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Autore: Freez shad    03/11/2016    5 recensioni
Dopo gli avvenimenti di "Una sfida, tre compagni e....", Nick dovrà ora cimentarsi in una nuova sfida: farsi accettare dai genitori di Judy.
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bonnie Hopps, Judy Hopps, Nick Wilde, Stu Hopps
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La nuova vita di Nick'
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<< Spero di essere stata chiara, Stu! >> fece categorica Bonnie in direzione del marito,
<< Ma tesoro, la tradizione... >>,
<< Non voglio più sentir parlare di questa storia, va bene? Questo sarà l'ultima volta che sottoporrai il signor Wilde alle tue prove, poi basta. Domani darai il tuo responso ai ragazzi, qualsiasi esso sia, altrimenti lo farò io >> lo interruppe irritata la moglie << Se penso ancora a quello che mi hai raccontato non posso che dispiacermi per lui, povero caro! >> concluse con un tono molto diverso, sicuramente più compassionevole, nei confronti della volpe. 
Nonostante le ci fosse voluta l'intera notte, alla fine era riuscita a persuadere il marito a farsi raccontare tutto ciò che quest'ultimo aveva realmente organizzato e in parte messo in atto fino a quel momento, compreso quello riguardante i prossimi giorni, nei confronti di Nick; d'altra parte Stu, conoscendo bene la moglie e la sua sicura reazione, non era ancora riuscito a comprendere il motivo che l'avesse spinto a svelarle tutto.....o quasi,
<< Ma... >> riprovò inutilmente il coniglio,
<< Niente “ma”! Piuttosto, se hai davvero intenzione di affidargli quell'incarico, ti conviene andarlo a svegliare dato che probabilmente starà ancora dormendo >> fece sbrigativa la moglie, posandoli sulle braccia dei vestiti << Tieni, portali questi! Sono i suoi vestiti puliti, e vedi di fare alla svelta! >>,
<< Però...va bene cara >> concluse infine un ormai arreso Stu, uscendo dalla stanza, lasciando a cambiarsi una soddisfatta e vittoriosa Bonnie.



Giunto nella cucina, collegata alla sua stanza da letto da un lungo corridoio, il coniglio vi trovò la giovane Rosy intenta a preparare la colazione per la famiglia,
<< Buongiorno papà! Come sei mattiniero, dormito bene? >> fece lei allegra, alla vista del padre, notando la sua spossatezza,
<< Insomma, io e tua madre abbiamo avuto una “piccola” discussione stanotte >> le rispose con semplicità il padre,
<< E immagino che abbia vinto la mamma, vero? >>,
<< Come sempre! Ma vedo che anche tu ti sei svegliata presto stamani, e guarda quanta roba hai preparato. Vuoi forse metterci all'ingrasso? >> fece con una bonaria ironia il genitore, divertendo la figlia, adocchiando l'abbondante colazione variante tra il salato e il dolce che si stanziava lungo tutti i metri della grande tavola della sala da pranzo,
<< Scusami, è solo che non sono riuscita a dormire bene stanotte. Bé, a parte che ieri sera io e Judy abbiamo parlato di....cose da ragazze fino a tardi, diciamo che dopo non sono proprio più riuscita a prendere sonno >>,
<< Posso immaginare! Ascolta, se te la senti, mi faresti il piacere di portare questi a Wilde? Ovviamente ci starò io attento ai fornelli >> fece prima di indicare i propri abiti << E poi non posso certo uscire di casa così, in pigiama, pensa che faccia farebbero i vicini >>,
<< Certo, non ti preoccupare >>,
<< A proposito, se lo trovi ancora addormentato, sveglialo e digli di sbrigarsi a venire. Ah, e ricordati di portare..... >>,
<< Stai tranquillo, è impossibile che me ne dimentichi. Però continuo a dire che si tratta di un'esagerazione e sinceramente lo trovo inutile, specialmente per chi sai tu >> fece leggermente indignata la figlia, non trovando comunque dello stesso parere il padre, prima di incamminarsi in direzione del noto capannone.



Raggiunta la sua destinazione, la coniglietta incominciò a bussare nel tentativo di richiamare l'attenzione dello sventurato ”inquilino”, ma senza successo; neppure i ripetuti richiami o tentativi di entrare dal grande portone d'ingresso, apparentemente bloccato, aveva dato risultati.
Lei non lo poteva sapere ma, se per Stu quella notte non era stata una delle migliori, non si poteva dire di meglio riguardo a quella passata da Nick; nonostante le precauzioni prese, la volpe non era riuscita a fidarsi pienamente del blocco posto all'entrata del capanno e per questo motivo, ad ogni singolo rumore, il suo corpo era più volte scattato in piedi dal letto per difendersi dalla possibile ricomparsa della “pericolosa” assalitrice.





'Stai in guardia Nick, lei potrebbe essere ovunque! Però mi meraviglia che in accademia non si simulino cose tipo questa visto che, in fondo, a chi mai non capitano? Devo ricordarmi di presentare lamentela, magari a Bogo....vista la sua naturale pazienza',





era questo il regolare pensiero che aveva assalito più volte la volpe, condito con il suo proverbiale sarcasmo, ogni qualvolta che era stato costretto a svegliarsi; la faccenda andò avanti con quel ritmo ancora per molto finché, ormai stremato, non si accasciò sul letto piombando in un sonno tanto profondo da non lasciare spazio nemmeno ad un qualsiasi sogno.
Questo però non ebbe una lunga durata in quanto, grazie a quel poco di udito che ancora era riuscito minimamente a tenere in funzione, sentì come un sottile sussurro penetrargli con delicata insistenza nelle orecchie,
<< Ehi, bella volpe, è ora di alzarsi! >> cercò di motivarlo l'intruso senza però ottenere il risultato sperato << Pensi che un bacetto della tua dolce Rosy ti aiuterebbe a svegliarti? >>; appena la volpe sentì quel nome, riuscendo infine ad associarlo alla ben tristemente nota voce, aprì gli occhi ritrovandosi davanti il musetto sognante della coniglietta a pochi centimetri da lui.
Prima che questa decidesse di attuare il suo pensiero e annullare completamente la loro distanza, Nick pensò bene di scansarsi da quel contatto allontanandosi frettolosamente di diversi passi facendo scatenare l'ilarità di lei,
<< Peccato, ed io che speravo non mi avessi sentito >>,
<< Rosy? Ma che....come sei entrata e che ci fai tu qui? >> domandò subito battagliera la volpe, nonostante l'aria ancora assonnata,
<< Primo, dato che l'ingresso era bloccato, sono entrata attraverso la finestrella sul retro che ho raggiunto con una scala trovata qui fuori.... >> fece la coniglietta indicando la barricata di fortuna che Nick si era preparato << ...e secondo sono venuta a portarti degli abiti puliti e un messaggio da parte di mio padre >>,
 << E sarebbe? >>,
<< Mi ha detto solo di riferirti che tu faccia alla svelta perché ti sta aspettando per una cosa urgente. A proposito, lo sai che sei ancora più sexy visto alla luce del sole >> concluse rivolgendogli uno sguardo compiaciuto, rimirandolo mentre era intento a vestirsi,
<< Probabilmente per te sarà una cosa nuova, ma normalmente le persone normali non fissano le altre in quel modo. Potrebbe sembrare “leggermente” psicopatico, capisci? >>,
<< Possibile, ma non è colpa mia se non riesco a staccarti gli occhi di dosso. Peccato mio padre mi stia aspettando a casa, altrimenti mi sarei volentieri trattenuta un pochino per mostrarti una cosetta, non so se mi spiego? >>,
<< Temo di sì, e non penso tu ti riferisca ad un qualcosa all'interno di quel marsupio che, a quanto pare, continui a portarti addosso >> osservò Nick ringraziando, per la prima volta da quando era lì, l'utilissima presenza di Stu,
<< Oh, ti riferisci a questo! È solo il mio portafortuna, difficile che me ne separi. E comunque non ti preoccupare, sono sicura che avremo modo di starcene un po da soli insieme, magari più tardi. Ci vediamo dopo, Nick! >> lo salutò infine, con fare civettuolo, uscendo dal capanno.
Lasciata da sola la volpe poté finalmente terminare di vestirsi con più serenità, prima di dirigersi pigramente verso casa Hopps; lungo il tragitto aveva più volte fantasticato quale tortuoso e originale incarico Stu gli avrebbe affidato quella mattina, divertendosi sul possibile sforzo che ogni volta il coniglio si doveva essere sottoposto per idearlo, come tutte le volte precedenti.



Una volta arrivato notò, oltre ai soliti scalmanati e giocosi coniglietti in giardino, i coniugi Hopps e la figlia Rosy impegnati a caricare alcune casse di verdura sul rimorchio del del piccolo camioncino,
<< Buongiorno signor Wilde, come sta oggi? >> chiese garbatamente Bonnie, precedendo il marito,
<< Molto bene, la ringrazio. Da quel che posso vedere, immagino che stiate per partire, giusto? >> rispose, trattenendo un inopportuno sbadiglio,
<< Proprio così, Wilde >> intervenne questa volta Stu << Ci sono alcuni venditori in città che stanno cercando dei nuovi fornitori di qualità dalla campagna ed è per questo che, io e mia moglie, stiamo andando da loro per farli provare alcuni dei nostri prodotti e convincerli a sceglierci come loro soci >>,
<< Capisco! Ed esattamente cosa dovrei fare? Vuole che venga anch'io? >>,
<< Certo che no, lei avrà altro da fare! Prima però faccia colazione, io l'aspetterò qui fuori per informarla del suo nuovo incarico. Mi raccomando, come avrà capito ho parecchio da fare e perciò non si faccia attendere troppo >> concluse frettolosamente così da congedare la volpe che, senza farselo ripetere, si avviò rapida in direzione della sala da pranzo immaginando e pregustando i deliziosi manicaretti che, come ogni mattina, venivano preparati.



Ma al suo arrivo, oltre alle tanto agognate e prelibate cibarie, scoprì la presenza di un altro individuo che proprio non si sarebbe aspettato di incontrare: Judy.
Ovviamente quello che rendeva alquanto insolita la situazione non era la sua presenza in sé, ma l'assoluta assenza di chiunque altro in quella stanza; da quando era arrivato non aveva mai avuto un'occasione per restare da solo con lei, mentre adesso quell'occasione gli si era presentata davanti con una semplicità disarmante, tanto da fargli destare qualche motivato sospetto.
A nulla però valsero i vari controlli eseguiti in ogni possibile nascondiglio o anfratto della stanza che un qualsiasi piccolo coniglietto avrebbe potuto utilizzare per spiarli, come avevano fatto più volte, ma ottenendo come unico risultato lo sguardo allibito e perplesso della coniglietta che aveva continuato silenziosamente ad osservarlo per tutto il tempo,
<< Nick, sicuramente avrai le tue ragioni, ma che stai facendo? >> chiese alla fine, vinta dalla curiosità,
<< Niente, solo che non riuscivo a credere che non ci fosse nessuno a parte noi, ma a quanto pare è proprio così. Non è mai successo, in casa poi.....è una situazione troppo insolita per i miei gusti, come se fosse stata preparata appositamente per farci rimanere da soli >> gli rispose la volpe, guardandosi intorno di tanto in tanto con fare circospetto,
<< Visto? Te l'avevo detto che saresti stato un ottimo poliziotto! In effetti è così, sono stata io ad organizzare tutto, spero che la cosa ti piaccia? >>,
<< Sei in errore, coniglietta. La domanda più consona è: Come potrebbe non piacermi? >> rispose la volpe, esibendo il suo solito sorrisetto compiaciuto, prendendo posto di fronte a lei ed incominciando a consumare l'abbondante colazione.
Naturalmente, come di consueto, non mancarono di stuzzicarsi vicendevolmente con le solite frasette ambigue che, quanto imbarazzavano lei, tanto divertivano lui; tutto stava proseguendo per il meglio fino a quando, con assoluta innocenza e per puro interesse, Judy non gli fece una semplice domanda,
<< Hai dormito bene stanotte? >> una piccola frase che scatenò nella volpe un meccanismo che, incentivato da quello che aveva passato poche ore prima, gli era divenuto impossibile da arrestare,
<< A proposito di questo... >> iniziò con fare pacato << ….sai per caso dove era tua sorella Rosy ieri sera? >>,
<< Certo, è stata fino a tardi con me in camera mia. Abbiamo parlato un po, e sai una cosa? Mi ha rassicurato molto. Lo so che probabilmente ti sembrerò una sciocca ma, vedendo come andavi d'accordo con lei e il modo in cui le parlavi, ecco mi ero.....ingelosita, sopratutto perché sembrava che a lei tu interessassi e voleva provarci con te>> 'In quanto a spirito d'osservazione anche tu non scherzi, carotina!' << Ma quando ieri sera mi ha fatto vedere la foto che tiene nel portafoglio di un coniglio che le piace, mi sono tranquillizzata >>,
<< Però lei ai tuoi genitori aveva detto..... >>,
<< Lo so e non credere che non l'abbia rimproverata. Sa che noi conigli non mentiamo, soprattutto con i componenti della famiglia, e perciò gli ho fatto promettere di raccontare tutto a mamma e papà >>,
<< E tu credi che lo farà? >> domandò infine Nick, senza tralasciare quella punta di sarcasmo che mai gli mancava,
<< Sì, anche perché gli ho detto che altrimenti l'avrei fatto io >> aggiunse Judy, esibendo quell'espressione saccente che solitamente utilizzava la volpe quando metteva in mostra la sua intelligenza,
<< Bene, a quanto pare stai diventando grande, carotina....e ovviamente me ne prendo tutto il merito >> la stuzzicò con la sua ironia la volpe, provocandole una sottile e comica espressione di stizza, sentendosi anch'esso più tranquillo.



<< Ah, Nick! >> riprese la coniglietta, una volta terminato il pasto, richiamando l'attenzione della volpe << Prima che me ne dimentichi devo informarti di una cosa molto.... >> ma venne bruscamente interrotta da dei richiami fin troppo famigliari,
<< Judy! Tesoro siamo pronti, sbrigati ad uscire altrimenti faremo tardi >> fece dolcemente Bonnie, prima di un richiamo più severo fatto da tutt'altro coniglio al quale, dato il modo utilizzato, la moglie riserbò uno sguardo quasi di rimprovero,
<< Anche lei Wilde, si dia una mossa! Mi ero raccomandato di fare alla svelta, non posso stare ad aspettarla in eterno >>,
<< Stiamo arrivando! >> urlò di risposta la volpe << Sarà meglio muoverci, carotina, non vorrei che tuo padre perdesse quella sua splendida voce a causa mia >> concluse sarcastico Nick, avviandosi verso il giardino dove erano entrambi attesi,
<< Ma, Nick... >> ritentò Judy << ..è una cosa importante, aspetta! >> ma non ebbe il tempo di dire altro in quanto i due avevano ormai raggiunto la porta d'ingresso.
<< Bambini, presto venite tutti qui! >> fece Stu esortando a raccolta tutti coniglietti che, al suono del suo richiamo, si misero ordinatamente in fila di fronte a lui,
<< Ma...qui ne mancano parecchie....centinaia >> intervenne la volpe notando il numero dei presenti ridotto ai minimi termini,
<< Aspetti, ora le sarà tutto più chiaro. Bene piccoli, come sapete io e la mamma dobbiamo fare una veloce scappatella in città per affari, ma purtroppo questa volta non potrete venire con noi >> fece dispiaciuto, ma deciso, il genitore scatenando una serie di lamentele da parte dei figli, rattristati per la notizia << Non siate tristi, mamma e papà non vi lasceranno soli. Infatti, oltre a vostra sorella più grande, sono riuscito a trovare qualcuno che vi farà da baysitter e che vi piacerà moltissimo >> continuò sorridente il coniglio, voltandosi in direzione della volpe che sentì un improvviso brivido di freddo attraversargli il corpo, coda compresa << Il signor Wilde! >>.
Per la terza volta la volpe venne assalita dall'intera combriccola di coniglietti che, entusiasti della notizia, gli si avventarono addosso,
<< Signor Hopps io...non credo di essere qualificato per una cosa simile >> fece Nick, in un disperato tentativo di liberarsi da quell'impiccio, cercando di liberarsi per l'ennesima volta dalla morsa di quei leporidi così espansivi,
<< Ed è proprio per questo che gli ho affidato questo incarico. Anche se lei non mi ha garantito una prole, data la vostra diversità, non vedo il motivo per non testare la sua capacità di fare il genitore. Comprendo la difficoltà, conoscendo la sua storia, ma alla sua età credo proprio che sia arrivato il tempo di gettarsi il passato alle spalle e di aprirsi a qualcosa di nuovo >>.





'Ah, ma allora è proprio vero il detto “che la mela non cade mai troppo lontana dall'albero. Certo non mi sarei aspettato che Judy avesse preso così tanto dal padre, parlano in maniera molto simile. Speriamo però che la loro somiglianza si fermi qui, altrimenti.......”,





pensò la volpe, riuscendo a liberarsi dalla “tenera” morsa, << E considerando che, avendone lasciati altri ad alcuni tra amici e parenti, a lei non toccherà che badare ad appena una ventina di loro >>,
<< Che fortuna! >> esclamò ironico Nick << Bé, mi pare di non avere altra scelta, almeno ci sarai anche tu con me, vero? >> domandò rivolto verso la partner,
<< Ecco, in verità....anch'io devo andare con loro >>,
<< Che cosa? >>,
<< Judy, non glielo hai ancora detto? >> intervenne stupita questa volta Bonnie,
<< Che cosa doveva dirmi? >> domandò nuovamente la volpe, incominciando ad nutrire un orribile presentimento,
<< Che ieri sera, quando sono rientrato, il vostro capo l'ha chiamata perché rientraste entrambi per un paio di giorni a causa di alcune pratiche di un vostro precedente caso che purtroppo sono andate perse, ma essendo lei impegnato con me si è accontentato di mia figlia >>,
<< Ma allora...a chi si stava riferendo prima quando parlava di un aiuto? >>,
<< A Rosy, naturalmente >> gli rispose Stu, prima di dirigersi insieme alla moglie verso il camioncino.



Alle sue orecchie quel nome fu accompagnato dal suono di decine di roboanti tuoni che, nonostante fossero frutto della sua immaginazione, quasi lo assordarono,
<< E tu, esattamente, quando avevi intenzione di dirmelo? >> fece Nick, accennando un tono di rimprovero, in direzione di Judy,
<< Hai ragione scusami, però non essere tanto melodrammatico. Non sarà poi così tremendo in fondo, se una coniglietta ottusa è riuscita a sopravvivere per anni ad un branco ben più numeroso di coniglietti esagitati, non vedo perché una volpe acuta non possa fare altrettanto. In più oramai abbiamo appurato che Rosy non è interessata a te, quindi puoi...possiamo stare tranquilli >>,
<< Vero, senza considerare che ho superato difficoltà ben peggiori di questa! Ti ho mai raccontato di quella volta che una tenace coniglietta mi ha trascinato per chilometri, tra i pericoli della città, soltanto per capire di essere una coniglietta ottusa? >>,
<< Molto divertente! Mi raccomando, comportati bene mentre sarò via e non fare sciocchezze >> fece la coniglietta, baciandolo sulla guancia,
<< E come potrei, tutti i diritti ci li hai tu. Fai buon viaggio e salutami tanto Bogo-loco, digli che mi manca davvero tanto, soprattutto Ciccihauser >> ricambiò il gesto Nick, non mancando di esibire il suo sarcasmo con un furbo sorriso.



Appena il trio si fu allontanato in direzione della città, alle spalle della volpe si presentarono probabilmente le sue due più grandi difficoltà: la prima rappresentata dalla coniglietta troppo imprevedibile per tranquillizzarlo, nonostante le rassicurazioni di Judy; e la seconda riguardante i piccoli e la loro energia; nessuno dei due però riusci a smorzare la sua determinazione,





'Bene, io sono pronto! Se supero anche questa prova, non avrò più nulla da temere.......a parte Rosy, s'intende'.







N.d.A. Come potete vedere, non sono morto.
Sì, ho passato un brutto periodo a causa di un cambio di stagione, di orario e di luce che mi ha completamente spiazzato, però sono riuscito ad uscirne.
Vi informo che ormai mancano solo pochi capitoli alla conclusione e poi.....improvviserò, come sempre.
Arrisentirci e ringrazio chiunque mi abbia seguito fin qui e continuerà a farlo.
A proposito, se notate qualcosa o avete qualche consiglio da darmi, fatelo e sarò lieto di leggerlo.

 

 

   
 
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