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Autore: piperina    31/10/2016    4 recensioni
Dopo una festa per la notte di Halloween, Hermione Granger si risveglia con strani sintomi e due curiosi buchi nel collo.
Cercare il colpevole le farà scoprire qualcosa di inaspettato.
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Iniziativa: Questa storia partecipa al contest Halloween Party La Grande Zucca a cura di Fanwriter.it! 
Numero Parole: 1045
Prompt/Traccia: 12. A si sveglia intontito/a con due fori sul collo e cerca B per delle spiegazioni. 

*Cambio di Prospettiva*

 

 

 

 

 

Hermione Granger si infilò nella doccia senza neanche guardare dove stesse andando o cosa contenesse il flacone che aveva in mano. Era così intontita dalla festa della notte precedente da capire a malapena di trovarsi nel proprio appartamento.

Accidenti se era stata intensa quella festa...

Si godette il calore del getto d’acqua per una buona mezz’ora prima di decidersi a uscire e rendersi presentabile. Indossò l’accappatoio, tirò su i capelli umidi con una molletta e andò davanti allo specchio per vedere se le occhiaie le arrivavano già sotto il mento.

Sgranò gli occhi quando invece delle occhiaie notò qualcosa che la fece svegliare all’istante.

«Cosa diavolo è questo?!» gridò al proprio riflesso nello specchio.

Sul lato destro del collo spiccavano due segni rossi che non erano un succhiotto. Che aveva combinato la sera precedente? Aveva bevuto davvero così tanto? No, si disse, era rimasta abbastanza sobria tutta la notte. Ma allora cos’erano quei segni?

Si avvicinò di più e osservò meglio quelli che riconobbe essere due fori. Fori? Cioè, aveva due buchi nel collo? Come caspita era successo?

Provò a toccarli con la punta dell’indice e sì, erano proprio due buchi. Nel collo. Non ci poteva credere. Chi cavolo se ne andava in giro a mordere la gente in quel modo?

Hermione scosse la testa e usò la magia per asciugare i capelli in un istante. Fece una treccia laterale per tenerli in ordine e nascondere quei segni, poi si vestì e ripercorse gli eventi della festa.

«Mi sono vestita qui a casa, Ginny è venuta a prendermi e abbiamo raggiunto gli altri al locale» recitò a voce alta mentre preparava un caffè. «Poi che abbiamo fatto? Ballato, mangiato... dolcetto o scherzetto con gli altri clienti...»

C’era qualcosa che non riusciva a ricordare, ma sapeva che c’era. Sentiva che nella sua testa si trovava la chiave di quel piccolo mistero, ma perché non riusciva a ricordare? Che qualcuno le avesse modificato la memoria?

«Per Merlino, non siamo più in guerra, queste cose non accadono da anni!»

Un flash. Davanti agli occhi vide un volto conosciuto, una testa bionda. Denti da vampiro.

«Malfoy!» esclamò, soddisfatta. «Era l’unico vestito da vampiro, con le vene sotto gli occhi e i canini che sembravano veri. Ecco chi è stato.»

Ancora non comprendeva perché il ragazzo avesse voluto morderla così forte da lasciarle due dannati buchi nella pelle, ma decise che l’avrebbe scoperto quel giorno stesso.

Lei e Malfoy lavoravano per lo stesso studio legale da tre anni ed erano diventati amici nel corso del tempo, grazie anche alla tardiva conversione della sua famiglia al lato buono al termine della guerra. Era stato difficile riabilitare il nome dei Malfoy, inoltre Lucius era stato riportato ad Azkaban per un breve periodo di tempo, ma ce l’avevano fatta.

Draco si era impegnato molto e finalmente era maturato. Inoltre era piuttosto bravo nel suo lavoro e lei si trovava bene con lui. Alla fine era entrato nel suo gruppo di amicizie e ormai uscire insieme era diventata una cosa normale.

Questo però non spiegava il morso. Forse lui aveva bevuto davvero tanto durante la festa e non si era reso conto di aver esagerato? Del resto, grazie alla magia i suoi canini sembravano così reali...

Decisa a parlare con il ragazzo, Hermione gli mandò un gufo chiedendo di vedersi e lui le rispose subito invitandola a raggiungerlo a Malfoy Manor. Colto l’invito al volo, Hermione si trovò nel gran salone della villa – ristrutturata da cima a fondo dopo che gli Auror l’avevano ripulita per bene da ogni traccia maligna lasciata da Lord Voldemort.

«Buongiorno, Hermione!»

«Buongiorno a te, Draco.»

Il ragazzo la fece accomodare su una poltrona e si sedette su quella accanto. «Vuoi qualcosa da bere?»

«No, grazie.»

«Ti senti bene?»

Hermione non capì la domanda. «Sì, perché?»

Lui indicò qualcosa sulla sua faccia. «Gli occhiali da sole.»

Li tolse subito ma strizzò gli occhi, si trovava proprio nel mezzo del fascio di luce che entrava da una grande vetrata. «Scusa, non mi ero resa conto di averli ancora su.»

Draco rimase impassibile e le chiese se le desse fastidio la luce.

«Un po’, sì. Credo di non aver dormito bene.»

Le labbra del ragazzo si mossero appena verso l’alto, come se stesse ghignando. Ma lui lo faceva di continuo, quindi Hermione non vi badò. Aveva altre cose più importanti da discutere con lui.

«Hai bevuto ieri sera?»

«Tutti abbiamo bevuto ieri sera.»

Hermione decise di riformulare la domanda. «Hai usato la magia per i canini, vero?»

«Sì, perché?»

Spostò la treccia dietro le spalle e gli mostrò il lato destro del collo. «Perché mi hai fatto questi con quei canini magici.»

Draco si allungò verso di lei e osservò attentamente i due fori. Erano perfetti. Si passò la punta della lingua sulle labbra e il suo sguardo assunse una luce inquietante.

«Com’era il caffè stamattina? Buono come sempre?»

Che razza di domanda era quella? Cosa c’entrava con i canini troppo appuntiti? «Più o meno, ma il mio caffè non c’entra con questo. Draco, tu mi hai morsa! Mi hai fatto due dannati buchi nel collo!»

Lui fece di nuovo quel ghigno malizioso e soppresse un risolino. «Ti devo le mie scuse, mi sono lasciato trasportare... questo è quello che dovrei dire, ma non ho intenzione di scusarmi. Tu lo volevi. Me l’hai chiesto.»

Hermione arrossì appena. «Ricordo che abbiamo pomiciato, ma dubito di averti addirittura chiesto di... di marchiarmi in questo modo.»

«Sai perché non ricordi bene quello che è successo tra noi?»

«E tu come lo sai?»

«Perché sei in transizione.»

«Sono cosa?!»

«Vedilo come un... cambio di prospettiva.»

«Sei ancora ubriaco da ieri sera?»

L’espressione del ragazzo si fece di nuovo inquietante, quasi famelica. Era come se avesse voglia di mangiarsela ed Hermione provò uno strano brivido. Un po' di paura, un po' di eccitazione. Si era sentita strana fin dal risveglio, ma non le sembrava normale essere eccitata per quello sguardo ambiguo di Draco Malfoy.

«Ricorderai tutto quando sarà finita.»

«Finita cosa?» chiese lei con un filo di voce. Forse qualcosa le stava già tornando in mente.

Draco sorrise e questa volta lei li vide – o forse lui le permise di vederli – i canini. Gli stessi canini appuntiti della sera precedente.

«Draco...?»

«Benvenuta nella tua nuova vita, Hermione.»

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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