione prima di tutti, era questa la sua forza.

- Oh il baccano, giusto- ridacchiò e ritornò ad accarezzarle la guancia.

- Sei speciale: leggi la mente delle persone- le fece l'occhiolino e se ne andò, seguito dai suoi amici che avevano assistito a tutta la scena senza muovere un dito.
Alex rimase immobile al suo posto, dritta e impalata come se le avessero appena rivelato il giorno di morte.
Non stavano parlando, stavano pensando. E sia lei che Tae leggevano nella mente, quindi questo significava che tutti e due non avevano caratteristiche umane.
No, era impossibile. Doveva esserci un errore, anche piccolo quanto le approssimazioni in fisica, ma doveva pur esserci.

Non è vero che lei era aliena.


***
Annyeong di nuovo gente!!! Ecco a voi il quarto capitolo di questa 'cosa'... boh, come al mio solito ringrazio tutti per dedicare un po' del vostro tempo a leggere la storia e a seguirla/preferirla/ricordarla/blabla xD e jungkookiee16 che mi sopporta :D baci a tuttiiii _MartyK_
   
 
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