Film > Il Mistero Di Sleepy Hollow
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Autore: Tide    02/11/2016    1 recensioni
Alcuni episodi per descrivere il rapporto tra le sorelle Archer, l'una destinata a divenire la strega dei boschi, l'altra a inseguire la vendetta nelle vesti di Lady Van Tassel.
P.S.: partecipa alla challenge "Diamo visibilità a chi non ne ha" (salvo mia imbranataggine)
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~DIMENTICARE

Li spiava rannicchiata dietro un cespuglio, poco lontano, con i cardinali rossi che la squadravano, cinguettavano qualcosa e se ne volavano sull’albero vicino alla casetta.
Arrivava la mattina presto, per non farsi vedere e se ne andava quando tutta la famiglia era all’interno, così che nessuno le facesse caso.
La signora Van Tassel faceva i suoi lavori di casa con la bambina che saltava fuori e dentro la dimora, col suo visino angelico, i suoi capelli d’oro, i suoi vestitini sempre più costosi di anno in anno. E da qualche tempo la signora indossava dei gioielli.
Ne avevano fatta di strada i Van Tassel in quegli anni.
Mary stringeva gli occhi con ira ogni volta che vedeva anche solo uno di loro nella casa che avrebbe dovuto essere degli Archer, trattati col rispetto che sarebbe stato dovuto agli Archer, felici come avrebbero dovuto essere gli Archer.
Baltus Van Tassel stava tornando dalla cittadina o dai campi, il suo carro si avvicinava lungo la stradina. Pochi secondi e si stava arrestando davanti alla casetta. Come l’uomo scese dal carro la piccola figlia corse fuori dalla porta e volò tra le sue braccia. Lui la sollevò e girò su sé stesso.
Mary si morse le labbra pensando a quando era suo padre a fare lo stesso.
“Cosa fai, Mary?”
Mary quasi sobbalzò. Sua sorella Crone s’era rannicchiata in silenzio dietro di lei
“Santo cielo, Crone!” esclamò Mary sottovoce “Ti avevo detto di aspettarmi!”
“Ho seguito i cardinali rossi.” Rispose piano la sorella seguendo con gli occhi gli uccellini che volavano dal cespuglio all’albero e dall’albero al cespuglio
“Taci.” Le ordinò Mary, tornando a sbirciare tra le foglie. Crone allungò un poco il collo per vedere
“Perché li spii?” chiese.
Mary le rivolse uno sguardo esterrefatto, ma Crone la guardava con quel candore che la sorella trovava sempre più irritante. Mary sospirò e fece cenno a Crone di avvicinarsi
“Vedi?” le disse indicando la scena “Quella è casa nostra, ricordi? E quelli sono i parenti dei Van Garrett che ce l’hanno soffiata. Vedi, nostro padre lavorava duro e a mala pena guadagnava di che vivere, Baltus Van Tassel invece riesce ad arricchirsi.”
Il discorso amaro della sorella non colpì particolarmente Crone. La ragazza probabilmente s’era fermata al fatto che quella era stata la loro casa.
“Vorrei rivedere l’arciere sul camino.” Sospirò
“Vorrei vederli all’inferno.” Ribatté Mary tra i denti, fissando con odio i Van Tassel.
Crone sospirò e si ritirò strisciando all’indietro
“Vieni via, Mary.” Disse piano
La sorella parve quasi offesa “Perché?”
“A che serve stare qui?” mormorò quieta Crone.
A cosa serve?” ripetè Mary, facendo uno sforzo per non alzare la voce “A non dimenticare nulla, Crone!”
Crone diede un sospiro lungo “Dimenticare …” sussurrò scuotendo la testa con una lentezza innaturale, poi sgattaiolò via rapida e silenziosa, senza che nessuno si accorgesse di lei.
Mary scosse la testa risentita e tornò a spiare i Van Tassel. 
La famigliola in breve si ritirò al coperto, allora la ragazza si allontanò furtiva.

Quando Mary entrò nel rifugio, Crone stava mescolando qualcosa in una pentola sul fuoco canticchiando distrattamente,  assorta nel suo compito.
“Cosa volevi dire?” chiese decisa Mary.
Crone la guardò con uno sguardo smarrito
“Prima, quando hai detto dimenticare a quel modo?” spiegò irritata la sorella
Crone tornò a guardare nella pentola
“Dietro il cespuglio, vicino alla nostra casa !” insistette Mary
Crone sospirò “Non lo ricordo.” Disse semplicemente.
Mary sgranò gli occhi “Non lo ricordi …” ripeté, mentre qualcosa che stava tra l’ira e il panico la faceva tremare “Crone, ricordi la nostra casa?” le chiese in fretta. Crone non rispose, né si mosse “Crone, cos’altro hai dimenticato ? Cos’è che ricordi, Crone?” le gridò la sorella.
Crone non rispose, ma smise di mescolare, s’inginocchiò davanti al fuoco riprendendo a cantare piano e col dito prese a disegnare nella cenere come tante volte aveva mostrato loro la madre.
 

   
 
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