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Autore: BELIEBER_G    01/11/2016    1 recensioni
CONTINUO STORIA "DEATH NOTE- KING OF A NEW WORLD"
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il direttore della Sakura Tv aveva aizzato tutti i seguaci di Kira contro il quartier generale dell’SPK che attaccavano con mazze e piedi di porco, rompendo i vetri e creando caos.
Light e gli altri assistevano, mentre Toshiko era costretta a stare seduta sulla sedia e con gli occhi dello shinigami avrebbe dovuto localizzare Near fra la folla.
-Near, dobbiamo trovare un modo per uscire da qui!- esclamò Gevanni.
Fu in quell’istante che intervenne la polizia che cercò di bloccare la folla: con caschi protettivi e manganelli mandavano la persone indietro.
-Approfittiamone adesso.- disse Near, anche se non sapeva chi avesse chiamato la polizia.- Ci serviremo dell’eredità lasciata da L.-
Improvvisamente, dal palazzo, iniziarono a cadere centinaia, migliaia di biglietti di dollari sulla folla.
Near e gli altri  indossarono le stesse tute degli agenti di polizia ed uscirono mischiandosi tra di loro.
A quel punto, ne Light, ne tantomeno Toshiko erano riusciti a localizzarli.
 
Light era stato sconfitto ancora una volta, ma decise subito di mandare una e-mail importante a Toshiko.
Essa diceva che avrebbe dovuto rinunciare di nuovo al quaderno, così da perderne la memoria e spedirlo per posta ad un certo Teru Mikami.
Toshiko, ovviamente, fece come comandato e rimase nella sua camera.
Intanto, Near contattò di nuovo il quartier generale.
-Adesso che la situazione si è fatta più tranquilla, volevo dire a tutti gli agenti del quartier generale: sono quasi certo che Kira sia il vostro secondo L- disse il ragazzo.-Ricordate che potete chiamarmi in qualsiasi momento, io vi risponderò. A presto.-
Matsuda sapeva benissimo che Light era Kira e di come comandava Toshiko, ma anche qualcun altro aveva dei sospetti: infatti, Aizawa, quella sera, si chiuse in macchina e digitò il numero di Near.
Gli rivelò che L, precedentemente, aveva imprigionato due sospettati, Kira e il secondo Kira, per 50 giorni ed essi, dato la regola dei 13 giorni, non erano morti.
Ma Near fece solo aumentare i sospetti di Aizawa, suggerendogli che forse Kira si era fatto mettere apposta dietro le sbarre.
Il poliziotto non aveva nemmeno accennato ad unirsi all’SPK, ma avrebbe seguito più da vicino i movimenti di Light.
 
La mattina successiva, Aizawa chiese di perquisire l’appartamento di Toshiko.
Light acconsentì, poiché affermò che non aveva nulla da nascondere.
Così, lui e Mogi si avviarono al piano di sotto.
-Scusaci Toshiko, ma ci hanno detto che potrebbero aver nascosto dell’esplosivo nella tua casa, dovremmo perquisirla.- le disse Aizawa.
-Oh certo certo, fate pure!- esclamò l’altra.
Mogi e Aizawa perquisirono ogni angolo, ma del quaderno, non vi era nessuna traccia.
Questo perché era nelle mani di Mikami, che stava seguendo le direttive di Ryuk datogli da Light.
La Sakuta Tv, ormai piena di ascolti da parte dei sostenitori di Kira, aveva creato un programma chiamato Kira’s Kingtom, ovvero Il Regno di Kira.
Aveva fatto costruire un palazzo apposito, ma aveva bisogno di colleghi.
Era in onda in tutto il Giappone, quando presentò quattro nuovi aiutanti di Kira che lo avrebbero affiancato nel programma.
Ma, proprio mentre li stava presentando al pubblico, uno ad uno ebbero un attacco di cuore e caddero a terra.
Infine, anche il cuore di Demegawa si fermò: Light aveva scelto bene il suo successore e ancora una volta, poteva provare che i sospetti su di lui erano infondati.
 
Teru Mikami era un uomo dall’aria misteriosa che aveva sempre partecipato ai convegni riguardo Kira ed interveniva la maggior parte delle volte: questo voleva dire che seguiva gli ideali di Kira.
Da piccolo, era un bambino che con i suoi stessi occhi aveva già visto sofferenza e morte più di un ragazzino Giapponese medio ed aveva uno spiccato senso della giustizia.
Bullizzato fin dalla più tenera età, per lui esistevano persone buone e cattive, mentre sua madre non lo appoggiava minimamente.
Ma, un’inspiegabile sera, quattro dei bulli che lo tormentavano, decisero di mettersi al volanti di una macchina e investirono un pedone: la sua mamma.
Questo per Teru Mikami fu un segno che gli fece accorgere che aveva ragione: il castigo celeste si abbatteva sui cattivi.
Di mattina lavorava come avvocato e di sera uccideva i criminali con il Death Note, come comandato da Kira, che lui definiva come un Dio.
Mikami aveva ucciso Demegawa senza che Light glielo comandasse e così Kira non aveva più un porta voce.
Egli pensò che, dato che Kira non si era fatto vivo, probabilmente non era nelle condizioni di farlo.
Tuttavia, Kira aveva bisogno di un sostituto come portavoce: toccava a Mikami fare il primo passo.
 
La notizia arrivò subito sui giornali: Kira aveva scelto un nuovo successore di Demegawa.
Ide girò subito canale sui programmi gestiti dalla NHN, dove trasmettevano il telegiornale: Light riconobbe subito la giornalista.
Si trattava di Kiyomi Takada, una delle ragazze che frequentava l’università insieme a lui e Toshiko.
-Da oggi sarò io ad esprimere la parola di Kira a tutti voi.- annunciava la donna.
Ovviamente chi sospettava di Light non ci avrebbe messo molto a capire che Takada lo conosceva.
Mikami l’aveva conosciuta ad una conferenza su Kira e aveva subito capito che seguiva i suoi ideali.
-Ascoltate, ai tempi dell’università, io e Kiyomi abbiamo avuto una specie di relazione e pensavo che potevamo servircene per le nostre indagini.- disse Light.
-Suppongo che anche lei viva sotto la minaccia di Kira, come la convinceremo?- intervenne Ide.
-Non dovete preoccuparvi di questo: ho ancora il suo numero e sono sicuro che se le chiedo un appuntamento, non dirà di no.- rispose Light.-E’ una grande sostenitrice di Kira e visto che la polizia giapponese non sta facendo niente per catturarlo, le dirò che faccio parte della polizia e lei mi aiuterà.-
-In effetti, il tuo discorso non fa una piega.- commentò Mogi.
-Allora la chiamerò in questo momento.-
-Preferiremo assistere anche noi.- continuò Aizawa.
Light annuì e fece il numero.-Kiyomi, sono Yagami.-
-Yagami? Quanto tempo? Cosa c’è?- rispose lei.
-Vorrei che ci incontrassimo per parlare: so che adesso sei una sostenitrice di Kira.-
-Hai visto i telegiornali, quindi suppongo che se io non mi trovassi in questa particolare posizione, tu non mi avresti mai chiamata.-
-Beh, dopo l’università non abbiamo più avuta possibilità di sentirci, ma adesso che ne ho la necessità, dettata dal mio lavoro, mi porta a pensare che in realtà fosse destino.-
-Polizia?-
-Si, quindi ti chiedo di incontrarmi e ascoltare cosa ho da dirti. Da qualche parte, io e te soli.-
-D’accordo, vediamoci dopo il giornale di domani sera.-
-Perfetto, pagherò una stanza d’albergo.-
 
Intanto, Mogi avrebbe fatto la guardia a Toshiko ed ormai erano cinque giorni che lei lo aveva in casa giorno e notte.
Ma, nessuno sapeva che qualcuno aveva messo una cimice nascosta bene nella stanza di Toshiko.
Near sosteneva che Toshiko fosse il secondo Kira e dunque, anche Mello ne voleva le prove.
  
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