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Autore: addict_with_a_pen    30/10/2016    3 recensioni
Frank è profondamente innamorato di Gerard, così come Gerard è incondizionatamente innamorato del suo Frank, non potrebbe essere altrimenti. Come dice sempre Mikey “siete peggio della colla voi due” e ha ragione, ha assolutamente ragione. Frank non riesce proprio ad immaginarsi una vita senza Gerard, sai che rottura sarebbe?
No, Frank non riesce proprio ad immaginarsi una vita senza quel rimbambito...
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Piccola nota inutile*
Un cosa sola: scusate il ritardo!!!, ma la mia scuola ha deciso che le verifiche si mettono tutte nella stessa settimana e i miei compagni invece hanno capito che cedo sempre a quello che decidono per me, alle interrogazioni che vogliono loro...
Beh, questo capitolo mi piace parecchio (????) nel senso che almeno non lo trovo brutto ahaha.
Baci a tutte e buona lettura :* :*
(p.s. Due dei miei gatti che mi hanno reso impossibile gli ultimi dieci minuti di “ricopiaggio intensivo”, vi salutano)

 









Un’altra settimana è passata, altri due chili sono stati presi da Frank ma nessuna parola è più stata detta da nessuno dei due.
Sono già quasi due mesi che oramai Gerard si è trasferito lì, nella sua vera casa, ma non avrebbe mai pensato che sarebbe stato così difficile... Certo, aveva immaginato che la convivenza non sarebbe stata semplice, nè per lui nè tantomeno per Frank, ma questo silenzio lo sta uccidendo, è soffocante.
“Frank, vuoi venire a cena da Mikey domani sera? C’è anche Ray, vorrebbero vederci entrambi.”
“No Gee, mi dispiace...”
E Gerard aveva perciò chiuso la bocca e accettato la decisione di suo marito. Non lo sente ancora molto come marito, non lo sente nemmeno come fidanzato onestamente, ma sta cominciando a provare questa specie di affetto, questa dolce sensazione che gli scalda il cuore ogni qual volta fa sorridere Frank.
Fiori, film fino a notte fonda, musica, pancakes e ‘oggi stai veramente bene’ che ogni volta fanno illuminare il suo viso un po’ meno sciupato. Oramai però il suo sorriso compare sempre più raramente e la tensione tra di loro li ha imprigionati e incatenati per questi sette lunghi e freddi giorni, non lasciando scelta a nessuno se non... subire.
Oggi ad esempio, dopo una giornata spesa a non parlarsi e stare entrambi nel proprio mondo, Gerard si sente sprofondare nel piccolo divano che stanno condividendo, si sente preso in giro da quella commedia allegra e felice che è trasmessa alla tele e si sente ucciso dagli occhi spenti di Frank mentre stanno guardando tutto meno che il film.
Sembra averci rinunciato, sembra aver detto ‘basta!’ dopo quei due duri mesi scarsi e, soprattutto, dopo aver spiegato a Gerard come veramente sono andate le cose il giorno dell’incidente. Sembra aver deciso che lui e Gerard non torneranno mai più ad amarsi e non condivideranno più nessun momento di tenerezza.
Ce la stavano facendo, Gerard ricorda perfettamente quanto felice e intenerito si era sentito dopo aver preso in braccio Frank, dopo aver visto i suoi occhi inumidirsi da lacrime di gioia e quando aveva addirittura avuto l’umpulso di baciarlo, come Frank ricorda quanta gioia e calore aveva avvertito quando Gerard gli aveva cucinato i pancakes per la prima volta dopo otto mesi, ma adesso, se andranno avanti così, che fine farà tutto questo timido calore che aveva rifatto la sua comparsa...?
“Frank cosa posso fare per farmi amare?”
È proprio per questo che Gerard, nel bel mezzo del film, se ne esce con questa domanda tutto meno che normale e prevedibile.
“C-Come...?” La bocca di Frank pare essersi seccata all’improvviso e il suo cuore tra poco gli bucherà il petto se continua a battere così forte.
“Sì... insomma, penso ti sarai accorto pure tu che oramai non parliamo più, quindi voglio capire cosa posso fare per farmi amare, per farti parlare e... sorridere” distoglie lo sguardo da quello spaventato di Frank “Mi piace quando sorridi...”
“Oh...”
Ma questa non è di certo la risposta che Gerard si aspettava.
“Oh cosa?”
“N-Nel senso che non devi fare nulla Gee, non serve che tu faccia qualcosa per... beh, p-per...”
“Capito, ho sbagliato domanda.”
Frank lo guarda sempre più sorpreso e spaventato, non capendo dove voglia andare a parare e, soprattutto, cosa voglia fare dopo aver finito quel discorso confuso.
“Tu mi ami già, quindi non devo far nulla, ma cosa posso fare io per tornare ad amarti tanto quanto mi ami tu?”
Ecco, era esattamente questo ciò che Frank temeva, era proprio una domanda del genere. Lui oramai... sì, Frank oramai ci ha rinunciato, oramai non ha più le forze per poter provare a ‘riconquistare’ Gerard, dato che, come puoi riconquistare tuo marito quando le ultime parole che ti ha rivolto sono state “a presto Amore”?
Non riavrà mai più indietro il suo Gerard, è inutile continuare ad illudersi.
“Nulla, non devi fare nulla.”
“Frank smettila! Smettila, okay?”
Non si aspettava affatto una reazione del genere... Sta in silenzio e attende che Gerard continui, terrorizzato per quello che dirà.
“Mi sono trasfertio qui per capire perchè ti ho sposato e perchè ti amo, dato che ti amo ancora, per qualche strana ragione io so che ti amo ancora, ma se non collabori, se non cominci a trattarmi come se esistessi e, guarda un po’? come se vivessi insieme a te, allora non  mi ricorderò più di questo amore e andrà tutto sprecato. È questo che vuoi Frank?” scuote energicamente la testa “Bene, allora ricomincia a trattarmi come facevi con tuo marito.”
“E come faccio Gee...? Come devo fare? Ricominciare a trattarti come mio marito? Non siamo più sposati noi due... Non posso accucciarmi accanto a te e baciarti, non posso più farlo” sorride amaramente “Non chiedere cose che sai di non poter avere.”
“Baciami.” Okay, questo è ridicolo.
“Cosa!?”
“Baciami, l’hai detto tu. Vieni qui e baciami.”
A questo punto Frank non può che scoppiare a ridere sonoramente.
“Ma che dici! Ma che cazzo stai dicendo, eh?? Ti diverte giocare con i sentimenti di una persona!? Eri molto meno stronzo prima...”
Si alza dal divano e, senza voltarsi, fa per andarsene da quella stanza prima che cominci a prendere a pugni Gerard o, peggio ancora, cominci a baciarlo ed abbracciarlo con tutto l’amore che ha in corpo.
Non fa molta strada.
“Ti ho detto” sente due mani prenderlo in vita e voltarlo “che puoi baciarmi...” e si ritrova tra le braccia di Gerard, con le sue mani che lo stanno accarezzando piano sulla schiena, i suoi occhi che fissano le sue labbra e le guance rosse.
È sbagliato, è tutto sbagliato, lo sanno entrambi. È tutto tragicamente sbagliato.
“G-Gee ti scongiuro... Basta.”
“Perchè non mi parli più Frank...?” Chiede lui, continuando a stringerlo tra le sue braccia e usando un tono di voce tranquillo e pacato.
“Perchè è inutile, non torneremo mai più come prima, lo hai capito sicuramente pure tu...” si trattiene dall’aggiungere un ‘amore mio’ alla fine “Avrò per sempre dei ricordi inutili nella mia memoria, ricordi che ho condiviso con un Gerard che... un Gerard che non esiste più.”
“Lo so Frank, lo so, ma possiamo costruire un altro rapporto, possiamo tornare ad essere una coppia se solo ci credi...”
Gerard le sta provando tutte, l’ultima cosa che gli manca da fare è pregarlo in ginocchio.
“Mi dispiace Gee... mi dispiace ma non-”
E finalmente Gerard lo fa.
No, non lo bacia sulle labbra, nemmeno lui si sente pronto per questo ad essere onesti, ma gli posa un bacio leggero sulla fronte e un’altro sulla guancia, bloccando perciò tutti quei pensieri che aleggiano nell’aria.
“Riproviamo...” sorride mentre vede le guance rossissime di Frank e i suoi occhi spalancati dalla sorpresa “Adoro quando mi prendi per mano e mi abbracci, quindi dovresti farlo più spesso, molto più spesso”
Sorride sempre più nel vedere che adesso ha pure spalancato la bocca.
“E tu? Che vorresti da me?”
“I-Io, un attimo.”
Ride piano e cerca di liberarsi dall’abbraccio, fallendo ancora prima di provare. Gerard non se lo lascerà scappare, non ora.
“Rispondi Frankie...”
“Primo, il mio cervello è andato un attimo a puttane e quindi non so più come si fa a parlare” ride sempre più  “Secondo... adoro pure io quando mi abbracci e-e... no, nulla.”
“Dai, dillo. Te l’ho chiesto io.”
“Vorrei tornare a dormire con te...”
Gerard pensa di aver capito male.
“Davvero hai finalmente accettato?”
“Beh, so-solo se vuoi... Magari nei prossimi giorni potrem- hey!”
“No” dice Gerard caricandosi Frank in spalla, come un sacco di patate, e dirigendosi verso la loro camera da letto “Si comincia ora, non provare a rovinare tutto. Abbiamo già perso una settimana intera.”
Frank potrà pur essere ingrassato un po’, ma pesa comunque ancora quanto una piuma, così che Gerard riesce a portarselo fino in camera senza fatica.
“D-Dai Gee, mettimi giù...!”
“Okay” sorride “ti metto giù” e lo posa sul letto, per poi togliersi la felpa e andare a infilarsi sotto le coperte accanto a Frank.
“Bene, esaudiamo i nostri desideri” continua a sorridere davanti a quelle guanciotte, non più scarne, arrossate “Tu volevi dormire con me, io voglio tenerti per mano.”
E, detto questo, afferra la piccola mano tatuata e tremante di Frank nella sua.
“G-Gee non so se, ecco... te la senti?”
“Buonanotte Frankie.” È la sua risposta definitiva, prima di spegnere la luce e cominciare ad accarezzare piano la manina sudata che sta stringendo.
“N-Notte Gee...”
Ma Frank sa benissimo che stanotte non dormirà, non chiuderà proprio occhio, perchè troppo preso a godersi questa scena adorabile in cui sta vivendo immerso ora e questo uomo meraviglioso che non vuole saperne di cedere davanti alle difficoltà, come purtroppo lui sta facendo.
Vorrebbe piangere, piangere di gioia, ma non ne può più delle lacrime, ed è per questo che sorride e stringe un po’ di più la mano fredda di Gerard nella sua.
Per la prima volta dopo tempo, Frank crede veramente di potercela fare.

*****

Gerard si sveglia per primo, non per sua scelta dato che sono le sette di una domenica mattina, ma perchè qualcuno ha deciso che usare la sua pancia come cuscino sia una buona decisione.
Sorride.
Questa scena rimane ancora sbagliata, ‘troppo’ rispetto al timido rapporto che stava nascendo pian piano tra di loro, ma il sorriso beato e sereno di Frank mentre dorme addosso a lui fa sembrare tutto un pochino più giusto.
Ieri ha forse creato le fondamenta per la rinascita del loro amore, pensa di aver messo in chiaro le cose ed aver riacceso un pochino il cuoricino spento di Frank, ma c’è sempre questa sensazione di inadeguatezza che aleggia nell’aria e che lo fa sentire un impostore. Lui non è di certo quel Gerard che ora gli sta sorridendo nella fotografia che Frank tiene sul comodino, quel Gerard che nella foto sta abbracciando lo stesso Frank che ora sta dormendo felicemente addosso a lui, perchè quel Gerard è... morto, lui è un’altra persona, un Gerard che non ha niente a che vedere con quello di oramai quasi dieci mesi fa e che, sicuramente, non ha mai sposato nessuno...
Lui è il Gerard sbagliato, un Gerard che non avrebbe mai dovuto chiedere al Frank giusto di dormire assieme.
“Frank...?”
Come risposta, riceve solo l’aggiunta di una manina che si posa vicino al basso ventre.
“Frankie...?”
Neanche un suono.
“Frank, svegliati...”
Sta per avere una crisi, se Frank non la smette al più presto possibile di sorridere e stringersi a lui, allora le timide fondamenta appena createsi crolleranno all’istante.
“Frank!”
“Che è successo!? Stai bene? È successo qual- Oh! Ommioddio scusami Gerard...”
Frank scatta in piedi, con i capelli alla cavolo, gli occhi gonfi per il sonno, una striscia di bava che ancora gli scende dal lato della bocca e la maglia del pigiama sollevata. È adorabile, Gerard non può negare che quella scena sbagliata di poco fa si sia velocemente trasformata in una giustissima.
“Tranquillo, non hai fatto nulla di sbagliato...” si affretta a dire lui “E... emh, hai un po’ di bava qui.”
Sentite quelle parole, Frank arrossisce immediatamennte come un pomodoro e si pulisce meglio che può la guancia fradicia. Si sente un tale idiota, non può credere di aver davvero dormito addosso a Gerard, ha rovinato tutto...
“Dormito bene?”
“Umh... sì, benissimo direi...”
“Meglio del divano allora?”
Sentita quell’ultima domanda, Frank arrossisce se possibile ancora di più, abbassando lo sguardo e indietreggiando, allontanandosi un po’ dal letto e, soprattutto, dal ‘suo’ Gerard mezzo addormentato e ancora sdraiato. Sa che se lo guarda allora nulla potrà fermarlo ed impedirgli di gattonare sul letto, ritornare accanto a lui e riempirlo di piccoli baci del buongiorno, come piaceva tanto ad entrambi.
“S-Sì, è più comodo...”
“Felice che la mia pancia sia utile a qualcosa” ridacchia imbarazzato e si alza a sua volta “Beh, mi cambio un attimo la maglia e poi vengo a farti i pancakes, okay?”
Oh no...
“Mi dispiace Gee, scusa scusa scusa...”
Frank si sente, se possibile, ancora più stupido e in imbarazzo nel vedere il perchè Gerard debba cambiarsi: una pozzetta della sua bava fa la sua gloriosa comparsa nel bel mezzo della maglia nera e gli fa venire una voglia inspiegabile di scomparire dalla faccia della terra.
“Smettila di scusarti Frank” gli si avvicna e gli tira giù un angolo della maglia che ancora era sollevato “Non hai fatto nulla di male, capito?” annuisce piano “E poi, dobbiamo entrambi farci l’abitudine, no?”
“In che senso...?”
“Quanti sensi possono esistere?” dice Gerard ridendo davanti all’ungenuità di Frank “D’ora in poi dormiremo insieme, in questo senso.”
“Oh.”
“Apparecchia, poi pancakes.”
Gli fa una carezza veloce, afferra una maglia a caso e va in bagno per cambiarsi, defilandosi da quella situazione che, ancora una volta, si stava trasformando in qualcosa di sbagliato...
A Gerard sembra di essere su un treno, un treno sul quale devi per forza salire, un treno che non si può fermare, ma lui non è molto convinto di voler essere un suo passeggero... E se la destinazione dovesse essere un luogo che non gli piace?
“Gee ho apparecchiato! Metto su il caffè?”
No, Gerard non è decisamente pronto per questo viaggio, ma non vede comunque l’ora di vedere dove lo porterà.

*****

Sono appena tornati da casa di Mikey e entrambi stanno morendo di freddo.
Alla fine Frank ha accettato, ha deciso di andare a cena e dunque uscire ‘veramente’ dopo tutta quella reclusione in casa.
“Ciao Gee, come s- Frankie!”
Gerard non potrà mai scordarsi la reazione di Mikey e Ray quando, aprendo la porta, si erano ritrovati davanti il loro amico per il quale si erano preoccupati così tanto, non potrà mai cancellare dalla sua memoria i loro sorrisi radiosi mentre si rallegravano nel vedere quanto bene stesse ora, quanto più riposato sembrasse e come le sue guance non assomigliassero più a due palloncini sgonfi.
No, Gerard non potrà mai dimenticarlo, questo niente lo cancellerà mai dal suo cuore.
“Grazie Gee...”
Gli aveva poi sussurrato suo fratello all’orecchio, abbracciandolo e sorridendo felice nel vedere come la convivenza stesse facendo bene ad entrambi. Certo, non sa dei loro momenti di crisi e della lotta per convincerlo e dormire nel letto, ma quelli sono dettagli e questioni che solo lui e Frank sanno e non le condividerà di certo con suo fratello.
Gli piace considerarli i loro ‘problemi di coppia’, anche se per adesso sono tutto meno che una coppia.
“Fa un freddo cane! Vado un attimo a mettermi un maglione e arrivo, okay?” Dice Frank non appena entrano in casa, tremando come una fogliolina e stringendosi le braccia attorno al corpo.
“Vai pure, poi... non so, guardiamo un film?”
“Okay Gee!” Sorride raggiante, neanche lui sa per quale ragione, e si dirige verso camera loro.
“Sono così felice, lo sai?” E scappa via, lasciandosi una scia di gioia dietro di sè.
Gerard pure è felice, ma non per qualche ragione in particolare, solo il fatto di vedere Frank così contento infatti ha automaticamente acceso un piccolo calore anche nel suo petto, l’ha fatto tornare a casa col cuore leggero e nessuna preoccupazione.
Per la prima volta dopo tempo, è felice della sua vita.
“Gee scegli un DVD! Io mi faccio una doccia calda velocissima perchè sto morendo di freddo e arrivo!”
“Okay Frankie, ora scelgo.”
Frankie... a Gerard fa ancora così tanto strano usare quel nomignolo, non sa nemmeno lui perchè lo usa in effetti, ma sente che è la cosa giusta da fare. È una delle cose che fa sorridere un sacco Frank, assieme agli abbracci, al dormire assieme e al prendersi per mano, quindi forse è questo il motivo...
Sorride.
Si toglie giubbotto e scarpe e va a scegliere un DVD, non perdendo il sorriso e immaginando a quanto bella sarà questa serata. Non hanno mai guardato un film assieme, non hanno mai fatto nulla del genere, quindi lo... spaventa, sì, deve ammettere che è un pochino spaventato di tuffarsi così all’improvviso in tutta questa quotidianità e semplicità, è spaventato perchè non sa cosa aspettarsi da Frank. Lui è un po’ come un bicchiere di cristallo in bilico su una credenza, un bicchiere che tu ammiri e sei fiero di avere, da cui ti piace bere, ma che appena cade si rompe subito e va in frantumi.
Gerard non vuole rompere il suo piccolo bicchiere di cristallo, ne ha solo uno e questo vuole tenersi, per sempre...
Dopo qualche minuto in cui fruga nella pila di DVD, finalmente ne trova uno che cattura la sua attenzione: ‘La Memoria del Cuore’. Mikey l’aveva detto che Frank va matto per gli horror così come impazzisce per i film rosa, così che decide che per quella serata di ‘riconciliazione’, questo film è più che perfetto.
Appena apre la custodia però, capisce subito che non si tratta del film che aveva in mente...

‘G+F ; 9/12/11’

Oh no...
Ci mette a dir tanto due secondi per capire che quello è il filmato del loro matrimonio e ce ne mette altrettanti per essere travolto da un moto di curiosità e andare a mettere il DVD nel lettore.
Frank non ha mai accettato di parlargliene, non vuole sentire nominare il nove dicembre, ma Gerard pensa che quello che è racchiuso in questo disco lo potrà aiutare a capire molte cose. Spera solo di non sbagliarsi...
Schiaccia play.
“Buongiorno! Sto cercando di non pensare al fatto che fa un freddo cane e anche che ha cominciato a nevicare, perchè oggi è il giorno più bello della mia vita...”
Un Gerard con uno smoking dalla giaccia nera e pesante e il naso rosso per il freddo fa la sua comparsa sullo schermo, sorridendo come un pazzo mentre parla con chiunque stia riprendendo la scena.
Il Gerard sbagliato... eccolo.
“Oggi sposerò l’uomo più bello del mondo, il mio Frankie, il mio amore, quello con cui riguarderò questo filmato agli anniversari e co-”
Manda avanti, è troppo.
Non è stata una grande idea vedere questo DVD, ma oramai deve andare avanti, non può fermarsi.
Okay, dicono che porti sfortuna guardare la sposa prima del matrimonio, ma Gee non è una sposa, quindi l’ho fatto...”
Frank, stavolta è il turno di Frank, vestito a sua volta con uno smoking invernale e un sorriso luminoso.
Il cuore di Gerard si spezza... Quel Gerard, il Gerard del video, era l’uomo più fortunato del mondo, come ha potuto lasciarsi sfuggire un essere così perfetto come Frank?
“È-È bellissimo... Dio mio, come sono fortunato. Non vedo l’ora di diventare suo marito, aspetto questo momento dal liceo!”
Liceo? Dal racconto di Frank aveva capito che si erano innamorati dopo quel periodo... Questo vuol dire che stavano già assieme dal liceo?
Cerca di non pensarci e si riconcentra sul video.
“Gee, tanto so che riguarderemo questo video milioni di volte, quindi volevo dirti che ti amo, ti amo da morire piccolo mio, ti-”
Troppo. È troppo...
Frank è troppo giusto e lui così sbagliato, ma non può comunque togliere il DVD. Lui vuole arrivare alla ‘scena’ , vuole arrivare al momento in cui si scambiano le fedi e al momento in cui si...
“Gerard! Che cazzo stai guardando!?”
Ha rovinato tutto. Addio riconciliazione.
“I-Io pensavo fosse un film, non credvo che-”
“Perchè proprio quello!?” è in lacrime... Gerard si sente un uomo schifoso per questo “Perchè tra tutti i mille DVD che ci sono tu hai scelto La Memoria del Cuore e lo stavi guardando? Perchè Gerard, perchè!?”
Corre a togliere il DVD e lo rimette a posto, con una cura e un amore che fanno venire i brividi a Gerard. Sa che Frank lo ama, ma non credeva così tanto, non credeva di sapere che lo amasse fino a questo punto, ma le mani tremanti e le lacrime sul suo volto gli fanno capire che forse quel DVD non avrebbe mai dovuto guardarlo.
“Scusa Frank, s-scusami, io ero solo curioso, n-non-”
“Curioso? Gerard questi sono solo miei ricordi, non devi frugare nel mio cuore... Non avresti dovuto.”
Si alza piano da terra e va a riporre il DVD al suo posto, non osando incontrare lo sguardo di Gerard e continuando a piangere piano.
“Che cosa hai visto...?”
Decide di essere onesto.
“Solo l’inizio, solo io che parlavo e poi tu... nient’altro...”
Sorvola la parte dell’ ‘aspetto questo momento dal liceo’ e del ‘piccolo mio’.
“Oh quindi hai capito che ti andavo dietro già al liceo e hai sentito che ti ho chiamato ‘piccolo mio’, giusto?”
Frank conosce a memoria quel filmato, ogni piccola cosa e parola, Gerard non ci aveva pensato in effetti...
“S-Sì...” sospira “Scusa Frank, volevo solo vedere il nostro bacio...”
Vorrebe tanto approfondire la nuova scoperta appena fatta, vorrebbe tanto chiedergli di quando Frank ha cominciato a ‘stargli dietro’ e se anche lui ha un nomignolo che usava sempre, ma non si sente nella posizione di farlo, non ora.
“Il nostro bacio Gee...? Davvero volevi vedere il nostro bacio? E che pensavi di ottenere così, eh?”
“I-Io non lo so! Okay Frank? Non ne ho idea! Se solo mi dicessi le cose giuste quando te le chiedo o se solo mi parlassi allo-”
“In che senso scusa?”
Gerard sa già che andrà a finire male, come sa già che stanotte dormirà da solo in quel letto troppo grande, ma non può fermarsi.
“Avresti potuto dirmi che ti piacevo già da prima della fine del liceo, avresti potuto dirmi che ci chiamavamo coi nomignoli e avresti potuto dirmi che tieni il filmato del nostro matrimonio in una fottuta custodia per film!”
“Bene...” sta usando un tono troppo pacato, non promette bene la cosa “Ti parlerò di quando avevo quindici anni e di quando un ragazzo più grande di me di tre mi ha tirato fuori dal suo armadietto, ti parlerò di quando andavo a casa al pomeriggio e parlavo con suo fratello al telefono per capire come poterlo conquistare, ti dirò anche di quando mi ha riso in faccia, dicendomi che eravamo solo amici una volta che gli ho regalato un mazzo di rose, magari posso anche parlarti di quando un mese dopo mi ha pregato di perdonarlo e mi ha dato un  bacio, uno tra tanti per lui, ma il primo in assoluto per me... Ti racconterò di quando è andato via dal liceo e mi ha portato a fare un pic-nic, dicendomi ‘ti amo’ e anche di quando poi, tornati a casa, abbiamo fatto l’amore per la prima volta, di quando ho perso la verginità. Potrei anche parlarti di tutte le volte che ho chiamato nel cuore della notte questo ragazzo per farmi consolare e sentirmi dire che andava tutto bene e forse potrei finire parlandoti di quella volta che ho finito il liceo e questo ragazzo meraviglioso, oramai mio, era fuori da scuola a braccia aperte ad aspettarmi per portarmi via da quell’inferno. Vuoi che ti parli di tutte queste cose Gerard, o preferisci lasciar perdere?”
Detto questo, rivolge un sorriso triste a Gerard e gira i tacchi, diretto in qualunque luogo meno che quello.
E pensare che fino a dieci minuti fa erano entrambi così felici...
“F-Frank io-”
“Posso parlarti di quella volta che ho perso questo ragazzo, quasi dieci mesi fa in un incidente stradale, e di come questo ragazzo non tornerà più da me... Posso dirtelo questo, magari così la finirai di provare a comportarti come questo ragazzo e proverai a comportarti come te stesso, come il ragazzo che sei e che fino ad adesso non ne ha fatta una giusta ma che io...” si gira un’ultima volta verso Gerard e lo squadra dalla testa ai piedi “ma che io amo ugualmente con tutto me stesso.”
Sorride un’altra volta, senza rabbia, tristezza o compassione, sorride e basta, per poi riavviarsi nella direzione che stava prendendo prima.
“Vieni a letto, ragazzo nuovo?”
E Gerard non può rifiutare.
È scombussolato, si sente rintontito ora, come se qualcuno lo avesse appena preso a botte, ma in fondo è quello che aveva chiesto lui e in fondo dovrebbe solo ringraziare il cielo che Frank non si sia arrabbiato più di tanto.
Adesso comincia a capire che genere di amore Frank provi per lui, comincia a capire che lo ama da tempo, troppo tempo, e che ha ragione: lui non è il Gerard di una volta, ma può comunque provare ad esserne uno nuovo, uno migliore.

  
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