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Autore: Iron_Captain    03/11/2016    4 recensioni
Un killer misterioso che sta terrorizzando la città... Una verità che sconvolgerà la vita di Judy... Cosa accadrà e come riuscirà Judy Hopps ad affrontare e gestire queste situazioni?
Genere: Azione, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Capitan Bogo, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Capitolo 2: Strane sensazioni

"Judy!...Judy!..."
Dopo essere stata scossa varie volte dal suo collega, che continuava a chiamarla in preda alla preoccupazione, la coniglietta si alzò pian piano da terra, avvertendo subito dopo delle lievi vertigini.
"Stai bene Carotina?"
La piccola agente non rispose alla domanda, poiché tentò di rimettere in ordine i suoi ricordi.
"Che strano..." disse ad un tratto. "Ricordo di essere stata colpita dall'ultimo criminale..."
"E di essere svenuta." la interruppe Nick, indicando la spalla della sua collega.
La coniglietta diede un'occhiata alla propria divisa, che serviva in quel caso a nascondere il giubbotto antiproiettili che aveva indossato prima di venire a sventare la rapina in banca. Era bucata, ma non fuoriusciva sangue. Era strano...aveva avuto la sensazione di essere stata ferita.
"Non sembri stare bene...forse è il caso che ti porti all'ospedale." disse Nick, notando il comportamento strano della sua partner.
"No! Sto benissimo!" esclamò Judy, "Dove è il criminale, lo avete preso?"
"No. È riuscito a scappare."
"E gli altri?"
"Tutti morti. Purtroppo...ci sono vittime anche tra gli ostaggi."
La coniglietta, dopo aver abbassato le orecchie, andò a battere una delle sue zampe, chiuse a pugno, sul muro.
"Il Capitano Bogo vuole un rapporto sui fatti avvenuti quaggiù."
I due piccoli mammiferi salirono le scale che conducevano verso la sala principale della banca. Lo spettacolo a cui dovettero assistere fu raccapricciante: c'erano diversi mammiferi morti, i quali erano soprattutto addetti alla sicurezza. Tra le vittime c'erano anche due impiegati. Judy osservò atterrita la scena, animata soltanto dai suoi colleghi, agenti di polizia e colleghi della scientifica, impegnati a svolgere i loro doveri. Una volta usciti fuori notarono che le strade erano completamente invase dalle auto della polizia e dalle ambulanze, con i dottori che controllavano le condizioni degli ostaggi; poi c'erano i Media, trattenuti dai cordoni e da alcuni agenti di polizia. Era sempre la solita, antipatica storia: quando capitava un fatto simile, i giornalisti si precipitavano subito sulla scena del crimine per poter raccogliere più informazioni possibili e metterle per iscritto sui giornali, che venivano pubblicati e letti dai cittadini ogni giorno. Judy li aveva sempre odiati perché non pensavano alle conseguenze che un loro articolo poteva causare, poiché scrivevano di tutto; soprattutto erano sempre in cerca di più dettagli e segreti da poter rivelare. Quando li vide spintonarsi tra loro e tendere i loro microfoni e registratori vocali verso gli agenti e fare domande, la coniglietta fu improvvisamente invasa, per la prima volta, da un profondo disgusto.
Dovreste vergognarvi, pensò. Secondo lei erano dei mammiferi insensibili, disposti soltanto a fare carriera umiliando il prossimo.
"Partner."
Dopo essere stata riportata alla realtà, Judy rivolse l'attenzione verso il suo collega: "Sto arrivando."
I due agenti si diressero verso una delle ambulanze. Dopo essersi sdraiata sul lettino, i dottori le tolsero, facendo molta attenzione, prima la divisa, dopodiché il giubbotto antiproiettili.
"È stata molto fortunata, agente Hopps." disse l'armadillo in camice. "Il proiettile ha perforato il giubbotto, ma non è andato a conficcarsi nella sua pelle. Sta perfettamente bene."
"Dottore..." lo chiamò improvvisamente Judy, che aveva bisogno di chiarire un particolare che le sfuggiva. "Perché ero svenuta allora?"
Il dottore rivolse il suo sguardo dal giubbotto alla poliziotta, che nel frattempo stava indossando di nuovo la divisa.
"Adrenalina, accompagnata da un improvviso attacco di panico."
La coniglietta, preoccupata, iniziò a riflettere: non aveva mai sofferto di attacchi di panico prima d'ora. Tuttavia, non riuscì a trovare un'altra spiegazione plausibile, dal momento che aveva anche molto da fare.
Ad attenderla fuori dall'ambulanza era presente Nick.
"Allora? Sei in pericolo di vita?" chiese sarcastico, con un ghigno malizioso.
"Sfortunatamente per te, no. Sono completamente sana." rispose ironicamente, ricambiando il ghigno.
"Mannaggia, speravo di prendermi qualche giorno di ferie." la prese in giro, fingendo di essere deluso.
"Non oggi, agente Wilde. Abbiamo ancora un criminale da acciuffare, compilare i rapporti sull'accaduto..."
"Qualcosa non va?" chiese Nick non appena notò che la sua partner aveva smesso di parlare improvvisamente e aveva abbassato le orecchie e lo sguardo.
"Dobbiamo anche avvertire i parenti delle vittime...e raccogliere le deposizioni dei testimoni che hanno assistito a tutto questo." disse con tono malinconico.
Per quanto Nick avesse voluto replicare scherzosamente, decise di non farlo, perché capì che non era il momento adatto per dedicarsi alle sue solite battute.
"Il Capitano Bogo è dovuto tornare in centrale per occuparsi di alcune chiamate e pratiche da compilare; il tutto di genere burocratico...Perciò ci attende in centrale. Le indagini sono state affidate all'agente Fangmayer."
I due piccoli agenti, dopo aver informato l'agente Fangmayer, entrarono in macchina. Dopo essersi seduta al posto di guida, Judy avvertì di nuovo quelle vertigini, che durarono solo per un istante.
"Allora? Vogliamo andare?"
Senza neanche perdere tempo a rispondergli, la coniglietta girò le chiavi, azionando il motore; poi tenne lo sguardo fisso sulla strada davanti a sé.

Angolo autore
Ho scritto di getto, questa volta, stando attento agli errori grammaticali. Se notate stranezze o dei punti che non vanno (non mi riferisco agli errori grammaticali) sappiate che sono consapevole di ciò che ho scritto è che...non sono da considerare errori, e soprattutto non potrò rivelarvi il motivo per cui ci sono, perché lo farò nei prossimi capitoli che pubblicherò.

   
 
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