Capitolo 1: Il passato di Irene

[In questa parte parlerò di lei del suo passato. Dal capitolo successivo entrerò nel bel mezzo della vicenda, di conseguenza farò parlare lei.]

«Ho giocato per otto anni alla Royal Academy come vice capitano. Mi sono trovata bene con Jude, David, Joseph e gli altri miei compagni di squadra, un po' meno con Ray Dark, costui che si faceva chiamare comandante, che era il nostro allenatore. Mi soffermerei a parlare di ciò che è successo prima di reclutarmi, dopodiché mi dilungherò più e continuerò a descrivere altri punti di vista della mia personalità e di come mi sono ambientata alla Raimon.

Era una serata di Halloween, io avevo cinque anni mentre Linda tre e mezzo. Shawn, che è più grande di me di circa due mesi, era venuto a trovarci da Hokkaido. I nostri costumi erano rispettivamente da regina bianca, zucca e fantasma grigio. Noi tre, prima di cenare e andare a suonare alle case nelle vicinanze per fare "Dolcetto o scherzetto?", stavamo facendo dei passaggi con la palla da calcio, essendo tutti e tre innamorati di questo meraviglioso e appassionante sport, ma questi sono dettagli che non hanno molta importanza con ciò che sto per dire. È fondamentale invece questo: Ray Dark, che stava passando in quella via, mi ha immediatamente riconosciuto, pur avendo addosso del trucco leggero. Non ha detto il mio nome subito, ciononostante sapeva con chi parlare e aveva intenzione di farmi uno dei suoi soliti discorsi noiosi, deprimenti e filosofici. Fatto sta che stava per ricattarmi, soltanto che io l'ho interrotto e ho chiuso la conversazione dicendo che mi aveva convinto, e, con un sorriso e un occhiolino, è andato via, sentendosi liquidato e cacciato via, però al tempo stesso attratto da me dalle mie capacità. Finalmente potevamo fare dolcetto o scherzetto!

Col passare del tempo, Jude si è affezionato sempre più a me. Io ho fatto amicizia con lui, Joe e David. Nel frattempo, continuava l'adorazione di Ray Dark verso di me, evoluta poi in una cotta, se vogliamo essere modesti. 

La cosa mi schifava abbastanza, fino a quando, prima della seconda partita contro la Royal Academy in veste di numero nove della Raimon, abbiamo parlato veramente a tu per tu. Non che avesse suscitato in me qualcosa di buono, anzi. Mi aveva fatto innervosire più di quanto lo fossi per la partita. Lo odiavo di più. I suoi loschi scopi, far cadere delle travi di ferro dal soffitto è stato un oltraggio. Ha fatto più o meno la stessa cosa alla finale conto la Zeus... Ma non mi sono lasciata scoraggiare, ho vinto contro di lui. Ha vinto la Raimon. Ce lo siamo meritati tutti. Impegnarsi è il principio che ci siamo prefissi noi undici coesi, utilizzando ovviamente le proprie forze, senza sabotare, né barare né utilizzare espedienti che danneggiano gli altri. 

Durante quel caos totale con le squadre dell'Alius, lui si era certamente alleato con Astram, del gruppo Schiller e il signor Wyles e i loro uomini in nero che facevano la guarda del corpo e gli agenti. Per circa una settimana ci ha fatto perdere tantissimo tempo con le sue persecuzioni, ma per fortuna ce l'avevamo fatta.

Il Football Frontier International l'avevamo vissuto bene, forse più tranquillamente del torneo che metteva contro solo squadre del Giappone, non si dica le peripezie con i famigerati "alieni"... Finché Dark non ha fatto la sua apparizione poco prima della partita contro l'Argentina. Dovevamo affrontare la squadra di Mister D, il perfido uomo ribattezzato dai ragazzi del Team D. Si era conclusa 4-1, era stata una partita semplice, con Giulio Acuto che infastidiva Linda e la scarsa concentrazione di Caleb, David e della sottoscritta a causa di Dark.

Ieri avevamo vinto il titolo di campioni del mondo, spero che possiamo stare tranquilli, almeno per un mese... Avrei molto altro da dire, tuttavia è questa l'essenza. Dobbiamo solo guardare avanti e farci coraggio.»