Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Marylilithfey    13/05/2009    9 recensioni
Dopo dieci anni tenuta prigioniera da alcuni vampiri Bella Swan riesce a fuggire,e trova rifugio in una piccola cittadina del nord America. Ironia della sorte vuole che siano proprio altri vampiri ad aiutarla.
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Blue Blood

 

Prologo

 

Correva, correva da cosi tanto che aveva perso la cognizione del tempo. L’unica cosa certa era che fosse notte. Lo confermava il buio che ormai da ore le faceva compagnia. Nemmeno la luna, riusciva a penetrare nel fitto di quella foresta. Strinse le braccia al petto, rabbrividendo. Era inverno, faceva freddo e lei indossava una misera veste bianca di cotone, che già in origine la copriva a malapena, e ora che era strappata e logorata serviva davvero a poco per coprire la sua pelle pallida. I piccoli piedi nudi, lasciavano le loro impronte sul terreno umido e freddo. Sapeva che cosi rischiava di lasciare una pista dietro di se, ma non aveva tempo di fermarsi a cancellare le sue impronte, se lo avesse fatto loro l’avrebbero trovata e riportata indietro. Dopo una vita passata dietro le mura, senza poter mai uscire, dieci anni senza un padre e una madre, dieci anni senza amici, dieci anni senza una vita.

Ricordava ancora il giorno in cui l’avevano rapita e portata li. Le avevano cancellato la memoria perché lei non ricordasse nulla del suo passato. Non le avevano spiegato subito cosa ci facesse li, capì solo che centrava qualcosa il suo sangue.

Poi una sera, uno di loro venne da lei e le fece un prelievo di sangue. Versò il suo sangue in un calice di vetro e lo bevve, gustandolo come fosse ottimo vino. Allora aveva solo dodici anni, ma associò immediatamente quel immagine ad una parola: vampiri. Era difficile da credere anche per lei che lo aveva visto, ma i vampiri esistevano e lei era finita nel loro covo. Perché però avevano preso lei? Non era forse solo una ragazzina?. Quando aveva rivolto questa domanda a uno di loro, questi era scoppiato a ridere, e se ne era andato lasciandola ancora più confusa. A parte il fatto che non la lasciavano uscire, l’avevano sempre trattata bene, i vampiri non erano essere terribili come le avevano insegnato o come leggeva nei libri. Qualche volta però sentiva urla straziate invadere l’aria del palazzo in alcune sere. In quei momenti si tappava le orecchie e certe volte smetteva di respirare con il naso perché l’odore del sangue fresco arrivava fino nella sua stanza e impregnava i muri. La vista del sangue non le creava problemi, era l’odore che le dava fastidio. Non si trovava male li, almeno finché non le era tornata la memoria, era successo all’improvviso, si era ricordata tutto, chi era, e dove viveva prima di essere portata li. Lo aveva tenuto nascosto ai vampiri, altrimenti era sicura le avrebbero fatto un nuovo lavaggio del cervello. Finse per otto anni, ma quando divenne maggiorenne, quelle quattro mura iniziarono a starle strette. Aveva pensato di scappare diverse volte. Poi finalmente si erano venuta a creare le condizioni più favorevoli e lei aveva messo in atto la sua fuga. Sapeva che l’avrebbero seguita ancora prima di uscire dal palazzo, ma non voleva tornare li dentro ora che era fuori, l’unica cosa che poteva fare era correre più che poteva. L’esili braccia scansavano i rami che le ostruivano il passaggio, si voltò un attimo indietro il buio della foresta non le permetteva di vedere nulla, tese l’orecchio ma l’unica cosa che sentì fu il silenzio assoluto. Dubitava che avessero rinunciato a seguirla, più probabilmente si stavano divertendo con lei, le stavano dando del tempo per illuderla di essere libera, se avessero voluto avrebbero potuto riacciuffarla da un momento all’altro. Scansò i capelli bruni dal volto e saltò evitando un tronco posto sul suo cammino. Perse però l’equilibrio e rotolò lungo il sentiero che all’improvviso era diventato un pendio in discesa. Si riparò la testa con le braccia. Continuava a rotolare, graffiandosi le braccia e le gambe scoperte, fino a quando non si scontrò con qualcosa di duro, simile al marmo che arrestò la sua discesa.

  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Marylilithfey