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Autore: italiangirl1970    31/10/2016    6 recensioni
" La odiava. Odiava il modo gentile con cui gli parlava,la schiettezza delle sue parole,la gentilezza dei suoi gesti. Ancora di più odiava il suo corpo,il fatto che ne fosse dipendente come l'acqua per un assetato , che la sognasse ogni notte e che avesse bisogno di lei per recuperare le proprie forze.
E sopra ogni cosa odiava che altri uomini posassero i loro occhi su di lei. "
Cosa sarebbe successo se dopo l'invasione di New York Loki non fosse stato rimandato ad Asgard? E se a vegliare su di lui fosse un moderno avatar mutante ?
Un mix, spero per voi piacevole, di Thor , Avengers , X - Men , i guardiani della Galassia
PS se riuscite a passare i primi quattro capitoli forse ( e dico forse ) potrebbe piacervi
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo molto lungo,ma non ho potuto dividerlo a metà.
Attendo feedback





Era la terza volta quel mese che viaggiavano all'altro capo del pianeta .
Ancora e sempre anomalie,movimenti del terreno che avrebbero potuto passare per sismici,se non fosse stato che molti di essi si erano verificati in zone non definite “ a rischio sismico ”.
Midgar era un posto precario,soggetto alla forza imprevedibile della natura,ma quando un intero villaggio scompariva, inghiottito da una voragine, la cosa si faceva sospetta, e complicata da gestire agli occhi del mondo.
Il grande Fury era stato messo facilmente in difficoltà dalle domande che la stampa gli aveva lanciato addosso,tanto che l'unica risposta possibile era stato un ripetuto e fermo “NO COMMENT” .

Loki era preoccupato.

Aveva il più che fondato sospetto che qualcuno stesse provando ad aprire un varco fra i mondi. Ed aveva pochi dubbi su chi fosse quel qualcuno.

Si rigirò nel letto osservando la luce del sole levarsi all'orizzonte.
Mai stato un dormiglione,ma ultimamente le ore di sonno si erano drasticamente ridotte. Ne dava la colpa alle nuove supposizioni che aprivano prospettive tragiche,ma per la maggior parte era la sua coscienza che scalpitava per uscire fuori

Si sentiva quello che Tony Stark amava definire una merda. Di certo non un'espressione che avrebbe mai pronunciato ad altra voce nemmeno rivolto ad altri,figurarsi a se stesso. Ma così era.

Aveva preso a trascorrere il suo tempo nel luogo più appartato della sala comune, lontano da loro ,libero da interazioni di sorta e dalle continue frecciatine del miliardario, che ormai gli erano arrivate a noia.

Nella solitudine di quell'angolo, aveva preso ad osservare. Come non faceva da eoni,da quando accompagnava Thor nelle missioni diplomatiche attraverso Allfheim e Vanaheim,quando si impegnava attivamente per la buona riuscita degli accordi e tutto quello che doveva fare era guardare,apprendere,scoprire cosa era gradito e cosa no,cosa era più appropriato per una carica piuttosto che per un'altra,cosa poteva essere ritenuto offensivo e cosa invece era bramato.

Iniziò a studiare le espressioni,le sfumature dei volti a volte impercettibili altre volte così eloquenti da rendere le parole superflue. Gli sguardi d'intesa fra Stark e la bambina quando c'era da nascondere una marachella a scuola ; la perfetta sintonia fra la signora Potts e Morgane,tanto che a volte l'una completava la frase dell'altra; la condivisione dei pasti che era ogni volta una festa chiassosa,sia che si limitasse a loro quattro sia che includesse altri avventori…
Loki non mangiava nemmeno più in loro compagnia e le interazioni erano diventate pressoché assenti,limitate a pochi scambi di frasi chiuse, per le quali bastava un sì o un no come risposta.,ed il silenzio che gli era sempre servito per imparare qualcosa dagli altri, per lo più qualcosa di scomodo, finì con l'aprirgli un mondo dimenticato di sensazioni sepolte.

Si trovò catapultato in una vita che credeva persa, a quando da ragazzo si divertiva con il presunto fratello a lanciare le verdure attraverso la tavola, sotto l'occhio critico e severo di Odino. Ripensò a Frigga che li difendeva sempre e alle passeggiate per i giardini del Palazzo quando gli impegni del suo finto padre lo permettevano.

Si ricordò quanto fosse appagante sentirsi parte di una famiglia

Si ricordò l'amore ,prima di scoprire che la sua vita era stata costruita sulle bugie.

Aveva perso la memoria di essere stato un ragazzo e prima ancora un bambino. Si era scordato di quanto semplice era stata allora la sua vita,quando l'unica cosa che realmente fosse mai contata era il bacio di Frigga prima di andare a dormire e la carezza nascosta di Odino,più simile ad una pacca che ad una vera e propria tenerezza...Mai stato bravo con lui...

Frigga invece...

Lei c'era sempre stata.
A sostenerlo,ad istruirlo ad educarlo e a difenderlo.
Sempre,anche quando quello che aveva fatto era troppo e chiunque altro, di fronte ad un figlio non proprio ,non avrebbe esitato a girarsi dall'altra parte.
Non aveva mai smesso di chiamarlo figlio,non le era mai importato cosa nascondesse sotto le fattezze Aesir…

Per Frigga lui era sempre stato soltanto Loki

Chiuse gli occhi stretti, mentre il sole lo colpiva direttamente in faccia
Avrebbe voluto sbattere la testa contro la testiera del letto e fracassarsela ,farne tanti piccoli pezzi e rimetterli insieme per cercare di ricavare qualcosa di buono...

Era sempre stato abile con le parole,capace di girare ogni situazione a proprio vantaggio, di far fare alle persone tutto ciò che voleva ,soltanto con la lusinga e con una solida ed intricata argomentazione; ma da quando lo usava per gli scopi sbagliati il suo tocco finiva col rivoltarglisi contro e prima o poi ne pagava lo scotto.

Come era accaduto con Morgane...

Le aveva attribuito sentimenti di rifiuto che non aveva , partendo dal presupposto, distorto, che nulla che venisse da lui potesse essere un dono. Esperto quale lui era ,le aveva ritorto contro ogni sua parola, distorcendone crudamente il significato, arrivando persino a ferirla, in un modo vigliacco ed umiliante...
Dei quanto era caduto in basso!
Troppo abituato a sentirsi tradito da non accorgersi della verità, talmente sopraffatto dalla disperazione da ingannare se stesso, finendo col punire proprio chi, più di tutti, gli aveva teso la mano ...


Una sera andò in cucina alla ricerca di una bottiglia d'acqua fresca.
La stanza era buia e tutto si sarebbe aspettato tranne che sorprendere Pepper Potts distesa sul divano.
In un primo momento pensò di aver colto lei e Stark in uno scambio di effusioni,ma quando gli occhi si adattarono meglio alla penombra ,si rese conto che distesa accanto a lei si trovava Destiny.

« Si è addormentata davanti alla tv » disse Pepe come per scusarsi e Loki non seppe che risponderle. Fingere di nulla ?Continuò verso la cucina come se niente fosse« Sai?...Da piccola non stava mai ferma e con quelle gambette buttava sempre via le coperte » sussurrò come a se stessa « Avevamo così paura che prendesse freddo...che sciocchi eh?...Se c'è una cosa che lei non teme è proprio il gelo» ridacchiò sottovoce

« Perchè mi racconti queste cose ?»

« Non so...pensavo che volessi sapere...l' amore che ha da noi...»

«...anche se è mia ? » chiese Loki

« Lei è così perché è anche tua » lo sorprese Pepe « Non dire a Tony che ti ho detto una cosa del genere...Lei è bellissima ,completa,fantastica in ogni sua forma... ingenuamente maliziosa,sorprendentemente forte ed arguta, curiosa e tremendamente testarda... E ti assicuro che non tutto viene da Morgane...» nel silenzio che seguì Pepe fece un lungo sospiro,scostò un po' i capelli di Destiny dagli occhi e continuò «Non c' è nulla di lei che ci spaventa,tranne che possa soffrire...»

Loki trattenne a stento un groppo in gola che si costrinse a cacciar giù. Non si sarebbe fatto sopraffare dal senso di colpa,non era nella sua natura ,ma avrebbe fatto in modo di riscattarsi,perché aveva fatto un'azione infamante ai suoi stessi occhi…

Ripensò alle parole di Destiny e gli venne da sorridere amaramente.
Era una piccola cosa,tutta ciglia e capelli lunghi, ma sapeva come usare la lingua … Continuare a rinnegare se stesso non gli aveva portato che guai e una buona dose di dolore... e riversare sulla creatura innocente le proprie paure ed insicurezze era stato brutale e tremendamente infido

Lei era orgogliosa
...di essere diversa e speciale nella propria diversità

perché era libera
...da pregiudizi,da insegnamenti sbagliati,dall'odio perpetrato nei secoli

...e più di tutto perché era cresciuta nell'amore incondizionato

Non aveva chiuso con Loki,anche se non si erano più parlati

Per diverse settimane Destiny gli era ronzata intorno,abbastanza da fargli sentire la sua presenza ma mai a sufficienza per interagire con lui.
Lo guardava di nascosto,mentre faceva i compiti,distogliendo lo sguardo non appena lui sentiva di essere osservato. Moriva dalla voglia di parlargli ,ma non sarebbe stata lei a fare la prima mossa.
Lui era quello in torto
Un giorno trovò sopra il tavolo, che era solita usare per fare i compiti, un grosso pacco. Era avvolto in carta da giornale ed anche se non era l'incarto migliore,era stato fatto con arte e stile raffinati,e terminava con un origami a forma di cigno che si staccava dal pacco, come se stesse per spiccare il volo da una distesa d'acqua. Lo girò con attenzione alla ricerca di un indizio che rivelasse il nome del destinatario,ma l'unica cosa che trovò fu una “D ” elegante, segnata sull'angolo in alto a destra.
Pur con un margine minimo di errore poté quindi supporre che fosse destinato proprio a lei.
Scartò con cura il pesante pacco ,facendo attenzione a non rovinare il magnifico cigno e rimanendo a bocca aperta quando toccò con gli occhi quello che la carta nascondeva:si trattava del libro su Jötunheim,quello con tante immagini che aveva scatenato la sua guerra contro Loki.
Lo accarezzò con reverenza,ammirando lo splendore della pelle lavorata,per poi storcere il naso subito dopo,chiedendosi se Tony avesse qualche prodotto che eliminasse quel tremendo fetore.
Raccolse la carta straccia.,ripose con cura l'origami sulla scaffalatura accanto all'ingresso e con un aggraziato movimento della mano vaporizzò il libro,teletrasportandolo qualche piano più sotto,sulla mensola accanto alla propria libreria.

Quando Loki si presentò nella sala comune, trovò un biglietto ad attenderlo sopra il tavolino della sua nuova postazione :

“ può andare,ma non è ancora abbastanza.”
 


____ ◊ ____




« Preparati, trappola criminale» disse Tony lanciandogli la giacca in pelle « Si lascia la Torre in 40 minuti massimo»

« E dove...?» chiese Loki afferrandola al volo

« Credimi,non sto saltando dalla gioia ,ma stiamo andando a staccare un po'....Noi,si intende,tu non fai un cazzo in tutto il giorno...» raggiunse la porta della sala comune « Ma mi fido solo di questo » disse puntando l'indice alla tempia « E senza il mio diretto controllo e la mia velocità di azione qui da solo non resti ...» finì la frase lungo il corridoio,tanto che se il dio non avesse avuto un ottimo udito ne avrebbe perso la metà per strada

Venne fuori che avevano programmato un viaggio a Malibù,per l'anniversario di matrimonio degli Stark

Non appena Loki vide la masnada di ragazzotti affollare la carlinga, gli venne la pelle d'oca. Erano eccitati e chiassosi, si alzavano e sedevano in continuazione scambiandosi di posto gli uni con gli altri ed ostacolando il passaggio fra i sedili.
Borsoni venivano lanciati sopra le teste , afferrati al volo e riposti nel vano portaoggetti. Parlavano tutti contemporaneamente, in un'accozzaglia di suoni che rendeva difficile cogliere un discorso per intero.

Quando la figura di Loki si fece strada attraverso lo spazio fra le due file di sedili, il silenzio si fece sovrano. La sua persona,alta e scura, bastò per renderli ammutoliti e leggermente ritratti, intimiditi dall'alone di mistero ed energia che lo circondava.
Per un breve attimo si sentì nuovamente potente
Finché Stark ,che lo seguiva appena dietro ,non aprì la bocca

« Qui non è il tuo posto trappola criminale » quasi urlò per farsi sentire da tutti « Non posso permettere che tu stia a contatto con questi giovani »

« Temi per le loro vite?»

« Domanda superflua...D'altro canto credo che faticherò io stesso a sopportarli...Tu come minimo daresti di matto in due minuti »

Un pallone colpì il dio direttamente in testa « Dì pure un minuto,Stark » rispose scoppiando la palla con una mano

« Ehi ragazzi! Non siamo in spiaggia!Niente palloni…!»li redarguì Tony procedendo all'interno del passaggio e superando Loki « Ma se le signorine lo desiderano possono già mettersi in bikini...» e fece un inchino sornione a due ragazze sulla destra che ridacchiarono in risposta «Trappola criminale devi seguire Jordan » continuò, puntando l'indice verso il fondo,senza più guardarlo

Il militare sbucò fuori da uno stretto passaggio.
Indossava la divisa e parlava in un auricolare; fece cenno a Loki di raggiungerlo senza mai smettere di interagire con chi era dall'altro capo del filo,fece scorrere una pesante porta alla sua destra e lo invitò ad oltrepassarla con il solo cenno della mano.
Era uno spazio sufficiente per una persona, con una poltrona ed un televisore e Loki capì che si sarebbe annoiato a morte senza i suoi libri

« Se hai dei dubbi,questa è una gabbia » gli fece sapere Jordan, chiudendo la conversazione « E' fatta con materiale ultraresistente ideato da Stark . Il massimo che puoi fare è ammaccarlo,fidati...abbiamo provato con Thor...Ma purtroppo sembra carta velina con Hulk...» sorrise e a Loki non piacque « Tra poco ci sarà uno spettacolo:ti consiglio di non perderlo » e indicò lo schermo piatto di fronte a lui prima di sbarrare la porta a doppia mandata

« Ahia!Ahia ! Mi stai facendo male!» piagnucolò Tony mentre Morgane lo trascinava a sedere allontanandolo dalle giovani donne« Non stavo facendo niente !»

« Sei una vergogna! Anche vicino al vostro anniversario ti comporti come un depravato»

« Pepe sa che scherzo» si lamentò massaggiandosi l'orecchio« Lei è la sola che conti,per me,solo che mi piace scherzare e coccolare il mio ego...» si scusò « Spero che questa sofferenza valga la pena » aggiunse indicando i 20 ragazzi intorno a loro

« Metti in dubbio le mie capacità? Vedrai che la tua festa sarà uno sballo. Abbiamo lavorato molto e loro sono eccezionali !»

Morgane si sentiva orgogliosa dei propri ragazzi. Avevano lavorato duramente per arrivare a questo giorno ed il loro spettacolo era il suo personale regalo d'anniversario per i coniugi. Avrebbero animato l'intera festa andando ben oltre le aspettative di chiunque,padroni di casa inclusi.
Ad attenderli a Malibù c'erano i suoi genitori ,che avevano affittato un piccolo appartamento poco distante dalla maestosa villa ,e Pepe che era partita qualche giorno prima insieme a Destiny .
I ragazzi sarebbero stati ospitati da Stark in uno degli alberghi di sua proprietà e Loki ... beh,lui avrebbe soggiornato in una cella nel seminterrato,per tutta la durata della permanenza a Malibù.
E se non fosse bastato erano comunque presenti gli Avengers al completo,oltre a Maria Hill.

Quando l'aereo decollò, Morgane chiuse gli occhi con l'intento di riposare. Non aveva dormito un granché,fra preparativi ed impegni vari,e poi aveva fatto le valigie all'ultimo e ancora aveva dubbi di aver scordato qualcosa... Si assopì,nonostante il chiasso che regnava sovrano.
Non si aspettò, di scattare con gli occhi aperti all'inconfondibile suono di un grilletto che viene caricato

« Ti consiglio di non far rumore o gesti improvvisi » le disse Jordan in un soffio « Non vorrai spaventare i tuoi ragazzi...»

« Oh...» esclamò guardando al suo fianco, dove sentiva la pressione della canna « Che succede? » chiese sorridendo forzatamente « Dove è Tony?»sapeva che era andato in cabina di pilotaggio a stressare un po' il pilota e a bere un goccetto

« Succede che tu ed io andiamo a farci un giro» rispose, invitandola ad alzarsi con una lieve spinta « E senza scherzi »

Attraversarono la carlinga e la spinse giù per una botola fino alla stiva bagagli ,cercando di attirare il meno possibile l'attenzione

« Per ora Stark non ci disturberà» la informò, dopo aver regolato le telecamere,per assicurarsi di essere inquadrato « Mettiamo in scena lo spettacolo...» rise « Poveraccio. Crede che Jarvis sia intoccabile,ma non sa che lo SHIELD lo può neutralizzare quando vuole...»

Morgane guardò d'istinto alle telecamere « Vuoi dire che...non è collegato?»

« Tagliato fuori. Caput » la guardò riflettere « Non provare ad opporre resistenza.Se non usciamo di qui entro i prossimi 20 minuti vedrai i fuochi d'artificio » Morgane alzò un sopracciglio interrogativo« Proprio così. Ci stanno aspettando e se ritardiamo,ci sono un paio di miei amici che non vedono l'ora di salire a bordo a divertirsi un po' con i tuoi cari ragazzi»

« Posso almeno sapere...?» chiese Morgane spintonata contro i bagagli.

« Immagina la mia sorpresa nello scoprire che la gemma che Stark ha sottratto ai Russi ce l'hai avuta tu per tutto questo tempo...»

« Credevo fossero informazioni riservate» esalò Morgane mentre Jordan le legava le braccia dietro la schiena

« Già...Beh!Evidentemente lo SHIELD non è così accorto o...infallibile...Quindi,come funziona?» chiese girandola bruscamente « L'hai ingoiata o cosa ?»

« Non ne ho idea. Mi ha scelta ed è entrata nel mio corpo.»

« Bene» alzò le spalle incurante « Vorrà dire che la tireremo fuori» le accarezzò il viso e Morgane reagì sputandogli in faccia « La gemma appartiene a noi russi che l'abbiamo trovata » le fece sapere asciugandosi col dorso della mano « Adesso farai la brava bambina e ti farai portare senza storie al caccia che sta per raggiungerci»

« Prima voglio sapere cosa hai fatto a Tony e al pilota »

« Temo che il pilota sia morto... » Morgane inspirò bruscamente « E Stark » continuò con un sorriso mellifluo « si è guadagnato una bella scossa...Resterà incosciente per il tempo sufficiente ad allontanarci da qui...Avrei potuto farlo fuori ma non ho resistito alla tentazione di vederlo impotente. Senza Jarvis e la sua tuta non vale nulla...»

« Quanti minuti hai detto che abbiamo ?» chiese Morgane valutando la situazione. Aveva il fondato sospetto che le cose sarebbero finite male comunque,anche se Tony fosse stato in grado di riprendere il controllo del velivolo.

« Non credo sia importante ora...» le rispose il soldato con sufficienza

« Dipende...Vorrei capire se questo» e gli sferrò un calcio direttamente all'inguine facendolo piegare in due « potrebbe bastare ...Oppure se dovrei insistere anche con quest'altro » e gli sferrò un calcio diretto al volto

« Puttana! » sibilò afferrandola per la caviglia « Credi che sia così debole da farmi fregare da una donna? » la fece rotolare a terra colpendola alle costole con un calcio.

Morgane emise un grugnito.

Aveva passato di peggio e non si sarebbe piegata per così poco. Rotolò distante, urtando una pila di bagagli,si portò seduta e scivolò dietro,mentre Jordan camminava lentamente verso di lei,con l'aria di chi è convinto della propria superiorità. Con un gemito ed un grande sforzo Morgane fece scivolare le mani legate sotto il sedere e lungo le gambe,fino a portarle sul davanti.
Con le articolazioni dolenti per la trazione,attese che lui le fosse sopra ,serrò entrambe le mani a pugno e sferrò un potente manrovescio.
Ne ricevette uno in cambio che la sparò contro una grossa valigia.

« Non sono obbligato a portarti sana ,sai?» le fece sapere con un sorriso maniacale,leccandosi il sangue dalle labbra « Posso farti a fette e lasciarti in fin di vita...giusto quello che ci serve per estrarre la sfera dal tuo bel corpicino...» e sfoderò un grosso pugnale

« Credi di spaventarmi ?» lo provocò,ma la realtà era che era terrorizzata. Lui era armato e lei aveva le mani legate .Letteralmente

« Sei tu che lo hai voluto...»

La lotta che ne seguì fu il rincorrersi del gatto col topo.
Avrebbe dovuto ideare qualcosa ma non c'era nulla che potesse fare e in breve finì in trappola ,con le spalle al muro, Jordan che gongolava malignamente mentre le si avvicinava minaccioso.

« Sei in trappolaaaa!»canticchiò

« La vedremo...»

Afferrò una pesante valigia e con quanto forza era capace la brandì come una mazza , colpendolo al volto.
Il coltello gli sfuggì di mano, finendo qualche metro più in là.

« PUTTANA !» gridò

« Lo hai già detto...» mollò la valigia e cominciò a calciarlo al volto e alle spalle con una raffica di calci in sequenza. Non seppe come, ma all'improvviso si trovarono entrambi riversi sul pavimento,ansanti ed intenti a prevaricare l'una sull'altro.
Jordan la appiattì al suolo stringendole la gola

« ADESSO la facciamo finita,TESORO...»

« Come ho detto...» rantolò Morgane « la vedremo...»

Un grugnito sfuggì al soldato insieme ad un colpo di tosse schiumoso.
Crollò con un lungo sibilo.
Sangue gli riempì la bocca

Il coltello gli aveva perforato i polmoni

Morgane lo scostò da sé con una spinta .
Proprio una fortuna essere riuscita ad intercettare l'arma e a farsela scivolare fra la canotta e la felpa. Non una scelta proprio felice,con il senno di poi,considerato le ampie lacerazioni del tessuto e qualche taglio all'addome,ma le aveva salvato la vita .
Tranciò la corda che le avvolgeva i polsi
Se quello che Jordan aveva detto era vero, aveva ancora pochi minuti a disposizione, prima che succedesse l'irrimediabile.
 
____ ◊ ____


Loki era rimasto immobile davanti allo schermo

Si era acceso all'improvviso senza che lui avesse fatto nulla,e quando aveva capito cosa stava guardando,ne rimase congelato.
Chiuse gli occhi un paio di volte, maledicendo il suo essere bloccato là dentro,la sua assenza di poteri ed il... panico che lo aveva colpito direttamente al cuore.
Non c'era nulla che lui avrebbe potuto fare per impedire quanto stava accadendo ed il pensiero di non riuscire a soccorrere Morgane ,se tutto fosse diventato troppo da sopportare, lo colpì a tal punto da faticare a raccogliere il respiro

La sola idea di non rivederla più...

Si precipitò alla porta iniziando a battere freneticamente. Se Stark era privo di sensi l'aereo si sarebbe schiantato e ,diciamocela tutta,non aveva alcuna intenzione di cadere giù insieme a quel manipolo di ragazzotti.
Era ancora troppo presto per finire all'inferno

doveva fare cose...doveva rimediare a cose

Stupidi ragazzi chiassosi,troppo intenti ad attendere alle loro sciocchezze midgariane da rendersi conto del pericolo. La porta si ammaccò ma non cedette.
Gli parve un'eternità prima che qualcuno finalmente,finalmente,gli rispondesse

« Ehi amico » la voce giocosa di uno dei ragazzi lo fece fermare dal colpo successivo « Se non la pianti Stark ti farà pagare i danni!»

« SE NON MI FARAI USCIRE DI QUI NON CI SARANNO DANNI DA PAGARE !» urlò di rimando , trattenendo a stento la rabbia. Stavano perdendo tempo

« Non credo sia una buona idea,amico ...Tu sembri pericoloso!»

« Oh ! Non ne hai idea! Se non lo farai tu ,giuro che troverò il modo e poi... ti verrò a cercare...»Il silenzio che ne seguì fece digrignare i denti a Loki

« Non mi sembra un buon modo di chiedere aiuto » touché « Ci risentiamo a quando sarai un po' meno aggressivo »

« ASPETTA !» non poteva credere a ciò che stava per fare,ma stava per calpestare il proprio orgoglio « Mi ...dispiace » le parole gli uscirono a denti stretti « C'è...un problema... Uno grosso... e ti assicuro che non sono io ...Va in cabina di pilotaggio,dimmi cosa vedi e poi...torna »

Se il ragazzo era sveglio avrebbe capito che lui era l'unica persona sull'aereo in grado di fare qualcosa ,se aveva troppa paura però, avrebbe potuto pensare che liberarlo poteva essere solo un peggioramento…
Si allontanò dalla porta,in attesa, tornando con riluttanza a guardare il monitor.

Morgane non c'era più

Uno scossone lo fece traballare . Poi un altro .Corse al finestrino, nella speranza di capire cosa stesse accadendo,forse non era nemmeno dalla parte giusta dell'aereo per vedere qualcosa...

Nulla,per lunghi attimi

Poi una figura gli sfrecciò davanti facendolo gridare

Morgane aveva trovato uno zainetto a propulsione, stipato in mezzo ai bagagli ( probabilmente il piano di fuga di Jordan ) e nelle tasche del soldato aveva rinvenuto anche due granate.
Quello stronzo avrebbe fatto saltare in aria tutto ,prima di andarsene…

Non era un'illusa .
Sapeva bene che se volevano la gemma non si sarebbero fermati davanti a nulla : Jarvis era fuori combattimento e con lui l'armatura di Ironman, non aveva il tempo di verificare su Tony e l'unica cosa sensata da fare era attirare l'attenzione del nemico e restituirgli pan per focaccia

Si infilò lo zaino,aprì manualmente il carrello di atterraggio ed usò le ruote come ascensore per l'esterno.

Il vento freddo le tolse il respiro

Doveva fare quello che andava fatto .
Accese i propulsori e si lanciò contro il caccia.
La...caccia era aperta e suo malgrado le venne da sorridere al gioco di parole

 
____ ◊ ____


Occhi altrettanto spiritati li aveva visti solo guardandosi allo specchio

Il ragazzo che gli aveva aperto la porta non era certamente abituato alla morte .
Aveva trafficato parecchio, prima di riuscire ad attivare la serratura e Loki non aveva contribuito ad alleviargli l'agitazione,tra pugni alla parete ed imprecazioni per ogni minuto che passava inattivo.
La prima cosa che il giovane fece, dopo averlo liberato, fu quella di vomitargli quasi sulle scarpe

Aveva sentito dire che per i mortali era importante rafforzare in modo positivo i successi,ma per quanto si sforzasse, riusciva solo a pensare a quanto tempo aveva perso mentre il...marmocchio se la faceva addosso.
Al diffondersi rapido della notizia,l'incertezza e la paura avevano dato vita ad un' intensa e palpabile atmosfera di disagio e di isteria, e Loki immaginò che il solo fatto di essere stato identificato come un particolare collaboratore di Stark avesse fatto pendere la bilancia a favore della sua liberazione.
Quello, e la grossa speranza che lui sapesse cosa fare

Gli venne naturale impartire i primi ordini.
Il panico non era di alcun aiuto in questi casi ed era necessario che ognuno avesse chiaro il proprio ruolo. Li divise in gruppetti ,assegnando loro compiti diversi ed assolutamente insulsi, con l'unico scopo di tenerli fuori dai piedi e meno urlatori possibile.
Specie le ragazze.
Mai sentito nulla che trapanasse il cervello come le loro strilla acute.
Si fece seguire dal giovane che gli aveva aperto e da altri due

« Capisci qualcosa di aerei ?» chiese osservando la scena davanti a sé. Il pilota era stato sgozzato e annegava in una pozza di sangue larga e scura. Stark era riverso poco più in là,il naso quasi immerso nel bicchiere che ancora teneva stretto in mano. Strana posa. Era riuscito a non farlo cadere,ma lo aveva stretto a tal punto che il cristallo si era frantumato conficcandogli pezzetti di vetro fra le dita e nel palmo.

« No signore » rispose intimorito

« Come ti chiami?»

« Ethan,signore...E loro sono Martin e Ralph » aggiunse, indicando i due amici . Se possibile erano ancora più sconvolti di lui

« Se riuscite a trattenere il vomito vi sarei grato...» strappò l'auricolare dall'orecchio di Stark «Jarvis ?» silenzio assoluto

« Nessuno di noi ha dimestichezza con gli aerei...Il massimo che abbiamo fatto è stato pilotarli nei videogiochi...Però possiamo provare ad armeggiare con la radio,signore...» fu Martin a parlare« Se abbiamo fortuna qualcuno potrebbe sentirci »

« Bene...Fallo! » guardò agli altri due ancora spauriti « Coprite il pilota,togliete quel dannato bicchiere dalle mani di Stark e trascinatelo fuori » ordinò

Lo portarono nello stanzino che era stato di Loki.
Lo chiamarono con insistenza,lo scrollarono,lo schiaffeggiarono ,gli versarono acqua addosso,prima un bicchiere,poi due,poi intere bottiglie.

Niente

Loki fremeva,imprecava,camminava avanti e indietro fra i sedili e lo stanzino. Ad un certo punto,la frustrazione fu tale che strappò un sedile con un solo pugno,facendo allontanare chiunque gli si fosse accidentalmente avvicinato . Avrebbe agito lui stesso sul miliardario,ma temeva che la frenesia del momento ed i loro non proprio ottimali rapporti gli avrebbero fatto dimenticare di dosare la propria forza. Ma se non fosse accaduto qualcosa a breve...Aveva rivisto Morgane sfrecciare attorno al caccia con il solo intento di farsi seguire. Quell'aggeggio che portava sulla schiena non avrebbe avuto una lunga autonomia e comunque,era indispensabile che non la catturassero...
Loki stava ormai per avventarsi su Stark quando il miliardario emise finalmente un suono.

Era ora !

« Che cazzo! Sono finito in piscina?» biascicò con la bocca impastata. Gli faceva male un po' ovunque,ma in testa gli pareva di avere un martello pneumatico. « Piano piano!» aggiunse al grido di esultanza che sentì« Ho i postumi di una sbornia che non ricordo di aver fatto...»

« NESSUNA SBORNIA STARK! RIPRENDITI!» gli urlò Loki afferrandolo per il bavero.

Tony era frastornato e faticava a tenere gli occhi aperti « Tu non dovresti essere qua...»

« E tu non dovresti essere a terra! Il pilota non dovrebbe essere morto e Morgane non dovrebbe essere LÀ FUORI!»

« Wow ! Wow! Fermo là!» ricordi confusi lo raggiunsero in un lampo facendolo barcollare...

« RIDAMMI I MIEI POTERI!»

« Cosa?...Noo!» si alzò in piedi instabile « Qualunque cosa sia accaduta, Jarvis vi rimedierà »

« JARVIS NON RISPONDE IDIOTA ! E' STATO TAGLIATO FUORI !»

Per un lungo attimo Tony rimase senza parole . Jarvis tagliato fuori era una cosa quasi nuova. Quasi,perché non era la prima volta che lo SHIELD lo aveva eluso…
Flash di Jordan che sorride durante una conversazione mentre giocherella con il taser , il coltello infilato nella cinghia dietro la schiena…

Gli vennero i brividi.

Avrebbe potuto essere sul pavimento a far compagnia al pilota.
 
____ ◊ ____


Il caccia aveva due obbiettivi importanti: recuperare la gemma e liberarsi dei testimoni. Doveva essere una cosa rapida e priva di ostacoli,ma evidentemente quel presuntuoso di Jordan aveva sbagliato a fare i conti.
Il fatto che non rispondesse all'appello era di per sé un brutto segno ,ma tutto sommato quello che alla fine contava era che la donna gli si fosse presentata su un piatto d'argento.

Non avrebbe sprecato colpi contro di lei e certamente non ne avrebbe messo in pericolo la vita, attaccando l'aereo di civili...Sarebbe invece bastato che quel piccolo jet che si era messa sulle spalle smettesse di funzionare...Poi avrebbero avuto tutto il tempo ed i mezzi per recuperarla ,prima che si schiantasse al suolo...Ma prima avrebbe dovuto vedere a quale destino sarebbero andati incontro i suoi amici…
E pensare che quello stupido di Jordan l'aveva corteggiata ,con l'unico scopo di infiltrarsi fra la ristretta cerchia di persone fidate di Stark e rintracciare la sfera...Idiota. Era sotto il suo naso e lui non se ne era manco accorto.
Oltre al fatto che la donna lo aveva ripetute volte respinto
...Neanche il piacere di farsi una scopata.
Ed ora era probabilmente stecchito

Beh! Peggio per lui

Il caccia fece un paio di sfrecciate veloci . Un' andata e ritorno rapidi,sfiorando con le proprie ali quelle dell'aereo ,godendo del terrore che certamente stava scatenando fra i passeggeri: lo spostamento d'aria che provocava a quella velocità era tale che come minimo sarebbero finiti a terra ad ogni passaggio.

Morgane girava come una trottola,alternativamente risucchiata e respinta . Sbattè un paio di volte contro l'aereo, prima con la spalla,poi con le gambe.
Giurò di aver sentito un sonoro crack poco prima di un dolore acuto
Un gancio dello zaino a propulsione si ruppe e lei vi rimase appesa solo con metà corpo.

Cazzo…

Attese che il caccia tornasse indietro.
In fin dei conti un po' di riflessi e di intuito avatar li aveva ancora e morta per morta,almeno avrebbe provato a ficcargli quelle granate dentro il motore …

Tolse le sicure con i denti e quando vide il puntino avvicinarsi all'orizzonte fece un rapido calcolo mentale,tanta preghiera e lanciò.
Si ruppe anche il secondo gancio

Fu un attimo

L'aria tutto intorno,il respiro che esce dai polmoni ,nelle orecchie solo il rumore sferzante ed implacabile del vento...

E un nome …urlato e giunto a lei come un'onda che si infrange a riva

In un lampo di verde era apparso Loki.
Stratega quale lui era non perse tempo in inutili congetture, intercettò le due granate , e con la soddisfazione che nasce dalla vittoria certa, le direzionò contro il caccia facendole infilare direttamente nei motori.

Mentre esplodeva, rimase sospeso ,immobile, ad osservare la caduta di Morgane, come se il calore dell'esplosione ed i rottami che lo sfioravano non rappresentassero per lui alcuna minaccia.

Morgane si chiese se Loki stesse pensando di fuggire e se la odiasse a tal punto da volerla vedere morta. Sussultò quando le apparve a pochi centimetri dal viso

« Vuoi morire?» le chiese senza ottenere risposta. Era troppo scossa per dirgli qualcosa ed il vento le toglieva il fiato « VUOI MORIRE STUPIDA DONNA TESTARDA ?»

« NO!!!» riuscì a dire

« ALLORA SMETTI DI ESSERE QUELLA CHE NON SEI! »

« NON...POSSO !...NON...CI... RIESCO !»

« DAVVERO? ALLORA PRECIPITIAMO INSIEME! HEIMDALL! MI SENTI? DI' A MADRE CHE MI TOLGA I POTERI ORA E CHE NESSUNO POSSA INTERFERIRE !»

« COSA? NON PUOI ESSERE SERIO ! » gridò Morgane ,ma quando vide che la caduta di Loki non era più nel suo controllo capì che non scherzava. Che Frigga stessa non scherzava « SEI PAZZO! NOOO!!!»

« SE MUORI MUOIO ANCHE IO ! ORA TOCCA A TE SALVARMI ! »

Le sorrideva. Quello stupido sorriso idiota che rivestiva la sua faccia per mascherare quello che provava davvero. Lo vide farsi trascinare lontano da lei,senza mai staccarle gli occhi di dosso e le venne spontaneo allungare le braccia ed afferrarlo saldamente per il bavero,appena sotto il collo. Non sapeva cosa sarebbe accaduto,ma non lo avrebbe lasciato morire da solo,lei stessa non voleva morire da sola

« E' TUTTO QUI QUELLO CHE SAI FARE?» la derise « VUOI ARRENDERTI? »

« NON SO COSA FARE !»

« TI PIACE IL PANORAMA?» c'erano distese di campi ,prati,case delle dimensioni di formiche,il filo di un fiume che si buttava in un lago grande quanto una tazzina di caffè« TUTTA LA TUA VITA SI CONCLUDE QUI IN MODO INSULSO ED INUTILE! SEI ANCORA VIVA SOLO PERCHE' SONO RIUSCITO A CONVINCERE STARK A LASCIARMI ANDARE !» le fece sapere « POTEVAMO ESSERE GIA' TUTTI MORTI »

« SMETTILA!» le case erano grandi come mattoncini per costruzioni

« TUTTI I TUOI CARI RAGAZZI !... SOLO PER LA TUA TESTARDAGGINE !... PERCHE' VUOI ESSERE NORMALE !»

« SMETTILA!» il fiume era più simile ad un nastro di stoffa

« IL MONDO E' PIENO DI GENTE NORMALE! CHE COMBATTE LE PROPRIE MISERE PICCOLE BATTAGLIE!CHE VINCE O PERDE MA CHE NON MOLLA MAI!»

« SMETTILA !» il lago una piccola piscina

« TU SPINGI TUA FIGLIA AD ACCETTARSI MA POI RIFIUTI QUELLO CHE SEI! SEI UN'IPOCRITA!!!» ora si riuscivano a distinguere le persone « COSA FARA' SENZA DI TE? »

Destiny!
Come poteva non aver pensato a lei?
Non l'avrebbe vista crescere,non avrebbe mai saputo come sarebbe diventata,non avrebbe potuto guidarla,consigliarla o consolarla. Non avrebbe potuto proteggerla!

...campo da baseball in rapido avvicinamento

Loki non smise di fissarla anche quando attraversarono i primi tetti e sentì le grida della gente in strada. Che modo idiota di morire.
Avrebbe preferito fosse in battaglia.
Non chiuse gli occhi, nemmeno poco prima dell'impatto : se fosse finito all'inferno avrebbe portato con sé la sua immagine ben impressa nella mente.

Ma l'impatto non arrivò.

« Ti avevo avvertito di non toccarmi più » lo redarguì Morgane in piedi di fronte a lui.

La caduta aveva subito un brusco arresto ed ora erano sospesi a pochi centimetri dal suolo,perfettamente in equilibrio

« Oh! Ma io non ti ho mai nemmeno sfiorata!»

E non mentiva
Aveva sempre tenuto le mani giunte dietro la schiena
  
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